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Mopbike, la bici elettrica artigiana

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Mopbike nasce dalla passione di Massimo Pavan per le cose belle e utili. Design semplice e originale unito al motore Zehus+ all in one del Politecnico di Milano che si ricarica pedalando come un kers

La passione che diventa business

«Prima di un’azienda è una passione. Una passione per le belle cose, quelle funzionali, di qualità, esclusive e Made in Italy, vere». Così Massimo Ottavio Pavan, quarantenne di Pordenone descrive la sua Mopbike in un’intervista di qualche tempo fa al Messaggero Veneto. E bella la sua e-bike H che sta per hybrid lo è davvero. Insomma bici elettrica, ma anche artigianale perché ogni mezzo è disegnato, realizzato, assemblato e curato con la massima attenzione dall’azienda.

Lo slogan dell’azienda è “usa la testa noi ti diamo le ali”. In questo caso le ali arrivano da un brevetto del Politecnico di Milano. Il motore elettrico è lo Zehus all-in-one, di cui ci siamo già occupati. Si tratta di un sistema integrato made in Italy dove motore e batteria sono all’interno di un unico modulo che si applica al mozzo posteriore, in funzione bike+ è dotato anche di sistema di autoricarica. Come un kers della Formula1 recupera energia dalla pedalata e dalla frenata e quindi non ha bisogno di ricarica. Ma un caricatore da 220 V per la normale presa di casa viene fornito.

Mopbike artigiana ma con dati alla mano

Sul sito dell’azienda è possibile osservare i risultati di un test fatto sul kit di Zehus per comprendere se davvero ricarica in viaggio. È stato scelto un tratto di strada tipicamente pedemontano-collinare, usato anche dai ciclisti per allenarsi,  tanto da rappresentare un segmento registrato nelle diverse applicazioni per smartphone. Ci troviamo intorno ai comuni di Budoia e Santa Lucia in provincia di Pordenone. All’incrocio tra la provinciale Pedemontana 29 e la 31 per la precisione. Si tratta di un percorso di 2.1 chilometri in salita con una pendenza media del 4% e con punte che toccano il 7%. Una lunghezza totale di 4.2 chilometri considerando il tratto a salire e a scendere. Il motore si accende raggiungendo i 10 km/h e pedalando indietro per tre volte.

 

In salita la pedalata viene definita fluida e con una velocità media di 16 km/h. Mentre nel tratto in discesa viene usato il freno rigenerativo e ogni tanto la pedalata all’indietro. Il risultato è che in partenza la carica era di 87%, scesa a 68 dopo il tratto di salita e tornata a 83% alla fine della discesa. Insomma è stato usato il 5% della carica per percorrere 4.2 chilometri e 81 metri di dislivello.

Tutta la bellezza di Mopbike

Il telaio è interamente in alluminio trattato con diverse lavorazioni. Viene cromato e poi verniciato a mano. La forcella e il supporto che tiene la sella sono in carbonio per un miglior comfort e minor peso. per quanto riguarda la trasmissione è una single speed con catena antiruggine ma si può optare per una Carbon drive belt.  La guarnitura è una Shimano Alfine, i freni sono i Tektro corsa RX20G, le ruote hanno un profilo alto e i pneumatici sono i Michelin Dynamic Sport o Schwalbe Marathon. Oltre al manubrio stile corsa, come opzione si può scegliere un manubrio standard Riser o un bikeporter per trasportare oggetti.

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La Mopbike Hybrid è rifinita con sella in pelle e manubrio con nastro avvolgente in pelle. Come accessorio vendibile separatamente è previsto un piccolo borsello in pelle sempre fatto a mano. Disponibile in taglia M e L in vari colori: chocolate, grigio antracite metallizzato, rosso brillante, beige, wood style, altri colori solo su richiesta. Il peso totale della bici è molto basso: appena 11,9 kg e viene venduta al prezzo di 3340 €.

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