Mi fido della Tesla Model 3 “cinese”? Vaielettrico risponde

Mi fido della Tesla Model 3 “cinese”, con le nuove batterie LFP? Ci scrive un  lettore, Giacomo, che ha appena ordinato una Standard Range Plus con batterie NMC (448 km di autonomia). Il venditore gli propone di modificare in corsa l’ordine. E di sostituirla con una Long Range di produzione cinese con batterie LFP LitioFerro-Fosfato (580 km di autonomia). Costa circa 4.000 euro in più,  ma con 132 km di range extra. Vale la pena? Ci sono svantaggi nelle batterie LFP?

Mi fido della Tesla…?/ Differenza di prezzo: 4 mila euro

“Vi leggo da molto, siete un’ottima fonte di informazioni e spunti. Dopo lungo riflettere, ho deciso di saltare l’ostacolo del costo iniziale ed acquistare un’elettrica. Ho provato e valutato VW e Tesla e ho deciso che, per quanto mi riguarda, la seconda offre un miglior rapporto qualità/prezzo. Dopo aver affrontato alcune difficoltà con il reparto vendite di Tesla, sono riuscito a portare a conclusione l’ordine di una Model 3 SR+. Consegna prevista per metà settembre. Tuttavia il dubbio ha ancora da dissiparsi completamente. Il venditore Tesla mi ha proposto di valutare un upgrade verso una versione Long Range di produzione cinese, quasi in pronta consegna. Sotto il capitolo differenze, tra Long Range “standard” e “cinese” mi ha evidenziato essenzialmente solo il dato di autonomia. 614 km WLTP per l’americana contro 580 dell’asiatica. Conoscendo i piani di Elon per l’utilizzo di batterie LFP per i modelli a performance “ridotta”, ne ho chiesto. La risposta è stata affermativa: sono LR con batterie LFP. Chiaramente c’è la questione prezzo. Sul sito Tesla in pronta consegna risulta un adeguamento di showroom di 2k€ rispetto al prezzo di listino. Sarebbero quindi circa 4k€ in più della SR+ con batterie NMC. Che fareste voi? Avete mai sentito di queste LR cinesi?“.  Giacomo.

Mi fido della Tesla…?/ Le differenze tra le due batterie

mi fido della tesla
Un’immagine dalla Gigafactory Tesla di Shanghai, in Cina.

Risponde Paolo Mariano Sapevamo che Tesla commercializza la versione Standard Range con batteria LFP (litio ferro fosfato). Ma fino ad oggi, non avevamo mai letto di una versione Long Range con batterie LFP. Abbiamo contattato il Servizio Clienti Tesla: ci ha confermato che è in corso la richiesta di omologazione per una versione Long Range con batteria LFP. Ma al momento non hanno la certezza di una prossima commercializzazione di questa versione, né tantomeno delle relative caratteristiche tecniche. Ciò che sappiamo è che la versione Standard Range con batteria LFP è un po’ più pesante della sua pari con batterie NMC (circa 130 kg).Per quanto siano stati fatti progressi in termini di aumento della densità energetica, questa risulta ad oggi essere comunque inferiore a quella delle batterie NMC. A un maggior peso tendiamo a immaginare corrispondano consumi leggermente superiori. Le prime Standard Range commercializzate in Italia supportavano inoltre ricariche a potenza ridotta rispetto alle sorelle NMC. Ma. con un recente aggiornamento software, ora sembra che le differenze siano trascurabili.

mi fido della Tesla
Elon Musk durante l’inaugurazione della GigaFactory di Shanghai, da cui arrivano le Tesla “cinesi”

Il vantaggio delle FLP: durano molto di più

Inizialmente pareva che le Tesla Model 3 dotate di batteria LFP avessero anche una maggior sensibilità alle basse temperature. E che questo portasse a una veloce riduzione dell’autonomia con freddo intenso. Non è chiaro se questo problema sia effettivo o sia piuttosto dovuto a un’imperfetta gestione della climatizzazione delle celle. O ancora a un più complesso e non sempre ottimo funzionamento del sistema di monitoraggio delle celle. Ci riserviamo di effettuare dei test di persona non appena sarà possibile. Ciò che sappiamo della chimica LFP è che può supportare un più alto mi fido della Teslanumero di cicli di carica-scarica prima di vedere compromesso il proprio funzionamento. Questo è il motivo per il quale da molti anni questa chimica viene impiegata ad uso industriale. 3500/4000 cicli prima di percepire un decadimento della batteria, al ritmo di tre cicli completi al giorno, significano oltre 3 anni e mezzo di funzionamento. L’applicazione in un’auto rende virtualmente infinita la durata negli anni della batteria, visto che i cicli giornalieri sono molto inferiori. Valuti Lei, Giacomo, i pro e i contro: se la Long Range FLP è effettivamente disponibile, forse il gioco vale la candela…


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Visualizza commenti (23)
  1. Comunque sia le litio ferro saranno il futuro, molto più longeve , sono quelle che abbiamo scelto per l’impianto fotovoltaico, con garanzia 25 anni e test fatti di 10000 cicli con una perdita al venticinquesimo anno di un 20% , tra tutte quelle prese in considerazione sono tra le migliori e le meno impattanti per l’ambiente.

  2. Ho accettato la proposta di prendere la LR “cinese”, più che altro per avere la certezza della consegna prima della scadenza dei sei mesi dalla richiesta degli incentivi.
    Tesla mi ha scritto per email che le batterie possono essere caricate al 100% senza problemi. Ma siamo sicuri? Mi sembra una affermazione discutibile, visto che è assodato che NON sono LFP.
    Fra poco ritirerò la macchina, e non so ancora come dovrà essere caricata! Dal display della vettura compare qualche informazione utile? Grazie a chi mi può dare indicazioni in merito.

  3. Stefano Pieri

    Qualcuno sa se le prestazioni in accelerazione della LR cinese sono le stesse di quella americana? Tesla, interpellata, sostiene di sì. Mi chiedo come sia possibile se il peso è superiore di 130kg.

  4. Ho chiamato Tesla per informazioni, la “venditrice” che mi ha risposto mi ha detto che la tipologia delle batterie non fa parte dei dettagli a loro conoscenza, ed io ho risposto: “la ringrazio, mi informo su internet”.

    Devono ringraziare di vendere delle auto stupende che fanno innamorare le persone, altrimenti avrebbero chiuso da anni.

  5. Riccardo Rizzi

    Ho di recente ordinato una M3 LR e mi è stata proposto il modello cinese a 580km di autonomia con uno sconto di 2k. Mi hanno detto che queste batterie sono solo un poco meno capienti, ma si rovinano meno nei cicli di ricarica, quindi sono più longeve e possono essere ricaricate al 100% senza problemi. Ora sono solo un po’ preoccupato che essendo una nuova configurazione possa esserci qualche problema…

  6. La minore densità delle batterie LFP non permetterebbe l’installazione di 75 kWh nel pianale della Model 3. In ogni caso le Model 3 LR che sono state proposte in alternativa a quelle americane con batteria Panasonic 82 (E3LD) e 614 km di autonomia WLTP sono auto prodotte a Shangai con batterie LG Chem (E5D) o Panasonic 79 (E3CD), nessuna delle 2 con chimica LFP, ma entrambe con 580 km di autonomia WLTP.
    Sul discorso qualitativo non entro in merito anche se sembra piuttosto evidente che quelle di produzione cinese siano assemblate meglio.
    Mente sul discorso prezzi, mi risulta che le “cinesi” siano state proposte con uno sconto di 2k €.

  7. che io sappia, tesla monta le batterie lfp solo su SR+ (cinese), le tesla LR cinesi montano il vecchio pacco batterie di LG!

  8. Ma nel sottotitolo dite avere molta più autonomia la Tesla cinese lfp nel corpo dell’articolo il contrario.

    Incipt 448 vs 580 articolo 614 vs 580 e pure peso maggiore.
    Qualcosa non quadra.

  9. Articolo illustra molto bene i pro ( che non sono trascurabili ) e i contro.
    Aggiungo che l’assenza di nichel e cobalto nelle batterie LFP la rende una scelta più sostenibile.
    Circa il problema della qualità non mi preoccuperei assolutamente, anzi. E’ la fabbrica USA di Fremont che ha negli scorsi mesi introdotto i livelli qualitativi di quella cinese e non viceversa.
    Fossi in te la prenderei di corsa: 4k in più per avere molta più autonomia e una batteria più longeva, mi pare un ottimo affare.

  10. Dalla descrizione è evidente che il prodotto cinese sia inferiore di qualità, inferiore in prestazioni ed oltretutto più costoso. Onestamente non ha senso sceglierlo e davvero viene da chiedersi a che scopo Musk rischi un boomerang simile. Conosco due clienti che saputo della fornitura con prodotto di seconda scelta cinese hanno disdetto l’acquisto ed hanno comprato la Ford Mustang. D’altronde l’onestà commerciale è indispensabile. Musk si è visto costretto a produrre in Cina visto che il regime aveva imposto barriere doganali all’importazione di vetture estere, altrimenti siamo chiari, una Tesla è tale SOLO E SOLO SE è prodotta negli USA. Nessuno comprerebbe una Ferrari prodotta in Spagna o una Rolls Royce prodotta in Argentina. La Tesla cinese è giusta solo per il chiuso mercato interno, non va oltre e l’Europa è stata chiara, metterà dei dazi sulle auto che vengono dalla Cina

    1. Quale descrizione Mattia?
      In realtà sembra che gli esemplari di produzione cinese abbiano una migliore qualità degli assemblaggi e delle verniciature, non peggiore.
      Non sono più costosi.
      Perché mai una Tesla dovrebbe essere una Tesla solo se è prodotta negli Stati Uniti? Un IPhone non è allora un IPhone perché è progettato negli Stati Uniti ma realizzato in Cina?

      1. “In realtà sembra che gli esemplari di produzione cinese abbiano una migliore qualità degli assemblaggi e delle verniciature” In effetti era difficile fare peggio di quelle americane.

        1. “Sembra” non prova nulla e a giudicare dalle prove fatte in Italia sulle auto americane non emerge nulla del genere, anzi a pari prezzo le tedesche risultano un po’ indietro. Tu ti riferisci alla prima produzione, anno 2018/2019. Ne è passato di tempo. Invece le Tesla cinesi tendono ad avere molti difetti sostanziali con le loro batterie low cost fatte da produttori di basso rango come CATL

          1. la confusione regna sovrana. a cosa ti riferisci? SR* o LR?
            Hanno due tipi differenti di batteria..
            e poi elenca i difetti sostanziali oppure metti link oppure lascia perdere,dai

    1. Ma perché allora le batterie CATL LFP erano presenti su tanti modelli che hanno preso fuoco parcheggiati in ricarica in Cina? Di articoli ce ne sono almeno un paio al mese e dipingono un quadro fosco sulla pessima qualità della filiera produttiva cinese

        1. Ma perché non si impegnano a trovare una soluzione all’infiammabilità, BYD se non erro l’ha trovata con batterie di diversa concezione.

          Può essere l’auto più bella del mondo ma molte persone hanno il terrore del modo con cui prende fuoco e della velocità con cui si espande.

          1. E’ estremamente raro che un’auto elettrica si incendi. Accade molto meno di frequente di quanto succede per le auto termiche. Solo che ovviamente fa più notizia.
            In ogni caso l’aspetto sicurezza è quello sul quale sono concentrati tutti i costruttori. Si parte sempre da lì per la progettazione.

          2. Si lo so, il rapporto è di 8 a 1, ma le poche volte che accade è inquietante, e di BYD con le batterie a lama non si sa più nulla? (s.e. le notizie che trovo su internet sono ferme a marzo).

    2. Nello Roscini

      non solo
      i cicli di carica e scarica passano da 2000 di quelle lipo a 3000 di quelle lifepo4
      quindi dovrebbero durare di più
      inoltre sembra che non soffrano per niente la carica al 100%

      l’unico difetto è la minor densità energetica , a parità di kwh pesano di più
      ma questo incide poco sui battery pack inferiori ai 60Kwh

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