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Model 3 e Leaf 2: quando le consegne in Italia?

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Uno dei primi clienti ad avere la Model 3 posa orgoglioso davanti alla sua Tesla
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Auto elettriche se ne vendono poche in Italia, ma il paradosso è che, quando i compratori ci sono, mancano le macchine: vediamo che cosa succederà con la Nissan Leaf 2 e con la Tesla Model 3, le novità più attese di questo inizio 2018.

La Tesla produce, ma non abbastanza 

Mercoledì 3 gennaio la Tesla ha comunicato il consuntivo di vendita del 2017, anno in cui ha superato per la prima volta le 100 mila consegne. Ovviamente si tratta quasi esclusivamente di Model S e Model X, dato che i famigerati ‘colli di bottiglia’ verificatisi nelle prime settimane di produzione hanno consentito di consegnare solo 1.550 Model 3. Ora la Casa di Fremont annuncia che la produzione della sua attesissima media è salita a mille unità a settimana, che dovrebbero diventare 2.500 entro marzo e 5.000 entro giugno. Questo significa che, nella migliore delle ipotesi, si arriverà a malapena a 150 mila Model 3 prodotte nel 2018, che non basterebbero neppure per soddisfare la lista di ordini già acquisita negli Usa. Ergo: gli italiani che hanno già prenotato la macchina e che sono in attesa del sospirato VIN (il codice che Tesla trasmette al cliente quando inizia la produzione dell’auto ordinata, un mese e mezzo prima della consegna) non metteranno il sedere sulla propria Model 3 prima del 2019. Si era parlato di produrre in Europa, presso la Magna di Graz in Austria, che però è già satura, dovendo costruire anche un altro modello elettrico in arrivo, la Jaguar I-Pace. 

La Leaf 2 nell’uovo di Pasqua

Sarà meno complicata l’attesa per chi ha prenotato la nuova Nissan Leaf: la Casa giapponese ha un’esperienza produttiva che difficilmente la porterà nei ‘colli di bottiglia’ che hanno frenato la Tesla. La produzione per l’Europa è iniziata il 19 dicembre nella fabbrica inglese di Birmingham, che già dal 2013 assembla la prima serie (le primissime, dal 2011, venivano direttamente da Oppama, in Giappone). Dato che passa un mese e mezzo tra la produzione di un’auto e la consegna al cliente, è logico prevedere che i primi ad avere la nuova Leaf in Europa dovranno attendere la prima metà di febbraio. Normale pensare anche che i primi ordini ad essere soddisfatti riguarderanno proprio il Regno Unito e i maggiori mercati europei, a partire da quella Norvegia in cui ormai si vendono più auto elettriche che modelli a motore termico. Per l’Italia dovremmo arrivare dunque a Pasqua, ridando così fiato a un mercato che dipende fortemente dal modello Nissan:a dicembre le vendite di elettriche sono crollate del 22%, un calo dovuto proprio alla minore richiesta di Leaf 1, in attesa del nuovo modello.

 

 

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