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Model Y inarrestabile, leader assoluto in Europa

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Tesla Model Y auto più venduta in Europa in febbraio: oltre 18 mila immatricolazioni.

Model Y inarrestabile, sempre più leader nelle vendite di auto in Europa. E non solo tra le elettriche, ma davanti anche a tutti i modelli a benzina e diesel. 

Model Y inarrestabile
Febbraio: classifica delle 25 auto più vendute in Europa..

Model Y inarrestabile: in febbraio 18.446 auto vendute (+173%)

Il taglio dei listini a 46.900 euro ha dato un’ulteriore spinta alle vendite del Model Y. Il Suv della Tesla è stato l’auto più vendita in assoluto in Europa, con 18.446 immatricolazioni (+173%). Davanti ad auto termiche che costano meno della metà, come la Dacia Sandero e la Peugeot 208. Le auto immatricolate complessivamente nel mese sono state poco più di 900.000 (+12%). Di queste 118.329 sono auto elettriche pure (+33%). Un aumento realizzato nonostante la debolezza di quello che è stato nell’intero 2022 il mercato trainante, la Norvegia. Un calo, informa Jato Dynamics, compensato dal fatto che ormai sono 14 i Paesi in cui la quota di mercato delle EV è superiore al 10%. Sono Irlanda, Francia, Belgio, Lussemburgo, Austria, Portogallo, Norvegia, Svezia, Paesi Bassi, Danimarca, Finlandia, Regno Unito, Germania e Svizzera. Una soglia dalla quale resta ben lontana l’Italia, ferma al 3,7%

model y inarrestabile
Sopra le 10 EV più vendute in febbraio. Sotto le 10 ibride plug-in.

Nella top 5 due VW, la 500e e il Model 3Model Y inarrestabile

Nella classifica delle elettriche la Tesla Model Y stravince, con vendite superiore di oltre tre volte alla Volkswagen ID.3 (5.375 immatricolazioni). Seguono l’altra VW, la ID.4, a 5.194, la Fiat 500e (4.828) e la Tesla Model 3 (4.635). Quest’ultima, però, continua a perdere quote di mercato e ha accusato una flessione del 49% anche in febbraio. Ottimo risultato per la Volvo XC 40, sesta a quota 4.336, mentre la low-cost Dacia Spring non va oltre il settimo posto a 4.293. Colpisce il fatto che ancora una volta nessun modello Renault entra tra le 10 più vendute. Non c’è la Zoe, a lungo leader, ma non ci sono neppure Twingo e Megane. Tra le ibride plug-in, invece, la Ford Kuga conferma la sua leadership, ma i numeri sono lontanissimi da quelli delle elettriche. In tutto in febbraio se ne sono vendute 65.590, poco più delle metà delle EV.

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39 COMMENTI

  1. Che dire, il prezzo allettante è sicuramente la molla principale assieme al marchio che è una garanzia in fatto di tecnologia tra le BEV, facendo chiudere un occhio e forse anche due per quanto riguarda il design. Sicuramente è più apprezzata rispetto alla model 3 portandosi via una fetta di mercato di quest’ultima per essere più pratica e spaziosa.

    • La M3 non è prodotta in Europa e da sempre le consegne si concentrano alla fine dei trimestri: aspetterei almeno marzo prima di trarre delle conclusioni.

  2. se tesla continua con questo prezzo per la Y anientera la model 3 e ci rimettono loro ,se continua così conviene che la tolgono da listino e puntano sulla Y ed una variante economica tipo la model 2 e come si chiamerà , io possiedo una M3P e mi piace un sacco ma la massa vuole le SUV.

    • Perdonami perché dovrebbero togliere la Model 3? C’è chi, come me, non comprerà mai un SUV/Crossover.

      • E’ una questione di numeri. Molti marchi hanno tolto dal listine le berline perchè si vendono sempre meno. Ad esempio la nuova Passat esisterà solo in versione station, la Ford ha cancellato la Focus e la Fiesta, e così via. Il pubblico preferisce la guida alta (cosa peraltro a me del tutto incomprensibile…)

        • Però nel caso di Tesla credo sia da fare un discorso lievemente diverso rispetto ai casi da te correttamente citati. Tesla ha a listino 3 modelli (o 4 adesso sto andando a memoria, perdonerete tutti) e non credo possano privarsi così a cuor leggero di un modello. Al contrario Ford e Vw hanno un ampio ventaglio di mezzi e toglierne uno (seppur storico e di “fama” come Fiesta) potrebbe fare meno la differenza. Poi magari non sarà così e sparato una mezza cavolata eh… non mi porto dietro verità di chissà che tipo.

          Condivido con te, giusto per chiosare, il non capire perché la moda si sia spostata verso i SUV e affini… davvero. A questo punto tornassero di moda le station wagon e affini

          • Sfondi una porta aperta Paolo, le SUV non son più spaziose delle berline, hanno un comportamento stradale peggiore e mi fermo qui. Ma a quanto pare danno un (falso) senso di sicurezza dovuto alla posizione di guida, e le case automobilistiche devono produrre ciò che il mercato chiede. Per quanto riguarda tesla credo che il pianale della 3 e della y siano identici, quindi per loro vendere l’una o l’altra non fa differenza. Pei certo, Volkswagen vendo mi pare più di 7 milioni di veicoli all’anno, quindi per loro l’offerta è più varia.

        • Prima di decretare la morte della M3 attenderei la chiusura del trimestre. Le M3 arrivano tutte via nave ogni 3 mesi, le Y le fanno a Berlino e le consegnano in continuazione.

  3. In realtà i dati sono in chiaroscuro. La crescita dei numeri è dovuta alla crescita delle vendite in generale, ma il market-share è aumentato troppo poco. Ricordiamoci che nel 2035 (UK: 2030) saranno in vendita solo auto elettriche o fuel-cell (ad eccezione dell’e-fuel) quindi significa che nel 2035 il 100% o quasi del market share sarà elettrico o fuel cell. Per arrivare a quella quota dovremmo avere un market share in impennata (con un inevitabile resistenza alla fine) e invece la resistenza c’è già oggi e c’è nonostante i prezzi sono diminuiti non poco.

    Se guardiamo la zona EU + EFTA + UK (ovvero proprio l’Europa così com’è sulla cartina) [ https://www.acea.auto/pc-registrations/passenger-car-registrations-11-5-in-february-battery-electric-12-1-market-share/ ] l’elettrico passa dall’11.1 di febbraio 2022 al 13.2 di febbraio 2023. Un incremento modesto di appena 2.1%. Questo significa che se nel 2024 dovesse ripetersi questo “miracolo” arriveremmo al 15.3 e così via fino ad arrivare al 36.3% del 2035. Male, anzi malissimo.

    Ma il dato, a ben vedere, è peggiore di così. Infatti l’elettrico guadagna quota a discapito del plugin a cui erode quote. Questo significa che la crescita è ancora inferiore, è quasi uno stop o un flop. Nel febbraio 2022 eravamo a 11.1 BEV + 8.6 PHEV = 19.7%, nel febbraio 2023 siamo a 13.2 BEV + 7.1 PHEV = 20.3%. Quindi l’incremento di “auto alla spina”, in un anno in cui abbiamo assistito ad una diminuzione della crisi dei semiconduttori oltre ad una corsa al ribasso sui listini, ha visto un modestissimo +0.6%. Un flop totale, senza se e senza ma.

    Mi sembra, perdonatemi l’off-topic, l’euforia dei giornali per la crescita del PD nei sondaggi. In realtà il grosso avviene a danno del M5S mentre le preferenze per le coalizioni (che poi è il dato che veramente conta e che determina quali politiche e quali sindaci avremo) sono più o meno invariate dal giorno delle elezioni con leggeri spostamenti, col centrodestra che passa dal 43%-44% delle elezioni di settembre al 45,8% secondo la supermedia di oggi.

    In questo scenario probabilmente c’è una componente di un fenomeno che in Cina è ben documentato ma che qui in Europa è trascurato dai media ed è l’effetto “wait-and-see” creato dal crollo dei prezzi originato da Tesla. Molti consumatori hanno iniziato a documentarsi e c’è in buona parte di loro la speranza o la consapevolezza (decidete voi) che i prezzi continueranno a scendere, pertanto chi vuole acquistare l’auto elettrica sta rinviando. Non è noto sapere in Europa quant’è grande questo cuscinetto di potenziali acquirenti fantasma, in Cina ha prodotto terremoti, con CEO che hanno raccolto figure barbine (prima hanno promesso che non avrebbero scontato i prezzi, poi si son rimangiati la parola), prezzi in picchiata senza controllo (da qui il crollo anche del litio), aziende che sono andate in difficoltà e mercato che continua a non decollare.

    Per capire come andrà a finire dovremo aspettare la long tail del 2025, ovvero la sfornata di nuovi modelli economici e la reazione dei consumatori nei 3 o 4 anni successivi. Io ho il sospetto che fanno prima i consumatori a cambiare i politici che a cambiare auto …

    • Sig. Enzo ma ce lo fa un test drive di un modello Tesla?
      Avevo particolarmente apprezzato la sua recensione del Ford “calesse” mustang!
      Vediamo se una Tesla le da impressioni differenti!

      Saluti!

      • Grazie Raffaele, dammi del tu, mi piacerebbe, ma da quanto leggo concedono l’auto solo per 30 minuti, inoltre il personale di Tesla entra in auto con te (…), poi dovrei andare fino a Firenze zona Peretola (aeroporto) che non è tanto per il viaggio ma visto che il test drive dura 30 minuti sono 15 andata + 15 ritorno e quindi non farei in tempo ad abbandonare il traffico di Peretola che già dovrei tornare. Inoltre non è detto che mi facciano provare la performance, il modello per me più interessante, e quand’anche me la dessero non è detto me la lascino impostare come piace a me (track mode, trazione 100% al posteriore, controlli elettronici “ridotti”, …).

        Sto facendo un corso di drifting (NON sono già bravo, sto imparando con tanta umiltà e tanti errori, ma procede meglio di quanto temessi, ho fatto i primi 360 …) e l’ideale sarebbe testare una Model 3 Performance alla fine del corso (che finirà quando deciderà mia moglie, speriamo non troppo presto), magari su pista bagnata. Non per distruggere le ruote (mi basterebbero 2 giri corti e forse anche meno) ma per “sentire” il peso dell’auto, il lavoro dello sterzo, l’assetto in condizioni limite: capisco che interessi a pochissimi, ma se l’auto (anche) al limite resta “godibile” e “controllabile” (e io sospetto di sì), sarebbe un bel patentino per questo modello. Così come vorrei scoprire quanta “inerzia” c’è dal momento dell’accelerata alla risposta dell’auto, quanto è davvero reattiva l’auto (se c’è un minimo lag o no) e come si comportano i freni dopo un affaticamento, ad esempio scendendo da una montagna (dove i freni della mia Giulietta base vanno in crisi e l’auto va proprio lunga nei tornanti nonostante il freno motore tanto da dover ridurre la velocità a quella di una bicicletta e non scherzo).

        Poi certo vorrei vedere che si prova a lasciar guidare l’auto e soprattutto a vederla rispettare tutti tutti tutti ma proprio tutti tutti tutti i segnali stradali (incluse le regola sulla distanza di sicurezza), come guidavano i miei nonni: lì sospetto un gran prurito sotto la pianta del piede destro, ma quanto a lungo potrò trattenerlo? Anche questo vorrei scoprirlo.

        E vorrei provare il riconoscimento vocale a 130 km/h: quanto devo alzare la voce affinché la mia voce mi venga riconosciuta e quanto tempo passa dal comando all’attuazione?

        E poi quei particolari che non ti aspetti e che ti sorprendono alla guida, ad esempio com’è guidare senza avere tutti i dati davanti la corona del volante ma sulla destra, costringendoti a distogliere lo sguardo dalla strada (questo i possessori di Tesla “non-cielo-dicono” ahahah ) ma anche, perché no, che succede se in autostrada “chiedi strada” a un veicolo piantato in corsia di sorpasso: si sposta riconoscendo la Model 3 o invece ti ignorano di proposito? Insomma c’è l’effetto Ferrari o no?

        Insomma sarebbe un test un po’ alla mia maniera, poco utile nel concreto ma fatto per divertirmi e divertire, almeno un po’. Ma in 30 minuti con la consulente Tesla seduta alla mia destra è impossibile …

          • 420 euro x 2 gg e devo andarla a prendere a Milano, Vicenza o Roma? Mi ci pago 3 lezioni di drifting con quella somma …

            Comunque se stessi pensando di acquistarne una farei così, vista la posta in gioco ne noleggerei prima una da Enerev …

        • Enzo, prima di decidere di comprare la mia Tesla Model Y RWD, sono passato al centro Tesla di Roma dove, senza aver prenotato, sono riuscito a fare un test con la Tesla Model Y Performance che avrei potuto fare in solitario. Sono stato io a chiedere la presenza di uno di loro.
          Che dire del modello provato, non è un’auto che possono guidare in molti, è veramente esuberante.

    • Eh sì…molte case stanno annunciando modelli dei segmenti B (soprattutto) e C a prezzi “quasi” umani e quindi oggi gli acquirenti aspettano invece di spendere oltre 30.000€ per una 208 o un corsa elettrica.
      Se le promesse di prezzo saranno tali allora ci sarà una bella impennata nelle percentuali di market share delle BEV.
      Soprattutto sarà forte il contributo dei paesi latini.
      Teniamo conto che le nuove generazioni di vetture avranno velocità di ricarica più elevata, ci saranno più colonnine Fast DC nei distributori ed in autostrada e quindi anche chi non ha possibilità di ricaricare privatamente non si potrebbe lasciar tentare dall’acquisto di una BEV.
      In ultimo c’è anche da considerare che più BEV circolano, meno vengono viste come qualcosa di diverso e strano, più si aumenta la possibilità che le persone le “scoprano”, le provino, che piacciano e che alla fine le acquistino.
      Penso che la crescita dal 2025-26 in poi sarà esponenziale.

      • Enzo jn UK secondo i giornali gli inglesi stanno vendendo le bev perché troppo costose il mercato dell usato è salito del 200% in un anno mentre tornano alle auto a combustione.chiedevo se qualcuno ha letto la lettera sul sito di Nicola porro che riguarda il rapporto del ministero sul 2021…sono un po confuso 😐

        • Quando sentono parlare di Nicola Porro, molti qui mettono mano alla pistola
          (Laser, non “a polvere”. Sa com’è, le emissioni… 🤭🤭🤭🤭😇😇😇)

        • Sì, infatti l’avevo scritto in altro commento su altro articolo, in UK c’è addirittura una contrazione del mercato rispetto a febbraio 2022 e questo è preoccupante perché in UK dal 2030 si potranno vendere solo elettriche o plugin. In verità però questa deadline non è difesa da nessun politico, ovvero “l’hanno buttata lì” per far vedere che sono più avanti dell’Europa ma l’accoglienza della legge è stata fredda e nessun politico oggi cavalca quella data. Secondo i media quella data non verrà rispettata e ci sarà un rinvio. Il crollo in UK è dovuto all’aumento del prezzo della materia energia e alla contrazione del prezzo della benzina, un problema sentito anche negli USA dove qualche mese fa enti indipendenti certificarono che il rifornimento di un’auto elettrica costava più di quella a benzina.

          E’ palese che il problema sia politico: con l’auto elettrica si divide la cittadinanza in 2 categorie, in chi può fare l’investimento e autoprodursi l’energia sia per la casa che per l’automobile e chi invece è schiavo dei prezzi delle colonnine e della loro disponibilità. Personalmente ritengo inoltre che gli abbonamenti andrebbero vietati perché ad oggi rappresentano una “barriera” all’acquisto (nel senso markettaro del termine), ovvero spaventano potenziali acquirenti che si immagino alla presa con astrusi calcoli e previsioni alla ricerca, mese per mese, della miglior formula di ricarica, il che si somma all’ansia da ricarica, allo stress da colonnina e tempi di attesa, etc. La politica dovrebbe calmierare il mercato con una formula del tipo: “ti do gli incentivi per l’installazione delle colonnine ma tu mi garantisci questa potenza minima, questo uptime minimo, un prezzo non superiore al PUN + x% senza abbonamento e una fascia oraria senza multe che va dalle 22 alle 10 (così chi lascia l’auto a ricaricare non viene tassato per non averla ritirata alle 7 del mattino)”.

          • Enzo, per favore, questa cosa dell’autoproduzione fa un po ridere: oggi con 6 Kw installati ho prodotto 890 watt. Non bastano neppure per la mia rete informatica….

          • @l’Astuto fa un po’ ridere il commento se guardi il singolo giorno.
            Pensa che addirittura stanotte hai prodotto 0 kWh

    • Mi perdoni Enzo, ma il 2.1 su 11.1 e’ circa il 19% di incremento. Non so se si possa ragionare cosi’ sulle quote di mercato, ma vorrebbe dire un raddoppio ogni 4 anni, cioe’ 18 nel 2026 e 36 nel 2030… probabilmente arriverebbe a meta’ auto elettriche sul totale attorno al 2032, per poi rallentare la crescita… Pero’ saremmo sempre a un 70% circa di elettriche sul totale, se il trend fosse quello.

      Lontano dalle direttive, ma meno tragico di quanto suppone lei…

      • Abelardo secondo me non si può ragionare così perché nei primi anni il mondo delle bev è passato dal 2 all 8 tutto assieme (sono numeri non accurati ma non lontanissimi dalla realtà), sarebbe un 400% di aumento, con questo trend (ogni anno moltiplichi per 4) nel 2025 avrebbero già raggiunto il 100% di market share. Piuttosto andrebbe presa la serie storica che mostra una curva che prima sale velocemente e poi tende a stabilizzarsi. Volendo fare un paragone comprensibile per tutti, è un po’ come la curva della velocità dell’auto: nei primi 400 metri la velocità aumenta parecchio, poi comincia ad aumentare sempre più lentamente fintanto che non si avvicina alla velocità massima e poi frena.

        Chiaramente non sarà questo il caso perché sempre più brand diventano all electric e ogni anno sono più i nuovi modelli elettrici che non quelli a benzina sui quali le case non investono più. Chi nei prossimi anni comprerà qualcosa a benzina comprerà una zuppa riscaldata, ovvero un motore già “vecchio” con una carrozzeria un po’ modificata mentre le auto elettriche saranno sempre più allettanti, più tecnologiche, più prestazioni e più economiche. Quindi questo “rallentamento” è destinato a durare poco e la curva tornerà a crescere rapidamente nei prossimi anni. O almeno lo si spera, per il bene dell’ambiente e nostro.

  4. Avanti così Tesla! Se non ci fosse bisognerebbe inventarla, Ora il litio sta riprendendo a costare sempre meno e altrettanto sarà per le batterie. Una valanga e chi si oppone sarà travolto, giustamente! …se non altro per l’ottusità mostrata. Grande Tesla!

  5. Mi spiace per la Model 3 che tra le elettriche l’auto più efficiente (e secondo me pure più bella) del mondo.

    Purtroppo sta moda suv (a mio avviso e senza offesa per nessuno CAFONA) sarà dura da eliminare.

    • Ancora con questa storia che tesla è l’auto più efficiente: per la millesima volta, non è vero. Dovrebbero intervenire i moderatori a questo punto, ma lo fanno solo per me…..

      • Tra le più efficienti rispetto alle prestazioni ti potrebbe andare bene?
        Mi pare che hai il livello di irritazione facile…

      • Guardate il sito americano dove vengono rilevate le reali efficienze delle automobili (altro che wltp, ndec ecc.), Model 3 RWD qualche mese fa era al primo posto.

        Se poi ne sono arrivate di migliori negli ultimi 2 -3 mesi tanto meglio, buona cosa.

        • Errato. Il WLTP come tutti i cicli standardizzati rileva le auto e le mette tutto allo stesso livello. Dopodichè ci possono essere auto favorite o sfavorite dal tipo di mix di situazioni che il ciclo comprende, ma mette tutti sullo stesso piano.

  6. Sempre meno plug-in per fortuna.
    Lo dico da ex possessore.
    Per Tesla aspettiamo i dati di marzo, fine trimestre. Ci sarà da divertirsi.
    Le altre marche si diano una svegliata che la scusa della scarsità di approvvigionamento non regge più, se mai qualcuno ci ha creduto.

  7. Speriamo che questo articolo venga letto da chi continua a dire e scrivere che le BEV sono solo per pochi ricchi. Allora o in Europa sla maggior parte della popolazione e ricca (e sarebbe un bene) oppure, a mio parere, l’auto elettrica ha un costo maggiore ma molti automobilisti hanno capito che una BEV offre molti più vantaggi che svantaggi. Una pio di scarpe le compri d’impulso magari una volta guardando una vetrina ma un’automobile da oltre 40k euro credo che sia (per la maggior parte dei casi) frutto di una crescente conoscenza e consapevolezza di che cosa cerchi e vuoi.

    • Scusa ma leggendo questi dati ritieni che lebperdone in Europa siano ricche? Se togli j paesi del nord,Svezia finlandia,danimarca nirvegia ed il benelux e firse una parte della germania il resto arranca. E poi ragazzi ma veramente jn suto che ciaramella quasi 50000 euro vi sembra per tutti?

      • Perché una BEV deve sempre essere da almeno 50k € insu?
        Vi rendete conto che esistono anche di meno costose?

        • Andrea scusa ma se cerchi una familiare dove non devi mettere due valige fuori dal finestrino mi sembra che di bev vi sia ben poco

    • “ma un’automobile da oltre 40k euro credo che sia (per la maggior parte dei casi) frutto di una crescente conoscenza e consapevolezza di che cosa cerchi e vuoi” Nella stragrande maggioranza dei casi no.

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