I californiani di Zero Motocycles studiano una speciale frizione a leva, senza cambio, che consenta al motociclista elettrico di modulare meglio la coppia e la frenata rigenerativa del motore. Un modo per riattivare sensazioni perdute?
Non è un segreto che una delle principali critiche che i motociclisti muovono alle moto elettriche sia quella di mancare di un certo coinvolgimento emotivo alla guida. Il “sound” del motore, il cambio delle marce comportano sensazioni a cui molti centauri non vogliono rinunciare perché in un certo senso fanno parte del loro DNA di motociclisti. E questo ancora prima di parlare di motore e prestazioni.
Per cercare soluzioni condivise – e superare ostacoli che di fatto incidono ancora negativamente sulle vendite – diverse aziende di settore studiano sistemi per rendere le nuove moto elettriche più appetibili al grande pubblico, spesso partendo proprio da dettagli che possono fare la differenza.
L’ultimo caso riguarda Zero Motocycles, azienda top in questo campo, che ha recentemente depositato una domanda di brevetto per un innovativo sistema di frizione, che potrebbe essere presente sui prossimi modelli elettrici del marchio.
Una “finta” frizione attiva
Nei fatti si tratta di una frizione “simulata”, non legata ad un cambio e collegata al controller elettronico del motore. Nel brevetto viene spiegato come, azionando la classica leva sul lato sinistro del manubrio, il sistema consenta al motociclista di avere un certo controllo sulla modulazione della coppia e la frenata rigenerativa del motore elettrico.
In sostanza, si innesca un meccanismo che imita il funzionamento – ma anche la sensazione – dello slittamento di una frizione di un cambio a più velocità presente nelle moto tradizionali, fornendo al centauro un’esperienza per così dire “familiare”.
La soluzione pensata da Zero consentirebbe quindi al motociclista elettrico non solo di avere un controllo più fine sulla coppia erogata o di ammorbidire/rafforzare l’effetto della frenata rigenerativa, ma, soprattutto di ricevere indietro alcune di quelle sensazioni coinvolgenti e irrinunciabili cui era abituato. E questo “giocando” con una semplice leva.
Zero prova a convincere gli “scettici”?
Trattandosi di un brevetto appena depositato, la reale fattibilità del progetto è tutta da verificare. Così come sarà interessante capire se siamo di fronte ad un escamotage funzionale e valido o ad un mero artifizio studiato solo per coinvolgere emotivamente il pilota.
Probabilmente, una semplice pseudo-frizione non potrà mai sostituire il fascino e il “carattere” di una moto tradizionale, ma il fatto che un brand internazionale come Zero ci stia lavorando (e non è l’unico) fa pensare che investire tempo e risorse per sviluppare tecnologie di questo tipo possa servire nel tempo ad avvicinare un pubblico ancora molto scettico e legato alla tradizione. Almeno così sperano in California.
Ah che goduria vedere i cadaveri passate a riva … Il cambio non serve, la frizione non serve, il sound non serve, i Nokia, il passato, la puzza dei cavalli, quante fesserie che tocca leggere … Il tempo è galantuomo …
Adesso mi aspetto anche il volano leggermente sbilanciato sull’albero motore per simulare le vibrazioni… 🤣🤣🤣🤣
Povero me, cosa mi fai dire… 🤣🤣🤣
sai vero che Dodge ha messo dei motori nei sedili per simulare le vibrazioni del V8, vero? Pure 2electron l’ha fatto e credo anche qualcun altro … Le vibrazioni sono necessarie, dopotutto ce l’ha il volantino della play (il force feedback) possibile non ce l’abbiano i sedili di una elettrica?
Il vibratore nei sedili sinceramente non mi affascina. ahaha!
Nel mare magnum della mobilità elettrica ci sono due cose che mi indispettiscono particolarmente.
1) cercare di “migliorare” la trazione elettrica scimmiottando il termico tramite ciò che è palesemente inutile
2) far finta che 100 e passa anni di meccanica siano da buttare in discarica ed evitare di prendere in considerazione ciò che invece sarebbe palesemente utile (e magari divertente).
-Le vibrazioni sono necessarie, dopotutto ce l’ha il volantino della play (il force feedback)-
Che ti “restituisce” le vibrazioni e le reazioni dello sterzo. cosa che avresti uguale anche sulle auto elettriche.
Quindi, come dico ogni tanto ai miei figli, “sei una gallina!” 😛
eheh.. se sei convinto puoi fare scorta di fieno (e di barili di diesel) e specularci sopra rivendendoli in futuro quando carrozze e dieseloni torneranno a spopolare 🙂
Non ce ne sarà bisogno, chi fa le elettriche ha capito che deve cambiar strada e un po’ alla volta arriverà tutto ciò che serve. Certo sono duri e lenti di comprendonio, ma prendere batoste sul portafogli risveglia i neuroni e vedi che poi 5 minuti per fare la frizione o il sound a costo zero e altre 2 o 3 cosette poi li trovano … io sono fiducioso, vedo che un po’ alla volta ci stanno arrivando …
Ma nooooooo!
Ma peeeeeeeensaaaa!
Ma guardaaaaaa!
Ma chi l’avrebbe mai dettoooooo!
Ciumbiaaaaaa!
Io la pensavo diversa sta soluzione, e continuo a pensarlo, ma poco importa.
Da quanti anni, anni per favore, vi sto ripetendo le stesse cose?
Ma continuate pure a dirmi che ho le traveggole se vi piace. 😇😇😇
quindi il prossimo brevetto necessario per le moto EV è il “simulatore di grippaggio motore a 2 tempi raffreddato ad aria” ? 🙂
perchè una parte di motociclisti non riescono a separarsi dalle abitudini
il simulatore in caso di uso eccessivo e scorretto del motore specie in estate, provvede a simulare un grippaggio, con tanto di blocco della ruota posteriore e adrenalitica scodata
il motore è sbloccabile solo dopo aver portato la moto in officina per simulare il rifacimento di pistone e cilindro e relativa vera fattura, affinché l’esperienza sia più realistica
R.s amico mio, se in tutta europa vendessero già 1500 moto elettriche al mese forse potremmo anche discuterne, ma prima di allora ho la vaghissima inpressione che sono io che posso spiegare a te come deve essere fatta o meno una motocicletta (anche elettrica) e non il contrario.
Pure a me sembra un argomento un po’ deboluccio la modulazione di una frizione per altro finta, cosa che a sensazione può venire utile solo in fuoristrada ed esagerando in uscita dai tornanti se la moto dispone di veramente tanta coppia. Altri utilizzi francamente non ne intravvedo.
Ma il fatto che per come sono fatte oggi le motociclette elettriche siano degli inutili soprammobili che non vuole NESSUNO, questo mi sembra piuttosto acclarato.
Rimango dell’idea che anche le moto elettriche possono essere interessantissime a condizioni che siano fatte in maniera intelligente e pensate per essere vendute a dei motociclisti veri e non agli unicorni rosa che vanno a fare l’happy hour bevendo frullato di carote e mangiano polpette di seitan impanate nella farina di grilli.
no, adesso ti spiegherà in fisichese che cià ragione lui..
se ricordi, asserisce che auto pesantissima = maggior tenuta di strada.. 🤷♂️🤦♂️
vai a rileggere perchè mi sa che ancora non hai capito, e non me ne vanterei; ti avevo messo anche dei link a spiegazioni di “professeroni” come li chiami tu.. ma so già che fai i dispetti come i bambini dell’asilo
comqune hai un potere magico di non imbroccare neppure il 50% di quello che spari
che statitisticamente è impossibile; bisogna essere molto polemici e talentuosi per riuscirci
si potrebbe fare dei bei soldi scommettendo a prescindere contro le tue affermazioni giornaliere 🙂
tranquillo rodolfo laganà che i tuoi 20 cent li hai presi anche oggi.. 🤣🤡
ciai dei professoroni fisichesi che nemmeno conoscono la forza centripeta: 👍
quando non si conosce una cosa non c’è nulla di male ad ascoltare. ma tu continui a voler insegnare a chi quegli argomenti li conosce perfettamente.
come dicono dalle mie parti “sbasa la cresta, nélo!”
Ma anche no Ernesto, dai… 😉😉😉
alessandro, quando uno dice che (es.) la rocket 3 fa le curve meglio di un SM (es.) perché è 3 quintali e ha il gommone da 240.. non c’è la posso fare.. non riesco a 🤐
PS: ovvio che la forza è la centrifuga, ma così adesso starà cercando ovunque centripeta per controbattere.. 🤣
-quando uno dice che (es.) la rocket 3 fa le curve meglio di un SM (es.) perché è 3 quintali e ha il gommone da 240-
Ti ho mai raccontato di quella volta che appunto su una Rocket III gialla mi sono vergognosamente ingarellato con una R1 sui curvoni della Genova-Milano e quello è riuscito ad andrsene solo a Serravalle Scrivia? 🤭🤭🤭🤭
(Comunque sì, ok, ho capito cosa intendi. Però dai, ci siamo anche capiti😉)
sulle moto classiche ( non scooter da città) non è un mistero che nella maggior parte degli utilizzi c’è ancora il problema dell’autonomia, per me il limite alla diffusione è dato da questo ( oltre l’inerzia nella abitudini)
per la frizione, ho guardato i grafici allegati al brevetto, ma anche se è qualche anno che vado sempre meno in moto, sono partito da un pensiero:
si può simulare anche l’inerzia del motore, come freno motore, o all’opposto la poca inerzia, o diverse risposte di coppia, già filtrando con il sofwtare i comandi che arrivano dall’acceleratore, non solo l’ampiezza di rotazione, ma anche la velocità con cui viene modificato; il cervello poi registra “la risposta” e impara velocemente a guidare con quel comando
questo in astratto, potrebbe anceh non essere vero
poi però ci sono i pareri riportati da chi ha testato le moto da cross elettriche, pare che le hanno giudicate (abbondantemente) più modulabili delle termiche, anche senza bisogno di un comando aggiuntivo o lunghi apprendistati, e ricordi che quando sono state ammesse alle competizioni sono risultate avvantaggiate, quindi sarebbero già ora più ntuitive e modoulabili delle termiche, anche senza “frizione”; poi per carità, si può sempre provare a migliorare
-si può simulare anche l’inerzia del motore… eccetera-
Ma infatti!
E giustamente senza nessun comando della FINZIONE.
-ci sono i pareri riportati da chi ha testato le moto da cross elettriche-
E anche qui non mi stupisce per nulla e conferma la sostanziale “poca utilità” del gingillo.
Le gare di cross (ma anche quelle di velocità su pista) potremmo dire che fanno idealmente capo ad un tipo di guida “tutto aperto-tutto chiuso”. La frizione, già sui termici, serve solo a partire da fermo o quasi.
E sono convintissimo che il cross elettrico sia destinato a medio-breve a soppiantare il termico.
Dove potrebbe servire questo comando? Nel trial… dove mi pare che quelle elettriche già una frizioncina vera ce l’abbiano, e nell’enduro.
Dove invece è richiesto un buon grado di “modulazione”
Casualmente la foto di apertura di questo articolo vede un pilota che si balocca con l’endurona della Zero.
E poi per fare i tornanti (con un forse grosso come una casa) se parliamo di moto turistiche.
Per il resto, sinceramente, ci sarà anche qualche altro campo di applicazione ma mi sfugge la ratio di questo giochino.
Il primo vero “game changer” a costo zero è un pedale al posto di quello del cambio con cui modulare la frenata rigenerativa esattamente come le palette che già si trovano abbastanza normalmente sulle auto.
Quello, fermo restando il monomarcia, sarebbe a mio avviso un colossale passo in avanti in termini di piacere di guida e di coinvolgimento.
Tipo che su certi mezzi si può anche arrivare ad innescare la derapata. Cosa già fatta sulla Alfa Romeo della Totem, quindi non sono sogni.
Sinceramente non capisco perchè non ci abbia ancora pensato nessuno visto che la cosa sulle auto è ormai quasi ordinaria.
come dire : stiamo semplificando la guida ma la complichiamo perche’ le cose semplici sono troppo perfette ,della serie toglietemi tutto ma non il superfluo !
Si sa che guidare le moto è sempre stato piú “emotivo” rispetto alle auto : in queste ultime il cambio automatico si è diffuso senza problemi (prima negli States e poi in Europa anche se in misura minore..) Invece nel mondo delle due ruote termiche il cambio automatico è rimasto confinato agli scooter..
Moto Guzzi idroconvert, 1975.
Prima di tutti, meglio di tutti, sempre più grande di tutti.
La Guzzi è grande e Omobono è il suo profeta, suonate il clacson 5 volte al giorno rivolti verso Mandello. 🤲🤲🤲🤲
con la postilla che in italia ci vollero un paio di decenni i più (anni ’80 e ’90 oltre) per sdoganarlo sulle auto, era malvisto anche senza averlo provato
a parte i “benestanti” che invece sulle auto più costose avevano già capito prima che era molto comodo e un optional “premium”
Sì, ci sono persone cui piace premere pedali e spostare leve durante la guida.
Alcune danno anche un colpetto all’acceleratore durante la guida… Non perchè serva a qualcosa, ma solamente per sentirsi un po’ un pilota di rally dei tempi che furono.
Non preoccupatevi, siamo persone in via d’estinzione, prima o poi andremo a morire… Solo non oggi 🙂
Ma neanche domani dai… 🤣
Che sto comprando la moto “nuova”…