Con eActros 600 Mercedes mette in strada il camion elettrico per le lunghe percorrenze: 500 km senza fermarsi, fino a 1000 rispettando le soste previste dalla legge. Il prototipo è del 2021 (leggi qui), sarà ordinabile entro la fine del 2023. Consegne previste nel 2024.
“Il camion elettrico sostituirà la maggior parte dei diesel”
La casa tedesca punta sull’elettrificazione. Nel comunicato stampa parla del suo camion elettrico come “nuovo standard in termini di tecnologia, sostenibilità, design e redditività“. Nel sito dedicato ai trucks, una sezione è riservata a eActros 600. Mercedes scrive che “il camion elettrico sostituirà a lungo termine la maggior parte dei camion diesel del segmento“. Ci vuole tempo, ma questa è la strada.
Vediamo i dati: “Autonomia di 500 chilometri senza ricarica intermedia, ma sono possibili ben più di 1.000 chilometri al giorno con ricarica intermedia durante le pause prescritte dalla legge“. Pesa fino a 44 tonnellate, portata utile di circa 22 tonnellate con rimorchio standard.
Su Mercedes eActros tre batterie LFP per 621 kWh
L’eActros 600 dispone di tre pacchi batteria, ciascuno da 207 kWh. Offrono una capacità totale di 621 kWh e sono formate da celle al litio ferro fosfato (LFP). L’azienda annuncia una lunga durata. “Gli ingegneri hanno progettato l’eActros 600 per soddisfare gli stessi requisiti di durata del veicolo e dei componenti di un Actros convenzionale a lungo raggio per carichi pesanti comparabile. Ciò significa fino a 1,2 milioni di chilometri in dieci anni di funzionamento“.
E dopo? “Lo stato di salute della batteria dovrebbe essere ancora superiore all’80%. Inoltre, a differenza di altre tecnologie di celle batteria, con la tecnologia LFP è possibile utilizzare circa il 95% della capacità installata. Ciò rende possibile un’autonomia maggiore con la stessa capacità della batteria installata“.
Mercedes-Benz Trucks ha sviluppato un nuovo assale elettrico da 800 volt con due motori elettrici e una trasmissione a quattro velocità. I motori elettrici generano una potenza continua di 400 kW e una potenza di picco di 600 kW.
Sul recupero dell’energia il conducente può scegliere tra cinque diversi livelli di recupero. Opzionalmente è possibile abilitare anche la guida “one pedal” dal touchscreen del Digital Cockpit, con azionamento ridotto del freno meccanico.
Ricarica all’ 80% in 30 minuti con colonnina da un MW
Mercedes-Benz Trucks ha studiato i suoi clienti in Europa: “Circa il 60% dei viaggi a lunga percorrenza sono inferiori a 500 chilometri, il che significa che in questi casi è sufficiente l’infrastruttura di ricarica presso il deposito e nei punti di carico e scarico“.
“Per tutti gli altri usi _ prosegue l’azienda _, la continua espansione delle infrastrutture di ricarica pubbliche è vitale per rendere il camion elettrico utilizzabile per il trasporto a lunga distanza in tutta Europa. Oltre alla ricarica CCS fino a 400 kW, l’eActros 600 consentirà successivamente anche la ricarica da un megawatt (MCS). Dall’inizio delle vendite i clienti possono ordinare una preinstallazione per questo. Non appena la tecnologia MCS sarà disponibile e standardizzata tra i produttori, si prevede che possa essere adattata anche per questi modelli dell’eActros 600″.
A quel punto le batterie potranno caricarsi dal 20 all’80% in circa 30 minuti
Via alle prenotazioni, eActros 600 in consegna dal 2024
Le vendite del camion iniziano quest’anno. Ma “l’inizio della produzione in serie è previsto per la fine del 2024. Attualmente è in fase di costruzione una flotta di una cinquantina di veicoli prototipo, alcuni dei quali verranno sottoposti in una fase successiva anche a test pratici con i primi clienti“.
Karin Rådström, Ceo di Mercedes-Benz Trucks: “L’eActros 600 rappresenta la trasformazione del trasporto merci su strada verso la neutralità della CO2. È caratterizzato da una tecnologia di azionamento altamente innovativa in grado di offrire ai nostri clienti un’efficienza energetica particolarmente elevata e quindi una redditività”.
Costa il doppio del diesel ma diventa più redditizio
Secondo l’azienda la reddittività cambia notevolmente a seconda dei Paesi. “Nei grandi paesi di transito come Francia e Germania il basso prezzo dell’elettricità e il pedaggio previsto per i camion basato sulla CO2 hanno un effetto positivo sui costi operativi. L’eActros 600 può essere più redditizio di un camion diesel a lungo raggio entro un periodo medio di utilizzo di circa cinque anni o dopo circa 600.000 chilometri – nonostante un prezzo di acquisto che è circa due o due volte e mezzo superiore a quello equivalente diesel. I sussidi governativi per i camion elettrici e le infrastrutture di ricarica rappresentano una leva chiave che fornisce sostegno alla crescita del mercato”.
Per me è notizia grande, si avvicina l’elettrificazione anche dei grossi truck, anche se ci vorranno un po’ di anni
Mercedes aveva già e-actros 300 e 400 elettrici per la distribuzione urbana, con 3 o 4 pacchi batteria da 112 kWh ognuno
Per realizzare il 600, camion da grandi tratte, specie la versione a motrice che ha un passo più corto e ospita al massimo 3 grossi pacchi batteria, ha dovuto aspettare che le batterie LPF aumentassero di densità, ognuno dei 3 pacchi batteria del 600 ha 207 kWh, e che scendessero di costo
per le sole celle LPF prismatiche tipo Catl o simili dovremmo essere sotto i 75e al kWh, con densità tra 165 e 185 Wh/kg
Ogni settimana ormai leggiamo notizie di nuovi avanzamenti in qualche settore dei trasporti e cali di prezzi dovuti alla raggiunta maturità delle batterie LPF, sembra che sia stato raggiunto un punto di svolta
e non solo per i trasporti, anche per le energie rinnovabili, per lo storage statico sono già in commercio anche le batterie al Sodio, oltre a ottime LPF ora scese di costo, inizia la corsa agli accumuli statitici
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Sono spettacolari dei camion elettrici anche gli assi con i motori elettrici integrati negli assi, riducono molto la complessità e gli atriti dei camion termici, e riducono anche l’uso dei freni:
– motori messi in fianco al differenziale, con integrato cambio velocità
– oppure coassiali (vedi ad es. ZF) dentro all’alloggiamento del differenziale, con tanto di cambio a 2 o 3 o 4 marce
– versioni con motori integrati nei mozzi ruota, con un’ unico ingranaggio di riduzione per lato, tra motore e mozzo
– gruppi motore da montare centralmente nel telaio per retrofittare piattaforme termiche di camion
– motori da retrofittare direattamente sugli assi di mezzi movimento terra nati termici
– inverter al carburo di silicio (SiC) montati anche loro sull’asse
NON capisco il cambio a 4 velocità per uso strada /autostrada,
NON capisco la necessità di usare ancora il differenziale quando sono disponibili 2 motori per asse di trazione,
Fanno, semplicemente, aumentare gli attriti meccanici
/// NON capisco il cambio a 4 velocità per uso strada /autostrada \\\ In effetti forse le “ridotte” non sono cosí necessarie in un camion elettrico ma si vede che migliorano lo spunto sulle rampe affrontate a pieno carico e abbassano il consumo nelle salite lunghe e sui falsopiani
Comunicazione di servizio : l’ultimo paragrafo dell’articolo ha il titolo incompleto