Milano Ristorazione punta decisamente sull’elettrico. La società vuole convertire a batteria la flotta di veicoli destinati al trasporto dei pasti scolastici. Entro il 2030. Una storia che dimostra l’importanza dell’intervento pubblico. L’impegno è infatti frutto del nuovo Contratto di Servizio e del Climate City Contract. Il progetto presentato per aderire alla missione lanciata nel 2020 dalla Commissione Europea: “100 climate-neutral and smart cities by 2030”.

Già nel 2026 l’80% della flotta di Milano Ristorazione sarà elettrica
L’iniziativa è già partita. Il primo traguardo da tagliare è vicino: nel 2026, l’80% dei mezzi sarà elettrico,.
Interessante la dimensione dell’intervento. L’elettrificazione interessa infatti ben 121 veicoli che ogni giorno partono dai 24 centri cucina centralizzati e dalle 79 cucine nido.
Un lavoro importante – 80.000 pasti consegnati alle scuole milanesi – che dal mese scorso vede 15 nuovi mezzi elettrici in servizio nell’Area C. Hanno sostituito quelli termici.
Entro il 2026 entreranno in servizio altri 81 veicoli a zero emissioni. Un bel passo in avanti. I benefici ambientali con l’elettrificazione totale della flotta: una riduzione di 232 tonnellate di CO₂ all’anno.
Commento positivo da Anna Scavuzzo, vicesindaco e assessora all’Istruzione con delega alla Food Policy: «L’efficientamento della flotta dei veicoli del trasporto pasti dà concretezza al Piano Aria Clima che coinvolge anche le società partecipate».

Milano Ristorazione ha investito anche su micro logistica e autoproduzione di energia con il fotovoltaico
Oltre l’elettrificazione dei furgoni Milano Ristorazione sta studiando soluzioni di micro-logistica ciclabile per il trasporto dei pasti provenienti dalle 80 cucine interne agli asili nido, grazie all’utilizzo di cargo-bike.
«L’elettrificazione della flotta è un passo importante verso un servizio più sostenibile – ha dichiarato Davide Vincenzo Dell’Acqua, presidente di Milano Ristorazione -. Ridurre l’impatto ambientale dei trasporti significa migliorare la qualità della vita in città e offrire ai più piccoli un ambiente più sano».
Per raggiungere queste finalità si è investito anche sul potenziamento degli impianti fotovoltaici e l’efficientamento delle strutture. Per chiudere il cerchio della sostenibilità: «I prodotti sono biologici, a filiera corta e a km zero, oltre a Dop e Igp, e una valorizzazione crescente degli alimenti di origine vegetale».
Anche i fornitori «vengono scelti secondo criteri rigorosi, privilegiando chi utilizza pratiche sostenibili, veicoli ecologici, imballaggi biodegradabili e possiede certificazioni ambientali».