Home Flotte Minibus elettrici, Roma riparte ad aprile

Minibus elettrici, Roma riparte ad aprile

0

Minibus elettrici, Roma ci riprova. I Gulliver risistemati tornano in pista da aprile. E la Capitale batte un colpo nella mobilità a emissioni-zero.

Alla ricerca del tempo perduto

Minibus elettrici, ad aprile si parte: prima con il 119 e poi dopo due mesi con il 117. Inizio “soft” per testare affidabilità mezzi. Ipotesi successive estensione verso monte Gallo e Aventino. Ottimo lavoro di Atac che ha creduto nel recupero di questi mezzi.“. Con questo tweet Andrea Stefàno, presidente della Commissione Capitolina Mobilità, ha confermato che i tempi sono quelli annunciati pochi giorni prima di Natale dalla sindaca Virginia Raggi in un incontro presso la sede Atac di via Prenestina. Il servizio era stato interrotto nell’ottobre del 2017. E la decisione dell’amministrazione grillina di mettere a gara il revamping della flotta di Gulliver aveva suscitato non poche polemiche (guarda l’articolo). Conviene? Non conviene? Il  bando pubblicato il 13 aprile 2018 e aggiudicato poi a luglio, prevedeva un investimento di 10 milioni e 823 mila euro per rimettere in strada 60 minibus elettrici Gulliver. Con full service manutentivo per sei anni.

A regime quattro linee nel 2020

Per Paolo Simioni, numero uno di Atac,  il prototipo 100% elettrico del Gulliver presentato il 18 dicembre “è un simbolo dell’impegno messo in campo in questi mesi per riportare Atac alla normalità. Non è normale che un’azienda debba interrompere un servizio, come purtroppo è successo con i minibus elettrici, perché non ha più a disposizione le vetture necessarie. Questa anomalia è stata sanata“.

L’assessore alla mobilità Linda Meleo, la sindaca Virginia Raggi e il numero uno di Atac, Paolo Simioni.

Ad aprile si partirà con una prima linea, con un raddoppio entro l’estate quando saranno pronti i primi 25 minibus. La seconda linea dovrebbe essere appunto il 117, seguita dal 116 e dal 125. Nel 2020 la flotta dovrebbe essere di nuovo al completo. In realtà sarà la strada a dire se Roma ha fatto un buon investimento. O se invece aveva più senso investire su minibus nuovi, con batterie e tecnologie di ultima generazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Apri commenti

Rispondi