Una collaborazione tra il carcere minorile di Napoli e un’azienda che da vent’anni si occupa di mobilità elettrica. Nascono così i corsi professionali per dare un futuro doppiamente “sostenibile” ai ragazzi del Nisida.
La mobilità elettrica non è il futuro solamente per gli spostamenti. Abbracciare questa nuova tecnologia e trasformarla in una visione può cambiare il futuro dei giovani già dal presente. È il caso di una collaborazione nata tra è il Dipartimento Di Giustizia Minorile Della Campania e Italiainmoto, un’azienda bergamasca che dal 2004 opera nel settore dei veicoli elettrici e della ricarica.
A maggio è iniziato il primo corso di formazione rivolto ai giovani adulti ospiti dell’ Istituto penitenziario minorile di Napoli, a Nisida, e a quelli affidati alle comunità esterne.
I corsi come doppia opportunità
“I corsi di formazione sulla mobilità elettrica rappresentano un’importante opportunità per i giovani minori coinvolti in pene riabilitative – ha spiegato il Dirigente del Dipartimento, Dottor Nicola Palmiero -. Questi percorsi formativi non solo offrono conoscenze tecniche e pratiche sulle infrastrutture di ricarica e i veicoli elettrici, ma promuovono anche il reinserimento sociale e lavorativo di questi ragazzi”.
Una formazione relativa ad un nuovo settore e in grande espansione rende più semplice il reinserimento lavorativo. Il primo gruppo che ha frequentato il corso iniziato a maggio presso la sede di Napoli sarà assunto direttamente dal nuovo operatore della mobilità elettrica Freedom Energy che ha sede a Napoli.
“Questa formazione resterà a Napoli – a dirlo è Giuseppe Buonaguro, Fondatore e Direttore Generale dell’azienda bergamasca -, nel cuore del quartiere di Secondigliano anche per il futuro, ma la volontà ministeriale e dell’azienda, è di ampliare il progetto formativo anche in altre regioni italiane già dal prossimo autunno.”
È un chiaro esempio di collaborazione virtuosa che ha un impatto positivo sul percorso di riabilitazione e reinserimento dei ragazzi e allo stesso tempo sensibilizza e crea professionisti nel settore della mobilità più sostenibile.
“Il primo progetto pilota di Napoli è il risultato positivo delle risorse messe in campo dall’azienda e questo primo gruppo di giovani – conclude Buonaguro -, sarà impegnato lavorativamente all’interno di questa nuova realtà imprenditoriale: Freedom Energy che opererà su tutto il territorio nazionale e si spera europeo in breve tempo”.
Buona idea, molto buona! Se portata avanti bene eccezionale.