Model Y secondo Matteo (Valenza): regina delle elettriche

Model Y secondo Matteo (Valenza). Il nostro amico YouTuber, dopo un primo assaggio un anno fa, esamina in modo approfondito il crossover Tesla.

Model Y secondo Matteo: prendiamo le misure

Il Model Y è finalmente arrivato in Italia ed è ora in consegna ai tanti che l’avevano prenotata parecchi mesi fa. La versione di lancio è la Long Range All Wheel Drive. Sarebbe dovuta arrivare dalla nuova Giga Berlin, la fabbrica tedesca, ma a causa di alcuni ritardi nell’inizio-produzione, le prime auto provengono direttamente dalla Cina. Nel look la stretta parentela con il Model 3 è evidente. “Lo stile e il design del Model Y richiamano quelli del modello precedente, con la differenza di spazi interni più ampi ed esterni più muscolosi”, dice Matteo. I dirigenti di Tesla, analizzando anche il mercato europeo, hanno preso atto che i clienti avrebbero gradito  “una sorella” in formato Suv, Risultato? Una Tesla un pò più grande di Model 3, ma naturalmente più piccola del Model X. Per la precisione Model Y è lunga 4.75 m, larga 2.12 m (con gli specchietti aperti) e alta 1.62 m, con un passo di 2.89 m e un’altezza da terra di circa 17 cm. Pesa circa 2 tonnellate, ma alla guida si percepisce come molto più leggera.

Model Y secondo MatteoModel Y secondo Matteo: software e prestazioni

La batteria a litio da 75 kWh, prodotta da LG e raffreddata a liquido, ovviamente incide sul peso. Ma la ripartizione corretta dei pesi e degli spazi vuoti, il baricentro basso, la grande potenza dei motori elettrici di Tesla, fanno dimenticare che ci si trova alla guida di un Suv. Con un’autonomia dichiarata di 507 km (WLTP), una coppia impressionante che assicura uno 0-100 km/h in circa 5 secondi, si posiziona in vetta dei modelli elettrici del momento. Ma non è solo potenza ed autonomia, è molto di più, assicura Matteo. Tesla produce auto, ma è prima di tutto un’azienda di software. Qui parlare di computer su quattro ruote non è lontano dal vero. Tecnologicamente Tesla è molto più avanti rispetto alla concorrenza e non sembra voler lasciare questo primato. Basta osservare il grande display interno da 15″, che comanda ogni aspetto della vettura. Condizionamento, motori, pressione gomme, navigazione, browser web, comandi vocali, intrattenimento… Apre persino il vano portaoggetti.

Non c’è la qualità tedesca? Ok, ma c’è molto altro…

Model Y secondo Matteo
La spazio, nell’interno e anche nel bagagliaio, è notevole, non paragonabile al Model 3.

Anche se lo schermo è in posizione centrale, non viene sviata l’attenzione da quel che accade su strada. Si crea subito un feeling istantaneo con l’auto, anche perché il software è scritto veramente bene e la risposta è immediata. La qualità dell’assemblaggio potrebbe non essere al pari di quello di alcune tedesche, Tesla lo ammette pubblicamente. Ma appena ci si siede all’interno di questa sua ultima creazione, ci si dimentica ben presto di queste piccole imperfezioni, che passano in secondo piano. Il tetto panoramico in vetro, insieme alla seduta alta, creano una sensazione di spaziosità impareggiabile. Si ha un’ampia visuale da ogni sedile dell’abitacolo. Molto spazioso anche il bagagliaio, 2.041 litri coi sedili abbattuti 60-40, e non manca il passante per gli scii. È possibile montare sul tetto, grazie ad alcune fessure, un portapacchi. E anche avere un gancio di traino capace di trainare un rimorchio fino a 1600 kg.

Con la app fai di tutto, anche geolocalizzare l’auto

Acquistando una Tesla si inizia ben presto a far parte del suo ecosistema. Anche Model Y è dotata di un app per smartphone molto avanzata. Capace di sostituirsi alla chiave, azionare l’apertura e la chiusura di finestrini e bauli, impostare la velocità massima, programmare la ricarica, geolocalizzare l’auto, far partire gli aggiornamenti… E anche parcheggiarla. Sempre parlando di ecosistema, non si può non menzionare la rete di ricarica di Tesla. I Supercharger ormai contano più di 6.000 stalli sul suolo europeo e grazie alla loro velocità di ricarica, fino a 250 kW, rendono Model Y capace di portarvi ovunque. Oltre alla ricarica veloce in corrente continua, che riporta la batteria da 0 all’80% in 30 minuti, Model Y può essere ricaricato in alternata fino a 11 kW. In casa o alle colonnine più lente potrebbe impiegare anche 10 ore, ma questa ricarica normalmente avviene durante la notte: non ci dovrebbero essere problemi.

Model Y secondo MatteoÈ un Suv, ma accelera e si comporta come una sportiva

Pur trattandosi della versione Long Range, alla guida ci si rende subito conto che comunque spinge, da 0 a 100 km/h in meno di 5 secondi. Non è come guidare una Tesla Model 3: il Model Y  è molto più alto da terra, la seduta è più alta, l’auto è più muscolosa e più pesante. Secondo Matteo però, Tesla ha fatto veramente un ottimo lavoro. Le sospensioni forse sono un pochino rigide. Ma, nonostante questo, ha un carattere sportivo e, pur essendo un SUV, rimane sempre ben incollato al terreno. La guida è più comoda rispetto al Model 3. Premendo il piede sull’acceleratore si hanno sensazione di potenza e sicurezza. La frenata è composta, ferma, perfetta.

Model Y secondo MatteoPrezzi: da 60.990 euro, con dotazione notevole

Tesla Model Y Long Range parte da 60.990 euro. La versione Performance costa 8.000 euro in più. Non ci sono molti optional da aggiungere, l’auto è già di suo molto accessoriata. Per quanto riguarda i sistemi di assistenza alla guida, su entrambi i modelli troviamo di tutto. Autopilot, cruise control adattivo, frenata d’emergenza, monitoraggio punto ceco, avviso di urti frontali e laterali, sistema di prevenzione e correzione d’emergenza in caso di uscita dalla corsia… Accelerazione con rilevamento degli ostacoli, Modalità Sentinella, protezione dell’abitacolo dal surriscaldamento e monitoraggio della posizione del veicolo nell’app. Ci troviamo di fronte a un veicolo super sicuro. Per gli interni troviamo: sedili regolabili elettronicamente e riscaldabili, filtro dell’aria, tetto in vetro oscurato con protezione da raggi UV ed infrarossi. Più impianto audio premium con 14 altoparlanti, un subwoofer e due amplificatori, porte usb A e C e caricabatterie wireless doppio. I

Model Y secondo Matteo / Consiglio finale: provatela, ne vale la pena!

Alessio, il proprietario della Model Y guidata da Matteo nel video, è molto soddisfatto di essere passato a Tesla. “Ho cambiato fino ad ora almeno dieci auto, tutte a combustione”, dice_ Sono andato a ritirare la Model Y a Roma. All’inizio ho avuto un po’ di ansia da ricarica. In autostrada non superavo i 70 km/h ma dopo un po’ si è creato il giusto feeling ed è stato difficile non superare i limiti!” Anche per Matteo c’è stato subito feelling e quello che consiglia a tutti i suoi follower e di andare subito a provarla.

— Clicca qui per vedere il test di Matteo con la Dacia Spring– Quila Spring secondo Matteo per vederlo al volante della Hyundai Kona. E qui la sua prova di consumi con la Mercedes EQA.  Vuoi far parte della nostra community e restare sempre informato? Iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter e al nostro canale YouTube   —-

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