Molti soldi poca educazione. È il titolo di una segnalazione che ci invia Luca dall’Emilia, con foto di una Porsche parcheggiata nella ricarica. Un’altra segnalazione riguarda invece le dimensioni delle ricarica, impraticabili. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le mail vanno inviate a info@vaielettrico.it
Molti soldi poca educazione: dove parcheggia? Ovvio, davanti alla colonnina
“Siamo a Montecavolo, in provincia di Reggio Emilia. Nel parcheggio adiacente al supermercato Conad e ad una pizzeria c’è una colonnina Enel-X, l’unica disponibile nelle vicinanze. Il parcheggio è semivuoto, dove ha parcheggiato la sua Porsche questo maleducato? Ovviamente davanti alla colonnina. Credo non si debba aggiungere altro“. Luca Bottazzi
Risposta. Purtroppo l’esperienza insegna che il rispetto per i diritti altrui non è proporzionale alla ricchezza o al valore dell’auto che si guida. Anzi: se dovessimo giudicare dalle segnalazioni ricevuti in questi anni, diremmo che più l’auto è costosa e più è forte la strafottenza di chi la guida. La cosa triste è che questi comportamenti restano regolarmente impuniti, nonostante che il Codice della Strada parli chiaro nel prevedere la multa per chi sosta nelle ricariche.
E in questa ricarica non si riesce a entrare, tanto angusto è lo spazio
Un’altra segnalazione ci arriva dal Piemonte, dal collega Andrea Malan. Eccola: “Per la vostra rubrica sui problemi di ricarica, vi segnalo questa doppia postazione a Santa Maria Maggiore (VCO). Colonnina con ricarica sia CCS a 50 kW che Tipo 2 a 43 kW (una rarità). Ma di fatto lo stallo disponibile è solo uno: nella postazione a destra non entrerebbe quasi neppure una Twizy...“.
- La prova provata che l’ignoranza non paga, anche nelle auto elettriche: il NUOVO VIDEO di Paolo Mariano
Capisco e apprezzo che vengano additati parcheggi illegali, manovre poco consone, o in generale atteggiamenti incivili.
Ma questa cosa di sottolineare sempre se l’auto è costosa, o grande/macchinone , o sportiva, o in generale voler fare i conti in tasca alla gente…. è veramente squallida. Fa tanto piccole persone invidiose.
Ho ben poco da invidiare a questo maleducato. Se è in grado di mettersi al volante di una 911, di sicuro non ha menomazioni fisiche che gli impedivano di fare 20 metri in più a piedi… ma parcheggiando più distante la macchina non sarebbe stata visibile agli altri clienti del locale…..
La targa di una auto è un mezzo di identificazione pubblico smettiamola di oscurarla ogni volta.Abbiamo il coraggio delle nostre azioni!Scusate ma voi in una denuncia ad esempio ai carabinieri se conoscete il numero di targa lo omettere?
“Molti soldi….” Perchè una Tesla da 40 mila euro è da poveracci?
in molti paesi è un’auto media… (anche in Italia..se si guardano bene molte di quelle che circolano.. che passano gli 80k euro)
non a caso per molto tempo Tesla Model Y è stata in vetta alla classifica globale vendite (ICE comprese)
se uno non se la può permettere… si deve fare qualche domanda: mi sono impegnato a scuola dell’obbligo? ho studiato in modo da trovare un lavoro meglio retribuito? ho fatto scelte corrette sulla gestione dei soldi guadagnati?
non è sempre e solo colpa della sfortuna o degli altri “cattivoni”…
magari a volte (spesso) è causato da serie di scelte personali, tra cui non farsi abbindolare da soggetti che fanno i propri interessi facendo finta di fare i tuoi…
No Damiano, queste cose non si possono sentire.
E’ come parlare del sogno americano… che è tale solo per chi ce la fa.
E’ il sistema che è sbagliato altrimenti non ci sarebbe “posto” per tutti.
Se non ci fosse chi si accontenta, ed ognuno di loro facesse o si comportasse come (diciamo come mr porsche dell’articolo) pensi che tutti avrebbero la porsche?
Che persone abbiano qualità, caratteristiche, ambizioni, capacità diverse è fuor di dubbio, ma molto spesso non hanno nulla a che fare con il cosiddetto successo nella vita.
Senza coloro che guidano la panda non ci sarebbero quelli che vanno in porsche, ferrari, lamborghini ma anche solo mercedes o bmw.
Caro Sig. damiano se rilegge la mia semplice domanda togliendosi dagli occhi il velo del suo ego si accorgerebbe che non ho incolpato ne il fato ne qualcuno ma se mi vuole far credere che 40 mila euro sia il prezzo di un’auto “media” italiana semplicemente perchè molte (?) auto circolanti “passano gli 80k€” allora non ci siamo. L’unica cosa che mi spiace è che parte delle mie tasse siano finite nei soldi regalati a persone ricche e di successo come lei (per quel che ne sono potrebbe essere un pluri laureato calciatore) per comprarsi l’automobilona elettrica.
Le auto elettriche da 40 mila euro non rientravano negli incentivi. Di che parla?
Cit. “C’è un limite di prezzo. Non tutte le auto che rientrano nelle diverse fasce di emissioni possono accedere al contributo. Il governo, infatti, ha introdotto un limite massimo di prezzo di listino Iva esclusa (“listino prezzi ufficiale della casa automobilistica produttrice”), accessori compresi, per ciascuna fascia. In particolare:
– 0-20 g/km: 35 mila euro (equivalenti a 42.700 Iva compresa)”
Bravo Tiziano. Proprio 35 mila euro
Sì non sarebbe male evadere le tasse e pagarla 35. Ma in Italia, per le persone normali, quella è un’auto da oltre 40 mila euro perché sono quelli i soldi di cui ci si deve privare per averla indipendentemente da dove vadano a finire quei soldi.
Al massimo ha poco senso paragonare a tesla 3/y una porsche che di base parte da oltre 3 volte il prezzo.
Se privatizzassero le compagnie di rimozione come in america tutti questi verrebbero levati all’istante, perché la compagnia ci guadagnerebbe cospicuamente.
È stato discusso già in altri post. Privatizzando il servizio senza una chiamata diretta dell’organo di polizia che è presente al momento della rimozione avremo un aumento dei furti d’auto. Visto che agli operatori si aggregherebbero i ladri che opererebbero indisturbati.
basterebbe che il comando polizia municipale elevasse un verbale “con richiesta di rimozione col carroattrezzi” da far pagare al contravventore sulla base della semplice documentazione fotografica inviata… almeno i casi di vetture non collegate alla colonnina sarebbero sufficienti ….
per gli altri “maleducati ” con BEV (NON in ricarica) è più complicato… visto che bisognerebbe dimostrare che NON hanno almeno tentato di far partire la ricarica …
E nel caso specifico di uno stallo di ricarica occupato da un BEV collegato alla colonnina ma che abbia terminato la ricarica, torniamo alla questione, che ho sollevato ormai più di un anno fa, che ad oggi manca un fattore importante affinché le forze dell’ordine possano efficacemente applicare il Codice della Strada, art. 158, comma 1, lettera h-ter, che indica che una BEV in uno stallo di ricarica è in divieto di sosta dopo 60 minuti dal termine della ricarica: quello che infatti manca è l’informazione nel display della colonnina di quanto tempo sia trascorso dal termine della ricarica.
Le conseguenze furono ben descritte in un articolo e relativo video di Paolo Mariano dell’aprile 2023 (https://www.vaielettrico.it/colonnina-occupata-a-ricarica-finita-la-polizia/):
— Paolo richiese l’intrvento della polizia municipale per un BEV collegato ma non in ricarica
— la polizia municipale fu anche molto sollecita nell’intervenire (6-7 minuti), ma, in assenza dell’informazione nel display della colonnina del tempo trascorso dalla fine della ricarica, non potè fare altro che annotare l’orario del loro intervento e proporre di tornare dopo 60 minuti per verificare l’effettiva attivazione del divieto di sosta…
Finché i produttori di colonnine non forniranno tale informazione a display (e non dovrebbe essere difficile, dovrebbe essere una semplice questione di software della colonnina), quel tipo di violazione di fatto non è contestabile 🤬.
Per me le ammende per un’infrazione al codice della strada dovrebbero essere commisurate al reddito del proprietario o di chi la guida (nei casi di famigliare a carico sul reddito dei proprietario). Se è un’auto aziendale/benefit aziendale/NLT/leasing una multa commisurata al fatturato dell’azienda a carico dell’azienda e una al guidatore legata al reddito. Senza massimali ma minimali.
Ad esempio del tipo: ammenda = ( (ammenda minima) x (reddito dichiarato) ) / (reddito minimo)
Bob, nella mia cittadina emiliana la piazza centrale, prima usata come parcheggio, negli anni ’80 venne pedonalizzata.
Ma un famoso e facoltoso (e arrogante) imprenditore continuò per oltre un anno a parcheggiare la sua Ferrari in piazza ogni volta che veniva in centro, proclamando la sua indifferenza al nuovo divieto e totalmente incurante delle multe che regolarmente gli venivano comminate. La sua vittoria era proprio lasciare la sua Ferrari in bella vista in piazza alla faccia delle regole.
L’arroganza ebbe fine quando i vigili urbani iniziarono a far rimuovere la Ferrari con il carro attrezzi. Il problema non era il maggior costo da sostenere, ma la figura di palta davanti alla cittadinanza e soprattutto l’umiliazione di farsi venire a prendere.
La morale è semplicissima e ovvia: le multe — anche se venissero davvero comminate, e oggi nemmeno quelle 🤬 — con gente così (ma con molti altri in generale) spesso non disincentivano il malcostume e addirittura in qualcun altro lo esaltano.
La figuraccia di portargli via l’auto davanti a tutti e di costringerlo a chiamare qualcuno per farsi venire a prendere (e, se non sei ricco, anche la mazzata di multa + rimozione), invece, sono i veri disincentivi contro questa maleducazione e sbruffoneria. Peccato che le rimozioni siano ancora più rare delle multe…
Eugenio le multe non sono un problema finché intaccano poco il tuo reddito. Mi spiego. 1.000 € per chi ha un reddito mensile al netto delle tasse di 1.500 € pesa. Un multa da 10.000 € per uno che ne prende al netto 15.000 € pesa.
Poi sicuramente la rimozione con ulteriori costi ed umiliazione non è che farebbe male. Questo però se esistesse un database nazionale che ne attesti l’essere un recidivo. In poche per avere giusto una forma di richiamo con multa la prima volta.
Tu giustamente parti dal presupposto che tutte le persone dichiarino regolarmente tutti i propri redditi. Questo purtroppo, nel nostro Belpaese, si verifica pochissimo quindi andresti a colpire solo i più onesti.
Per me meglio aumentare drasticamente le rimozioni e tenere fermo il veicolo per un tempo di almeno un mese.
Ricordo c’è l’agenzia delle entrate che se vuole può sempre riscontrare incongruenze.
Il problema è politico. Vogliono colpire gli evasori o preferiscono lasciare zone grigie?
In ogni caso chi non dichiara normalmente ha anche un auto intestata a terzi (società). In questo caso l’agenzia delle entrate ha modo di vedere se sono aziende fittizie o no. In quel caso si potrebbe intervenire con sequestri e messa in vendita all’asta dell’auto. Poi in tutti quei casi dubbi si potrebbe applicare un meccanismo legato al valore dell’auto se non conforme alla capacità di spesa del proprietario guidatore.
Ma ripeto, è una scelta politica.
mentre la cementificazione totale con annessa chiusura per anni ha portato vantaggi, come all’obelisco di corso garibaldi.. 🤦♂️
(gufo?)
Ed è anche BELLISSIMA!
Altro che le vostre lavatrici a 4 ruote!
sarebbe da contattare il proprietario e dargli l’indirizzo del tuo garage, in modo da chiedergli di parcheggiarci davanti il piú spesso possibile
Tranquillo anche le prossime Porsche saranno lavatrici a 4 ruote!
Errore!
Saranno anche quelle lavatrici a 4 ruote di marca “Porsche”, ma non di certo delle vere Porsche.
Lo decidi quindi tu cosa e’ una vera Porsche?
https://youtu.be/OQ_vkUs7nWU?si=W6wFRB7NdBKLNe21
😂🤣😂🤣 Ch’hag vegna un campeeer! 🚐 🎶🎵 😂🤣😂🤣
@StefanoP
No, lo decide la storia dell’automobilismo.
Comincia a studiare, ché domani ti interrogo.
Certo che è bellissima!
E’ il limite che hanno i vari Goffredo, non pensare che le cose non sono mutuamente esclusive: colpa della mentalità, oltre non vanno.
Si può essere bellissimi e inquinanti o bruttissimi e inquinanti o bellissimi e meno inquinanti o bruttissimi e meno inquinanti.
Certo che le Porsche ICE sono bellissime ma purtroppo ne abbiamo abusato in passato (delle ICE, tra cui Porsche) e non ce lo possiamo più permettere oppure pestare i piedi come i bambini e continuare a volere il giocattolino e citare uno dei luoghi comuni più trito e triste: le lavatrici.
Rilancio mantenendo il livello: non è che ce l’avete piccolo?
Magari è una eccezione ma due volte mi è successo di trovare auto endotermiche su postazione di ricarica, due volte ho chiamato la polizia locale e due volte sono passati a multare (ma non a rimuovere purtroppo).
Non si preoccupi, quegli stupidi dopo la multa staranno ben lontani dagli stalli delle elettriche e li ringraziamo per avere contributi con gettito extra alle spese dei nostri comuni.
basta AGGIUNGERE SEMPRE il costo della rimozione a chi occupa stalli riservati
(disabili, donne incinta, ricarica, forze pubbliche, VVFF etc)…
Oltre al ritiro punti patente !!
Però è parcheggiata benissimo