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Mercedes frena negli obbiettivi sull’elettrico

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Mercedes frena negli obiettivi che si era posta per l’elettrico. Secondo la tabella di marcia EV e plug-in avrebbero dovuto dare metà delle vendite nel 2025. Ma…

Mercedes frena
Il n.1 Mercedes Ola Kalllenius (foto: Mercedes media).

Mercedes frena: vendite sotto le attese per EV e ibride plug-in

Dopo diverse accelerazioni, il costruttore tedesco corregge le scadenze che si era dato, posticipandole di un anno: “Ad oggi, la metà del decennio significa il 2026, ha spiegato il CEO Ola Källenius nell’assemblea generale del gruppo, secondo quanto riferisce la testata finanziaria Handelsblatt. L’obbiettivo del 2025 era stata fissato due anni fa, quando la strategia del marchio aveva subito un’accelerazione, passando da Electric first a”Electric only. All’epoca Kallenius aveva annunciato che l’idrogeno non veniva più ritenuto un’alternativa praticabile e che ci si sarebbe concentrati su elettrico puro e plug-in. Secondo la stampa tedesca, è proprio il rallentamento delle vendite di auto col doppio motore a determinare lo slittamento di un anno. Nel primo trimestre 2023 le vendite di ibride plug-in sono calate del 15%, dopo la cancellazione degli incentivi in Germania. Pur restando leggermente superiori alle vendite i EV, pari a 117.800 auto nel trimestre (Smart comprese).

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La Mercedes EQC, già arrivata a fine produzione.

Si torna a lavorare anche sui motori termici…

Anche nell’elettrico la Mercedes è andata incontro a qualche delusione, in particolare con il primo modello, la EQC, lanciata già nel 2019. Secondo la società specializzata Marklines, di questo grande Suv a batterie si sono vendute circa 64.000 unità in quasi quattro anni. Ma in realtà a Stoccarda si sperava che questo fosse il livello di vendite da raggiungere ogni anno. Tanto da indurre il management a programmare la fine-produzione già per il secondo trimestre 2023. In Cina, poi, la Mercedes ha dovuto abbassare i prezzi di EQE ed EQS, che vendevano sotto le attese in un mercato cruciale.La frenata imposta da Kalllenius non pregiudica comunque l’obiettivo di diventare completamente elettrici entro la fine del decennio. Ma tenendosi aperta un’uscita di sicurezza, precisando sempre che questi piani si concretizzeranno  “ove le condizioni di mercato lo consentano”. Dopo anni di blocco degli investimenti sui motori termici, recentemente la Mercedes ha deciso di aggiornare il V8 M176. Un segnale anche questo.

 Leggi anche: il 2035 secondo Mercedes: “Favorevoli”

– Quante ore di autonomia ha la tua elettrica? VIDEO

 

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24 COMMENTI

  1. e intanto noi elettronauti compreremo solo cinese perche le’ case europee non vedono oltre il loro orizzonte . male male male !

  2. Non per raffreddare gli entusiasmi dei simpatizzanti ICE.

    Ma FORSE prima di trarre le conclusioni che aggiornare l’M 176 V8 sia preludio a chissà quale strategia di ritorno ai motori a combustione, forse elsarebbe meglio dare un’occhiata a cosa é l’M176 ossia un motore 4000 di cilindrata V8, introdotto da AMG (il reparto sportivo Mercedes) va dai 350 ai 500 e fischia KW e 7000 rpm.

    Insomma non credo sia roba da utilitaria, per cui quelli che lamentano che le BEV costano troppo, ed hanno ragione sia ben chiaro nei seg A, B, C é veri per ora costano troppo, ma se guardassero i modelli che hanno equipaggiato questa unità non so se direbbero ancora lo stesso.

    Mi sembra una buona unità candidata agli e-fuel. Così a naso.

    • -sarebbe meglio dare un’occhiata a cosa é l’M176 ossia un motore 4000 di cilindrata V8-

      Indubbiamente non stiamo parlando del ciucciariello che si mette dentro all’utilitaria da citta. Grazie per avercelo fatto notare, non è che siamo tutti aggiornati sulle sigle dei motori Merdeces.

      Questo però su due piedi mi fa pensare che se rimettono in ballo un tale bestio… ecco forse le vendite delle Merdeces elettriche stanno andando diversamente bene, ma stai a vedere che sono soprattutto le vendite delle AMG elettriche che stanno andando diversamente meglio… 🙄

  3. Uno alla volta stanno tirando i remi in barca…
    Se vogliamo continuare a insistere che il mondo intero passerà alle auto bev, facciamolo pure ma di anni ne passeranno tanti, tanti, troppi…
    Se non riusciamo a vedere i fatti, ovvero:
    Che le bev costano assolutamente troppo care, non sono acquistabili dalla maggior parte della popolazione.
    Che le autonomie per adesso sono insufficienti per la maggior parte di noi che non vuole essere schiava di colonnine ed app
    Che i punti di ricarica nella maggior parte del paese non sono così diffusi e i milioni di auto parcheggiate in strada stanno a dimostrare che non è così vero che tutti hanno il garage
    Che non possiamo continuare a buttare soldi in incentivi ciclicamente oltretutto creando disparità sociale perché non sono uguali in tutte le regioni.
    Ecco, con questi fatti credo che le bev potranno attendere ancora qualche decennio

    • Temo che ci sia una evidente inversione del rapporto causa-effetto in questo commento.
      Le colonnine non sono poche, in rapporto al parco circolante; il fatto che siano guaste o occupate abusivamente è conseguenza anche del fatto che sono sottoutilizzate e non c’è interesse a ripararle tempestivamente, perché costa.
      Le auto costano tanto perché ne vendono poche e perché sono partiti tutti in ritardo, tranne la solita Tesla, che fa quello che gli altri non fanno per incapacità, miopia o semplice ritardo.
      Le autonomie sono scarse (ma la statistica dice che non è vero, ci sono persone che prendono l’autostrada due volte all’anno) per la ragione di cui sopra ma soprattutto perché nessuno ha aderito allo standard del plug&charge e l’interoperabilità non è totale tra miriade di operatori. Caricare con Tesla è comodissimo anche per i possessori di altri marchi perché l’app funziona e la disponibilità è sempre garantita in tempo reale, cosa che potrebbero fare anche tutti gli altri, se avessero investito risorse. Che non investono perché non ci sono abbastanza auto…
      Non c’è un limite tecnologico, c’è un limite umano: non ci si crede e non si fa nulla per crederci, anche se non abbiamo alternative, anche se il clima ce lo ricorda continuamente e abbiamo 5 regioni in stato di emergenza per la siccità e 2 morti per gli allagamenti, ma continuiamo a… Don’t look up.

      • Mi permetto di aggiungere al tuo commento che condivido in toto che il fallimento degli incumbent è assolutamente fisiologico quando c’è un cambio di tecnologia, quindi la cosa in sé non mi preoccupa affatto. Mercedes sta sperimentando il fallimento sulle BEV e tenta di recuperare sul “vecchio” cliente che non si fa troppe domande se sia meglio elettrico o ibrido o termico,.ma così facendo si Kodakizza un po’. Vedremo poi quanto terreno lascerà ai concorrenti più focalizzati sul mercato che verrà.

      • Caro Guido probabilmente vivendo in realtà diverse abbiamo opinioni diverse. Non ho mai detto che passare alle auto ev non sia una cosa buona ma è una transizione che richiederà decenni se i limiti attuali sono quelli che ho elencato più volte. Quando un’auto bev avrà caratteristiche uguali al una moderna ice si venderà da sola senza bisogno di leggi ad hoc o incentivi

        • Ricordo che nel 2021 ci sono stati quasi 20 miliardi di incentivi al fossile e nel 2022 un miliardo al mese sulle accise carburanti…. Contro incentivi di 20/40 volte meno per l’elettrico. Parlo di mancata volontà a ragion veduta. Se poi si considerano gli 80.000 morti annuali per inquinamento da trasporto, il costo non è certo quello che ho indicato.

          • non erano 60000 all’anno? boom nel ’22?

            ragion veduta TUA, non del mondo intero (come ti ha “notato” ilario)

            prima di passare alla “scossa” (cit. alessandro d.) quanto eri informato/preoccupato dei soldi dati alle aziende petrolifere? ne scrivevi in continuazione come adesso (non solo tu)?

            infine, sarebbe opportuno giocare pulito: un miliardo al mese di mancato incasso sulle accise causa emergenza (fintamente creata) non è incentivare il fossile, bensì dare respiro alla popolazione. di fatto non andrebbe considerata.

            da ex venditore posso affermare senza paura di essere smentito che “un euro per qualcosa che non interessa è tanto, diecimila per qualcosa che vogliamo sono pochi”. aggiungici pure la quotidianità fatta di spese e otterrai quanto sopra descritto.

            PS: ilario parla d’incentivi elargiti ciclicamente: presumo che parli da quando sono cominciati con le termiche euro qui euro là. i suppost 😁

          • “non è incentivare il fossile”
            Potevano ridurre l’iva sugli alimentari ottenendo lo stesso effetto. Potevano detassare di 100€ al mese 10 milioni di persone con reddito inferiore a 15.000€, sarebbe costato uguale.
            Cosa facessi/sapessi prima è irrilevante nella discussione e non pertinente. Mezzucci distrattivi.

  4. Ops! Ne vedremo delle belle.
    Il problema mi pare soprattutto di Mercedes, le loro EV sono care ma non particolarmente efficienti e nemmeno accattivanti.
    Magari stanno perdendo volumi anche sul termico visto che Tesla sta vendendo a prezzi concorrenziali.
    Mercedes, come Audi e BMW, nelle EV non si è posta il problema del prezzo e adesso e nel futuro temo che sarà costretta a ridimensionare notevolmente i volumi di vendita. Termico no, termico sì poco importa.

  5. EQS ed EQE sono semplicemente auto orribili da guardare, tutto qua. Licenziassero il capo del design, autore di quel frontale orripilante col fascione nero che è inguardabile, e venderebbero molto di più.

    • Avevi ragione. Il mercato ha decretato che le EV in vendita ora sono per un mercato di nicchia. Solo un notevole salto tecnológico le renderà appetibili. Esclusa la Cina che è un mercato chiuso che non va considerato, nel resto del mondo solo Tesla vende un numero cospicuo di EV e quasi di sicuro perché è uno status symbol. Ogni altro marchio inanella solo clamorosi flop a fronte di investimenti assurdi, tutti in perdita, malgrado incentivi indecenti con spreco delle nostre tasse e leggi che vanno contro la libertà dei cittadini e la neutralità tecnologica. sono a favore delle EV ma non questi pessimi EV in vendita oggi.

      • Secondo me i problemi delle Mercedes EQ sono tanti:
        – Sono inguardabili
        – Costano uno sproposito
        – Efficienza ridicola (a parte la EQS, che però è proprio brutta)
        – la cliente tipo Mercedes non è giovane e quindi, sempre mediamente, più riluttante a passare all’elettricista
        – lo status simbol per chi guarda all’elettrico è Tesla, quindi il sovrapprezzo Mercedes è difficilmente accettato e torniamo al punto 2

        • Non costano affatto uno sproposito. E l’efficenza non è affatto ridicola (tantomeno quella di EQE ed EQS, ai vertici, si veda anche al prova pubblicata su questo sito da Paolo Mariano).

    • A me pare che praticamente tutte le case automobilistiche europee stiano altezzosamente snobbando la realtà, cioè l’imminente invasione di BEV cinesi a basso costo.
      La Cina, perfettamente pronta a sfruttare il bando alle auto inquinanti dal 2035 al momento in vigore in Europa, si appresta ad invadere l’Europa con modelli popolari, contrastata solo da Tesla con la Model 2 e forse da VW con la ID.2 (se arriveranno in tempo), peraltro ben poca cosa di fronte alle decine di marche e modelli cinesi in arrivo per tutti i gusti.
      Praticamente tutte le altre marche europee non sono pronte a ribattere ad una tale invasione e sembrano non voler rendersi conto di questa cosa.

      • Condivido, ho la stessa sensazione i costruttori storici stanno puntando ancora molto sui modelli a benzina ibridi e non nei vari segmenti A e B, le loro alternative elettriche sono poche e costose in relazione a quello che offrono.
        Staremo a vedere se per contrastare questa invasione ricorreranno a vie politiche, tipo dazi sulle importazioni.

        • ho l’impressione che aspettano tutti le elezioni europee del 2024. Svanita l’attuale maggioranza ambientalista che pare viva nel paese degli Unicorni si tornerà alla realtà. Le BEV se le comprerà chi vorrà e potrà.

  6. Stai a vedere che ora che non riescono a vendere come pensavano le elettriche questi qua vanno a Bruxelles e fanno saltare il blocco 2035.

    Invece di prendere per i fondelli Elon Musk per anni avrebbero dovuto investire nell’elettrico…………………………….ed ora?

    Vedrete man mano che i costruttori di ICE capiranno che con l’elettrico non riusciranno a fare i volumi che immaginavano si arroccheranno sulle termiche ed andranno a pestare i piedi al parlamento europeo per eliminare il 2035.

    • Magari! Ma non si preoccupi: le elettriche piaceranno così tanto che si venderanno a bizzeffe anche senza gli incentivi statali….

      • Il primo problema delle elettriche non sono gli incentivi statali ma la politica e l’informazione bugiarda a libro paga dell’indotto petrolifero.

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