A Modena la batteria di un monopattino è andata a fuoco in un appartamento, sono intervenuti i vigili del fuoco e gli occupanti sono rimasti leggermente intossicati. L’ennesimo caso. Ma esistono regole e comportamenti virtuosi da adottare per tutti i dispositivi ed elettrodomestici a batteria.

La cronaca di Modena e gli altri casi in Italia
Domenica scorsa, verso mezzogiorno, a Modena in via Ramazzini, due squadre dei vigili del fuoco del comando di Modena sono intervenute per domare l’incendio di una batteria di un monopattino all’interno di un appartamento al primo piano.
L’allarme è scattato subito e il veloce intervento ha evitato il propagarsi dell’incendio alloggio. Leggermente intossicato il residente, e altri ospiti.
Ma sono diversi altri i casi censiti nelle cronache locali. Abbiamo scritto dell’incendio di un negozio di monopattini a Bologna nel 2021 (leggi qui) e nello stesso anno il fuoco è divampato a Milano (leggi) e basta navigare su internet per trovare altri casi. In questo articolo, dopo un brutto episodio che provocò la morte di due giovani sempre a Milano, si spiega come si innesca l’incendio.
Le indicazioni del docente universitario Luca Magagnin
Che fare? Innanzitutto consigliamo di leggere questo articolo di Vaielettrico con l’intervista a Luca Magagnin, professore di elettrochimica al Politecnico di Milano. Il docente universitario oltre a non escludere i difetti di fabbrica, emergono con l’utilizzo prolungato, fa riferimento al danneggiamento meccanico causato dagli urti. Quindi «impatti e deformazioni fanno sì che nella singola cellula si vengano a creare dei corto circuiti». Chiaro il messaggio da memorizzare: le batterie si maneggiano con cura e massima attenzione.
Altri consigli che vengono suggeriti dagli esperti per evitare i casi come quello di Modena
Tenere il monopattino in un luogo fresco e asciutto, a temperature tra 0°C e 25°C, evitando umidità, esposizione diretta al sole o fonti di calore (esempio termosifoni).
Sembra un ovvietà ma non tutti lo fanno: leggere il manuale del produttore. Piccoli grandi accorgimenti per evitare problemi come quelli successi a Modena.
- LEGGI anche “La transizione energetica è un buon affare, solo la politica non lo capisce” e guarda il video con l’intervista a Michele Governatori.
Seguendo da decenni siti di tecnologie (di tanti tipi) mi capita di imbattermi in incidenti (ed incendi) causati da una variegatissima pletora di dispositivi alimentati.. che si tratti di e-cig (sigarette elettroniche), smartphone (il famigerato Samsung che ha creato il divieto di imbarco in volo di quel modello e di batterie di scorta ) o anche TV ( 2 miei colleghi saltaron giù dal terrazzo alle 3 di notte per incendio di salotto e cucina 😱🔥👨🏼🚒🧯🧯).
Ogni dispositivo dotato di batterie purtroppo va sorvegliato, tanto più Se Non è una moderna vettura (che ha ampie dotazioni di sorveglianza e controllo dei propri dispositivi di alimentazione con batterie climatizzate ad ok).
Personalmente ricarico la batteria dell’e-bike solo in casa, di giorno (sotto controllo visivo, in un locale “sicuro” – senza materiali incendiabili vicino, per evitare l’ “induzione” delle fiamme).
Bene tutto, esplodono anche le lavatrici, e soprattutto il consiglio finale su come ricaricare
Purtroppo si ..per cortocircuiti (non esplosioni però) recentemente in cronaca locale ho letto varie volte di vittime…o comunque di appartamenti sgomberati dai VV FF..
Altra raccomandazione è di non farsi tentare dal risparmio con pile/batterie/caricatori economici e di dubbia provenienza..
@Damiano I : giusta raccomandazione quella sul risparmio, le varie certificazioni (EN15194:2017, EN60335-1, EN 60529, etc) non sono state create per passare il tempo..
E poi c’è il gravissimo problema degli articoli contraffatti .. che magari riportano pure le “certificazioni” e marchi farlocchi…
Speriamo che i costruttori corretti riescano a espellere le “mele marce” dal mercato con la loro opera di “autodisciplina” del settore https://leva-eu.com/shaping-the-future-of-light-electric-vehicles-why-your-involvement-in-standardisation-matters/
Generalmente Luigi… È il mercato (i clienti) che “puniscono” i venditori scorretti..o qualche autorità di regolazione.
I costruttori in generale non si sfidano troppo apertamente.. tranne in Cina ove sono arrivati a fare pure campagne di diffamazione per screditare i concorrenti (e Xiaomi sta “pagando pegno” per aver progettato splendide auto ma con varie carenze realizzative (pure Tesla anni fa ha avuto molti problemi di qualità ed affidabilità prodotto poi risolte -anche grazie a COMAU e consulenza Elkann)
Avevo in mente le “lavatrici esplosive” di Samsung, tre milioni di unità ritirate negli Usa
si… avevo letto pure io …
purtroppo le nostre case sono spesso “imbottite” di dispositivi tecnologici anche con assorbimenti importanti, o con batterie… e “convivono” con impianti elettrici molto (troppo) spesso vecchi e mal mantenuti, alimentati pure da cabine elettriche che talvolta “sparano” tensioni anomale, innescando incendi/guasti anche in vaste zone (c’è stato un recente caso in Toscana, che avevo letto:
https://www.iltirreno.it/cecina/cronaca/2024/12/22/news/guasto-elettrico-danni-nelle-case-a-cecina-1.100636609 )