Home Vaielettrico risponde Mille km in un giorno? Fatto, in Model 3

Mille km in un giorno? Fatto, in Model 3

50
La Tesla Model 3 Standard Range del 2020 di Enrico.

Mille km in un giorno in elettrico? Enrico li ha fatti senza troppi problemi con una Tesla Model 2 del 2020 e qui spiega quanto ha impiegato e ha speso. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it

                                              di Enrico Cappanera

“Venerdì 11 ottobre, per lavoro, devo recarmi in provincia di Como partendo da Monsano (Ancona). Sono circa 1.000 km andata e ritorno, i colleghi di lavoro mi consigliano di prendere un’auto termica aziendale, ma a me piace sperimentare i limiti dell’elettrico. Soprattutto in autostrada dove diciamo proprio non si trova a suo agio.

mille km
Una stazione di ricarica in autostrada di Free to X.

Mille km in un giorno con una Tesla del 2020, pianificando ricariche di 15 minuti

Quindi prendo la mia Tesla Model 3 Standard Range Plus del 2020 con soli 50 kWh di batteria. Questa Tesla oggi si può  comprare tranquillamente a 27.000 € , tanto per far capire che è alla portata di tante persone. Considerando i contenuti tecnici,  l’auto ad oggi dopo quattro anni ha ancora un’autonomia media di 340 km.  Google Maps mi dichiara un viaggio di 5 ore e 20 minuti all’andata e altrettanto al ritorno. Mi preparo quindi con l’elettrico ad almeno 6 ore di viaggio di andata e 6 per il ritorno, considerando le soste per le ricariche.  Con mia sorpresa, vista la piccola batteria della mia Tesla, il navigatore mi dice che riuscirei a fare tutto il tragitto con una sola tappa di 30 minuti al Supercharger di Modena. Partendo con il 100% di carica. Ma decido per mia comodità, visto che ormai ho 56 anni, di fare due tappe da 15 minuti l’una, fermandomi alle Free to X negli autogrill autostradali. Il primo poco dopo Bologna e il secondo poco prima di Milano“.

mille km“Nelle Free to X in autostrada picchi di 150 kW”

Il tempo di sosta di soli 15 minuti devo dire che è veramente basso: entri in Autogrill prendere un caffè, utilizzi i servizi igienici ed è già ora di ripartire. Le colonnine da 300 kW della Free to  X in autostrada portano la Tesla Standard Range a picchi di 150 kW istantanei e ricaricando dal 10 all’80% si utilizza la velocità massima. In 15 minuti si riparte, non dico che siamo a livelli di un rifornimento di benzina o diese,l ma ci cominciamo ad avvicinare. Soprattutto se, come nel mio caso, si  vuole fare una pausa presso le strutture ricettive  delle aree di sosta.  Con mia sorpresa arrivo con 40 minuti di anticipo all’appuntamento: chiaramente sono stato anche fortunato considerando che era venerdì a non aver incontrato troppo traffico. Parlando di prezzi, prima di partire ho fatto il contratto flat mensile di Enel X, 49 euro per 80 kWh, ovvero 0,61 euro al kWh, e l’ho completamente utilizzato sforando un po’ .

mille kmMille km li ho fatti in meno di 11 ore, con questa spesa

I consumi? Sono partito al 100% sia all’andata che al ritorno, ricaricando a casa e dal cliente. E ho viaggiato sempre all’andatura autostradale di legge, circa 130 km/h, con qualche sorpasso a 150 km/h. Verificando sulla Tesla che il consumo medio è stato di 15 kWh ogni 100 km.  Al ritorno ho ricaricato sempre due volte, la prima al Free to X di Modena (15 minuti), poi ho testato il Supercharger Tesla a Rimini, con prezzo anche più interessante, 0,49 €/kWh. La potenza di picco è arrivata 175 kW e ho ricaricato in 9 minuti  a un prezzo eccezionale.  In sintesi 1.000 km li ho fatti in meno di 11 ore, spendendo circa 65 € di ricariche. Considerando la carica al 100% a casa e la carica al 100% dal cliente che di fatto sono gratuite, vista la presenza del  fotovoltaico di entrambi. Ho emesso zero CO2 e ho viaggiato con grande comfort con un’auto usata dal prezzo alla portata di molti, anche se non di tutti.

mille km

Solito problema: un’auto diesel parcheggiata nello spazio di ricarica, qui in una Free to X. Giudizio finale: Con un po’ di pazienza e di coraggio, si possono fare anche lunghi viaggi autostradali. Non ho mai trovato problemi per la ricarica. Ho sempre trovato  libere le colonnine, tranne che per un gentile signore con la Volvo diesel che ha deciso di parcheggiare negli appositi stalli riservati. Quando di parcheggio libero ce n’era tantissimo nell’autogrill (vedi foto). I limiti di questa nuova tecnologia in continua evoluzione stanno spesso nella nostra testa!!“.

Risposta. Il racconto di Enrico conferma quando andiamo dicendo da tempo. Le ricariche in Italia ci sono, anche ad alta potenza e in autostrada. Trovarle occupate è rarissimo, il problema semmai è quello dei prezzi, che peraltro sono più che competitivi nei Supercharger, soprattutto se si guida una Tesla. E con un minimo di programmazione (e un minimo di batteria), i viaggi lunghi non sono più un tabù.

– Iscriviti alla Newsletter e al canale YouTube di Vaielettrico

Apri commenti

50 COMMENTI

  1. Penso di essere una mosca bianca tra le già troppo poche mosche bianche (chi viaggia in auto elettrica).
    Ho cercato e acquistato 2 Tesla usate con le ricariche gratis a vita che Tesla regalava fino ai primi mesi del 2017. Ho elettromotorizzato la famiglia, spendo zero per viaggiare e ho pagato le auto un quarto di quanto costavano da nuove. Sono stanco di leggere di guelfi e ghibellini. Lasciare un pianeta invivibile ai posteri, se si potesse, lo darei a chi denigra tutto ciò che non inquina.

  2. Io ho fatto 1200 km in un giorno con la Model Y, da Bruxelles a Napoli. Non mi sembrava niente di eclatante ma, se volete, posso fare un resoconto (assolutamente positivo per me)

    • Per me Bruxelles – Napoli è ben più lungo che 1200 km. Io faccio ogni anno almeno una volta dalla provincia di MB a Gand in Belgio e sono esattamente 1000 km.
      Lo faccio con una Tesla Modello 3 LR.
      Quest’ estate siamo andati in Norvegia e il primo tratto era di 1000km fino ad Hannover.
      In effetti, con una Tesla fare 1000km al giorno non è un problema, anzi e con l’assistenza alla guida lo è ancora più rilassante.

  3. Tutto bello ma mi viene da pensare: ogni stupido viaggio, lo devo pianificare come una vacanza di 3 settimane in Venezuela?
    Tenendo poi conto che il signore in oggetto ha caricato da casa e dal cliente auff perché hanno il fotovoltaico, quindi per le spese non è neanche da confrontare.
    La lotta è ancora impari, troppi “sbatti” per muoversi in autonomia.
    Poi oh, magari sono io che la vedo così e alla gente piace sedersi a tavola per 2 ore la sera prima e mettere giù un piano di battaglia per andare a trovare la zia fuori porta..

    • Sa quanto ci metto a pianificare il viaggio? Due click sul navigatore del display, più o meno come ad accendere la radio e impostare la frequenza preferita. E’ ora di finirla con l’orrendo qualunquismo dello “sbatti”

    • Sciocchezze! Se parti con la Tesla carica, strada facendo il navigatore ti indica esattamente dove e quanto ricaricare, oltre alla batteria residua al tuo arrivo a destinazione.
      Ma quali sbattimenti, di grazia?

  4. In pratica l’elettricità è già tassata*** quanto i carburanti:
    partendo da costo energia 14 cents a kw-h ( Pun italiano 11 cents, più dispersioni e costi dispacciamento si arriva a circa 14 ), si arriva a pagare circa 30 cents

    ma per chi ha un box o un posto auto attrezzabile con una presa o una wal-box, i 30 cents a kwh di rete domestica sono già invitanti

    se per fare 100 km a una BEV servono 17 kw-h (comprese dispersioni di ricarica),
    17 x 30 cents = 5 euro per 100 km

    oppure se non si considerano i costi fissi dei contratti domestici, il conto si può fare con 23-25 cents e si scende a 4 euro per 100 km

    ======
    *** i sovracosti sul kwh di rete in parte sono anche costi di distribuzione, ma lo stesso si potrebbe dire delle accise dei carburanti, buona parte di quanto incassa lo stato con le accise poi viene girato di nuovo alla stessa filiera di carburanti

  5. Ricaricare da casa con FV non è gratis come dite. L’impianto da min 6 KW più Accumulo 15 Kw costa almeno 22000 euro. L’ammortamento del costo deve ripartirei sui 10 anni almeno della durata del rimborso. Quindi non viene regalato niente. Considerate anche questi costi per essere corretti. Grazie.

    • Sei rimasto indietro parecchio. Un 6KW oggi lonporti via con 8000€ e un accumulo da 10KW con meno di quelli. Con 13/14000€ lo fai tranquillamente (quindi 6500/7000€). E non entra i testa che il FV serve per la casa.

      Poi se a te piace investire in bollette, ci mancherebbe I gusti non si discutono.

    • Per l’impianto da lei descritto si può richiedere la detrazione fiscale del 50%, almeno per chi finirà i lavori entro il 31 Dicembre di quest’anno.

    • La ricarica da FV è quasi gratis se l’impianto lo utilizzi per ricaricare quando la produzione è in eccesso rispetto ai consumi di casa.
      Il costo di ricarica sarebbe pari al mancato guadagno su quei kWh che ci sarebbe rivendendoli al gestore (dipende se Scambio Sul Posto o se Ritiro Dedicato).
      Dipende se il FV è nato con lo scopo di ricaricare l’auto o se invece l’auto è arrivata dopo che il FV è stato installato con lo scopo di ridurre i costi in bolletta ed è quindi un beneficio ulteriore.
      Questo a grandi linee. Non voglio andare a fate conticini arzigogolati… che sono già stati fatti in passato da altri utenti molto più precisi e pignoli 😉

    • confermo che il fv lo usi per la casa , io lo pagai ben 26000 euro con sconto in fattura 13.000 nel 2021 ma sono contento lo stesso ho spese fisse 250 euro anno e niente bollette + udite udite 2000 euro di carburante non spesi annui .per questo investimento che viene ripagato in 10 anni ho solo che da fare i salti di gioia visto che dovrebbe durare 25 anni e piu’ .inoltre fornire energia alla collettivita’ mi rende partecipe del cambiamento .

  6. 65 euro per 1000km, meno le due ricariche “gratuite fatte a casa e dal cliente, che però sono al 100%, mentre quelle fatte in autostrada sono all’80%.
    Se ho capito bene.
    Col mio diesel del 2008, mi ci vogliono dai 70 ai 90 euro a seconda che il diesel costi 1.4 o 1.7.
    L’utente non dice da quanto a quanto ha fatto le ricariche gratuite, ma considerando lo stesso metro, 65/4×6=97.5, che però é sottostimato perché cariche al 100%, e non all’80 come le altre.

    Lo capisce anche in bambino che le auto elettriche adesso hanno senso solo se fai cariche esterne sporadiche ma di solito le fai a casa attaccato al solare.
    Il problema é che chi ha la villetta potrà anche fare l’investimento di 10-20.000 euro per un impianto serio (che poi deve caricare di giorno, che invece dovresti essere al lavoro, altrimenti ti servono pure le batterie), ma chi abita in condominio, cioè il ceto medio/basso, tipo me, va a pagare al km praticamente il doppio che a diesel, al netto dell’acquisto di un’auto che oggi costa dal 20 al 50% in più di una termica.
    E questo senza accise! Immaginate quando le accise dal diesel le spostano sull’elettrico!

    L’elettrico potrà pure essere il futuro del trasporto, ma di sicuro non é il presente.

    • Condivido in pieno.
      Visti gli inevitabili disagi della tecnologia elettrica e il trattamento di favore sul fattore accise, il costo di questa trasferta avrebbe dovuto essere di circa 20/30€ per evidenziare un’equivalenza tra le due esperienze.
      Il racconto conferma che la tecnologia elettrica è interessante e meno performante. Occorre un intervento per renderla almeno meno costosa.

      • “la tecnologia elettrica è interessante e meno performante”. Quanto meno?
        Se nella famosa 1000 km Challenge di Bjorn una comunissima Model 3 LR (che oggi si compra nuova per 44.000€) riesce a percorrere i 1000 km in soli 20 minuti in più di una macchina termica, ovviamente ricariche comprese perchè il tempo è dalla partenza all’arrivo e include le soste, davvero in Italia siamo tutti agenti di commercio perennemente in autostrada coi minuti contati?
        Qui su Vaielettrico ci sono testimonianze di persone che percorrono anche 90.000 km all’anno (quindi sono davvero perennemente in autostrada) con una elettrica e ne sono contenti, masochisti, stupidi o pagati dalla potentissima lobby delle BEV?

        E poi: ce lo vogliamo mettere in testa che NON E’ UN DISCORSO ECONOMICO, E’ UN DISCORSO DI PERMETTERE AI NOSTRI NIPOTI DI AVERE ANCORA UN MONDO ABITABILE.
        Nessuno sta chiedendo nel 2024 a Peppino ‘Obarbiere di comprarsi una Tesla, stiamo dicendo che CHI PUO’, OGGI, FACCIA.
        Perchè se chi può, oggi, non fa ma continua a lagnarsi di qualcosa che non ha mai provato, è il classico CT della nazionale.

        • Condivido Guido. Ma vorrei aggiungere che il vantaggio delle elettriche è soprattutto per chi vive in città: auto silenziose e che non emettono nessuna schifezza dallo scarico: no particolato, benzene, NOx, CO2, e pure meno polveri dei freni (pregasi evitare solita solfa sul maggior consumo degli pneumatici…).
          Quindi i vantaggi non sono solo per i nipoti ma anche per tutti e adesso: dai bambini agli anziani che vivono in città.
          E’ una questione di rispetto per gli altri.
          E chi si sbatte con un’elettrica e ci spende pure dei bei soldi non sempre è solo un “ricco” e “spocchiso” e via insultando.
          A volte è anche uno semplice che vive in condominio, magari fuori città, che però vuole aver rispetto degli altri quando deve entrare in città.

          Cordialità!

    • Parliamo di ambito autostradale come se fosse l’unico possibile e comunque sempre 1000 Km. Perché se ne fai 150, una MG4 77KWh fa A/R senza nemmeno caricare.

      In ambito urbano un diesel fa 15/16 Km/l senza contare i FAP che si intasano e i blocchi al traffico, li la mia MG4 fa 14KWhX100 Km e caricata a casa sono 4,2€X100 Km, manco il metano in hypermiling riesce. Perché al contrario un’ibrida a benzina vero che in città fa i 25Km/l ma in autostrada fa i 15.

      Se no così è facile facciamo 20Km/anno e solo autostrada per contratto.
      E NO bisogna guardare il consumo globale.

      Poi parliamo di FV… e li siamo su un altro pianeta io (in condominio) ho il FV e la wallbox… e sono a 40€ di corrente pagata per 3400 Km percorsi… è qualcosa di inimmaginabile per una termica.

    • Stef: “… ma chi abita in condominio, cioè il ceto medio/basso, tipo me, va a pagare al km praticamente il doppio che a diesel,…”

      Mi permetto di portare la mia personalissima esperienza diretta, frutto di calcoli reali di uno che, al contrario di lei, l’auto elettrica ce l’ha e l’ha acquistata proprio anche per risparmiare qualcosa, oltre a sentirmi un po’ meglio dal punto di vista ambientale.
      Vivo in un condominio, in un appartamento con garage di pertinenza, non ho ovviamente fotovoltaico, ma ho un contratto di fornitura di energia elettrica da fonti 100% rinnovabili da circa 0,29 €/kWh, calcolato senza tanti fronzoli come [Totale bolletta accise e IVA inclusi – Canone TV] / kWh/mese.
      Il consumo medio complessivo della nostra Renault Zoe in circa 23.000 km è attorno ai 15 kWh / 100 km, che significano 15 × 0,29 = 4,35 € / 100 km.
      L’altra auto di famiglia, una Ford EcoSport a benzina con motore da 1.000 cc, ha un consumo medio complessivo in 30.000 km di 7,8 l / 100 km, cioè 7,8 × 1,6 €/l = 12,48 € / 100 km.
      Calcolando che entrambi percorriamo circa 10.000 km all’anno, veda lei il risparmio che realizziamo con l’auto elettrica.

      Stef: “… al netto dell’acquisto di un’auto che oggi costa dal 20 al 50% in più di una termica.”

      Vero solo in parte.
      Nei segmenti A (Fiat Panda) e B (Lancia Y), uscita di scena Ford (rimasta con la sola Puma sotto i 30.000€), finora Stellantis e Renault – che sulle “utilitarie” termiche costruirono le loro fortune – con le loro proposte di auto elettriche a prezzi dai 34.000€ in su hanno dimostrato di produrle solo per non incorrere nelle sanzioni europee sulle emissioni medie di CO2, e di non aver mai realmente VOLUTO competere con i loro modelli termici, sui quali, a parte un po’ di fuffa estetica, da decenni a livello tecnico non investono più nulla mentre ne hanno artificialmente innalzato i prezzi con qualsiasi scusa (veda https://www.ilsole24ore.com/art/prezzi-auto-come-sono-aumentati-20-anni-e-pandemia-una-utilitaria-servono-quasi-8-stipendi-AFPo7IM).
      Vedremo cosa succede con le tanto sbandierate Renault R5 Stellantis Citroën e-C3 e Grande Panda (che comunque stanno sopra ai 24-25.000€…), ma soprattutto con la Leapmotor T03, con cui Stellantis rischia di fare lo sgambetto ai due modelli di cui sopra appena usciti, ma soprattutto con l’arrivo delle case cinesi.
      Già nel segmento C qualcosa si è mosso soprattutto grazie a MG, che propone auto elettriche a prezzi già competitivi con le auto termiche.
      Dal segmento D in su le auto elettriche sono competitive al 100% con le auto termiche, e spesso (leggi Tesla) costano anche meno.

    • “Lo capisce anche in bambino che le auto elettriche adesso hanno senso solo se fai cariche esterne sporadiche…”
      ________________________
      Infatti lo capisce anche un bambino che in Italia già oggi milioni di italiani sono in questa condizione.
      Solo che sono italiani adulti e non bambini… quindi non lo capiscono.

      “ma chi abita in condominio, cioè il ceto medio/basso, tipo me, va a pagare al km praticamente il doppio che a diesel, al netto dell’acquisto di un’auto che oggi costa dal 20 al 50% in più di una termica.”
      ____________________________
      Non generalizzare troppo, i condomìni non sono tutti uguali.
      Io ad esempio ci abito, ho fatto il fotovoltaico e ricarico a casa.
      La convenienza, almeno fino ad oggi, l’avrei comunque anche senza FV ed il mio metro di paragone è il metano, mica la benzina o il gasolio.

  7. Già il fatto che hai dovuto caricare dal cliente fa ridere… basta un minimo imprevisto dalla colonnina e salta un appuntamento di lavoro. So quello che dico perché mi è capitato di trovare colonnine sotto i banchi del mercato o con i posti occupati da qualunque tipo di mezzo. In italia l’elettrico è affidabile se non devi caricare, quindi diciamo un raggio di 100km. Per il resto ci si affida ai santi e alla provvidenza, tutte cose compatibili con una vacanza ma non con il lavoro di molti.

    • Max, ti è mai capitato di caricare il telefono o il PC dal cliente? A me un sacco di volte, e ti assicuro che è abbastanza comune, probabilmente lo diventerà anche per le auto nel prossimo futuro.

  8. Anche io con una modestissima Panda diesel, ho fatto ancor meglio e con tempi di percorrenza inferiori. Bergamo Nola andata e ritorno.
    Ma per la verità non mi andava di scriverlo, perché con una economica termica, è una normalità e non una eccezione.

    • La Panda diesel paragonata alla Model 3, non c’è alcuna differenza. Mi domando se questi commenti siano di una persona reale o di un bot.

      • E allora paragoniamo la Panda con una utilitaria EV….. la differenza sarebbe ancor più abissale, direi stellare. Ho fatto questo paragone a tornaconto delle EV e i vostri commenti vi si sono ritorti contro.

      • Forse hai ragione non sono paragonabili, come velocità da tenere in autostrada la panda diesrl sicuramente ti permette di tenere una mefia più elevata … sempre che tu non voglia andare von la model 3 a 130 – 140 … ma allora poi le fermate per ricarica aimentano.
        PS comunque non mi torna una cosa … ricarica 10- 80% in 15 minuti? su youtube quelli di USA LA TESLA racvontano di 25 – 30 mettendo tanto di video di ricarica … o loto hanno preso gli scarti di produzione o wualcuno racvontta favole

    • Signor Fabrizio, forse tutti voi anti -EV vi state dimenticarondo della cosa più importante: la transizione energetica la si deve fare.. o lei non vede il risultato di come l’uomo sta rovinando l’unico pianeta che abbiamo? da qualche parte bisogna cominciare … ridurre tutto al calcolo dei centesimi di euro mi sembra una cosa bischera

      • o sono meno drastivo piuttosto di spendere oltre 40k per una tesla e fare ricarica alle colonnine a 60 – 70 cent Kw puittotk lscio al concessionario e i 1000 li dacvio on la mia spirtage GPL, cosa fatta più volte quando ancora lavoravo e non ci crederai ma sono sopravvissuto benissimo 🙂

  9. Un solo commento sui consumi: prima che qualcuno dica che è impossibile fare 15kWh/100 km andando in autostrada, ricordo che il lettore non abita sul casello autostradale e nemmeno il suo cliente ha l’ufficio dentro allo stesso, quindi non ha fatto solo autostrada ai 130…
    Il SuC di Modena Sud è bruttino, onestamente… ma è proprio appiccicato all’uscita (dall’altra parte della strada) per cui si perde veramente poco tempo. Basta non essere di quelli senza Telepass o Unipol Move.

    • eh ma quelli senza telepass guidano ininterrottamente per 8 ore… poi tu li superi di slancio al casello anche dopo avere fatto le tue mille soste da un’ora per ricaricare 😂🤣🤣

  10. Molto preziosi questi resoconti soprattutto in un periodo in cui i prezzi dell’usato elettrico sono bassi.

    • L’auto elettrica se si può ricaricare prevalentemente a casa conviene anche a questi prezzi. Basta fare due conti (carburante, bollo, manutenzione).

      • esatto l’auto elettrica conviene solo se ticarichi a casa il 90% dei km altrimenti a voglia a bollo e manutenzione a pareggiare il delta prezzo iniziale.
        Ho fatto i conti su una ipotesi a MG HS che trovi a kmp a 22000 euro + 1100 di impianto a GPL fai 100km con 6 euro (io non posso ricaricare a casa) , bollo 250 euro e manutenzione 500 euro dopo 20000km (nel mio caso circa 2 anni). fate voi i conti dopo quanti anni sarei a pareghio con una model Y .

          • esatto entrambe sono comodi SUV e entrambe ti portano a a Bin tempi simili (con laMG probabilmente arrivi un po prima) , l’unica vera differenza per me e per tutti quelli che non possono cce da casa è che la MG HS costa molti meno

          • Certo, certo MG HS da 25.000 € 9.9s da zero a cento sicuramente è un comfort infinito fare viaggi lunghi e i sorpassi li fai in totale comfort proprio come quelli della Model Y, certo, certo.
            Poi ognuno può dire tutto quello che vuole, ma resta patetico paragonare Model Y, miglior tecnologia elettrica sul mercato con un (spero che mi scuserai se uso un’espressione un po’ forte) macinino dell’altro secolo adattato con bombolone a GPL: praticamente sono due pianeti differenti.

          • Leonardo, non so che età tu abbia, ma ti assicuro che alla mia la voglia di fare sorpassi azzardati o riprese davanti al bar degli amici per far vedere, mi scuserai l’espressione, “chi ce l’ha più lungo” proprio non c’è, il mio “macinino” mi porta comodamente dove e quando voglio nello stesso tempo della tua “supercar”, vorrà dire che quando mi godrò i miei 20000 euro di differenza in qualche vacanza caraibica, mentre assaporo l’aperitivo sulla spiaggia, penserò a te in attesa del mitico 80% a una colonnina, sei contento del pensiero?

        • 20.000 km in due anni?
          E’ questa la sua percorrenza annuale, 10.000 km?
          E ci preoccupiamo dell’autonomia?
          Io faccio 16.000 km all’anno e ricarico la macchina UNA volta alla settimana più per abitudine che per necessità, potrei fare tre ricariche al mese: e ho 52kWh di batteria netta.
          Negli ultimi 12 mesi ho fatto 15 ricariche superiori al 50% della batteria, le altre sono inferiori: significa che mediamente ho necessità di ricaricare la macchina avendola più scarica del 50% ogni tre settimane.
          Non faccio statistica? Sicuramente no. Quanti però sarebbero nelle mie condizioni eppure continuano a vomitare ignoranza e superficialità sul fatto che l’elettrico non è maturo?
          Che si noleggino una BEV per una settimana e poi parlino con cognizione di causa applicata alla LORO situazione, che non è quella di tutti.
          Intanto piove in 24 ore quello che dovrebbe piovere in 6 mesi, oppure ci sono 25° in ottobre. E tutto va bene.

  11. “tranne che per un gentile signore con la Volvo diesel che ha deciso di parcheggiare negli appositi stalli riservati”

    Che dire? Occhio per occhio: un’altra buona ragione per vietare l’uso dei carburanti fossili.

  12. Ho fatto di meglio! 1400 km in un giorno con una Skoda Enyaq 60… non così performante come la testa sia nei consumi che nella velocità di ricarica!
    Con un po’ di programmazione ed a volte un po’ di pazienza si può fare tutto ormai

Rispondi