Un vademecum o se preferite delle linee guida scritte in un quaderno da distribuire nelle scuole e un video (ve lo proponiamo qui sotto) per non farsi male con il monopattino. E’ il piano di comunicazione della Regione Emilia-Romagna che arriva dopo aver contatto i feriti che hanno oltrepassato le porte del pronto soccorso: tanti minori, oltre una ventina, ma pure diversi over 50 e anche un over 70.
Il vademecum in un quaderno

Bene, anzi benissimo sostituire con i monopattini i mezzi con gas di scarico per muoversi in città, senza contare la paura di chi non vuole salire sugli autobus a causa della pandemia, ma attenzione ai troppi comportamenti scorretti che minano la sicurezza di tutti. Questo il messaggio dell’assessore regionale alla Mobilità, Andrea Corsini che insieme al presidente dell’Osservatorio regionale per la sicurezza stradale, Mauro Sorbi, l’assessore comunale alla mobilità di Bologna, Claudio Mazzanti e, in rappresentanza della Polizia locale di Bologna, Maura Rossi, ha presentato l’iniziativa. Preziosa la collaborazione del gruppo Monopattini Elettrici Bologna.
Ai bambini 7500 caschetti, ma: “Obbligatori anche per i maggiorenni”

Mauro Sorbi, presidente dell’Osservatorio regionale per la sicurezza stradale, ha voluto provare il monopattino: “Non è facile da usare, serve una formazione e imparare bene prima di usarlo. Abbiamo pochi dati, ma dagli accessi al pronto soccorso sappiamo che si sono fatti male anche over 50 pure over 70“. Chiaro: non è solo un problema di adolescenti insofferenti al codice della strada. Servono regole: “Una per tutte, l’obbligo di indossare il casco e non solo per i minorenni. Inoltre, i monopattinisti dovrebbero essere provvisti di un’assicurazione“. Il monopattino non è una piaga sociale (leggi qui), ma ricorda Sorbi: “Il caschetto riduce del 65% i problemi degli incidenti”. Meglio mettere la testa al sicuro.
Tutte le regole da seguire : il vademecum nel video
Ma vediamo tutto quello che c’è da sapere per un uso sicuro dei monopattini (il video e le linee guida sono a cura di Lepida).
Dove circolare: Sulle piste ciclabili o ciclopedonali, sulle strade urbane prive di corsie riservate con limite di velocità di 50 chilometri orari, tenendo però la destra della carreggiata e sulle extraurbane ma solo se dotate di pista ciclabile e dove questa è presente bisogna usarla.
Strisce pedonali e precedenze: Si attraversano scendendo dal mezzo, dare la precedenza a destra e non percorrere strade a senso unico contromano.
Velocità massima e divieti: Il limite è fissato in 25 chilometri orari che scendono a 6 nelle aree pedonali e nelle piste ciclabili, il divieto di circolare sui marciapiedi e sotto i portici.
Campanello e giubbotto: c’è l’obbligo dei segnalatori acustici (campanello) e visivi (luce bianca davanti, rossa dietro) oltre che l’uso del giubbotto riflettente di notte e il divieto di traino e di trasporto passeggeri.
Cellulare?: nelle linee guida non è previsto il divieto di utilizzare il cellulare durante la circolazione, ma rimane però una delle maggiori cause di distrazione e quindi di incidente. Vivamente sconsigliato l’uso.
Dove sarà distribuito il quaderno con le linee guida: l’opera presentata dall’assessore Corsini e realizzata grazie anche alla collaborazione della polizia municipale e del Comune di Bologna sarà distribuita nelle scuole di ogni ordine e grado grazie a un accordo con l’Ufficio scolastico regionale, alle università, agli enti locali e ad Anas, oltre che al dipartimento Sicurezza stradale del ministero dei Trasporti.
E a Carpi oltre il vademecum c’è la webserie
Il Comune di Carpi si è interessato al tema e ha prodotto una webserie dove i protagonisti sono i giovani carpigiani. Qui sotto la prima delle puntate dedicate alla micro mobilità in sicurezza.