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Mitek: il fuoribordo da 5mila euro (con batteria)

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Alfonso Peduto titolare della Mitek

Ecco Mitek il fuoribordo elettrico made in Ravenna. L’idea aziendale è stata presentata nell’edizione 2019 del Salone Nautico di Venezia, ora il prodotto è disponibile grazie all’avvio della produzione in Romagna. E con 5 mila € è possibile convertire in elettrico, senza problemi di autorizzazioni e in pochi minuti, la propria barca.

Abbiamo incontrato il titolare Alfonso Peduto, il socio è Giovanni Parise che sta lanciando la barca Giulietta, al Salone Nautico di Bologna che si è chiuso domenica scorsa. In questi mesi nonostante la pandemia sono riusciti a sfornare la gamma dei fuoribordo che rispondono alle esigenze dei piccoli diportisti e produrre i motori entrobordo che danno la propulsione a barche più grandi.

Mitek il fuoribordo fino a 20 CV, nel video l’intervista al titolare

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Nello stand aziendale di uno dei padiglioni dedicati della fiera bolognese emerge la schiera dei fuoribordo Mitek. “Oggi abbiamo a disposizione una scala di potenza che parte dal modello 2,6 fino al 9,9 da 5.2 kW equivalente a circa 10 CV ma stiamo lavorando per completare la gamma con i motori da 15 a 20 CV equivalenti“. Si risponde così alle esigenze dei diportisti (leggi qui per le caratteristiche tecniche dei motori).

Quanto si spende? Con la batteria sui 5 mila euro e senza incentivi

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Il titolare Alfonso Peduto nello stand al Salone Nautico di Bologna

Se facciamo un confronto con il mondo automotive, con tutti i limiti del caso, la spesa di conversione di una barca è meno della metà. Se per rendere elettrica un’auto è difficile spendere meno di 10 mila euro – e con questa spesa di solito non si superano i 100 chilometri di autonomia – con i fuoribordo possono bastarne 5 mila  per avere motore e batteria.

A Venezia è previsto un incentivo statale da 500 euro – quanto si riceve per acquistare un monopattino o una bici elettrica – per tutti gli altri zero. “E’ un buon segnale in ogni caso – sottolinea Peduto – ma con un incentivo da 1500 euro ci sarebbe un vero e proprio volano“. Visto che le auto ricevono 8 mila euro statali (più i 2000 del concessionario) su una platea potenziale di milioni di automobilisti qui si parla di molto meno su poche decine di migliaia di diportisti. “E in acqua ci sono dei motori veramente obsoleti che inquinano tantissimo, cambiando i motori assisteremo a una svolta ambientale e culturale“.

La facilità della conversione per il fuoribordo e gli entrobordo da 115 kW

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Al Salone di Bologna il dispositivo per la simulazione della potenza del motore

Se per il retrofit di un’auto oggi è possibile aspettare per  mes e per le moto non è neanche possibile, con il fuoribordo marino l’operazione è molto semplice e non richiede estenuanti passaggi burocratici. E la ricarica? E’ possibile nella presa del posto barca, nelle colonnine ma sono molto rare o si può alimentare fuori dall’acqua. In questi mesi a Ravenna oltre che sui fuoribordo si è lavorato sugli entrobordo che abbiamo visto esposti a Bologna. Stiamo lavorando a diversi progetti di diverse barche sia per il full electric sia per l’ibrido – racconta il titolare della Mitek – ed è una sfida entusiasmante”.

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1 COMMENTO

  1. Interessante sostituire il motore a benzina con l’elettrico, per sapere il costo di un motore analogo a quello da 20 cv avendo l’idea di sostituire un motore Yamaha da 25 cv a 2 tempi.

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