MeV, un’altra new-entry nel mondo dell’auto elettrica. L’azienda è di Manchester e si accinge a lanciare una citycar dal prezzo accessibile, la BeeAnywhere (letteralmente “L’ape ovunque”).
Mev Anywhere, due posti, solo quel che serve per la città
Lo sviluppo, tra design, progetto e costruzione dei primi prototipi, è durato due anni. Con un’idea ben chiara in testa, come ha spiegato il presidente di MeV, Anthony Keating, a Newmobility.global (qui l’articolo) “La mobilità a emissioni zero non dovrebbe essere limitata solo a chi può permettersi di pagare un prezzo più alto. La BeeAnywhere rende accessibili i veicoli elettrici, stimolando l’adozione di massa. E dà la potenzialità di sostituire milioni di vecchia auto inquinanti, soprattutto se sostenuto da incentivi alla rottamazione“.
Già, ma come abbattere i costi di un’auto elettrica? MeV (qui il sito web) ha combinato il know-how del National Centre for Motorsport Engineering dell’Università di Bolton con la tecnologia nei compositi avanzati del Graphene Engineering and Innovation Centre dell’Università di Manchester. Risultato: un telaio e un corpo-vettura assemblato con un numero di pezzi contenutissimo, per ridurre il costo di base.
L’ideale per un uso in sharing
Secondo Keating questo è il vantaggio di chi parte da un foglio bianco. Invece di limitarsi a mettere un cuore elettrico in vetture nate e pensate per l’endotermico, come fanno molti costruttori tradizionali.. La BeeAnywhere è stata concepita come una due-posti per la città, gestibile via smartphone con una app dedicata. E con le prestazioni e il comfort che l’uso in città richiedono, niente di più e niente di meno. L’ideale per un uso in sharing, sempre più diffuso anche nelle metropoli europee. Visto così, assomiglia molto alla Uniti One, la piccola citycar sviluppata da una start-up svedese e già in fase di prenotazione .Come si diceva, la BeeAnywhere è in pre-produzione: la presentazione ufficiale avverrà probabilmente alla Conferenza Mondiale sul Clima dell’Onu, la COP 26, che si terrà a Glasgow in novembre. Allora avremo le specifiche tecniche. E soprattutto sapremo se i buoni propositi sul prezzo sono diventati realtà.