Mezzi da lavoro: bandi per pescherecci e veicoli raccolta rifiuti

Pian pianino, ma aumentano i bandi per i mezzi di lavoro elettrici o elettrificati. Una gamma ampia che comprende i camion per la raccolta rifiuti, i pescherecci ma pure le  bike destinate al turismo sostenibile. Vi proponiamo alcuni dei bandi in scadenza.

La raccolta dei rifiuti anche elettrificata

Si tratta di un bando che interessa più comuni del torinese, da Venaria a Rivoli, con un budget di circa 800mila euro dedicato all’acquisto di mezzi per lo spazzamento stradale e il servizio di raccolta di rifiuti ingombranti provenienti dai centri di raccolta comunali. Non c’è obbligo di utilizzo di mezzi elettrici, ma per partecipare alla gara si chiede una «percentuale maggiore del 30% di automezzi euro 5 oppure elettrici, ibridi o alimentati a metano o GPL dedicati all’appalto».

Volvo vende a PreZero 35 camion elettrici per la raccolta rifiuti

Chissà se verrà acquistato almeno un veicolo elettrico, non mancano i Comuni che hanno investito su mezzi a batteria. Anche la spazzolatrice stradale (leggi). Sicuramente servirebbe una spinta del legislatore per imporre almeno una quota dei mezzi in elettrico. Qui il bando torinese.

Pescherecci con motori elettrici

Anche qui non c’è obbligo ma viene attribuito un punteggio maggiore ai pescatori che scelgono uno  o due motori elettrici per armare i loro pescherecci. Sono finanziati dal piano Piano nazionale FEAMPA 2021-2027 e abbiamo letto i bandi delle Regioni Veneto, Puglia e Sardegna.  L’obiettivo è la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni inquinanti che vengono finanziati anche attraverso l’acquisto del sistema di propulsione a batteria.

Esistono motori elettrici per i pescherecci?

Molto chiaro l’intervento della Puglia: investimenti per migliorare l’efficienza energetica e la mitigazione degli impatti sui cambiamenti climatici. Si legge nel bando: «L’obiettivo è ridurre le emissioni di CO₂ attraverso l’ammodernamento o la sostituzione dei motori principali e secondari (inclusi i generatori di corrente elettrica) dei pescherecci, con particolare priorità per quelli che utilizzano energie rinnovabili (motori elettrici o ibridi), per favorire una pesca sostenibile e resiliente ai cambiamenti climatici». A disposizione 1.171.926 e l’intensità massima del contributo pubblico è pari al 40% della spesa totale. Tutti i dettagli qui.  C’è tempo fino al 20 ottobre.

I bandi di Veneto e Sardegna

Scade il 29 settembre il bando del  Veneto che mira alla transizione energetica e mitigazione degli impatti ambientali delle attività di acquacoltura. Tra gli obiettivi, agevolare investimenti per la riduzione dei costi energetici e dell’impronta di carbonio (qui il bando). A disposizione 4 milioni di euro.  Qui il riferimento alle barche: «Sono  ammessi investimenti riguardanti le imbarcazioni di servizio degli impianti acquicoli per interventi (ammodernamento o ristrutturazioni) ed attrezzature a bordo volti a ridurre l’emissione di sostanze inquinanti o gas a effetto serra e a migliorare l’efficienza energetica».

La ricarica di un peschereccio

Sono diversi i bandi della Regione Sardegna, in alcuni di questi si fa esplicito riferimento alla propulsione: «il motore nuovo deve emettere almeno il 20% di CO2 in meno rispetto al motore sostituito, oppure in alternativa il nuovo motore deve utilizzare il 20% in meno di combustibile».  La riduzione dei consumi e delle emissioni  è un principio da seguire. Per la Sardegna la scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 31 ottobre (leggi).

Il ministero del turismo finanzia la logistica sostenibile

Il Fondo Unico Nazionale per il Turismo finanzia iniziative di valorizzazione e promozione turistica in tutta Italia. C’è tempo fino al 15 settembre.  Sono contributi per enti territoriali, istituzioni culturali, fondazioni, associazioni, enti del terzo settore e partenariati pubblico-privati.

Le bike mezzo di piacere e di lavoro

Le spese ammissibili: rastrelliere, colonnine di ricarica, pensiline fotovoltaiche. I finanziamenti possono sostenere sia attività immateriali, come eventi, promozione e iniziative culturali, sia investimenti materiali, ad esempio infrastrutture turistiche o miglioramenti strutturali. Il contributo può coprire fino al 75% delle spese ammissibili, nei limiti delle risorse disponibili.

Insomma spazio a quei progetti che permettono di valorizzare il turismo sostenibile con l’incentivazione delle pedalate in ebike.  Qui il bando.

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