Model Y sempre prima in Europa: la concorrenza aumenta, ma il Suv Tesla resta al comando nelle vendite tra le elettriche e al secondo posto assoluto.
Model Y sempre prima tra le EV e al 2° posto assoluto
Si continua a sentir parlare di crisi dell’elettrico, ma a livello continentale le vendite tengono. Anzi, aumentano leggermente: la quota di mercato è salita in novembre dal 17,0% del 2023 al 17,4% di quest’anno. In totale le BEV immatricolate sono state 183.259 (+1%), con la Model Y nettamente al comando con 17.654 immatricolazioni (+1%). Un numero che garantisce al Suv Tesla il secondo posto assoluto nella graduatoria contutte le motorizzazioni, alle spalle di un modello low-cost come la Dacia Sandero. A livello di gruppi, però, il brand di Elon Musk deve cedere il passo a Volkswagen, che conquista il 26% del mercato delle elettriche. Questo grazie soprattutto all’ottima performance della Skoda Enyaq (9.045 immatricolazioni). Tesla sconta il risultato negativo della Model 3, che segna un -55% nelle vendite di novembre. Il resto della top ten è tutta appannaggio di marche tedesche, fatta eccezione per la solita Volvo EX30, quinta con 5.827 auto vendute.
Le elettriche crescono piano, ancora giù le ibride plug-in
Da notare che le vendite di auto elettriche sono leggermente aumentate nonostante i tonfi di alcuni tra i principali mercati continentali. In Francia il calo è stato del 22%, in Germania addirittura del 25%, in Italia del 16%. Ma a questi dati negativi hanno fatto da contraltare le robuste crescite del Regno Unito (+58%), Olanda (+44%), Norvegia (+30%) e Belgio (+17%). Continuano a calare, invece, le vendite di auto ibride plug-in, scese a quota 82.878 (-8%), meno della metà delle elettriche pure. I dati di novembre, infine, confermano il momento difficile del gruppo Stellantis, con una crisi molto accentuata soprattutto per i marchi italiani. Fiat è stata sopravanzata anche dalla cinese MG e da Cupra, Lancia da da Xpeng. I nuovi prodotti tardano ad arrivare e la concorrenza ne approfitta.
- Le vostre auto usate in vendita raccontate sul nostro canale YouTube da Edoardo. Ma potete essere voi a illustrarle mandando un breve video a info@vaielettrico.it
Musk personaggio sempre più pericoloso per la tenuta democratica degli stati, eviterei Tesla come la peste nera… speriamo le persone capiscano il pericolo che rappresenta.
Buongiorno
Leggevo che Tesla rispetto lo scorso anno, in Europa, ha immatricolato circa 40.000 vetture in meno rispetto allo stesso periodo (gen-nov 2023 vs gen-nov 2024)
Chissà se riusciranno a raggiungere il traguardo di 2 milioni di vetture vendute nel 2024 nonostante questa défaillance in Europa.
Che la testa Y sia la più venduta la dice lunga sul mercato europeo delle BEV. Stiamo parlando di jnbauto da 40 e passa k euro e l’Europa nkn è solo la Svezua la Danimarca o la Germania ma anche la Spagna, l’Italia la Grecia e tutti j paesi dell’est. Come sj fa a pensare che ke vendite aumenteranno toccando le % che l’Europa prevede per il 2030 e oltre se dj auto a 20 k (prezzo massimo che moltj considerano per un auto nuova) se be vendo poche ma al contrario le auto usate (in stragrande naggioranza endotermicge) toccano record mai viste.. Sotto cj sta un grave problema economico che difficilmente.ente potrà essere superato da divieti e coercizioni.
Antonio… una cortesia … inforca gli occhiali e rileggi i testi prima di inviarli… si fa una fatica sennò …. Grazie 😉
Per la Spagna (e magari il vicino Portogallo) son pronto a scommettere che a fine 2025 ci sarà un bel balzo avanti delle vendite di NEV; le nuove fabbriche dislocate in Spagna nonché l’arrivo di tanti nuovi modelli seg. B/C a prezzi più avvicinabili dovrebbero incontrare l’interesse dei potenziali clienti (tra l’altro l’economia spagnola “tira”, è in sviluppo, ed hanno un costo PUN molto, molto più basso del nostro; se non fanno pazzie con i costi di ricarica pubblica saranno sicuramente molto motivati a passare alle BEV.
La Tesla Model Y ancora in testa evidenzia che comunque chi fa molti km si affida ancora alla macchina più sviluppata; la quasi totale assenza di vetture cinesi dimostra che anche prima delle sanzioni non erano veramente pronti all’invasione dell’Europa: va prima creata la struttura di vendita ed assistenza nei principali capoluoghi (e ci vuole tempo ! ) perché non basta uno Showroom a Milano in bella vista a far acquistare i loro veicoli. Se ne riparlerà anche di questo a fine 2025, quando, strutturati sui territori, cominceranno a diffondere le loro vetture NEV IBRIDE (ossia non colpite da sanzioni ) quelle si saranno il vero “cavallo di Troia ” in Europa …. non le BEV (specchietto per allodole gonze .. ).
Per i divieti spero anche io che vengano evitati; basta mettere norme antiinquinamento e controllo rigoroso delle emissioni reali su strada, magari prendendo “a campione” delle vetture e verificate (e non dei “quasi prototipi” preparati allo scopo dell’omologazione WLTP … che così son “bravi tutti” 😂.
Per il resto se torniamo a vetture più semplici e leggere (basta Suvvettini !! ) vedrai che rientreremo molto più facilmente nei parametri anti-CO2 ( e compagnia brutta .. degli altri inquinanti); con vetture di 12q.li e piede leggero è molto facile rientrare in consumi/inquinamenti bassi…. ed a portata di portafogli “light” 😉
ciao… buon weekend 👋
Damiano scusa na simili auspici e promesse sonk anni che lj sento e da noi come pure in Spagna fove hanno un costo dell’energia elettrica molto knferiore al nostro siamo sempre rimasti kntorno al 5%, scommettiamo che a fine 2025 l’anno buono per il boom delle elettriche diventerà il 2026 e poi man mano la data crescerà anno su anno.
Se non metti i soldi in tasca alla gente e non gli permetti ricariche comode e poco costose .. le promesse restano nei libri dei sogni 🙂
Ciao Antonio
In realtà leggendo tanto…vedo che noi siamo soltanto molto in ritardo..ma ci stiamo muovendo verso un incremento (troppo lento) delle FER, dell’ adeguamento delle reti, della creazione di eolico off-shore ad uso industriale…
E nella mia regione vedo veramente tanto sviluppo… Purtroppo la velocità ed efficacia non è uguale in tutta Italia…certe zone sono e saranno sempre arretrate.. Anche se molte iniziative private possono fare molto (mettere punti di ricarica…FV e BESS in azienda…) e quindi rendere possibile ed autonomo ciò che è sempre dipeso da grandi società…
La gente Deve imparare anche a darsi da fare…a capire ciò che può fare…ed a Pretendere quello che è giusto e necessario.
Sul discorso energetico siamo in ritardo ma prima o poi arriveremo, magari non nel 2030 – 2035 ma arriveremo, Sul discorso economico invece non è così, oggi abbiamo stipendi (soprattutto i giovani) e pensioni che non permettono certi acquisti e anche se con mille sacrifici lo permettessero le persone non si fidano a farlo per paura… paura di perdere il lavoro e nkn riuscire a trovarne un altro, paura di dover tirare fuori decine dj migliaia di euro per ristrutturare la casa (magari proprio per la direttiva europea in ottica green), paura di avere un imprevisto e non riuscire a farne fronte ecc Inbprevisione futura la vedo pure peggio, fra 20 – 30 anni quando molti italiani andranno prima o poi in pensione col contributivo chj mai dj loro potrà permettersi un auto elettrica, si si dice che col tempo poi scenderanno dj prezzo ma se le discese sono quelle viste in questi ultimi anni dove una EC3 costa come una classe C 5 anni fa o una R5 la paghi 35000 (più di 2 anni interi di una futura pensione) allora avremo solo la cubanizzazione dell’Italia.
Sai Antonio…a volte le “paure” ci possono anche suggerire scelte più sensate:
Da giovane, appena iniziato a lavorare, ho pensato a risparmiare abbastanza, concedendomi solo quello che mi dava massima soddisfazione e tagliare le spese inutili.
La “paura” mi ha seguito nel tempo e mi ha fatto scegliere di investire in ciò che portava a sua volta vantaggi (guadagni o risparmi).
Ciò che dici secondo me non è negativo… almeno per coloro che hanno redditi sufficienti, perché comunque li portano a non fare spese sciocche.
In molti casi anche cambiare auto può essere una sciocchezza, se quella che hai ti consente comunque di spostarti q.b. ed in sicurezza (e per i consumi=inquinamento… puoi inquinare effettivamente meno con una E4 guidata bene piuttosto che con una Euro7 guidata male).
I cubani sono persone fantastiche…grande spirito di adattamento, tanta cultura e professionalità (non tutti…ma molti sì).. forse dovremmo imparare da loro…e tornare allo spirito che ci ha risollevato nel dopoguerra 😉
Credo che gli attuali dati di vendita potrebbero alquanto sottostimare la richiesta di auto elettriche in Italia, e dare una rappresentazione incompleta della classifica dei modelli più richiesti. Il motivo è che da circa 6 mesi sono ordinabili per la prima volta -e sono state ordinate anche usufruendo degli incentivi di Giugno scorso- utilitarie BEV piuttosto richieste come la Renault 5 e la Citroen eC3, le cui consegne sono finora avvenute solo in minima parte, prima per ritardi di produzione e poi per decisione delle ditte produttrici di farle immatricolare nel 2025 (per aumentare la quota BEV nel 2025 ed evitare le multe EU). Credo quindi che quale sia stata la reale richiesta di auto elettriche sul mercato italiano nel 2024, e quali i modelli più richiesti, si potrà quindi capire meglio dai dati di gennaio-febbraio 2025.
“Anzi, aumentano leggermente: la quota di mercato è salita in novembre dal 17,0% del 2023 al 17,4% di quest’anno. In totale le BEV immatricolate sono state 183.259 (+1%)” e su Facebook “crollo delle vendite!!!!!!!!!!!!!!!!!1!1” 🙂
Dai dati pubblicati da Dataforce, la Model Y è -22% nei primi 11 mesi, 6a in Europa. La Model 3 è data invece +13%, ma vende la metà delle vetture.
Vero è che tra 4a ed 8a ballano 10k vetture.
E Volkswagen chiude stabilimenti…e minaccia licenziamenti, che vergogna.
Mode y unica bev tra le 25 più vendute?
in classifica BEV la seconda classificata ha venduto 9045 pezzi (la Skoda Enyaq) quindi ben sotto la 25ma classificata (Polo, con 9715 vetture).
Sì. La BEV 2ª classificata, Skoda Enyaq, ha venduto 9.045 vetture, mentre la 25ª auto in assoluto, VW Polo, ne ha vendute 9.715.
Direte che potevo arrivarci da solo e me lo dico anch’io…
Comunque secondo me tesla nel 2025 deve tirare fuori un modello meno costoso che sia una vettura più compatta od una rivisitazione della y. Le cinesi ormai sono dietro l’angolo con un mercato davvero interessante. Vedremo cosa succederà
Sarà impossibile , perché non c’è nessuno “spiffero” in tal senso e il 2025 è domani
arriverà la nuova y, invece ,
che con i tassi in discesa e la produzione a Berlino senza dazi
potrebbe far gola a tassisti e flotte aziendali , crisi permettendo
in italia ?
niente di nuovo sul fronte nord africano ,
ci mancano i fondamentali , il prezzo dell’energia elettrica più basso come nella penisola iberica , per fare fare due conti convenienza
e arrivare alla loro diffusione
Spagna EV 2024 8,65 % + 70 % rispetto all’anno scorso
Ovviamente è tutto da verdere ma a mio avviso potrebbero fare vetture più standard come sedili in tessuto tetto in metallo e non vetro ed altri accorgimenti poi come detto anche da te bisogna considerare che berlino ormai sono diversi anni in produzione e quindi sta ammortizzando l’impianto di conseguenza “potrebbe” abbassare i prezzi di un po’ (ovviamente da quantificare) non considerando anche i tassi ma anche il costo delle batterie continua a scendere. Vedremo io credo comunque che bisogna rivedere verso il basso tutti i costi perchè si tesla ha un prodotto eccezionale ma i 40k non sono per tutti…