Microreattori nucleari, “salta” un altro progetto

microreattori nucleari

Salta un’altra start up americana, Ultra Safe Nuclear Corporation, nata sul progetto di microreattori nucleari modulari (MMR) a combustibile TRISO (TRi-Structural ISOtropic Particle Fuel). Ha chiesto la protezione dai creditori in base al “chapter eleven” della legge fallimentare americana, equivalente alla nostra amministrazione controllata. La richiesta prelude a un tentativo di cessione. 

Ultra Safe Nuclear Corporation promette di realizzare microreattori nucleari a fissione talmente piccoli e così sicuri da poter essere installati anche in contesti urbani, come mostra il rendering diffuso dalla società.

microreattori nucleari
(Immagine: USNC)

«Mesi fa spopolavano sui media, erano dati per imminenti da alcuni ricercatori italiani che lavoravano nell’azienda americana» commenta il direttore di ricerca del CNR Nicola Armaroli su Linkedin. «Contento? Neanche un po’ – aggiunge lo scienziato, da tempo molto scettico sul ritorno dell’Italia alla tecnologia nucleare  -. Però un po’ meno faciloneria energetica sarebbe un gran bene per tutti».

Piccoli e sicuri grazie al combustibile in capsule. Ma il prodotto non è maturo e i soldi sono finiti. La vendita “controllata” è l’ultima speranza

Ultra Safe Nuclear Corporation (USNC) avrebbe stipulato un accordo di acquisto di asset con Standard Nuclear per un valore di 28 milioni di dollari e da finalizzare entro dicembre. Riguarderebbe sia i progetti di microreattori nucleari in essere negli Stati Uniti e in Canada, sia la produzione su larga scala dei combustibili TRISO composti da un nucleo di biossido di uranio microincapsulato in tre stati di materiali in carbonio e ceramici, capaci di impedire il rilascio di prodotti di fissione radioattivi.

Le capsule di TRISO garantiscono stabilità meccanica e chimica durante l’irradiazione e i cambiamenti di temperatura. Tanto che il Dipartimento dell’energia degli Stati Uniti ha definito il TRISO come il combustibile nucleare più robusto sulla Terra

Kirk Edwards, Presidente del Consiglio di Amministrazione di USNC, ha ribadito la volontà di andare avanti. «Dopo aver attentamente esplorato tutte le opzioni disponibili – ha dichiarato -, abbiamo deciso che questo processo di vendita supervisionato dal tribunale offre il percorso migliore per andare avanti, garantendo al contempo la continuità tra le nostre principali iniziative tecnologiche».

Il sogno dell’utilizzo anche nello spazio

Ha spiegato però che molti dei prodotti dell’azienda sono ancora in fase di sviluppo, quindi i ricavi sono ancora troppo bassi rispetto alle perdite operative, «con investimenti azionari che coprivano la differenza». Investimenti subordinati però alla garanzia di un investitore “di ancoraggio”. Fino a maggio scorso era stato Richard Hollis Helms, la cui famiglia aveva investito circa 100 milioni di dollari e ne aveva prestato altri 24,6. Ma dopo la sua morte, venuto meno l’ancoraggio, l’azienda si è trovata priva delle risorse necessarie per continuare l’attività in autonomia.

L’MMR della USNC è un reattore raffreddato a gas ad alta temperatura da 45 MW termici e 15 MW elettrici. Utilizza combustibile TRISO in blocchi di grafite prismatica. I blocchi di grafite contengono pile di pellet di combustibile FCM ceramico. Il reattore raffreddato a elio può essere alimentato in modo flessibile con arricchimenti di uranio dal 9% al 19,75% e ha una durata iniziale di vita di 40 anni.

Il sistema è progettato per essere facilmente trasportabile e operare anche non connesso alla rete, sia sulla Terra sia nello spazio. Il progetto, infatti,  ha beneficiato anche di sussidi da parte della NAS. Per l’uso terrestre, il sistema comprende un sistema di fornitura di calore nucleare separato e moduli di bilanciamento dell’impianto, ciascuno dei quali si adatta individualmente a un contenitore standard da 20 piedi (6 m).

Visualizza commenti (12)
    1. pensa che metà dei progetti nella notizia che hai citato sono già falliti, come corre veloce il tempo con le truffe finanziarie

      spiace che una parte di Enea si sia fatto coinvolgere, si è squalificato: altro che fondi europei, ha ricevuto soldi direttamente dai consorzi (strategia pubblicitaria), come dichiarato in una intervista dal loro responsabile di settore, in pratica per fingere di fare ricerca (fingere, perchè il settore è obsoleto e non offre niente di nuovo, è fuori mercato) per poi tentare di piazzare la “sola” all’italia altro che fondi europei

      pagateveli voi con i vostri soldi ste truffe, abbiamo già abbastanza casini in Italia senza che arrivini gli sciacalli a finire di sfondare il debito pubblico e farci fare la fine dall’argentina

  1. Giovanni Frontalini

    Ho lavorato un periodo ad impianti termici a segatura, diffusissimi in tutte le grandi falegnamerie del mondo…

    Delle gigantesche stufe, tecnologie piuttosto semplici. Avessi mai visto un impianto privato lavorare nel rispetto delle norme ambientali. Nei migliori dei casi di impianti giravano bene solo durante le fasi di collaudo e controllo periodico. Io in mano a questa classe dirigente non darei mai un reattore nucleare… Queste tecnologie attraggono gli imprenditori, immaginando una fonte di energia illimitata… Quello che sfugge a molti è che il costo di avvio è estremamente elevato e il futuro è l’efficientamento energetico, non una produzione smodata per sostenere degli sprechi inauditi…
    Ma ancora ci sono imprenditori che “non credono” nel fotovoltaico…

  2. == fumo pubblicitario

    il tormentone sulla stampa delle start-up di MMR (micro-reattori) e SMR (mini-reattori) sono una serie di progetti degli anni ’70 già scartati per l’uso civile, relegati all’uso militare per via dei costi astronomici, adatti più ai sottomarini, oltre ad altri problemi tecnici particolari; per es. i reattori raffreddati a gas come questi per trasportare il calore usando il gas lavorano a temperature molto elevate, dove anche le leghe dei metalli più costose ed esotiche faticano a resistere; nonostante altri accorgimenti costosi sul combustibile, chiamarli “ultra safe” suona una presa in giro

    già il nucleare di grande taglia, da almeno 350-400 Mega-Watt, che usa economie di scala sull’impianto grande, e del tipo più rodato ad acqua, è troppo costoso in occidente, fuori mercato, il suo kwh costa più del metano e molto più dei mix di rinnovabili con accumuli

    5 – 9 cents/kwh — rinnovabili + accumuli
    11-12 cents/kwh — prezzo Pun kwh italia
    8 -16 cents/kwh — centrali a metano
    16-30 cents/kwh — nuove centrali nucleari di grande taglia
    23-50 cents/kwh — nuovi reattori piccoli ( SMR o MMR)

    === COMPARAZIONE COSTI FONTI ENERGETICHE

    — GRAFICO Fraunhofer 2024 costi energia in Germania
    nel grafico del nucleare mancano poi pure i di gestione scorie
    https://mercomindia.s3.ap-south-1.amazonaws.com/wp-content/uploads/2024/10/Fraunhofer-.png

    — GRAFICO Csiro 2024 costi in Australia COMPRESI SMR
    ** questo è in dollari australiani, non americani
    ** “renevables firmed”, sono rinnovabili con l’aggiunta di accumuli
    https://www.csiro.au/-/media/Owned-articles/2023/December/GenCost/24-00202_EN_INFOGRAPHIC_GenCost_FINAL_240521_2.png?mw=800&hash=27993C4BEA0947FC32E82A44D74ABF71

    – GRAFICO Bloomberg 2023 costi energia – globale
    https://www.vaielettrico.it/wp-content/uploads/2023/07/LCOEfig1-768×520-1.png.webp

    – GRAFICO Lazard – andamento costi dal 2009 al 2019
    https://singularityhub.com/wp-content/uploads/2020/12/our-world-in-data-price-solar-electricity-10-years.png

    == Orsini e compagnia cantante

    – nel 2023 è fallito il progetto NuScale Americano, dopo aver preso i fondi, al momento di mostrare nel concreto i costi veri degli impianti, non quelli dichiarati per marketing;
    – nel 2024 il NuWards EDF Francese (+ voleva entrarci Ansaldo per il magna magna in italia)
    – ora questo USNC, che mi pare fosse il progetto specifico a cui si riferiva Orsini di Confindustria quando chiedeva di metterli nelle sedi delle loro fabbriche, sperando di partecipare doppiamente di questa truffa finanziaria, cioè non solo con qualche sub-appalto, ma anche ricevere lauti finanziamenti e incentivi statali, da far pagare a debito pubblico e tasse, così che apparentemente le bollette non vengano ricaricate troppo

  3. E allora? Ma che senso ha fare un articolo del genere se non per propaganda Verde?
    E’ il destino di parecchie startup, nel settore degli SMR e MMR ci saranno 80 progetti, mica c’è mercato per tutti, se va bene 20 o meno ce la faranno, alla fine le idee sono quelle che contano, verranno assorbiti da qualcun altro che riutilizzerà o implementerà tale conoscenza, il combustibile TRISO è davvero interessante.

    “Faciloneria energetica”… da che pulpito! Illusionisti fini in fondo.

      1. Certamente, vale un po’ per tutte le cose anche tecnologie rinnovabili, i Micro reattori saranno utili per riscaldare/elettrificare comunità isolate, ma saranno sempre la nicchia della nicchia
        Così come gli SMR tradizionali che non ha senso sfruttare per sostituire l’equivalente di una centrale di grossa taglia, anche se in alcuni distretti metropolitani e/o industriali avranno sicuramente un futuro.
        Una soluzione migliore invece è rappresentata dagli AMR per la chiusura del ciclo combustibile, dove l’Italia è tra l’altro messa benissimo e quindi vale la pena investirci su.
        Con lo studio del CNR-Aspo credo che anche voi abbiate capito che di facile ed immediato non c’è proprio nulla, manco le reti, anzi soprattutto quelle, quindi anche Armaroli in più di un video ha peccato di “faciloneria” e non si capisce, cioè si capisce benissimo, perché ogni occasione venga sfruttata per fare la solita retorica griin.

        E’ saltato il governo in Germania ANCHE a causa dei prezzi dell’energia per le follie verdi perpetrate, come vede di “faciloni energetici” ce ne sono in giro…

        1. non è la componente rinnovabile del kwh tedesco a causare costi, anzi è una componente che costa poco, tra 5 e 7 cents a kwh, i prezzi sono pubblici dalle aste; lo stesso prezzo PUN tedesco complessivo fa media a circa 7 cents a kwh; e nel caso di Spagna la componente rinnovabile costa tra 2 e 5 cents (semptrre dati pubblici delle aste)

          ad alzare il costo bolletta tedesca hanno:

          – una sovratassa emissioni Co2 su carbone e metano
          – costi di rete, antiquata e in potenziamento rapido l’elettrificazione dei servizi
          – tasse elevate, tra cui una sovratassa 2 cents sui consumi, ma solo sulle bollette domestiche, quelle industriali costano meno

          nelle tasse ci sono i costi di dismissione delle centrali nuculari e per i depositi scorie, perchè i debiti del nuculare prima o poi si pagano

    1. start-up e consorzi SMR prendono fondi governativi e di rifinanziamento in borsa per ipotetici progetti futuri, dichiarando dati ingannevoli sui costi degli impianti

      poi quando si passa al concreto, chiudono, viene fuori che i costi che dichiarano per attrarre fondi sono stati sottostimati sino a 10 volte rispetto a stime realistiche dei costi fatte in letteratura scientifica su tonnellate di dati concreti

      Grafico con:
      – costi dichiarati ( stella rossa)
      – costi stimati reali (intervalli blu e verdi)
      – scala costi così grande che è in potenze di 10 !!!
      https://ars.els-cdn.com/content/image/1-s2.0-S0360544223015980-gr1_lrg.jpg

      Da pubblicazione molto dettagliata del 2023:
      https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0360544223015980

      ====
      inotre impianti piccoli moltiplicano la produzione di scorie radioattive per unità di energia:
      https://www.wired.it/article/le-mini-centrali-nucleari-in-realta-saranno-super-inquinanti/

      Studio di allarme sugli SMR di un comitato internazionale di scienziati
      https://www.pnas.org/doi/full/10.1073/pnas.2111833119

  4. negli USA chi non “sta ritto sulle sue gambe” fallisce o chiude prima…
    in Italia, visto che spesso paga lo Sato (tutti noi che paghiamo le tasse, cioè pochi..), ci concediamo qualsiasi “cattedrale nel deserto” , tanto l’importante è iniziare a spendere, cementare, pagare ricchi stipendi ai dirigenti, mazzette ai politici, accordi & inciuci vari….
    Tranquilli, questa per noi non è la fine del “sogno nucleare”… oltre al Ponte sullo Stretto ci vanteremo pure di iniziare la costruzione di uno o più reattori SMR ….
    Auguri a tutti….

      1. 🤣 forse si auto demolisce tra scosse sismiche e venti da “medicanes”…non credo occorrano ordigni nucleari 😉

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