Metterò una wallbox nel parcheggio della mia pizzeria. Consigli?

wallbox pizzeria

Una wallbox nel parcheggio dell’azienda (un ristorante pizzeria) per ricaricare l’auto privata ma anche, su richiesta, quella dei clienti: Alessandro ci chiede qualche consiglio, Vaielettrico risponde. Per scriverci: info@vaielettrico.it

Servirà a me, ma anche ai miei clienti

Vi scrivo per avere qualche informazione riguardo l’acquisto di una wallbox. Guido un’auto elettrica con grande soddisfazione ormai da qualche mese e l’ho sempre ricaricata nel parcheggio della mia attività, ristorante con pizzeria, con una semplice presa schuko.  Recentemente abbiamo fatto alcuni lavori di ristrutturazione nel parcheggio e abbiamo predisposto uno spazio per l’installazione di una colonnina wallbox.

Ho fatto una ricerca su internet e l’offerta è talmente ampia che non so cosa pigliare. Sapreste darmi qualche suggerimento o consiglio per l’acquisto? Considerando che abbiamo un impianto fotovoltaico da 20 kw e una potenza di contatore 2G di 25 KW.  L’utilizzo sarebbe prevalentemente privato, però non escludo di farlo utilizzare su richiesta, ai clienti del ristorante.

La colonnina è in uno spazio all’aperto a circa 2 metri di distanza dal contatore. Ho fatto fare un paio di preventivi ma la differenza di prezzo era notevole; da un minimo di 800 euro circa a  un max di 7000 euro da un’azienda leader del settore. Tutte proponevano wallbox da 11 – 22 KW.

Quali sono i parametri da considerare per la scelta? Una delle proposte ricevute, mi forniva la wallbox già predisposta per l’installazione, con la loro assistenza, da un nostro elettricista.
Per l’installazione è necessario il progetto di un tecnico? Alessandro Zerbini

Nessuna burocrazia. Ma se vuole farsi pagare…

Risposta- Installando la wallbox in uno spazio privato e all’aperto non c’è nessuna necessità di richiedere un progetto; può affidarsi al suo elettricista senza alcun passaggio burocratico.

Se intende offrire la ricarica ai clienti, non dovrà nemmeno preoccuparsi di installare un dispositivo in grado di contabilizzare i kWh erogati.  Tenga presente che la potenza di ricarica in AC delle auto elettriche varia da 7,4 a 11 kW (e 3 kW al massimo per le ibride plug-in). Quindi può facilmente calcolare il costo a suo carico  per ogni ora di permanenza di un cliente nel suo esercizio.

wallbox pizzeria
(foto tratta dal sito di Sagelio e non riferita all’hotel di cui si parla nell’articolo).

In questo caso dovrà optare per una wallbox con due caratteristiche principali: il bilanciamento dei carichi per evitare sovraccarichi e l’integrazione con il suo impianto fotovoltaico per massimizzare l’autoconsumo. Sul mercato trova tante wallbox con queste caratteristiche, a prezzi che non dovrebbero superare i 1.500 euro. E con un migliaio di euro in più, anche con la possibilità di collegare due vetture contemporaneamente. Si ricordi anche che molte Regioni offrono incentivi per l’installazione di wallbox nelle strutture ricettiva.

Se opterà per offrire il servizio a pagamento dovrà risolvere qualche problema in più. Sia lato wallbox, che dovrà  registrare i prelievi dei clienti, sia lato amministrativo-contabile. Può addirittura  affidarsi ad operatori specializzati (per esempio Repower oppure Sagelio) che si occupano  di entrambi gli aspetti, gestione contabile compresa. Addirittura inserendo il suo impianto nelle loro App – come privato ad uso pubblico – dandone visibilità all’esterno.

  • LEGGI anche “Ricarica domestica: è un must, ma che rompicapo!” e guarda il VIDEO

 

Visualizza commenti (6)
  1. Io, da cliente che va al ristorante/pizzeria, sarei già contento di trovare una wallbox da 7 kw che sono 40/50 kilometri di autonomia.
    Per l’utilizzo va considerato che per ogni “turno” (pranzo/cena) di una/due ore, si caricano 1, max 2 auto per singola presa.
    Il prezzo, per non perdere tempo a rilevare conteggi, ecc., lo farei a forfait orario:
    il cliente chiede di caricare, gli do la card rfd per far partire e chiudere la ricarica e gli addebito xxx euro l’ora (più 20 euro se perde la card).

    1. Alessandro D.

      Scusi, ma nelle condizioni operative da lei descritte (prezzo a forfait orario) perchè spendere per una wallbox con RFID card quando basta accendere e spegnerne una “basic” con un banale interruttore dentro al quadro o simile e regolarsi con l’orologio scrivendo l’ora su un bigliettino se proprio proprio?
      Ma vi piace così tanto farvi derubare eh? :))))))))
      No, ditelo, perchè mi metto a installare wallbox…

      1. Egregio Alessandro D., in linea generale concordo con Lei ma, nello specifico, cercando di immaginare la situazione:
        Il sig. Zerbini lavora dentro il ristorante ed è indaffarato tra comande ecc. e non credo abbia il tempo per uscire ad attivare la wall box o andare al contatore o mettersi a segnare anche il numero di KW; quando l’avventore arriva nel locale il cameriere che lo fa accomodare da la rfid e più o meno sa l’orario. in fin dei conti stiamo parlando di sessioni da ca. 10 Kw, praticamente due caffè che potrebbe anche offrire!
        Diverso se vuole investire in grande o dare un pezzo di superficie a qualche operatore che si mette la propria colonnina.
        A proposito, “perchè spendere per una wallbox con rfid card…”: ma Lei ha una wallbox? Praticamente tutte prevedono questa funzione.

  2. Alessandro D.

    Qualche consiglio sparso

    Bisogna subito suddividere le due casistiche: si vuole la cosa come un benefit gratuito o un servizio a pagamento? Entrambe le cose hanno senso, analizziamo i due casi

    1) benefit gratuito

    La ricarica viene vista come un plus per “fidelizzare” il cliente, non può quindi diventare una passività più o meno gravosa. Ricordiamoci che i conti non si fanno sul singolo cliente, ma sulla totalità dei clienti nella durata dell’esercizio, e gutta cavat lapidem.
    Quindi sarebbe già grasso che cola, nell’ottica di un regalo, mettere a disposizione una ricarica a 16 ampere. Questo abbassa notevolmente i costi di installazione e la “problematicità” tecnica dell’impianto, con una spesa che in ambito pubblico nella peggiore delle ipotesi non dovrebbe superare occhio e croce i 1000 euro contando anche manodopera e IVA. Poi chiaramente ignoro eventuali problematiche tecniche che non ci sono state esplicitate.

    2) NON è un benefit gratuiro.

    Innanzitutto ricordarsi sempre (facendola breve) che per legge NON si può vendere la corrente elettrica. Però si possono vendere tante altre cose: si può vendere il tempo di occupazione di un parcheggio, oppure si può vendere un generico “servizio di ricarica”. Due situazioni che, casualmente, avranno un costo suppergiù paragonabile ai circa 0.40€ al kilowatt che grossomodo immagino siamo d’accordo essere un prezzo che accontenta tutti.
    In questo caso giova installare una wallbox che da un lato dia una bella caricatina ogni ora, dall’altro non costi un capitale a chi la installa. Direi che una onesta 32 ampere in monofase dovrebbe essere la quadra, il nostro amico si sceglierà marca e modello di suo gusto.
    Per la misurazione della corrente erogata basterà un normalissimo contaconsumo da pochi euro, a monte della wallbox. Anche in presenza di app o gestioni informatizzate, consiglio caldamente una cara vecchia “macchinetta” che metta molto chiaramente nero su bianco il “prima e il dopo”, evitando le spiacevoli questioni che prima o poi in assenza di dati immediatamente verificabili si hanno sempre per questo tipo di servizi.

    Altre cose, sinceramente, le lascerei perdere. Impelagarsi con la trifase vuol dire infilarsi in questioni tecnico-legali che rischiano di alzare inutilmente le spese.
    Ricordiamoci sempre che se il Nostro di mestiere fa il ristoratore, quello è il suo lavoro. Non il provider di ricarica. Quindi ottima idea quella di mettere la wallbox, ma non deve diventare più “fastidiosa” che vantaggiosa, e 22 kw o 7000 euro di preventivo sono semplicemente frutto di incapacità di valutare le reali necessità del cliente o (peggio) una tentata truffa legalizzata.

    1. A prescindere da cosa vorrà montare, se la wallbox viene installata sotto il contatore del ristorante per legge serve il progetto di un libero professionista. ( potenza superiore ai 6 kw e luogo pubblico(

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