Il regista Michael Moore tenta di rinverdire le sua fama di fustigatore dell’establishement americano prendendo di mira auto elettriche ed energie rinnovabili. Lo fa con la sua ultima opera, il documentario “Planet of the Humans” caricato su YouTube tre giorni fa in occasione della 50esima Giornata della Terra e già subissato di critiche dal fronte ambientalista.

“La truffa delle lobbies dipinte di green”

Il documentario, prodotto da Michael Moore e diretto da un altro ambientalista come Jeff Gibbs, è stato realizzato nell’arco di alcuni anni e presentato in anteprima nel luglio scorso. Pare però che nessun circuito cinematografico o televisivo avesse accettato di distribuirlo. Così Moore prima ha tentato di presentarlo ad un festival, poi, respinto anche lì, l’ha caricato in streaming su YouTube mettendolo a disposizione gratuitamente per 30 giorni. L’ha lanciato con una intervista alla agenzia Reuters. «Quelle che abbiamo chiamato energie rinnovabili _ dice Moore _ sono misure disperate non per salvare il Pianeta ma per salvare il nostro stile di vita: la crescita infinita su un pianeta finito è un suicidio».
“Il pianeta si salva solo con la decrescita”
Frasi suggestive che avrebbero dovuto infiammare gli ambientalisti più oltranzisti, e che invece hanno mandato in sollucchero negazionisti climatici, media conservatori e la destra americana, tutti sostenitori del Presidente Donald Trump. Il quale Trump era stato il penultimo bersaglio di Michael Moore, fatto a pezzi nel film Fareneiht 11/9. In quello ancora precedente, Fareneiht 9/11, la gogna era toccata invece a George Bush.
Nel documentario Moore sostiene che le rinnovabili potrebbero non rappresentare la risposta adeguata per la lotta ai cambiamenti climatici. Anzi, nasconderebbero un lato oscuro, fatto di falso ambientalismo e loschi interessi economici. Sistemi di produzione dell’energia come il solare e l’eolico e veicoli a cosiddette emissioni zero come quelli elettrici, avrebbero sull’ambiente un impatto altrettanto negativo, se non più negativo ancora, rispetto ai tradizionali idrocarburi. A conferma delle sue tesi Moore racconta come viene prodotta l’energia che alimenta le auto elettriche (per il 95% con il carbone, dato totalmente falso). Documenta lo scempio nell’estrazione delle materie prime rare e inquinanti utilizzate per produrre le batterie (con riferimento esplicito a Tesla) o i pannelli solari. Ricorda la deforestazione causata dal consumo di biocombustibili o dall’installazione di centrali eoliche. Il sugo del suo lavoro, in sostanza, è che solo la fine della società dei consumi potrebbe davvero salvare il Pianeta.

Un assit ai negazionisti climatici
Ma poichè un esito del genere sarebbe ancor meno auspicabile (e immaginabile), lo spettatore è portato a rimuoverne perfino il pensiero e a chiudersi in un più rassicurante “tanto peggio, tanto meglio”. Inutile sforzarsi di cambiare, se cambiare non serve a nulla. Esattamente lo stesso messaggio dei negazionisti climatici di tutto il mondo e in particolare quelli americani. Insomma un insperato assist a loro favore.
E il mondo ambientalista? In un primo momento ha fatto spallucce: troppo grossolane le argomentazioni, troppo deboli le basi scientifiche citate da “Planet of the Humans” per meritare una smentita. Ma quando YouTube ha contabilizzato oltre due milioni di visualizzazioni in pochi giorni e i media conservatori hanno suonato la grancassa, partire al contrattacco è diventato inevitabile.
L’energia pulita gratis per tutti…..tutti quelli come kennedy. Il resto e’ solo un sogno. Il documentario e’ certo inaccurato, ed addirittura banale per la semplice verita’ che vuole raccontare. Ma come al solito, la verita’ fa male. Ed e’ deprimente, cosa che non piace a nessuno.
Nessuno sogna l’energia gratis per tutti. Basterebbe un’energia prodotta senza distruggere il Pineta. Ed è possible
Non è credibile che uno come Moore sostenga la decrescita come soluzione. Uno come lui, che basta guardarlo si è ingozzato di grassi saturi da una vita, in pieno stile american way. E’ vero, l’argomento è complicato, scivoloso, ci sono appetiti forti intorno, e il colmo è che l’energia pulita potrebbe essere gratis per tutti con le tecnologie attuali. Se solo lo si volesse. Ma tornando alla decrescita, mi pare una soluzione idiota.
Prima di giudicare bisognerà vederlo. E’ ancora online?
Scusate ma non mi ero accorto che era incastonato nell’articolo. Ne ho visto buona parte e sono d’sccordo coi detrattori. E’ quasi inguardabile.
Meglio, se lo può vedere dal link al nostro articolo