Mettetele nei distributori le ricariche, senza rubare spazio nelle città, già troppo congestionate: è la richiesta-proposta di Davide, un lettore. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri messaggi vanno inviati a info@vaielettrico.it
Mettetele nei distributori, invece di togliere parcheggi nelle città, perché non si fa?
“Non ho un’auto elettrica, né tantomeno ne potrò avere una. Non ho possibilità economica per montare il fotovoltaico a casa, non ho un box per la wallbox, né i soldi per un’auto. Continuo a girare con una Clio diesel di 20 anni. E credo che molti siano nella mia situazione. Premesso questo, non ho nulla contro l’elettrico.Vi leggo spesso, soprattutto per quanto riguarda le lamentele su colonnine occupate o non funzionanti (leggere notizie su elettriche nuove mi fa solo sentire povero). Leggendo queste storie mi viene una domanda, senza cattiveria o malizia. Ma perché le colonnine devono stare nei parcheggi e non nei distribuitori? Perché i distributori di benzina non trovano il modo di installare qualche colonnina? Perché togliere parcheggi nelle città già carenti? Ovviamente vale per entrambi (termiche e elettriche). Immaginate se la maggioranza di auto fosse elettrica. Aumenterebbero le colonnine e diminuirebbero i parcheggi e prima o poi qualcuno occuperà gli stalli elettrici…. con un’auto elettrica. Ripeto: nessuna critica all’elettrico. Ma forse mi sfugge qualcosa e chiedo a chi ne sa di più“. Davide

Non bastano le stazioni di servizio…
Risposta. Le colonnine in molti distributori ci sono già. L’Eni ha messo le sue Be Charge nelle maggiori stazioni di servizio. Mentre un altro grande operatore come IP ha creato una società che si occupa anche di questo, IPlanet. Enel X, a sua volta, ha stretto accordi con altri gestori, tra cui Q8. Non sappiamo con quali risultati, perché non vengono divulgate informazioni in proposito, ma è evidente che limitare le colonnine ai distributori non può bastare. Serve una rete di ricarica, anche lenta, molto più capillare, un obiettivo che si può raggiungere con un minimo di studio dei territori comunali senza togliere spazio ai parcheggi. O, comunque, facendolo in modo marginale, dato che un’auto in ricarica è anch’essa un veicolo in sosta. Purtroppo finora le installazioni sono state fatte un po’ a casaccio, con colonnine in zone che in certi giorni dell’anno sono interdette al traffico. Si può e si deve fare meglio, rispettando i diritti di tutti.
– Ha 600 km veri di autonomia? VIDEO-TEST di Paolo Mariano con la VW ID.7 con la nuova batteria da 86 kWh
A questo punto devo alzare le mani perché veramente non riesco a capire quale sia il punto.
In particolare prima definisci ridicola la gestione delle ricariche per poi sminuire il problema facendo riferimento alla ricarica nei SUC perdendo “qualche minuto in più”.
Abbi pazienza, forse è un mio limite, ma ho perso il filo e non colgo più il punto della discussione.
@cvedrini la mia risposta è finita involontariamente fuori thread
Il 90 % degli italiani percorre meno di 50 km al giorno e molti di questi hanno un appartamento con relativo garage e quindi potrebbero caricare una utilitaria elettrica a casa pagando un km percorso meno che usando il metano. Accontentare tutti e subito é sempre stato difficile. Qui nessuno parla comunque del minore inquinamento che le elettriche fanno rispetto alle termiche.
Non combattere contro l’elettrico, combatti contro questo stato che non ti aiuta e si dimentica che esisti. Non è normale sentirsi povero. Reagisci, lotta!
Auguri.
Allo stato attuale delle tecnologie impiegate nessuna delle ipotesi discusse può essere realizzata o utilizzata in modo profiugo.
Almeno non adesso…vedremo nel prossimo futuro.
Tutto questo è il problema principale per la diffusione delle auto elettriche.
È impensabile montare colonnine di ricarica ad ogni lampione, le linee esistenti sono al limite del loro utilizzo.
Andrebbero fatti lavori costosi per adeguare e costruire nuova cabine di trasformazione per garantire la giusta potenza impegnata.
Farlo poi su ogni posto auto è solo fantascienza.
Provate a chiedere a Gualtieri cosa ne pensa, sa le risate…a Roma non sono in grado neanche di tenere le strade pulite figuriamoci se hanno la forza economica di una cosa del genere.
Colonnine presso i distributori, si certo ma solo ad alta potenza.
Per quali auto?
Be al momento per poche,in futuro con l’arrivo delle nuove batterie che si caricherranno in 10 minuti sarà per tutti.
Allora la ricarica sarà equivalente ad un pieno di carburante.
Quando tutto questo, non prima di 10 o 20 anni.
Pensate ad una batteria da 80kw/h ricaricata in 10 minuti.
La potenza da erogare sarà dell’ordine dei 500/800Kw.
Questo per ogni auto.
Se c’è ne sono 10 in carica significa 5/8 Mw.
Chi fornisce tutta questa energia ad un distributore?
Chi la fornisce a decine di distributori presenti nel quartiere?
Un cavo che porta 1000 ampere, potrebbe pesare 30 o 40 kili, magari deve anche essere raffreddato a liquido…
Non sarà mai manovrabile da un utente medio, ma si potrà fare solo con un addetto specifico, magari con l’ausilio di un braccio robotico.
Tutto questo potrà essere il futuro ma ci vorranno decenni.
Nel frattempo l’idrogeno avanza a ritmi pazzeschi e potrebbe diventare presto una alternativa più semplice.
Ma anche per questo ci vorranno decenni.
Basta solo aspettare, al momento godiamoci quello che passa il convento.
Nel 2025/26 vedremo la carica delle Plug in da 100/120km di autonomia, che forse segneranno l’avvio di una nuova era.
Tra endotermico e elettrico puro
“È impensabile montare colonnine di ricarica ad ogni lampione, le linee esistenti sono al limite del loro utilizzo.”
I problemi non sono tecnici, ma burocratici e di sostanziale disinteresse delle amministrazioni.
https://www.vaielettrico.it/ricarica-nei-lampioni-la-soluzione-italiana-ce-ma/
Si dovrebbe ricostruire le città, arrivare con cavi in alta tensione ai distributori e interrare i trasformatori, comunque già le ricariche a 350kw non solo male, carichi una macchina da 80kw (10%…90%) in 11minuti (sopra il 90% la carica è lenta)
Ovviamente ai pali della luce ricarica a 3kw ac, pensata per le macchine parcheggiate per la notte (ideale per chi non ha una wallbox)
Ovviamente non ti sto dando torto, i problemi ci sono e vanno affrontati, e saranno dolori se si sbaglia i tempi
Per curiosità perché si dovrebbe far passare 1.000 A su un cavo dei lampioni?
Io ricarico a casa a 6/7/8 A in 220V.
6A a 220 V significa caricare 1,2 kWh in un’ora. Se lasci l’auto ferma per 7 ore significa mettere in batteria 8,4 kWh ovvero un’auto in città ci percorre tra i 70 e i 90 km.
Quindi, come ti hanno fatto notare già altri, i carichi non sono ingestibili. Si tratta solo di voler implementare il tutto. In altri stati lo stanno facendo (chi in via sperimentale, chi ha già avviato il servizio).
Non dimentichiamoci che negli ultimi anni l’illuminazione pubblica ha adottato i LED che hanno ridotto di molto i consumi e questo potrebbe (non sono un tecnico per affermarlo con certezza) già oggi permette l’installazione in molti lampioni, forse non tutti ma comunque avremo delle postazioni senza dover rifare nessuna linea.
Ancora con sta storia. Ripeto che ho parlato con un tecnico responsabile dell’illuminazione pubblica del comune chiedendo se fosse possibile, mi ha detto che non se ne parla proprio. Cavi obsoleti risalenti a 40 anni fa, ormai impossibili da sfilare per sostituire, passare al led è stato un modo di aumentare la vita operativa sollecitandoli meno con correnti minori
Ancora con sta storia del tecnico del suo Comune. Quale Comune? E gli altri 7.900 Comuni italiani?
Sono un automobilista disabile, ho seri problemi nel prendere il cavo inserirlo e caricare, deambulando con due bastoni, ditemi come faccio? Motivo del perché non ho e non comprerò elettrico.
La cosa che potrebbe essere utile una ricarica “servito” in un distributore… ma se nell’ aria di servizio non vi è il “servito” la cosa cambia poco.
Giusta osservazione, si chiamano stazioni di servizio, ma il servizio sta scomparendo quasi ovunque ed è tutto automatizzato. Ma ci sono persone a cui risolverebbe enormi problemi.
Il problema maggiore penso sia trovare la colonnina libera..e con sufficiente spazio attorno: in AC occorre usare cavo di bordo (da tenere in abitacolo..se viaggia da solo) ; potrebbe riuscire a tenere una estremità con una mano impugnando anche il bastone….oppure aggiungere al bastone stesso un gancio per potervi attaccare il cavo…non pesa troppo (ma è sicuramente complicato; male poi quando piove).
In HPC la presa è grossa e pesante, spesso il cavo piuttosto corto…non aiuta.
Problema anche scegliere la vettura visto che talune posizioni presa sono oggettivamente scomode rispetto ad altre: le frontali o posteriori generalmente più facili da usare; segnali che a breve vedremo “dal vivo” la Nuova Panda-e con cavo frontale integrato.. per le colonnine pubbliche AC le basterebbe posizionarsi davanti all’ auto ed estrarre il cavo da inserire nella presa .. come vettura poi è abbastanza spaziosa da piccola auto da famiglia…
Non perdiamo la speranza… le innovazioni arrivano un po’ alla volta..e certi costruttori poi cercano nicchie di mercato per distinguersi… Magari ci sarà qualcuno che penserà a soluzioni specifiche (in particolare a chi ha la carrozzina! ).
E poi…se arriveremo ad avere le piastre di ricarica ad induzione … basterà parcheggiare sopra e via… In Italia arriveremo sicuramente ultimi (nonostante Stellantis sulla BreBeMi abbia da anni una pista prova che fa viaggiare auto e bus ricaricando dalla strada ! )
Bisognerebbe prevedere due prese a bassa tensione in ogni palo della luce.
Tecnicamente si può fare e costa 1 centesimo rispetto ad una colonnina ad alta potenza.
Bisognerebbe anche che i comuni si svegliassero, però…
https://www.vaielettrico.it/ricarica-nei-lampioni-la-soluzione-italiana-ce-ma/
Eugenio sai cosa penso che la soluzione Lampioni,che in città e nei centri credo possa essere l’unica ragionevolmente fattibile ,costa troppo poco e come sempre quello che costa poco quasi sempre da molti non è ben visto e questo è un mistero mi sfugge il vero motivo,ma sono certo che ci sarà.🤣🤣🤣🤣🤣🤣
Se non erro, dovrebbero arrivare sovvenzioni per l’installazione di HPC nelle stazioni di servizio (non ho voglia di andare a pescare il link ma ho letto la notizia da poco…).
Poi ovviamente il servizio deve essere supportato da colonnine lente, ma credo in futuro non esisteranno più stalli dedicati, semplicemente se trovi posto, parcheggi e connetti come già accade sulle nuove colonnine A2A a Milano.
Concordo in pieno.
Il punto, sottolineato in altri commenti, è che occorre capire che l’auto elettrica permette cose che l’auto termica non permette:
• l’auto termica siamo obbligati a portarla a fare rifornimento, e mentre non la usiamo non si rifornisce da sola;
• l’auto elettrica, invece, può essere ricaricata con calma mediante colonnine AC a bassa potenza tutte le volte che non la stiamo usando (non sto qui ad elencare le possibilità, ma sono davvero tantissime). E in più, se necessario, possiamo anche portarla a ricaricare alle colonnine HPC per brevi rabbocchi mentre siamo in viaggio.
Quindi:
• Le ricariche veloci servono soprattutto quando si viaggia, per lavoro o per piacere, e si deve ricaricare alla svelta per proseguire il viaggio. Poi qualche HPC qua e là anche in città non guasta, ovviamente, ma non sono e non possono essere la soluzione per la ricarica quotidiana, proprio perché con l’auto elettrica ho la comoda alternativa al doverla “portare” a ricaricare.
• Per i quartieri residenziali e per i quartieri industriali, artigianali, commerciali, ecc., dove le auto rimangono parcheggiate in strada per ore e ore, occorre davvero che si installino a tappeto delle economiche colonnine AC a bassa potenza (3 kW, come una normale fornitura domestica) e prese nei lampioni (ancora più economiche, dato che i lampioni già offrono sostegno e allacciamento alla rete elettrica), tipo https://www.vaielettrico.it/arrivano-a-milano-le-colonnine-city-plug-a2a-4-000-di-punti-di-ricarica/ oppure https://www.vaielettrico.it/ricarica-nei-lampioni-la-soluzione-italiana-ce-ma/
Tutto vero… ma già oggi, nella mia zona, Nord-Ovest, è raro vedere HPC occupate… e ancche le 22KW sono sempre libere…
Ho paura che il giorno che serviranno… saranno ormai da manutenere…
Diverso vedere invece HPC ibere nelle/vicino le grandi rotte autostradali…durante i periodi estivi.
Ma veramente caricare a 2Kw ai lampioni, sarebbe interessante, come sarebbe interessante che nei box auto riescano poi ancora ad entrare i veicoli… se crescono ancora di dimensioni, sarà dura…
Noi abbiamo la possibilità, dopo anni e anni di sacrifici per farlo, di poter caricare a casa, e le 2 BEV le carichiamo a casa, abbiamo caricato fuori solo durante le vacanze estive…
Le amministrazioni comunali dovrebbero poter insistere sull’adeguamento degli immobili alla carica dei veicoli elettrici…con una road map ventennale… ma mi viene da ridere ad un approccio serio su questo fronte.
Buona giornata a tutti!
Questo è un problema diverso.
Ad oggi, purtroppo, tante, troppe colonnine risultano essere state dislocate a caso, senza un’analisi delle effettive necessità delle varie zone delle città, e hanno quindi finito per essere usate pochissimo.
Tornando a bomba, dovunque si sia costretti a parcheggiare in strada (quartieri vecchi, centri storici, ecc.), occorre che le amministrazioni comunali adottino progetti come https://www.vaielettrico.it/arrivano-a-milano-le-colonnine-city-plug-a2a-4-000-di-punti-di-ricarica/ oppure https://www.vaielettrico.it/ricarica-nei-lampioni-la-soluzione-italiana-ce-ma/.
Questi progetti a bassa potenza (max 3 kW per colonnina, come una fornitura domestica), fra l’altro, possono essere facilmente implementati installando inizialmente giusto alcune colonnine, aumentandole poi all’aumento delle auto elettriche che fanno capo a quel determinato quartiere. Niente di complicato, dato che all’estero lo stanno già facendo, ma in Italia… 🙁
Torno a dire… completamente d’accordo…
Se non ricordo male, Eni aveva detto che metteva colonnine plenitude in tutti i suoi distributori ma non mi pare l’abbia fatto.
Lo ha fatto in alcune stazioni di servizio ( constatato personalmente) e nei parcheggi di alcuni supermercati Carrefour, poi pare che, al cambio di management, abbia optato per rinunciare a parte delle nuove installazioni per cui aveva addirittura vinto un bando.
Nuovo management nominato da questo governo.
Stanno aspettando i soldi del PNRR (ovvero i soldi delle tasse dei cittadini che pagano).
Sai com’è! Si fanno più soldi se i costi li sostengono gli altri al posto tuo.
Caro Davide, le colonnine non si mettono nei distributori perché l’auto elettrica non è quella termica, quindi le colonnine devono essere diffuse e vicino alle case, così uno parcheggia per la notte e ricarica la macchina.
Anche tu che non hai la possibilità di avere un box pensa quanto sarebbe comodo avere una “presa” sottocasa.
L’obiettivo deve essere quello che ogni parcheggio abbia la sua presa, così il problema non si porrebbe.
E poi pensa a quanti parcheggi si potrebbero recuperare eliminando i distributori…
Idealmente la stessa soluzione sarebbe da implementare anche nei quartieri industriali, dove si potrebbe ricaricare a bassa potenza mentre si è al lavoro.
Che èanche il momento migliore per sfruttare direttamente le rinnovabili da fotovoltaico.
Christian ma per favore metti i piedini per terra ogni parcheggio una colonnina, un lavoretto da niente con una devastazione cittadina niente male e costi inimmaginabili.
C’è anche da considerare che i distributori, spesso, sono su terreni privati quindi risulta difficile “imporre” qualcosa a meno di accordi commerciali tra privati mentre i parcheggi sono su suolo pubblico.
La vera soluzione sarebbe quella di non riservare gli stalli alle auto elettriche ma di formire ogni stallo di una colonnina, purtroppo è una soluzione molto costosa.
Concordo che per i quartieri residenziali è industriali le colonnine in ogni stallo siano una delle soluzioni assieme a due prese per lampione, economicissime perché nei lampioni c’è già tutto predisposto e mancano giusto le prese.
E in entrambi i casi saranno ovviamente a bassa potenza, max 3 kW (perfetti per ricaricare di notte o mentre si è al lavoro), colonnine che costano una frazione di quelle HPC.
Concordo con Davide che per molti guidatori passare 15-20 minuti in area di servizio con ricarica BEV (magari nel caffè -shop del distributore… magari con Wi-Fi) potrebbe essere comodo e piacevole…conosco molti che lo fanno da anni…con auto termiche.
Purtroppo… faccio notare a @Davide che poi quelle BEV, una volta ripartite belle cariche, andranno comunque parcheggiate da qualche parte… Quindi il problema degli scarsi parcheggi resta. Forse nelle città italiane andrebbero realizzati parcheggi multipiano (anche dotati di ricarica lenta) per uso “scambiatore” presso stazioni treni etc oppure anche vicini a grossi insediamenti industriali ed artigianali (nella mia città son presenti tanti capannoni sfitti… potrebbero essere utilizzati anche così…)
Ma chi è un bambino?
‘Immaginate se la maggioranza di auto fosse elettrica. Aumenterebbero le colonnine e diminuirebbero i parcheggi’
Perché le auto elettriche occupano 2 posti?
Perchè se lo stallo è di ricarica non è di parcheggio.
L’origine del disagio è proprio nella confusione tra parcheggio e ricarica, sopratutto nei luoghi già intasati.
Quanti episodi di utilizzo della ricarica a bassa potenza per parcheggiare gratis nei centri storici ci è capitato di notare?
Ma, trattandosi di una minoranza, è anche naturale. Ovvio che se le auto elettriche fossero la maggioranza i posti di ricarica potrebbero essere molti di più e non sarebbero quasi mai inutilizzati. Quello che dà fastidio oggi è vedere gli stalli vuoti e inutilizzati, e per “sistemare” questa anomalia la soluzione è semplicissima ovvero una maggiore diffusione di auto elettriche. Poi se uno si vuole tenere cara l’auto a benzina resta libero di andare a rifornire al distributore, no?
Per aver gli stalli occupati maggiormente bisognerebbe in primis abbassare i costi.
Nel mio caso, da circa un anno, ho smesso di ricaricare alle colonnine pubbliche. Solo poche ricariche ai supercharger di Tesla aperti a tutti.
Con questi prezzi alle colonnine le BEV le compreranno sempre in pochi….
Ma un commento nel merito, anziché sfottere come al solito fate su questo sito?
Volete colonnine in tutti i parcheggi e poi vi lamentate se aumenta il costo il kWh. Il posto per ricaricare sarà il distributore. Forse stanno rallentato gli investimenti in colonnine perché in futuro la ricarica sarà rapida?
No, le colonnine HPC non sono la soluzione a tutto per i motivi ottimamente spiegati nel commento giusto qui sotto da @Marcello, che evidentemente le è sfuggito.
La risposta è presto data. Dal punto di vista del “rifornimento di energia” non bisogna pensare all’auto elettrica come ad un’auto termica, non bisogna pensare di “andare al fare il pieno”, anche perché per un’auto elettrica, con la tecnologia attualmente in uso, se pensassimo di “andare a fare il pieno” ad una colonnina quick ci metteremmo ore. Il concetto è ribaltato. Metto la macchina in carica quando non la uso e sarebbe comunque in sosta, da cui l’esigenza di avere colonnine di ricarica (anche lente a questo punto) dove lascerei l’auto per parecchi minuti o addirittura ore, quindi centri commerciali, supermercati, impianti sportivi (piscine, palestre, stadi), il luogo di lavoro, parcheggi di interscambio con la metropolitana, parcheggi turistici…
Dove invece non ho tempo di fermarmi se non per un caffè o un panino, allora vanno installate, e così è infatti presso le stazioni di servizio in autostrada, colonnine HPC che ricaricano l’auto in 20/30 minuti, che è il tempo credetemi che ho cronometrato nei viaggi di quest’estate per parcheggiare, fare la fila per il bagno, fila alla cassa e al banco del bar, far fare i bisogni al cane e sgranchirmi un po’ le gambe.
Risposta perfetta, non avrei saputo dirlo meglio! 👍🏻
Le auto elettriche non sono termiche: è una banalità che per chi non le possiede non è facile comprendere.
Leonardo anche questa è una affermazione che cerco di comprendere ,ma non ci riesco anche se vado in elettrico da quattro anni.
Dopo l’ ovvio che le differenziano , sono auto con alcuni vantaggi a favore delle Bev per quanto riguarda la ricarica,se fatta dal box di casa,non inquinano sono silenziose ecc e alcuni svantaggi,dovuti soprattutto alla gestione ridicola delle ricariche . Ma sono sincero ho sia la BEV che la termica e a parte quello che ho detto in precedenza non ci trovo quella enorme differenza anzi il mio utilizzo è identico quando mi serve faccio il pieno alla Bev nei SUC e al distributore per la ICE qualche minuto in più per l’ elettrica tutto li.
Leonardo In particolare in questo caso l’obiezione è: tu hai la colonnina sotto casa mentre io no, però non vorrei caricare comodamente sotto casa come fai tu, preferisco andare al distributore, come ho sempre fatto.
Se pensa di fare riferimento al sottoscritto ,ritenendomi invidioso di quelli che hanno la colonnina sotto casa , si sbaglia di grosso io ricarico non sotto casa io ricarico praticamente in casa , guardi la colonnina di ricarica è l’ultimissimo dei miei problemi e se non l’avesse ancora capito le ricordo che la mia abitazione è una fattoria ristrutturata 32 anni fa con due impianti FV ho due box in uno una ID3 e nell’ altro una full ibrida la distanza che intercorre fra la mia porta di ingresso e il box non più di 8 passi e senza un gradino . Mettere in ricarica la ID3 equivale entrare nel box smontare e inserire la spina diciamo due minuti . Ritiene che possa minimamente essere invidioso di chicchessia abbia anche una ricarica sotto casa .
Beh, grazie a Graziella: “io carico a casa e quindi non vorrei la colonnina se non potessi farlo”. 🤷
E chi non vive in fattoria secondo lei dovrebbe andare a rifornire magari a uno o più chilometri di distanza (e di traffico cittadino) invece che collegare l’auto alla colonnina sotto casa.
Leonardo mi scusi e credo di averglielo già suggerito , se non riesce a replicare con un minino di coerenza non risponda e si rilegga quello che ha scritto,mai e poi mai ho scritto e pensato quello che lei mi attribuisce anzi vorrei che tutti possedessero una bev che tutti potessero caricare nel loro box e che avessero condizioni economiche eccellenti . Quello che crede lei di capire è irrilevante.
A me non dispiacerebbe avere colonnina fast ad ogni distributore e magari a ogni supermercato, centro commerciale, zona industriale…
Un utilizzatore medio potrebbe, con una ricarica fast da 10/15 minuti, coprire 3/4 giorni di utilizzo… sarebbe una bella svolta…
L’utilizzo sarebbe paragonabile a chi oggi usa il metano, senza la limitazione degli orari di accesso…
E non le piacerebbe piazzare l’auto in carica alla sera e trovarla col pieno alla mattina^ Io lo faccio tutte le volte che mi serve perchè ho una colonnina pubblica lenta sotto casa (mentre il distributore di benzina più vicino è a quasi un chilometro e dovrei aspettare 10-15 minuti girandomi i pollici)
Vede Massimo la risposta se l’è data da solo lei ha una colonnina sotto casa. Se invece fosse a un paio di km se la trovasse già occupata per tutta la notte e lei avesse l’ assoluta esigenza di ricarica,si sposterebbe alla più vicina che ne so a tre km e poi a piedi verso casa per tornare alla mattina, o ricaricherebbe in una quindicina di minuti in in hpc per poi parcheggiare sotto casa come abbiamo sempre fatto?
Tutti dovremo avere una wall box in garage e una colonnina sotto casa, visto che la corrente elettrica arriva in tutte le case. Le colonnine HPC, ch costano venti volte più delle AC, dovranno servire solo alle ricariche nei lunghi viaggi.
La domanda però è emblematica, e non è la prima volta che salta fuori tra i commenti: pensa se esistesse la possibilità di rifornire le auto mentre sono parcheggiate… subito arriva l’obiezione: no, vogliamo andare a rifornire al distributore come abbiamo sempre fatto.
In particolare in questo caso l’obiezione è: tu hai la colonnina sotto casa mentre io no, però non vorrei caricare comodamente sotto casa come fai tu, preferisco andare al distributore, come ho sempre fatto.
In pratica c’è una difficoltà generale a metabolizzare il fatto che le auto elettriche non sono come quelle a benzina.
🤷
Massimo Tutti dovremo avere un box o una colonnina sotto casa ,ho messo mi piace alla sua risposta per il grande ottimismo dimostrato. Alle attuali condizioni quello che lei auspica e che io auspico non lo trovo ne credibile ne realizzabile . Azzardo una sola ipotesi forse fattibile e già esposta , ricariche cittadine in ogni lampione max un paio di kW senza limiti di tempo .
Vero è che l’installazione delle colonnine di ricarica in strada sembra essere studiata proprio per farle odiare da chi non ne usufruisce. Vicino a casa mia sono riusciti a togliere ( in una zona carente al massimo di parcheggio) ben 4 posti auto per realizzare due ricariche…. Che a qualcuno meno civile girino le scatole e si riprenda i parcheggi spariti non è scusabile ma comprensibile. P.S. Sono fra i fortunati proprietari di box, quindi super partes.
Davide bella e logica domanda sono anni che in molti se la pongono io per primo infatti se il sistema ha funzionato per le termiche non si capisce perchè non dovrebbe funzionare per le BEV , ma verrò pesantemente criticato, un bel totem con le varie offerte benzina gas diesel e KW offerta chiara ricarica protetta pagamento certo con carta o bancomat , nessuno parcheggiato e colonnine funzionanti , ricarica HPC ovviamente , nessuna discussione nessuna APP nessun casino tutto chiaro semplice immediato , qualcosa ultimamente si sta muovendo in questi termini ma a mio parere era la prima cosa da fare. Così ha quasi fatto Tesla e pare che abbia funzionato.
A volte penso vedendo le piccole stradine di città con centinaia di auto parcheggiate in fila indiana a quando saranno tutte elettriche come faranno a caricare , ogni stallo una colonnina , si verrà a creare una cosa che molti non ricorderanno i tetti coperti di centinaia di migliaia di antenne , una ogni tv foreste di antenne e foreste di colonnine , non è credibile , alle attuali condizioni unica forse fantasiosa soluzione affogare in ogni parcheggio una piastra di ricarica a induzione come per il telefono , sarà realizzabile dubito , sono invece certo che le nuove tecnologie relative alle batterie consentiranno ricariche velocissime e con grandi kilometraggi si farà il pieno di kw al distributore ,mi auguro ormai di soli kw e si parcheggerà in fila come ora . Staremo a vedere ,almeno nel mio caso me lo auguro fortemente.
L’utente non ha tutti i torti. Le città tra carichi-scarichi, posti per invalidi e posti riservati hanno già pochi parcheggi, toglierne altri non è proprio il massimo. Non parlo tanto delle grandi città dove ormai in centro non ci abita più nessuno e comunque ci sono discrete reti di metro e tram, ma nella media provincia italiana anche chi abita in centro non può prescindere dall’ auto
quando non ci saranno piu’ auto termiche in circolazione i posteggi si faranno nei distributori , risolto !
Amen. Alla fine è un limite del termico quello di avere bisogno del “distributore” perché devi stare la con la macchina per fare il pieno.
Io la lascio in parcheggio sotto casa a caricare e la trovo carica. La termica la lascio nel parcheggio sotto casa ma resta sempre allo stesso livello di carburante.
Il tipo di ragionamento che fa odiare l’elettrico, del tipo alla marchese del Grillo.
Da quando in qua per parcheggiare chiedi quanta benzina ci sia nel serbatoio? e quando arrivi alla colonnina e trovi un auto attaccata con la ricarica terminata cosa pensi? ..forse la stessa cosa che viene in mente ad un termico che non trova posto sotto casa con due o tre stalli di ricarica liberi?
Alla fine si finisce sempre per odiare ciò che è diverso, o non è “normale”. Non è il ragionamento che fa odiare le auto elettriche ma il fatto che non si possano incasellare e piegare a funzionare come le auto a benzina o diesel.
bravo hai trovato il modo per avere un posto macchina gratis la ricarichi lentamente fino a quando ti serve. Fino a quando arriverà un altro come te nella tua via poi ti lamenterai. Grande senso civico il tuo!!!!!!!!!
Non attribuisca a Ilariovs cose che lui non ha detto. Grazie.
Quando ne arriverà un altro serviranno altre colonnine, possibilmente (ed è possibile) poco invasive.
Poi ne serviranno altre, poi altre… a mano a mano che cresceranno le EV.
O che forse ai primordi delle auto a benzina c’era tutti i distributori che ci sono oggi?
Ilaiovs si certo la metto in ricarica sotto casa e la mattina la trovo carica , fintanto che troverà le colonnine vuote e quando arriverà a casa e saranno tutte occupate per ore e ore come farà.