Forse un malfunzionamento dei freni
In Svizzera, intanto, è accaduto qualcosa di sconcertante. Pare che i ripetuti incidenti siano collegati a un malfunzionamento del software, che faceva entrare in funzione i freni nel momento in cui i Lime raggiungevano la velocità massima, 24 km/h. “Stiamo esaminando ogni monopattino e ogni software, fino a quando non avremo fatto tutte le verifiche i mezzi restano fermi“, ha detto un portavoce di Lime a un altro sito, Watson (qui).Lime è un gigante della micro-mobilità
L’unico dato certo è che gli ospedali di Basilea e Zurigo hanno dovuto ricoverare diversi utilizzatori di Lime per traumi derivanti da repentine cadute. Tra gomiti rotti e spalle uscite dalle loro sedi naturali. Il che riapre il dibattito sulle limitazioni di velocità di questi aggeggi, peraltro utilissimi ed ecologici se usati nel modo giusto.
Ricordiamo che Lime (qui il sito) non è una start-up qualunque: nel luglio scorso Alphabet, Google Ventures e Uber hanno investito 335 milioni di dollari nella società. Scommettendo sul fatto che la micro-mobilità sia l’unicorno del futuro. Fondata da tre giovanotti di origine asiatica (Toby Sun, Brad Bao e Adam Zhang), l’azienda di San Francisco è già presente in 100 città del mondo. Non solo con i monopattini, ma anche l’e-bike-sharing.

