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Mobilità elettrica, per le moto sei mesi con la scossa (+82%)

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Estate, tempo di bilanci. Anche se il “mercato” non va certo in ferie, al termine del primo semestre dell’anno è possibile delineare un quadro molto positivo sull’ andamento della mobilità elettrica a due ruote. 

Il 2022 si sta confermando infatti, mese dopo mese, un anno di rilancio importante per il settore, dopo i risultati altalenanti del primo periodo pandemico. Gli ultimi dati prodotti da Confindustria ANCMA (l’associazione nazionale dei produttori di cicli e motocicli) evidenziano come il numero delle immatricolazioni di due ruote elettriche è già oggi quasi raddoppiato rispetto al primo semestre 2021 (9.171 veicoli contro i 5.033 dello scorso anno).
Un incremento dell’82% che non può passare inosservato. Soprattutto perché ora l’incidenza dei veicoli a zero emissioni sul totale del mercato è salita al 5,3% e segue un trend positivo che il settore delle due ruote a benzina non ha. E che questo avvenga dopo lo stallo forzato dettato dalla pandemia non è certo un caso.

I dati Ancma comparativi tra i primi semestri 2021 e 2022

«Tutta l’industria del settore sta rispondendo brillantemente alla crescente domanda di nuova mobilità, resa viva anche dell’esigenze post pandemiche – ci spiega Paolo Magri, presidente di Confindustria ANCMAQuesto riafferma il ruolo fondamentale del nostro comparto e delle due ruote nel soddisfare la necessità di spostamenti più sostenibili attraverso l’offerta di prodotti sempre più performanti e puliti».

Sempre più elettriche in città

A beneficiare più di tutti della spinta verso la mobilità green è il comparto elettrico legato più strettamente agli spostamenti urbani. Ciclomotori e piccoli scooter sono infatti ad oggi i mezzi elettrici più richiesti, perché meglio rispondono alle esigenze primarie di chi sceglie gli spostamenti brevi in città.

I dati ancora una volta non mentono. Nelle classifiche stilate da ANCMA, tra le immatricolazioni totali di ciclomotori dell’ultimo semestre, quelli elettrici hanno un ruolo primario. Nella Top-20 ce ne sono ben sette, con Vmoto Super Soco CUx al 2° posto, seguito a breve distanza dalle affidabili gamme NIU e Lifan. Tra gli italiani, Askoll ES1 si piazza 5° e Piaggio One 13°.

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Gli scooter italiani WOW, new entry sul mercato delle due ruote elettriche

Le case produttrici stanno lavorando per rendere questi veicoli ancora più performanti, specie in termini di autonomia delle batterie, e “approcciabili” anche lato-prezzi (da sempre uno scoglio importante all’acquisto).
Di certo, oggi la scelta per l’acquirente è sempre più varia e ampia. In generale, sembra ci sia più fiducia nelle potenzialità degli scooter elettrici. E in questo, un ruolo importante l’hanno avuto anche i servizi di e-scooter sharing nelle città, il cui incremento ha contribuito ad avvicinare anche i più perplessi alla nuova mobilità elettrica cittadina.

Magri (Ancma): “Aumentano gli acquisti privati”

Altro dato importante: sulle maggiori vendite di ciclomotori elettrici oggi non influiscono in maniera così preponderante le commesse richieste da società di sharing mobility o di food delivery. Almeno non come un tempo.
«Assistiamo, a differenza degli anni scorsi, a una spinta molto interessante degli acquisti privati _ continua Magri _. Segno che le due ruote a trazione elettrica entrano nella quotidianità degli utenti, soprattutto per quanto riguarda la mobilità urbana. È in questo ambito, infatti, che vediamo l’applicazione principale di questi veicoli. Perché è nelle città che si concentrano le sfide ambientali e urbanistiche più complesse».

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La cinese Niu è stabilmente nella top ten degli scooter elettrici più venduti

La spinta degli incentivi. Ma le moto…

E’ innegabile che il ruolo degli eco-incentivi statali sia stato trainante, e lo sia tuttora, per arrivare a certi numeri. Visto che, diversamente dalle auto ma anche dagli stessi motocicli termici, per alcune categorie di veicoli a zero emissioni (vedi ciclomotori e scooter) sono stati tutt’altro che un flop. Tanto che la stessa ANCMA ha recentemente chiesto alle autorità di poterli concentrare solo sull’elettrico. Una proposta decisamente “rivoluzionaria”.

La politica di alleviamento dei prezzi al momento non sembra però più di tanto funzionare quando si parla di moto elettriche di grosso calibro e prestazionali, che sono ritenute sempre troppo costose.
Non a caso quella delle moto è l’unica categoria di veicoli elettrici a non aver ancora ingranato la quinta. Per una questione di prezzi alti, di batterie troppo pesanti che minano la maneggevolezza, di autonomie ritenute ancora basse. Ma non solo.

Lo stallo nelle vendite di questo semestre – rimaste pressocchè invariate rispetto al  2021 e ancora molto basse – è dovuto in gran parte ad una percezione “tradizionalista” di chi utilizza la moto per turismo, sport o per spostamenti di più ampio raggio.
Il “sound” del motore, le marce, le vibrazioni alla guida sono elementi ancora troppo caratterizzanti la passione del centauro, che nemmeno un’accelerazione bruciante come quella prodotta dalle moto elettriche al momento riesce ad appagare.

In generale, l’aspetto ecologista va in secondo piano: viene messa in dubbio la capacità delle moto a zero emissioni di generare emozioni. Ed è forse su questo punto, più di altri, che si gioca gran parte del loro futuro da protagoniste.

La conferma dai dati di luglio

AGGIORNAMENTO-MERCATO ELETTRICO – In serata Confindustria ANCMA ha diffuso anche i dati di luglio che confermano il trend positivo per il mercato della mobilità elettrica su due ruote. Le vendite crescono ancora a buon ritmo (79,4%) per un totale di 2.184 mezzi. Il cumulato dei primi sette mesi 2022 sale così a 11.356 veicoli, corrispondenti a una crescita dell’81,7%. Particolarmente vivace il segmento degli scooter che, con 6.644 unità, sfiora il raddoppio rispetto all’anno precedente (+97,4%). Questo in un mercato totale che in luglio cede il 7% e perde il 2,8% nei primi sette mesi dell’anno.

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1 COMMENTO

  1. /// quella delle moto è l’unica categoria di veicoli elettrici a non aver ancora ingranato la quinta \\\ Il modo di dire non è il piú adatto ai veicoli elettrici 😉 Seriamente, si spera che – lanciando sul mercato qualche modello esteticamente accattivante e dal prezzo ragionevole – nasca un segmento perlomeno di nicchia delle “moto da cittá” che riesca a fare un pó di concorrenza agli scooter..

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