Nel 2023 vedremo in strada diverse novità, moto elettriche attese da tempo o altre svelate appena pochi mesi fa. Le due ruote elettriche puntano sull’innovazione per emergere nel mondo dei veicoli a zero emissioni.
Che il segmento delle moto, quelle sopra gli 11 kW di potenza per intenderci, sia al momento l’anello debole del mercato delle due ruote a zero emissioni è abbastanza evidente.
Nella crescita globale sempre più decisa del segmento elettrico (+59% di immatricolazioni nel 2022 rispetto al 2021) il ruolo delle moto a batteria è ancora marginale se paragonato, ad esempio, alla spinta trainante dei “fratelli” minori, scooter e ciclomotori e, recentemente, anche dei quadricicli.
Dati ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo e Motociclo), nell’ultimo anno è stato venduto qualche modello in più rispetto al 2021, ma la penetrazione delle moto sul totale di mercato è di appena lo 0,4%. Il gap con i mezzi a vocazione prettamente urbana, adatti ad una mobilità sostenibile e veloce casa-lavoro è evidente.
La moto elettrica non convince, ma…
Le moto elettriche, come molti dei nostri lettori ci ricordano, faticano a sfondare perché considerate ancora troppo costose e soprattutto ancora con criticità di un certo peso: in primis l’autonomia e in alcuni casi l’elevato peso delle batterie.
In più ci soni dinamiche emotive, che vanno al di là delle prestazioni, come la passione per il “sound”, le marce, le scalate ecc… sono elementi a cui i puristi non sono ancora pronti a rinunciare.
In questo scenario in cui prevale un po’ di scetticismo, tuttavia, la macchina elettrica non si ferma. A dar man forte ai maggiori player 100% “elettrici” del settore, come Energica o Zero, ora arrivano anche diversi “Big” del mondo motociclistico che hanno iniziato ad investire nello sviluppo delle moto del futuro.
In più, negli ultimi anni sono proliferate tante start-up che con i loro progetti, più o meno realizzabili, immettono sempre nuova linfa nel settore.

Cosa bolle in pentola nel 2023
Insomma, il mercato delle moto elettriche è ancora di piccole dimensioni, ma i produttori stanno lavorando per superare i problemi. Lo testimoniano le tante novità attese nel breve/medio periodo. Basta guardare ai piani di Honda o Kawasaki per farsi un’idea, ma non solo loro.
Diamo uno sguardo a quelle più attese.



Non commento l’estetica perché ci sono appassionati di moto brutte, di moto pesanti che non frenano e non curvano, di moto col baricentro a 5 cm da terra ed i manubri al terzo piano etc.. Perciò lascio stare i gusti. Osservo solo che le moto proposte, se non altro per il peso, non paiono molto emozionali.
Personalmente se dovessi lanciare una moto elettrica, proprio per le caratteristiche di silenziosità e pulizia del motore elettrico e per la pressoché totale assenza di vibrazioni, non penserei ai motocicilisti, ma agli automobilisti! No, non sono impazzito più del solito, penso al successo della Honda Pacific coast che non sembrava nemmeno una moto (pur essendo stata progettata dal reparto moto di Honda e non da quello auto come diceva la leggenda) ed era la moto “pulita” per gli automobilisti che volevano provare le due ruote senza neanche vedere il motore. Ecco, una Honda PC elettrificata sarebbe un prodotto, a mio modo di vedere, azzeccato. Una specie di scooterone a ruote alte e con una seduta motocicilistica, magari con un telaio e sospensioni adeguate ad una guida all around.
Una naked elettrica per fare i traversi su un passo alpino la vedo, invece, piuttosto lontana.
-una Honda PC elettrificata sarebbe un prodotto, a mio modo di vedere, azzeccato-
Assolutamente d’accordo.
Fra l’altro in una PC elettrica non mancherebbe lo spazio per la batteria..
-una Honda PC elettrificata-
In effetti più ci penso più mi convinco che sarebbe finalmente qualcosa che avrebbe senso “in elettrico”.
Fare moto elettriche che rincorrono quelle a pistoni sul lato delle prestazioni, oggi come oggi è semplicemente senza senso. Vuol dire perdere in partenza. I numeri di vendita lo dimostrano.
Un oggetti di quel tipo, al contrario, potrebbe essere geniale se pensato bene e per avere senso per come può essere.
La moto va costruita “attorno” a una bella batteria. Mi viene da pensare (salvo che le dimensioni lo consentano) che non sarebbe male partire da una batteria tipo quella della 500 elettrica da 24 kw.
Le prestazioni sono del tutto secondarie. Certo, senza soldi non si canta messa, ma ragioniamo: stuiamo parlando di una moto che quando fa lo 0-100 attorno agli 8/10 secondi e quando vede i 150 orari tutto sommato il suo mestiere lo sta facendo alla grande.
Prendiamo quindi il motore della Davinci di cui sopra: se è vero quello che dicono fa 100 kw/136 cv dentro alla ruota. Secondo me su un mezzo che non vuole stabilire dei record ne bastano serenamente la metà per ottenere le prestazioni che ho detto. Una settantina di cavalli. Non pochi in realtà. A tutto vantaggio della compattezza del motore, ma soprattutto mettendolo nella ruota si libererebbe tutto ma proprio tutto lo spazio necessario per alloggiare la grossa batteria e gli organi di controllo nel corpo della moto. Che sarebbero serenamente coperti dalla carrozzeria.
Per la 500 e con batteria “piccola” FIAT dichiara fino a 180 km in elettrico.
Secondo me non è pellegrino ipotizzare che su una moto di quel genere si possano vedere anche 200 km veri di autostrada (magari non a spaccafilo, ovvio…)
Con una ricarica in CCS fino a 85 kw (sempre da dichiarato FIAT) vorrebbe semplicemente dire che avremmo un mezzo che si può “usare davvero”.
Un bel bagagliaio integrato nela carrozzeria (buono per il commuting e per il turismo), il “mio” famoso pedale per gestire la rigenerazione/freno motore… E chi ci ammazza? quella la vorrei domani mattina.
Perfetta per andare a lavorare (grazie all’autonomia assolutamente ridondante e al bagagliaio dove mettere oggetti vestiti antipioggia, laptop, varie ed eventuali),
ottima per viaggiare (es in autostrada 200 km a 130 orari, pit stop di mezz’oretta scarsa, altri 150 km minimi, pausa pranzo con ricarica fino al 100 %, altri 200 km, altro pit stop, altri 150 km… e caspita, opo 700 km ne avrai anche le balle piene no?)
Fatta così sarebbe perfetta. Caspita se mi piacerebbe.
Rilancio: una Goldwing elettrica, con la batteria di una Porsche Taycan, tanto massa ed ingombri sono quelli:)
Battute a parte, se vogliono vendere moto elettriche, devono esploare nuove nicchie.
Al netto che sulla carta approvo in pieno, il Goldwing però vende benino negli USA e basta. Qui ha la sua nicchia di appassionati, E ci mancherebbe, perché di per sé è una gran moto, però siamo veramente su numeri da farmacisti (3 mg di questo… 5 mg di quello… )
L’idea giusta secondo me è quella di Luca, con una dimensione che va a coprire sia a chi vuole lo scooterone magari un filo impegnativo sia a chi idealmente potrebbe per esempio orientarsi sulla BMW RT. (e volendo dirla proprio tutta, più che l’attuale pachiderma, la BMW R 1100 RT. Che tra l’altro, se ho colto bene, qualcuno di nostra conoscenza ce l’ha pure avuta 😉)
Ma tanto per dirne una a caso: una moto così per esempio sarebbe perfetta per l’uso di polizia. Imbroccare quel filone vuol dire tutto sommato vendere sul serio. E se la Moto Guzzi è riuscita a piazzare le Norge 1200, vuol dire che non è così impossibile😂
Scusa son via con la testa. Sarà che c’ho i bambini a casa da una settimana😂
Luca sei tu 🤦♂️
Chissá se i modelli Kawasaki avranno le batterie “a norma Gachaco” https://www.vaielettrico.it/gachaco-il-battery-swap-delle-big-4-giapponesi/
Mai visto in passato moto normali cioè che non fossero edizioni speciali e/o da competizione, arrivare a costare 30000€ ma chi se le può permettere? Forse solo qualcuno che ha così tanti soldi che non sa dove buttarli..
Credo che il problema delle due ruote elettriche sia di proporre in prevalenza modelli ai due estremi dello spettro motoristico : o veicoli “equivalenti 125” con autonomia non eccezionale o al contrario “elitari” sopra i 10/15.000 euro.. Nel mezzo non c’é molto a parte le varie versioni della Zero. Le potenziali concorrenti low cost – con prestazioni cosí cosí ma autonomia finalmente interessante – di quest’ultima si sono perse per strada (esempio Alrendo TS Bravo) o tardano ad arrivare (esempio Urbet Lora).
“…ci soni dinamiche emotive…”
Questo è quanto.
Alle, aiuto!
La moto bev fatico ancora a sostenerla, un conto é uno scooter o un mezzo più piccolo di uso quotidiano, un conto è la domenica di festa.
Aspettiamo gli sviluppi degli investimenti automotive!!
-La moto bev fatico ancora a sostenerla-
È una questione di visione onirica, incoscienza tecnologica, fantasia al potere e un pizzico di maschilismo tossico. Assecondando con un minimo di garbo le peggiori inclinazioni futuristiche del maschio bianco occidentale e non facendosi problemi a ripescare dal repertorio meccanico di un secolo di storia delle due ruote, anche la moto elettrica può assolutamente diventare un oggetto interessante e assolutamente degno di considerazione.
Se invece si continuerà a pensare che il cliente tipo della moto elettrica siano gli unicorni vegani che si fanno i selfie mentre bevono i frullati di carote e mangiano i bocconcini di tofu impanati nella farina di grilli, allora la moto elettrica è un oggetto che è semplicemente non avrà nessun futuro.
Se vuoi ti posso esporre meglio tutto il discorso nella adeguata sede.
..grilli e carote apparte 😀 moto.e richiedono una sensibilità di guida assolutamente diversa da quella dei motociclisti tradizionali (seppur di lungo corso)_ Consiglierei agli (irriducibili..) disfattisti meno prevenzione e più…prove su strada;) Seppoi ne vogliamo fare una questione di listini solo un buon successo commerciale potrà portare ad una effettiva riduzione dei prezzi (come sta già succedendo per i mezzi ‘codice’ di uso cittadino)
-prove su strada-
Fatte abbondantemente, l’oggetto in sé va che è una meraviglia, ma a parte il gran calcio nel culo (che dopo la terza volta finisce pure l’effetto wow…) non ne ho ricavato altre sensazioni tali da farmi preferire le attuali scelte tecniche in merito. Poche e mirate modifiche basterebbero a mio avviso a cambiare un “quadro” che altrimenti mi è parso asettico e totalmente privo di una vera personalità. C’è da dire che anche sulle moto a pistoni io son di gusti particolari. Per esempio io il BMW GS non l’ho mai potuto veramente sopportare pur riconoscendo che è una gran moto in sè.