
Messerschmitt, Genesis, BMW e VW: notizie flash, dal trabiccolo anni ’50 che rinasce a batterie alla cargo-bike Volkswagen. L’elettrico non finisce di stupire. E sono i tedeschi i più fantasiosi smontando il luogo comune che li vede mosci…
Messerschmitt resuscita il Kabinroller a 3 ruote
Il bello dell’elettrico è anche che ridà vita a veicoli del passato che sembravano morti e sepolti. Come questo Kabinroller Messerschmitt, un trabiccolo a tre ruote. L’azienda tedesca lo costruì dopo la 2° guerra mondiale, essendole stato vietato di produrre aerei (aveva usato lavoratori ebrei come schiavi). La versione 2.0 a batterie, denominata KR-E5000 è prodotta a Malaga, in Spagna, e i primi clienti tedeschi la aspettano per maggio. Il layout conserva l’interno “tandem” con spazio per due persone. Ruote da 10″.
Il motore elettrico da 5 kW (6,7 CV) è sufficiente per spingere il Messerschmitt KR-E5000 Kabinroller fino a 90 km/h. il pacco-batterie non va oltre 1,4 kWh di capacità, ma l’azienda assicura che il veicolo è talmente leggero (occhio alla sicurezza…) da garantire 80 km di autonomia. Ma c’è la possibilità di avere una batteria con capacità doppia. Prezzo annunciato: 13.600 euro, comprese spese di consegna. Non ridete: pare proprio che le prenotazioni non manchino…
Messerschmitt e…ecco la la nuova VW elettrica

Sì, tedeschi scatenati. La Volkswagen più economica? Eccola, è una cargo-bike, elettrica naturalmente, che verrà lanciata entro l’anno. Farà parte della gamma dei Veicoli commerciali della Casa di Wolfsburg, tra furgoni e camioncini. Con l’idea (ormai acquisita) che per le piccole consegne in città non servono bestioni a quattro ruote, ma veicoli molto più agili che possono entrare in tutte le ZTL. Il numero uno di Volkswagen Commercial Vehicles, Carsten Intra, si è fatto fotografare con il nuovo modello in occasione della Giornata mondiale della terra. E, come spesso accade, le cargo-like sono capaci di strappare un sorriso a chi le utilizza, al posto dei musi lunghi di chi cerca di districarsi in città con l’auto.
Un’altra elettrica da Hyundai: la Genesis G80
Il gruppo Hyundai continua a sfornare nuovi modelli elettrici. Al Salone di Shangai è stata la volta del marchio premium Genesis a presentare la sua prima auto a batterie, la Electrified G80, versione elettrica della berlina di lusso in vendita da qualche anno. La G80 sarà disponibile solo con trazione integrale, con due motori da 136 kW di potenza ognuno e 350 Nm di coppia sugli assi anteriore e posteriore. Potenza complessiva 272 kW, coppia combinata a 700 Nm, con accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,9″.
Batteria da 87,2 kWh, con autonomia dichiarata di oltre 500 km, ma secondo lo standard NEDC piuttosto generoso: il range reale dovrebbe essere sui 400 km. La Electrified G80 si basa sul sistema a 800 volt, già visto sulla Ioniq 5 e la Kia EV6, e dovrebbe ricaricare nelle colonnine HPC fino a 350 kW. Genesis parla di 22 minuti per riportare la batteria da 10 a 80%. Da notare il tetto ricoperto di pannelli solari, con potenzialità di 3,6 kW.
Entro il 2025 il prototipo BMW con batterie allo stato solido
La BMW lavora a un prototipo di auto elettrica con batterie allo stato solido e lo mostrerà “ben prima del 2025“. Sulle auto di serie queste celle arriveranno entro il 2030, una svolta nella diffusione delle EV. Gli accumulatori allo stato solido, infatti, a parità di peso garantiscono maggiore autonomia e durata a un minor costo. La Casa di Monaco ha ricevuto finanziamenti sia dalle autorità tedesche sia dalla UE nel quadro del programma IPCEI. Per ora i fondi a disposizione sono 128 milioni di euro, di cui 68 dalla stessa BMW. “Con progetti come questo, sarà possibile stabilire con successo la catena del valore delle batterie in Germania e in Europa“, commentato il ministro dell’Economia Peter Altmeier, “garantendo posti di lavoro sostenibili“. “Vogliamo aumentare in modo significativo la densità energetica delle celle e ridurre i costi di utilizzo“, dice il n.1 di BMW Oliver Zipse. “Ridurremo in modo significativo l’uso di materiali primari per garantire batterie veramente green“. Anche la Volkswagen lavora a questa tecnologia con QuantumScape . Qui altre info.
Mi sa che c’è un refuso :
“Da notare il tetto ricoperto di pannelli solari, con potenzialità di 3,6 kW.”
è stata aggiuntata una k minuscola di troppo :-))
ciao da Paolo