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Monopattini, il nuovo Codice della strada è inutile o dannoso?

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Il nuovo codice della strada vieta ai monopattini di circolare sulle ciclabili. Scattano obbligo di targa e assicurazione. Il casco anche per i maggiorenni rischia poi di mettere in fuga gli sharing. 

Il nuovo codice della strada è stato approvato dal Senato. Andrà a toccare diversi aspetti e diverse regole della circolazione. Oltre a limiti di velocità, autovelox, utilizzo del cellulare, guida in stato di ebrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, uno degli argomenti più discussi è quello dei Monopattini elettrici.

Non sono veicoli particolarmente amati dall’opinione pubblica e proprio su questo fa leva il Ministro Salvini. Però, che la percezione sia giusta o sbagliata, i monopattini non sono certamente in cima alla lista dei nemici della sicurezza stradale mente, al contrario, snelliscono il traffico urbano e mettono una pezza green dove il trasporto pubblico non arriva.

Casco obbligatorio anche per i maggiorenni

Il casco è utile? Sì, salva la vita! Tutti dovrebbero indossarlo? Sì, anche i maggiorenni! È giusto che sia obbligatorio? L’obbligo è inutile e in alcuni casi dannoso. Tre i motivi:

1. Chi è consapevole della necessità del casco già lo utilizza. 

2. Chi non crede sia necessario continuerà a non indossarlo vista l’assenza pressoché totale di controlli. Proprio questa assenza ha portato a una sostanziale impunità di tutti i comportamenti pericolosi che vediamo ogni giorno. Secondo quale logica chi circola in contromano, magari in due sullo stesso veicolo, dovrebbe sentirsi obbligato dalla legge a indossare il casco?

3. Gli unici che saranno vincolati alla legge saranno i servizi di sharing. Assosharing (leggi l’articolo) prevede un costo di 300 milioni di euro da qui alla fine del decennio. Molti non riusciranno a sostenerlo e cesseranno l’attività. Questo significa 62 milioni di tasse in meno e il licenziamento di 1.200 persone. La riduzione del servizio del 40% prevista da Andrea Giaretta, Vicepresidente di Assosharing e responsabile dell’area micromobilità, significherebbe anche che 25 milioni di noleggi annui verrebbero effettuati su altri mezzi, verosimilmente bici o scooter che hanno tassi di incidentalità simili o superiori a quelli dei monopattini. 

Assicurazione obbligatoria e targa

Sarà obbligatorio assicurare i monopattini esattamente come con una moto o un’automobile. Ad oggi non si sa a quanto potrebbe ammontare il premio annuo e come le assicurazioni risponderanno. Ovviamente diventa necessaria anche una targa, un semplice adesivo di alcuni centimetri da incollare sul parafango posteriore. Non c’è bisogno di sottolineare quanto possa essere alterabile o poco leggibile. Di certo sarà una complicazione burocratica che costerà tempo e soldi ai cittadini e allo Stato.

Dove potranno circolare i monopattini?

Uno dei controsensi più evidenti del nuovo Codice della strada riguarda le limitazioni alla circolazione dei monopattini. Dopo che entrerà in vigore potranno viaggiare solo nei centri urbani dove il limite di velocità è pari o inferiore a 50 km/h. E fin qui tutto giustissimo. Decisamente molto più controintuitiva invece è la decisione di non permettere ai monopattini l’utilizzo delle ciclabili. È ben più pericolosa la “coabitazione” nella stessa corsia con auto, camion, bus e tram piuttosto che con bici ed ebike. 

Invece il divieto di circolazione nelle aree pedonali ha un sapore molto pragmatico. Si è presa semplicemente coscienza dell’incapacità di far rispettare il limite di 6 km/h e quindi al bando.

In conclusione, il Codice della strada introduce regole e divieti che forse faranno crescere la popolarità del Governo, ma che di certo non aumenteranno in alcun modo la sicurezza di chi va in monopattino. Anzi, se si guarda alle ciclabili per esempio, si va addirittura nella direzione opposta. Purtroppo saranno i numeri a parlare nei prossimi mesi.

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42 COMMENTI

  1. Per quanto riguarda la diversitá di trattamento fra bici e “mono” : il testo della legge, cosí come pubblicato in Gazzetta Ufficiale, prevede (articolo 35) l’adozione, nel giro di un anno, di uno o piú decreti legislativi per migliorare la sicurezza d’uso di entrambi i tipi di veicolo. Vedremo se questo porterá o meno a una sostanziale equiparazione delle due categorie..

  2. Il casco obbligatorio – che provveda a proteggere anche la faccia – mi pare giusto, ma per qualunque velocipede! I traumi facciali gestiti nei PS e negli ospedali negli ultimi anni sono aumentati parecchio.
    L’assicurazione obbligatoria … direi anche si, ci esenterei eventualmente le sole biciclette muscolari.
    La targa? Bah, renderla magari obbligatoria per i soli mezzi in sharing (monop. e bici) potrebbe servire ai vigili per comminare le multe per sosta selvaggia all’azienda a cui il mezzo appartiene, a cui al contempo dovrebbe pero’ essere data la facolta’ di girare l’addebito sulla carta di credito dell’ultimo utilizzatore di quel veicolo.

  3. Ma sul gasolio HVO di Q8, attaccato alla pompa, c’è un cartello che recita: “Riduce le emissioni fino al 90%”…….scommetto che gliel’ha suggerito Salvini. Che governo di circensi che abbiamo.

    • In effetti non c’è un divieto esplicito ma le piste ciclabili non vengono nominate dal testo di legge, quindi – se l’omissione equivale a una proibizione – detto divieto sussiste(rá)

      • Sono ancora velocipedi, e le ciclabili sono per i velocipedi. C’è quindi bisogno di un divieto esplicito per vietarle.

  4. Si sa che spesso il legislatore non brilla per acume ma finalmente ha messo un serio limite in una giungla senza regole dove regnava menefreghismo, interessi e opportunismo.
    Del resto in Italia si sa, quando si da troppa libertà in tanti se ne approfittano.
    E così finalmente si porrà fine ad una deriva che vedeva gli indisciplinati fregarsene allegramente di tutto e di tutti.
    Monopattini lasciati in ogni dove, gente che ci viaggia in due, gente che ci cammina ovunque sui marciapiedi e contromano.
    Adesso avendo una targa saranno sanzionabile come lo sono gli altri veicoli.
    E la prossima stretta me l’aspetto sulle golf car che stanno invadendo le città.
    Il green è una cosa, il business che si fa con la scusa del green un’altra.
    Chi ama andare con il “Mono” continuerà a farlo e anzi sarà anche più tutetalato.
    Qualche settimana fa ad un amico che andava in bicicletta è andato addosso uno con il monopattino, che pesa molto di più, buttandosi a terra e adesso si sta facendo 40 gg a casa per una caviglia gonfia.
    Quindi ben vengano le limitazioni e le regole più rigide.

    • // monopattini lasciati in ogni dove […]
      avendo una targa saranno sanzionabili \\
      I monopattini lasciati dove capita sono quelli in sharing, non credo che quelli di proprietá vengano “gestiti” nello stesso modo..

  5. Se vogliamo veramente diminuire gli incidenti e, soprattutto, i morti sulle strade, c’è bisogno di più controllo fatto in maniera seria e preventiva, al contrario di adesso che il controllo è scarso e punitivo. Serve inoltre una conoscenza delle regole stradali fin da giovanissimi per avere domani degli utenti più responsabili e rispettosi, troppo spesso gli utenti deboli hanno comportamenti prepotenti e irrispettosi delle regole stradali.

    • Totalmente d’accordo. Non ho mai trovato una assenza di controlli e una colpevole noncuranza per la sicurezza come in Italia.

      Questo continuo legiferare senza incrementare drasticamente i controlli fa ridere i polli.

      Mi ricordo in un paese dell’Olanda (non ad Amsterdam) dove mio figlio studiava passeggiavo per la strada pedonale principale quando è arrivato un bambino in moped. Due poliziotti a piedi lo hanno fermato e gli hanno fatto una lunga paternale. Molto gentili ma fermi. Gli hanno spiegato perché non doveva, accovacciandosi alla sua altezza e poi l’hanno lasciato andare.

      Era anche l’unico a farlo. E’ proprio questo il punto.

      • Sono d’accordo, senza educazione civica abbinata a controlli su strada non si ottengono risultati tangibili 👮‍♂️
        Per quanto riguarda l’episodio del bambino olandese, non ho capito né il tipo di veicolo (un ciclomotore limitato a 25 kmh come nei paesi di lingua tedesca ??) né se i poliziotti glielo hanno sequestrato facendolo tornare a piedi.. In ogni caso, se si è trattato di un caso isolato forse ha ragione uno dei commenti all’articolo https://www.vaielettrico.it/ebike-truccate-lolanda-inasprisce-i-controlli-in-strada/

      • Si stima che ,1 MILIONE di persone si occupano di chiacchiere , pardon di politica direttamente o indirettamente PER LAVORO ..

        pensate se la metà 500.000 facessero “altro” ..
        C.espolo ho trovato vigili ,polizziotti e carabbinieri per far rispettare il codice dellla strada ..
        ne avanzano per fare infermieri e medici generici
        e addetti alla raccolta differenziata spinta

        con quello che pagano i politici , ci scapperebbe anche begli aumenti per queste categorie meritorie , che danno il senso e valore a una civiltà

        😀

        scherzo; ma non troppo
        qualunquista qualunquista
        populista populista

  6. A chi non lo sapesse il mono è utile anche achi non ha più possibilità di camminare a lungo eo fa fatica a piegare le gambe per una bici (10 anni fa facevo triathlon…), si mette in ascensore e sale a casa per la carica, lo metti nel baule etc. La guida somiglia a quella del windsurf, si curva con il peso. È molto rilassante e distende i muscoli, chi ci mette la sella non ha capito nulla, dovrebbe togliere la sella e farsi impalare.. la storia è piena della paura del nuovo

    • Sono d’accordo eppure il “mono” è sempre stato descritto come un veicolo per giovani, forse perché le ruote piccole e lo sterzo “verticale” della maggioranza dei modelli richiedono una certa abilitá fisica.. Ma in effetti anche andare in bici puó non essere piú facile.

  7. rosiconi! come disse un tizio una volta, fatevi un partito, fatevi votare e fate le leggi che volete. Ops, non contate nulla in termini numerici!

  8. Vado contro tutti.
    Per me il monopattino dovrebbe circolare solo nelle aree non aperte al traffico veicolare. L’equiparazione a velocipede è stata un abominio legislativo.
    E’ un veicolo dalla stabilità e dall’equilibrio oltremodo precari, con poca manovrabilità (manubrio stretto), e grandi rischi di cadute in caso di buche e fondo stradale dissestato. Se proprio si deve fare un’apertura, sarei invece per elevare il limite di velocità delle e-bike da 25 a 32 km/h, per renderle meglio compatibili con il traffico veicolare cittadino laddove mancano le piste ciclabili.
    Una e-bike di primo prezzo non costa tanto in più di un monopattino, e permette anche di trasportare, da seduti, un piccolo carico, senza alterare postura ed equilibrio del conducente. E con ruote molto più grandi delle ruotine dei monopattini, permette di viaggiare senza cadere anche su strade dissestate, anche con diametri di 16 pollici (Brompton).

    • Perdonami ma non c’è nessun limite di velocità specifico per le e-bike. E’ la pedalata assistita che cessa a 25 km/h, tra l’altro solo “media” (la legge è molto imprecisa su questo). Ciò non impedisce di andare a 50 km/h, per esempio su strade in discesa, come mi capita spesso.

      Francamente non vedo la necessità di un aumento della velocità delle pedelec EU. E te lo dico da felicissimo utente di una buona ebike che utilizzo quasi tutti i giorni per commuting e per svago. La considero il mio investimento migliore degli ultimi 10 anni.

      Ma ripeto, personalmente non mi pare che quello della velocità sia il vero problema. L’e-bike è pesante, difficile da caricare in ascensore. C’è anche un certo rischio nel mantenerla in casa visto che esistono modelli a basso costo di dubbia qualità. Credo che sia una soluzione per alcuni – come anche la EV – ma non per tutti.

      Siamo in un periodo di profonda transizione della mobilità cittadina ed interurbana. Questo provoca discussioni a non finire su ogni piccolo dettaglio. Ma le possibilità di trasporto stanno aumentando. Bisognerebbe quindi decidersi a ripensare le città e i trasporti dalla testa ai piedi, come hanno fatto altrove.

      Ma è troppo tardi: nessuno si vuole più fare carico di programmi politici a lungo termine, proni a critiche populistiche di tutti i tipi.

      Se lo si facesse ci sarebbe spazio per corsie separate per pedoni, (e-)bike, mezzi pubblici, etc., le città sarebbero più pulite, ordinate, la gente più sana, la qualità della vita aumenterebbe.

      Lo so, non succederà mai, almeno nel breve e medio termine.

      • Vero, la velocità dei 25 Km/h è quella massima di assistenza, ho scritto male la frase.
        Per le e-bike, alzando l’investimento, esistono le e-bike pieghevoli. utili per il commuting anche se realmente sono più ingombranti di un monopattino

    • Non so se alzare il limite dell’assistenza alla velocitá “americana” sarebbe una buona idea, non a caso la California voleva introdurre un’apposita patente per chi non ne ha nessun’altra (vedi anche https://www.vaielettrico.it/ebike-in-california-potrebbe-diventare-obbligatoria-la-patente/#comments)
      Sono d’accordo sul migliore rapporto sicurezza/prezzo di una ebike rispetto a un monopattino, in effetti esistono monopattini a ruote grandi che risolvono quasi tutti i problemi dei modelli “normali” ma costano tantissimo nonostante la maggiore semplicitá meccanica rispetto a una ebike 🙄

  9. È evidente che chi ha fatto questa legge non ha mai messo piede su un monopattino e soprattutto non ne capisce nulla. Non posso usare toni offensivi in questo contesto ma sarebbe veramente il caso di epitetare giustamente questi totali incompetenti in quanto: io ho sempre usato il casco ma ritengo che sia un più non necessario vista la velocità massima consentita di 20 km orari, quando correndo con le proprie gambe quasi chiunque arriva a questa velocità e soprattutto perché per le biciclette che possono raggiungere velocità di gran lunga superiori non è un fattore obbligatorio; per quanto riguarda non poter andare nelle piste ciclabili e nelle zone pedonali significa adeguare i monopattini agli scooter o alle moto, eliminando di conseguenza qualunque differenza fra i due se non l’investimento iniziale. Per quanto riguarda la targa e l’assicurazione potrei anche essere d’accordo proprio per andare a colpire quei tanti cretini che vedo spesso andare contromano senza nemmeno minimamente rallentare o stare attenti ma pretendendo la precedenza, visto che possono comunque fare danno, però questa cosa dovrebbe a questo punto andarsi ad applicare anche a tutte le biciclette, cosa che il governo non farà mai, per evitare un’insurrezione di tutta la pianura Padana.
    In pratica lo stesso Stato che qualche anno fa ha incentivato questo mezzo e ha speso tanti soldi di noi contribuenti per pagarne parzialmente l’acquisto e soprattutto ha incentivato il noleggio con conseguente investimento da parte delle varie società, adesso lo sta distruggendo completamente perché nessuno potrà più affittare un mezzo di questi in quanto, anche se le società mettessero a disposizione il casco, è evidente che molti non utilizzeranno qualcosa messo in testa da altre persone a meno che non si provveda con delle cuffie o simili, ma ben si comprende come il tutto si complica enormemente e porterà alla totale eliminazione di un mezzo che poteva risultare, anzi, che è risultato, conveniente ed ecologico per molti che hanno la testa sulle spalle, e per colpa di qualche ragazzino incosciente ci troviamo ad essere odiati da tutti.
    Una cosa simile almeno un secolo fa era successo anche per i primi motociclisti.
    Inoltre è totalmente assurdo l’obbligo di distanza di un metro e mezzo per chi supera una bicicletta in quanto, soprattutto sulle strade statali, spesso questo è impossibile senza invadere la corsia opposta, cosa spesso non possibile a causa della striscia continua centrale, obbligando di fatto gli automobilisti a camminare alla stessa velocità della bicicletta che hanno davanti.
    Fondamentalmente Il problema è sempre che chi governa non è competente nella propria materia e non viene scelto per questo. Occorrerebbe una legge che obblighi chiunque desideri avviarsi alla carriera politica ad avere lauree e studi competenti alla propria materia.
    P. S. Vendo ottimo monopattino usato….

    • Riguardo alla inutilità del casco in monopattino: e’ evidente che non hai mai battuto la testa a 20 km/h: nei pronto soccorsi un trauma cranico a quella velocità senza protezioni viene considerato TRAUMA CRANICO MAGGIORE, con potenziali gravi danni per cervello e faccia.
      La stabilità di un monopattino è infima rispetto a quella di una comune bicicletta, e la sua manovrabilità è limitata, in caso di “incontro” accidentale con buche il volo è garantito.

      • @Fabio : ci sono monopattini (pochi, a dire il vero) con ruote piú grandi di quelle di varie bici pieghevoli, sia muscolari che assistite.. Eppure l’obbligo del casco sussisterá solo per i primi ☹️

    • Ok, d’accordo che i legislatori a volte non brillano per acume ma alla fine credo che la colpa sia sempre la nostra. Le regole punitive arrivano quando si esagera da parte di chi utilizza questi mezzi. Se si fossero usati con criterio senza causare problemi ed incidenti anche mortali probabilmente nessuno avrebbe pensato di normare la cosa. Comunque chi ritiene che il monopattino sia un mezzo del quale non può fare a meno lo può usare ugualmente, non credo che indossare un casco da ciclista ed appiccicare un adesivo targa siano problemi insormontabili. Per l’assicurazione speriamo che le compagnie non sparino cifre esose, se fossero 50 € all’anno sarebbero comunque ben spesi mettendo al riparo da eventuali risarcimenti onerosi. Se poi invece il fastidio è dovere rispettare le norme del codice della strada allora è meglio lasciare perdere. Ah, i monopattini in sharing : qui erano arrivati e per fortuna li hanno eliminati, ce ne erano buttati da tutte le parti abbandonati, una cosa vergognosa

  10. Personalmente vado controcorrente, sono d’accordo sul fatto che tutti mezzi debbano rispettare delle regole. I monopattini ormai sfrecciano dappertutto, strade, marciapiedi, centri pedonali. Ce ne sono alcuni che vanno a velocità folli, tanti non hanno neppure le luci e te li trovi di sera, adesso che è inverno vuol dire alle 18, al buio che circolano. Perennemente con le cuffie per ascoltare la musica a palla in modo da non sentire i mezzi che arrivano.E spesso con due passeggeri. E poi leggiamo di investimenti con esiti anche nefasti , chissà come mai. Qui da noi c’è una bella pista ciclopedonale lunga una trentina di km in riva al mare al posto dell’ex ferrovia. E’ impossibile passeggiare a piedi senza rischiare di essere seriamente investiti da monopattini e ciclisti che pensano di essere allo sprint finale giro d’Italia. Senza contare le ebike modificate che vanno a missile senza neppure pedalare. Pista ciclopedonale dove passeggiano anche anziani e famiglie con bambini piccoli e cani, ma loro, i campioni bardati di tutto punto sono i re della pista e se li rimproveri come minimo ti prendono a male parole. Lasciamo stare poi i ciclisti che vanno affiancati sulle strade chiaccherando come se ci fossero solo loro e se ti permetti di dare un colpetto di clacson ti mandano a quel paese, gli stessi che non si fermano ad un semaforo rosso neppure se gli togliessi le ruote. Ecco, adesso qualcuno mi dirà che sono il solito automobilista prepotente ecc. No, non è così: uso anche io la bici ( senza batteria) ma rispetto le regole, in bici, in auto, in moto. Il casco a mio parere dovrebbe essere obbligatorio con qualsiasi mezzo a ruote perché cadere a 30 kmh con il monopattino o con la bici non è diverso da cadere alla stessa velocità con lo scooter. Stesso discorso per l’assicurazione, la possibilità di fare un danno esiste veramente, chi paga? Investire un pedone con la e-bike è diverso da investirlo con lo scooterino 50 ? La targa per il monopattino la lascerei stare perché inapplicabile a livello pratico ma per le biciclette sarebbe il caso di renderla obbligatoria, così riduciamo passaggi col rosso e transiti dove vietato o contromano a rischio grave per tutti, ciclista in primis. Chi rispetta le regole non ha niente da temere al contrario di chi insiste per restare anonimo, inutile continuare a fare manifestazioni di protesta se poi chi guida questi mezzi è il primo a non rispettare le regole. Ma dico, queste cose le vedo solo io? Siamo onesti…

    • // ce ne sono alcuni che vanno a velocità folli, tanti non hanno neppure le luci \\
      A dire il vero questo vale anche per i ciclisti, che purtroppo non si limitano ad andare <>

      // la targa per il monopattino la lascerei stare perché inapplicabile […] ma per le biciclette sarebbe il caso di renderla obbligatoria \\
      Solo per le biciclette ? La targa non potrebbe essere molto piú grande (e quindi piú leggibile) rispetto a quella che potrebbe essere messa sui monopattini. Fra l’altro sono questi ultimi ad essere targati in Germania (https://iltergicristallo.it/la-via-tedesca-al-monopattino-elettrico/), le biciclette sono ancora esenti cosí come in tutti gli altri Paesi..

    • In pratica non hai fatto che confermare il mio pensiero, e cioè che bici ed e-bike andrebbero regolamentate né più né meno dei monopattini. Ma allora perché focalizzarsi solo su questi ultimi? Già questo dovrebbe far capire come la legge sia “storta”.
      Che poi è il solito discorso all’italiana: anziché punire chi viola il CdS si preferisce criminalizzare tutta una categoria. È proprio così impossibile multare chi passa con rosso? O chi si mette sui marciapiedi? Fallo un paio di volte e vedrai che anche gli altri smettono.
      Da parte mia è capitato piuttosto di trovarmi gente che passeggia sulla ciclabile, e quando scampanello per avvertire che sto arrivando, si voltano incacchiati perché a loro dire li avrei spaventati…

    • Sei di Sanremo? Dove c’è una pista ciclabile con a lato il pedonale. Gli unici problemi sono questi pochissimi che la scambiano per un marciapiede. Mai visto o letto di incidenti, lausd uso tutti i giorni. Con l’auto solo mille km/ anno

  11. Sono un utilizzatore di monopattino quasi abituale, nel senso che alterno monop e bici per recarmi al lavoro..
    Che il monop andasse normato non c’erano dubbi. Infatti in giro si vedono nefandezze di ogni genere compiute soprattutto da ragazzini, dei quali la maggior parte di origine extra…non voglio sembrare razzista…ma i fatti sono questi. Poi vorrò vedere chi controllerà.
    Quando entrerà in vigore la legge io utilizzerò solo la bici, più verde e più salutare… Almeno mi cala un po’ la panza…Sicuramente non pagherò per l’assicurazione e la targa. Poi dovrei anche trovare il modo di mettere le frecce e la luce stop … Il mio è un Segway. Es1 che non ha nulla di tutto ciò. Il casco già lo usavo, anche in bicicletta.
    Chi si vorrà adeguare buon per lui.

  12. Si fa un passo indietro per quanto riguarda la sicurezza, vietare di fare circolare i monopattini nelle piste ciclabili con le strade piene di buche vuol dire fregarsene della vita di chi li guida; basta che paga assicurazione e targa, poi chi se se frega se la ruota di un monopattino si infila una buchetta fatalmente, mentre per una macchina insignificante; ricordo che le ruote di un monopattino sono minuscole.Anche da questo fattore tecnico si capisce che colui il quale ha confezionato una regola del genere non ha mai guidato un monopattino; povera Italia.

  13. Ho un monopattino elettrico da 4 anni (mai avuto sinistri con 14000 km alle spalle, lo uso per andare a lavorare e rispetto il codice della strada). Il casco lo metto per buon senso, data la guida distratta di molti. Continuerò a usare le piste ciclabili, non posso farmi uccidere per una legge insensata! Se sarà necessario farò ricorso in caso di contravvenzione, ci vuole buon senso per fare le leggi.

  14. Come presidente di Muoviti Elettrico (muovitielettrico.com) associazione no profit che promuove l’uso di mezzi elettrici alternativi alle auto, con particolare focus sul monoruota, tengo a precisare che questa legge esclude alla circolazione qualsiasi alto mezzo elettrico, come appunto i monoruota che, seppur poco diffusi, sono un’ottima alternativa molto più pratica di un monopattino e molto apprezzata da privati per gli spostamenti nelle nostre città, ottimi e funzionali per l’ intermodalità e il commutig. Se sorpresi a circolare con questi mezzi è prevista una sanzione da 800€ e la confisca del mezzo. Un bel modo per favorire la mobilità dolce, ridurre l’inquinamento e il traffico, complimenti al Governo. (Che tristezza!)

  15. importante ricordarsi di questa genialata di modifica al Codice della Strada
    quando un amico o conoscente, fan boy dell’illustrissimo estensore,
    prenderà una bella multa con tanti zeri:
    sarà il momento adatto per ricordare che ha pensato la genialata.

    non sono contrario alle multe,
    sono contrario alla repressione senza parallele misure di facilitazione al rispetto della legge: ma capisco, una cosa del genere è difficile da prendere in considerazione dagli avventori del bar città, figuriamoci per chi dal voto di questi avventori vede avanzare o retrocedere la propria carriera politica…

    per fortuna questo genere di putt..ate hanno un orizzonte temporale limitato,
    confido che non scompaia subito il ricordo

  16. Oggi mi sento di scrivere….anche perchè mi spiace vedere anche in questo caso un po’ di superficialità, non parlo nemmeno dei commenti che lasciamo stare.

    Il casco. La tesi non si può sentire, sarebbe come dire che tanto siccome le auto le rubano lo stesso depenalizziamo il furto d’auto. Il casco serve e andrebbe messo sempre (faccio quasi 5000Km all’anno in bici e mi arrabbio con i ciclisti che non ce l’hanno) perchè serve per la tua sicurezza. Detto questo è evidente che la gente non è sufficientemente intelligente da capirlo e quindi si mette l’obbligo, come con le cinture di sicurezza ( o forse anbrebbe tolto anche quello?). Perchè tu puoi decidere di romperti la tua testa, ma non per questo il comportamente deve essere avvallato dalla comunità. Aggiungo anche che in caso di incidente spesso è coinvolta un’altra parte, che se tu non hai il casco, in presenza di obbligo, magari non deve rispondere del fatto che sei rimasto paralizzato perchè hai battuto la testa. Andrebbe messo l’obbligo anche per le bici.

    Targa e assicurazione. Su questo punto concordo, mi sembrano una mezza vaccata, la targa poi credo che banalmente non verrà implementata perchè troppo complicato farlo. Devo però dire che una RC anche per chi guida una bici forse non sarebbe proprio stupida, io se centro un pedone a 40km/h faccio un casino e una e-bike pesa tranquillamente 25kg, può fare male.

    Piste ciclabili. Qui non sono certo perchè non ho letto il testo di legge. Ciclabili o ciclopedonali? Se si tratta di ciclabili forse ha poco senso (però è pur vero che ci possono andare solo le bici, no pedoni), ma di fatto irrilevante le ciclabili pure sono poche. Se si tratta di ciclopedonali credo che sia per tutelare i pedoni, che rimangono utenti deboli certamente più di bici e monopattini. Certi rimane il problema delle bici.

    ZTL. Anche questa mi sembra un misura di tutela del pedone, basta poratre monopattino e bici “a mano”, se invece fosse proibito anche così allora si è assurdo.

    Poi se il monpattino è il futuro allora non parlo più, ma onestamente se uno ha tutti sti problemi con queste regole prenda una bici, costa meno e ambientalmente è meglio. Diciamocelo gli studi sui monoppatini in sharing, mi pare indichino che ambientalmente non sono proprio sta gran cosa visto che la vita media è poco sopra i 6 mesi e poi vengono praticamente buttati, quelli privati forse sono meglio. La bici fa bene, non ha le batterie e tiene in forma….si capisce che sono un ciclista amatore?
    Ciao

    • // una RC anche per chi guida una bici forse non sarebbe proprio stupida \\
      Sono d’accordo, fra l’altro la copertura per i percorsi in bici in molti casi è compresa nella polizza abitazione detta anche “capofamiglia”

      // la vita media è poco sopra i 6 mesi \\
      Il dato si riferisce ai mezzi in sharing che come si sa non vengono trattati benissimo dagli utenti del servizio e spesso rimangono esposti alle intemperie

  17. Solito comportamento del governo reazionario e retrogrado. Favorisce il loro elettorato permettendo ai mega SUV di circolare in ztl e azzoppano i monopattini a non circolare sulle piste ciclabili. Visione di futuro sostenibile pari a zero assoluto.

  18. Per questo governo e per il personaggio che tanto ha voluto introdurre queste norme i monopattini hanno un brutto difetto:

    NON BRUCIANO BENZINA, e neppure gasolio.

  19. Bastava semplicemente equipararli alle bici, ed è assurdo che non possano circolare sulle ciclabili. Hanno fondamentalmente ucciso il monopattino ed i servizi di sharing.

    • La cosa veramente allucinante è che hanno messo in commercio un mezzo di trasporto e dettato le regole parecchio tempo dopo….quando sono tutti abituati a fare quello che gli pare..nel bene e nel male….

    • In realtà sono già stati equiparati alle biciclette, infatti sono dei velocipedi, secondo il codice della strada. Ma con queste modifiche al codice della strada non saranno più dei velocipedi, prova ne è il fatto che non possano più circolare sulle piste ciclabili.

      • Falso, rimangono ancora equiparati a velocipedi e non c’è nessun divieto di circolare nelle ciclabili che sono definite come “parte longitudinale della strada”.

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