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Modena città laboratorio per la guida assistita

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Modena si candida a diventare capitale nazionale per lo studio e la sperimentazione di soluzioni innovative per la guida autonoma e per la mobilità sostenibile. Un’aspirazione concreta data dalla firma e dal via libera del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti all’Automotive Smart Area.

Si tratta di un piano di riqualificazione urbana nell’area nord della città, con interventi specifici nel quartiere dell’ex Mercato bestiame, previsto nel protocollo d’intesa sul Masa (Modena Automotive Smart Area) che vede insieme Comune, Università di Modena e Reggio Emilia e ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e che va a integrare quello siglato lo scorso anno tra Comune e Unimore con Maserati spa per attività didattiche, di studio e ricerca negli stessi settori.

Nel dettaglio le attività di ricerca e test di Masa riguardano le interazioni tra veicoli, le interazioni tra veicolo e ostacolo in movimento, le interazione tra veicolo e città. Per capire meglio osserviamo questo video

L’iniziativa si basa sull’infrastrutturazione con sensori e altri dispositivi di alcune strade cittadine e si inserisce nel percorso avviato con il programma “Connettere l’Italia” del ministero che prevede, in determinate situazioni, la sperimentazione su strada delle soluzioni Smart Road e di guida connessa e automatica, come quelle che si stanno sviluppando a Modena. Dove ha un ruolo importante anche l’autodromo.

Nella sperimentazione saranno impegnati docenti, ricercatori e personale tecnico di Unimore. “L’iniziativa consentirà di approfondire la radicale trasformazione in atto nel mondo dell’autoveicolo, sperimentando le più recenti tecnologie relative alla guida autonoma e alla comunicazione tra il veicolo e il sistema città – spiega il prof. Francesco Leali del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” di Unimore – inoltre grazie alla stretta collaborazione con il Dipartimento di Economia, con il Dipartimento di Giurisprudenza e con il Dipartimento di Medicina del nostro Ateneo si potrà valutare l’impatto che questa rivoluzione digitale applicata alla mobilità avrà sulla qualità della vita urbana, sul risparmio energetico e sul miglioramento della qualità ambientale”.

La  Motor Valley  al passo con i tempi

“Siamo nel cuore della Motor Valley e il progetto Masa rappresenta una sfida per il futuro del settore automotive”, ha commentato  l’assessore alla Smart City Ludovica Carla Ferrari sottolineando “la forza straordinaria delle piccole e medie imprese della filiera del territorio e dell’indotto impegnati nella ricerca e nello sviluppo. Questo protocollo, il primo in Italia di questo tipo, è il frutto di un percorso che trae forza dalla tradizione e investe sull’innovazione e sul futuro. Ora contiamo nella collaborazione del nuovo governo per poterlo sviluppare concretamente”.

Uno degli obiettivi è introdurre l’Automotive Smart Area “come caso di studio, non in via esclusiva, per recepire i risultati delle sperimentazioni, verificandone e analizzandone gli impatti dal punto di vista legale, sociale, economico, ambientale e della cybersecurity – ha sottolineato l’assessore – nonché per lo studio e la valutazione di soluzioni per la gestione sostenibile della mobilità urbana”. Oltre a prevedere convegni, seminari e riunioni scientifiche, il ministero interverrà nelle materie di interesse dell’Osservatorio per le Smart Road ed i veicoli connessi e a guida automatica.

La supervisione delle attività sarà affidata a un Comitato scientifico composto da almeno due rappresentati per ciascuna delle parti, che redigerà annualmente una relazione sull’andamento delle attività organizzate. La durata dell’accordo è di tre anni dalla sottoscrizione.

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