Le moto elettriche avanzano, continuano a crescere, ma a un ritmo inferiore rispetto alle auto a batteria. Secondo i dati diffusi da Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), l’incremento delle vendite in giugno è stato del 108% rispetto allo stesso mese 2020. Quello dei primi sei mesi 2021 è stato invece più contenuto (29,98%).
Cifre soddisfacenti, insomma, ma ancora lontane da quel che ci aspetteremmo. E tutto sommato in linea con la tendenza positiva di tutto il mercato delle due ruote, stazionario rispetto all’anno scorso ma in forte crescita (+34,9%)Â rispetto al 2019, ultimo ammo pre pandemia.
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In termini assoluti sono stati immatricolati in giugno 1.409 veicoli elettrici; nei primi sei mesi il totale ammonta a 5.120 mezzi. Nel confronto, più significativo, con il 2019 l’aumento è stato del 126,9%.
Calano leggermente però le vendire nella categoria dei ciclomotori (-4,45%) mentre gli scooter targati crescono del 63,36% e le moto addirittura del 174,38 % (su numeri assoluti ancora di nicchia, 332 unità ).

Sia per le moto elettriche sia per quelle termiche le consegne sono state rallentate sdalle difficoltà degli approvvigionamenti. Commentando i dati il Presidente dell’associazione dei costruttori Paolo Magri ha parlato infatti «alcuni problemi di approvvigionamento dei veicoli dovuti alla mancanza di componenti e alla situazione internazionale
dei trasporti navali».
Il marchio più venduto in assoluto è ancora Niu con 529 veicoli nella categoria ciclomotori (seconda posizione assoluta nel mese di giugno) e addirittura 614 veicoli tra gli scooter targati (modello NGT, 30esimo posto assoluto). Seguono l’italiana Askoll con 358 ciclomotori Es1 e Es3 , Lifan E3 (247), VMoto Scoco Cux (93). Con numeri a due sole cifre troviamo ancora la piccola fuoristrada Sur-Ron e il “cinquantino” spagnolo Rieju.

Dopo un anno di stop, in novembre a Milano tornerà EICMA, l’evento espositivo internazionale più importante al mondo nel settore delle due ruote.
Scooter e moto elettriche in Italia non hanno vita facile. I pregiudizi e le fissazioni degli italiani mal si conciliano con le due ruote a batterie.
Per le moto, probabilmente la cosa ha un senso.
Ma acquistare scooter a benzina, a mio avviso, è veramente una cosa da valutare bene vista l’alternativa senza tutte le controindicazioni di un veicolo inquinante, con una marea di pezzi pronti a dare noie.
Il Niu del quale sono prossimo all’aquisto per mio figlio (50cc equivalenti), che cosa ha in meno di uno scooter tradizionale, se lo pago lo stesso prezzo?
Proprio nulla. Infatti si guida con piacere e si carica comodamente a casa. Io ho la versione più potente, analoga a un vecchio 125. Non tornerei indietro nemmeno se mi pagassero. Carico a casa ogni 3 giorni circa, facendo 23-24km al giorno e non finendo mai in riserva. E posso passare per le ztl.
Salve. Aspetto ancora l’ecobonus de -40% x le macchine elettriche. Da Gennaio che vergogna