Molti concessionari non consegnano l’auto col bonus: ecco perchè

Molti concessionari non consegnano ancora l’auto acquistata con l’incentivo statale, come segnalato da diversi lettori. . Ecco perchè.

Molti concessionari non consegnano
La Top 10 delle vendite di auto elettriche in novembre.

Molti concessionari non consegnano: “Devi anticipare l’incentivo, se vendi 50 auto sono 500 mila euro…”

Quale il motivo? Ce lo spiega un operatore del settore, dandoci il punto di vista di chi vende: “I rimborsi dell’incentivo lo Stato li paga alle concessionarie dopo mesi, non prima di 90-120 giorni. Un dealer che conosco molto bene mi ha detto che a luglio  ha ricevuto l’ ultimo pagamento sugli incentivi dello scorso anno. Fondamentalmente è la concessionaria che anticipa i soldi affinché il cliente usufruisca di questa ‘manna’!! Mettiamo che vengano vendute 50 auto elettriche con l’ incentivo statale, con una media di 10.000 euro ognuna. Moltiplichiamo per 50: ecco che la concessionaria deve anticipare 500.000 euro di tasca propria, per poi aspettare che lo Stato glieli restituisca nell’ arco di mesi. Quindi: chi può far fronte ok, ma chi non può… temporeggia. Purtroppo il problema è alla fonte: lo Stato si fa ‘bello’, ma è controproducente il metodo che adotta. Lo fa con i soldi degli altri, all’ inizio, poi con calma li restituisce“.

Molti concessionari non consegnano“E i margini di guadagno sono minimi, a volte solo l’1,5%”

Ma non è tutto: “Tenete presente che si era parlato anche di rimborso tramite credito d’ imposta, una follia assurda che fortunatamente non è andata avanti. Purtroppo la situazione finanziaria di molte concessionarie non è più rosea, per il calo delle vendite e dei margini di guadagno degli ultimi anni. A mio avviso è tutto il sistema vendita dell’ auto in generale (e non solo) che andrebbe rivisto. Lasciare un punto percentuale e mezzo (1,5 %) di margine sulla vendita, in alcuni casi, è inaccettabile. Soprattutto dopo aver concesso incentivi statali troppo esagerati. Oltre agli sconti della Casa e a card per la ricarica tramite colonnine pubbliche del valore di oltre mille euro. Tutto a favore del cliente e neanche le briciole per chi sta nella vendita“.

 

Scrivi un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 

Articolo Precedente

Cybertruck: addio al piantone dello sterzo

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!