Un metrò sull’acqua? Prende forma in India, nella città portuale di Kochi, 1,5 milioni nello stato del Kerala, grazie alla collaborazione di tre giganti internazionali: il cantiere indiano Cochin Shipyard, Siemens Energy e gli svedesi di Echandia Marine per le batterie.
Il Kochi Metro Rail per collegare 10 isole con la città

Il piano prevede il collegamento della città con 10 isole lungo 16 rotte e 38 stazioni grazie a 78 traghetti full electric da 24 metri e con sistemi di automazione che possono accogliere 100 passeggeri. Una rete che ricorda Venezia per estensione, ma un servizio pubblico di mobilità passeggeri e merci tutto elettrico. Ancora non sono stati rilasciati i dettagli sulla potenza dei motori e la capacità delle batterie.
L’India sta puntando sulla mobilità elettrica su acqua a iniziare dalle piccole imbarcazioni usate nelle cerimonie tradizionali (leggi qui) e con Cochin Shipyard che esporta tecnologia nel mondo.
Il più grande cantiere indiano, Siemens e gli svedesi del e-traghetto Movitz

La commessa a Siemens _ parliamo dei componenti elettrici della propulsione dei primi 23 traghetti sulla flotta totale di 78 _ è stata ordinata dal Cochin Shipyard. Il cantiere indiano, conosciuto come CLS, creato dal governo Indiano nel 1972 e che costruisce navi anche per diversi Paesi europei e del Medio Oriente. Il contratto con Siemens Energy è stato firmato in giugno 2020 e annunciato nei giorni scorsi con un comunicato stampa. Un’ottima commessa per il marchio globale tedesco che oltre il sistema di propulsione elettrica assicura l’integrazione con le batterie del fornitore svedese Echandia che ha una ricca esperienza nei traghetti elettrici (leggi qui).
Dal metrò alle navi elettriche autonome per la Norvegia


Il 25 novembre scorso si è tagliato il nastro per le piastre elettriche delle due navi elettriche autonome in costruzione per ASKO Maritime AS: due unità da 67 metri alimentate da un pacco batteria da 1846 kWh. L’obiettivo è un sistema completamente autonomo che permetterà ad ASKO di trasportare 16 rimorchi completamente carichi in un solo giro attraverso i fiordi. Il progetto è finanziato dal governo norvegese e prevede la riduzione del trasporto merci terrestre.
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parole, parole e soltanto parole…… le amministrazioni pubbliche dovrebbero dare immediatamente il buon esempio iniziando a sostituire gli inquinanti mezzi pubblici (circolano ciminiere che hanno più di vent’anni) con mezzi elettrici e dare particolari incentivi per sostituire i taxi e per le centinaia di furgoni che entrano in città per le consegne di merci.
Caro Federico grazie per il contributo, noi ogni giorno con le nostre parole cerchiamo di documentare la transizione ad un sistema energetico più pulito.
molto interessante, potrebbe essere utilizzato anche a venezia ?
Certo, ma a Venezia, purtroppo, per il trasporto pubblico si parla quasi solo di ibrido