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Microlino: preordini a quota 9000 !

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La piccola e originale citycar elettrica Microlino sarà commercializzata solo nel 2019 ma ha già scatenato una corsa all’acquisto preventivo da parte degli appassionati. Nata dalla joint venture tra la svizzera Micro Mobility Systems e l’italiana Tazzari EV, l’erede EV della mitica Isetta anni ’50 è in fase di produzione ad Imola.

Forse nella sede di Tazzari Group ad Imola un successo così immediato – e preventivo – nemmeno se lo aspettavano. I dati ufficiali forniti dalla Casa romagnola sono di quelli che fanno notizia: per la Microlino, l’ultima creatura nata dalla partnership con Micro Mobility Systems, sono già arrivati in pochissimo tempo più di 9.000 preordini, questo quando ancora la produzione in serie deve partire (in dicembre) e il debutto commerciale è previsto nel 2019.

Un risultato eccezionale, ottenuto quasi su “carta bianca”, se è vero che la prima presentazione del concept è avvenuta sì due anni fa a Ginevra ma il superamento dei test di omologazione europea è stato raggiunto soltanto lo scorso luglio.

Ora siamo in fase di realizzazione delle prime 25 vetture preserie per effettuare gli ultimi test – ci conferma il presidente Erik Tazzarialla quale seguirà da dicembre l’inizio della produzione vera e propria. Da Natale avremo presso il nostro flag-ship store di Imola dei veicoli disponibili per test drive e short rent”

Come noto, Microlino è stato concepito dalla Micro Mobility, azienda svizzera specializzata nella produzione di mezzi ecocompatibili (soprattutto monopattini), ma è prodotta nella fabbrica italiana di Tazzari EV, partner al 50% della famiglia Ouboter in questa operazione.

I primi esemplari saranno lanciati sul mercato pilota svizzero, poi in Germania e quindi negli altri Paesi europei.
In Italia tutti gli interessati possono già da ora iscriversi ad una lista per essere ricontattati al momento dell’inizio commercializzazione.

L’ISETTA DEL 21° SECOLO

Questa corsa ad accaparrarsi la Microlino non è ingiustificata. In quanto a originalità e “sapore” vintage la microcar elettrica non è seconda a nessuno al momento.

Ispirata in tutto e per tutto ad una delle più famose vetture storiche di sempre – la Isetta firmata Renzo Rivolta, progettata dalla Iso e portata al successo dalla BMW tra il 1955 e il 1962 – la Microlino 100% elettrica è stata concepita per riportare sulle strade un formato di mini utilitaria che mancava da tempo, ideata ad hoc per muoversi negli spazi sempre più stretti delle nostre città e per trovare assoluta facilità di parcheggio.

Tutto questo abbinato ad uno stile iconico inconfondibile, che non a caso ha fatto dilatare i tempi per giungere all’omologazione, proprio a causa delle particolari forme “a ovetto” e del design dell’auto perfettamente fedeli al modello degli anni Cinquanta. A partire dalla sua caratteristica più peculiare: l’accesso da un’unica portiera frontale.

Motore elettrico a parte, Microlino riprende le forme originali del suo “antenato”, con una scocca lunga 2,40 metri (pochi cm in più della Isetta), larga appena 1,5 ed un peso di sola mezza tonnellata.
La batteria che alimenta il motore elettrico da 20 CV di potenza ha una capacità di 8kWh e assicura un’autonomia di 126 km con una sola ricarica. Se equipaggiata con pacco batterie da 14,4 kWh, allora la percorrenza può raggiungere i 202 km.

Gli spazi interni sono, gioco forza, ridotti: l’abitacolo è progettato per accogliere 2 persone, con un vano di carico di 300 litri.

L’Isetta del 21° secolo probabilmente si prepara a diventare anche un oggetto di moda, per il suo stile e perché sono già previste diverse colorazioni eccentriche. In più, il prezzo base di lancio, che si aggira attorno ai 12.000 euro, invoglierà molti giovani ad acquistarla.

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3 COMMENTI

  1. Avendo quasi tre anni di esperienza di Tazzari perchè la Microlino abbia un vero successo duraturo sarà fondamentale creare una vera rete di assistenza. Non tutti possono o vogliono fare gli “smanettoni” o spedire il veicolo alla fabbrica a Imola per ogni piccolo inconveniente.
    Una normale officina non sa e non vuole toccarle.

    • Verissimo, a maggior ragione se davvero ci sono già 9 mila prenotazioni. Esci dalla nicchia e diventi un prodotto di massa, devi essere all’altezza della sfida. Ma certo per la Tazzari (e per la Motor Valley) è un’opportunità straordinaria.

      • Dopo tutto le auto elettriche non hanno bisogno di una grossa manutenzione, anzi, la manutenzione necessaria tende a zero: un po’ freni, gomme e poco altro. La maggior parte dei controlli si possono anche fare via Web, come già ora fa la Tesla. Basta una piccola SIM card.

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