Sono giorni di bonus e incentivi a pioggia, anche se mancano ancora decreti e piattaforme informatiche. Dopo quello sul retrofit (leggi qui), e quello sui camion (attivo da qualche tempo) ora viene pubblicato il decreto per minibus (fino a 22 posti) e autobus turistici (oltre 22 posti). Sono 50 milioni, ma 25 per mezzi con motori a gasolio e gli altri 25 per veicoli elettrici, ibridi, Cng e Lng.
Sono 50 milioni, la metà per minibus e autobus elettrici


Sono incentivi ricchi e generosi e sono destinati ad autobus per servizi turistici e per lunghe percorrenze. Sono interessanti perché questi mezzi sono spesso utilizzati per servizi di navetta o all’interno dei grandi centri urbani quindi percorrono piccole tratte e prevedono soste dove un veicolo full electric può facilmente fare un rabbocco ed eliminare completamente il problema dell’autonomia.
Una nicchia, ma con forti impatti ambientali e sanitari visto che certi autobus turistici sono sempre in movimento in zone densamente popolate, dove l’elettrico corre ad armi pari se non più forti rispetto ai mezzi tradizionali e inquinanti. Basti pensare ai sempre maggiori limiti di circolazione nei centri storici dove transitano questi mezzi.
Ci sono casi interessati, pensiamo a Faenza (leggi qui) dove dal lontano 2013 i minbus elettrici percorrono il centro storico.
Incentivi: agli elettrici 70 e 50mila euro (per i minibus)
Sono gli autobus elettrici a prendere il contributo a fondo perduto più alto tra tutte le alimentazioni come si può leggere nella scheda sotto. Vediamo nel dettaglio: da 70.000 euro per l’acquisto di autobus elettrici con oltre 22 posti ai 50.000 euro per gli autobus elettrici fino a 22 posti. Per gli ibridi si scende a 60 e 40mila euro. Ci si ferma, ma è sempre un ottimo contributo, a 50 e 30mila euro per l’alimentazione Cng e Lng.

I 25 milioni per gli autobus a gasolio
Prendono meno ma sono pur sempre contributi consistenti quelli per veicoli con motore Euro VI Step E o superiore. Sorge il dubbio di come già ora e nei prossimi anni possano circolare nelle aree urbane più centrali soprattutto i minibus da 9 a 22 posti. In totale ci sono a disposizione 25 milioni. Di questi 5 milioni sono destinati a minibus con queste quote: 20mila per i mezzi fino a 5 tonnellate e 30mila quando si superano. La fetta più grande della torta ovvero 20 milioni di euro è destinata ad autobus turistici con oltre 22 posti che possono ricevere un contributo fino a 40mila euro.

Altri 5mila euro per chi rottama

I contributi possono crescere di 5mia euro per ciascun mezzo acquistato a cui corrisponde un veicolo rottamato di classe inferiore a euro VI. Queste le disposizioni più importanti del decreto firmato dal ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini.
In una nota stampa si sottolinea: “Nello specifico, gli incentivi sono rivolti alle imprese di trasporto passeggeri per l’acquisto di autobus nuovi di fabbrica“. Sarebbe stato interessato, come succede in Germania (leggi qui) e si sta sperimentando in Francia (leggi qui), anche una misura per il retrofit, molto più semplice e conveniente per gli autobus rispetto alle auto. Infine è importante sapere che con “successivo decreto direttoriale saranno emanate le disposizioni per presentare la domanda“. Speriamo il prima possibile.
Solo un governo di dementi darebbe bonus per motori diesel
Si può non condividere la misura però non sono i toni più appropriati