Mercedes EQE: Paolo Mariano ha fatto un test dei suoi, 600 km filati come fosse un diesel. Com’è andata ce lo racconta nel video sotto e in questo articolo.
Mercedes EQE: perché fermarsi quando non serve…?
Si parte da Rovereto, in provincia di Trento, per un percorso interamente autostradale di circa 600 km. Lo scopo di questo test è mettere alla prova non solo l’autonomia, ma soprattutto il sistema di pianificazione dei viaggi della Mercedes EQE 350+. L’obiettivo di Paolo è arrivare a destinazione con il livello di carica il più basso possibile, ottimizzando l’utilizzo dell’auto (meno soste e per poco tempo). Spesso viene evidenziata l’importanza di questi sistemi perché segnalano le stazioni di ricarica più vicine. Secondo Paolo, caratteristica più interessante è invece la capacità del sistema (se inserisci le giuste impostazioni) di indicare quando e per quanto tempo devi fermarti.
Paolo imposta l’arrivo con il livello minimo di carica…
Impostando nelle impostazioni di navigazione il livello di batteria a destinazione più alto, l’auto ovviamente avrà bisogno di essere ricaricata più di frequente. Questo per evitare di far abbassare troppo la carica della batteria e rispettare quanto scelto inizialmente. La Mercedes prevede un livello di carica minimo e una scala sul quale impostarlo. Paolo sceglie il minimo, su un valore inferiore al 10%. Stessa cosa fa per il livello di batteria con la quale vuole arrivare presso le stazioni di ricarica. Si sa che quando si rifornisce l’auto alle colonnine FAST e la batteria è molto scarica, l’auto si ricarica molto più rapidamente rispetto a quando la batteria è più carica. Per Paolo è inutile fermarsi se non è necessario: “Meglio ricaricare poco in viaggio e non perdere tempo e rifornire l’auto quando si arriva a destinazione, visto che comunque dovrebbe restar ferma“.
Cambiamento di programma: ora serve una sosta…
Velocità di 130 km/h impostata sul cruise control adattivo, guida di livello 2, modalità comfort, temperatura esterna di 19 °C, temperatura all’interno impostata a 20 °C e si parte. Grazie al navigatore, Paolo riesce ad evitare un ingorgo ed esce per un tratto dall’autostrada. Rientra poi al casello di Verona Est, ad altezza San Martino Buon Albergo. Dopo 2 ore e circa 200 km percorsi, alla velocità media di 93 km/h, Paolo raggiunge la prima tappa del viaggio, l’Hotel Crowne Plaza (Quarto D’altino VE). Il consumo è stato di 18,1 kWh/100 km, poco più di un terzo della carica della batteria. Si riparte subito e dopo un’altra oretta e mezza circa (360 km percorsi), l’auto modifica in automatico la programmazione della parte residua del viaggio. Lça Mercedes EQE 350+ ha ora previsto una sosta (la prima del viaggio) di 13 minuti per rabboccare l’auto dal 14% fino al 44%.
Mercedes EQE: Paolo porta la batteria all’1%: solo 10 minuti di sosta e si riparte
Alle 19:56 la batteria è al 5% e mancano ancora circa 30 km prima di poter ricaricare. Paolo ha volutamente portato l’auto al limite per vedere fino a dove poteva spingersi. Alle 20:00, dopo quasi 5 ore di viaggio, 488 km percorsi a 97 km/h, con un consumo di 18,3 kWh/100 km e la batteria all’1%, Paolo raggiunge la stazione di ricarica per la sua prima sosta.In 10 minuti l’auto ha raggiunge il 26% di carica, energia sufficiente per percorrere gli ultimi 100 km e raggiungere l’ultima tappa del viaggio. Paolo è convinto di arrivare a destinazione senza problemi ed è molto soddisfatto della performance dell’auto. Con Mercedes EQE 350+, berlina classe E, è stato possibile percorrere i primi 500 km con 90 kW. Considerando il costo dell’energia e facendo due conti, sono stati spesi all’incirca 30 euro. Difficile fare altrettanto con una berlina termica di pari categoria. Alle 21:22, dopo 6 ore di viaggio e 592 km, con un consumo 18,6 kWh/100 km, Paolo arriva a destinazione. Un bel risultato, non trovate?
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€30 per 90 kWh ricaricati? Utilizzando abbonamenti? Chiedo perché il costo al kWh delle colonnine fast e superfast è molto più alto, quasi triplo di quello riportato in questa prova
Alcuni gestori, tra cui i principali, offrono abbonamenti, su diverse misure, tot kW per tot €.
Pagando l’abbonamento mensile, si ha diritto ai kW corrispondenti in qualsiasi colonnina con cui c’è interoperabilità, anche le ultrafast.
Come sempre godibile e realistica la prova condotta dal Sig. Mariano. Tuttavia sarebbe bello rivederla in un’autostrada meno frequentata della tormentatissima A4, che abbassa molto le medie.
Peccato che su quell’autostrada (A21) non ci sia un c…avolo di nulla per rifornire che non sia benzina diesel e se sei fortunato del GPL solo in alcune stazioni.
Sai quante volte l’ho usata per pulire gli scarichi dell’RD??????
Gli scarichi di un 2 tempi, ove possibile, si puliscono tirandoli roventi con un canello (non fiamma ossidrica ovviamente) o con una fiamma libera. Sarebbe superfluo aggiungere che prima bisogna togliere il terminale, lasciando ovviamente solo la parte metallica. Ma o aggiungo.
Certi li mettono addirittura dentro al camino, giuro.
Altrettanto superfluo dire che poi bisogna maneggiarli con le pinze.
Così facendo i residui carboniosi dell’olio finiscono di “bruciare”, si polverizzano e poi con più o meno pazienza li si fa uscire dalle estremità picchettando delicatamente sul corpo dell’espansione.
a fine lavoro, se fatto bene, ti trovi una montagnetta di schifezze più o meno tossiche da smaltire con molta cura.
Pensare di “pulirli” con una tirata in autostrada è molto evocativo, ma purtroppo un po’ distante dalla realtà. 😉
Diciamo però che ti diverti.
Il 2 tempi è come l’eroina. ti da tanto, ma ti chiede troppo. Anche a livello ambientale.
“mentre chi fabbrica auto elettriche non vede l’ora di venderne milioni al prezzo più basso possibile,” Mah. Ne è così sicuro? Io ero convinto che le aziende che producono veicoli elettrici non fossero ONLUS.
Milioni, non migliaia, è tutto lì il trucco…. Abbassare i prezzi, se stai dietro agli ordini, funziona, c’è almeno un produttore che lo sta facendo da 9 mesi con un discreto successo. E pare guadagni ben oltre il doppio degli altri (in %).
“Mercedes EQE: perché fermarsi quando non serve…?”
E’ la domanda posta regolarmente da chi usa auto a fossile verso i sostenitori delle pile, e la risposta data è sempre quella (anche da Mariano…) che “dopo due orette una sosta è necessaria per il guidatore”.
E’ cambiato orientamento?
Non è una buona pubblicità che una macchina d a80mila euro faccia 600 km
Il risultato è opposto. Questi risultati andrebbero bene su una macchina con un prezzo normale.
Questa è la prova che Mercedes non vuole venderle elettriche……. Ha anche una linea orribile sembra una Renault dai siamo seri.
Sarà anche molto efficiente come tecnologia ma ne vendono 3. Ha quel costo che è 2 volte tesla m 3
Non ha senso sbandierare come faccia 600km come il disel……. È un clickbait fuorviante che va contro l auto elettrica stessa.
Le linee ha benzina Mercedes son più belle. Ho detto tutto.
77mila prezzo base, con quello che costa oggi l inflazione stipendi da fame.
Bill Gates con sto soldi si fa un auto più bella!
Orribile per il prezzo veramente
Fate prove con Megane e macchine normali inutile sbandierare 77k di Mercedes anche brutta
Dacia Renault ecc…..
E sono fan dell’ elettrico ma così fate cadere le braccia
Diciamo che tutte le elettriche più costose e meno costose devono essere provate. L’elettrico se dovrà un giorno sostituire il termico, lo farà in tutte le categorie, dalla Dacia alla Rolls Royce. Non abbinerei il concetto che elettrico significa economico o risparmio, perché come ci sono auto a benzina che consumano poco o tanto, lo stesso sarà per le elettriche.
Poi non possiamo certo confrontare una tesla Model 3 con una Mercedes EQE, basta solo salirci dentro per rendersi conto che la Mercedes vale due Tesla model3.
Diciamo anche che comunque siamo ancora molto lontani come prestazioni in fatto di autonomia rispetto ad una Mercedes classe E a gasolio.
Che dire poi, per il design è soggettivo, hanno spinto molto sull’efficienza aerodinamica, e perciò le linee classiche Mercedes cambiano così.
Non ci farei troppo affidamento a quello che hanno stabilito adesso per legge in parlamento europeo… Domani quelli che ci saranno al posto di quelli di oggi, stabiliranno che i tempi vanno rivisti, e magari cambieranno anche le regole, scommettiamo?
Molto probabile, è stato fissato al 2026 un aggiornamento di questi piani ed è verosimile che una nuova maggioranza di centro-destra nel Parlamento e nella Commissione Europea (molto probabile dalle proiezioni odierne) rimetta tutto in discussione.
Certo. Come no.
Ci sono paesi in cui le vendite di ICE verranno vietate anche prima.
L’autonomia non è l’unica caratteristica di un’auto.
Interessante articolo, ora è chiarissimo che se vuoi una Mercedes elettrica in grado di fare 600km devi spendere come minimo 77.352€ cioè è come se l’auto costasse 129€ per ogni km di autonomia; mentre se prendi il diesel della Mercedes con il minimo dell’autonomia che comunque sono 960km, vai a spendere 37.413€ che equivalgono a soli 39€/km di autonomia.
Confrontando i valori ne esce fuori che a parità di km di autonomia, la Mercedes elettrica costa 3,3 volte di più di un diesel, cioè il triplo!
Visto che non hai capito, lo spiego in maniera semplice, per avere una Mercedes elettrica che fa 600km devi spendere a parità di autonomia il triplo di un diesel, ti è chiaro ora?
Per avere una Mercedes diesel, a parità di autonomia, devi spendere dieci volte di più di una Dacia Sandero. Ma che ragionamenti fa? Quando mai si è vista valutare un’auto a prezzo per km di autonomia?
Mai, perchè l’autonomia non è mai stata un problema fino a quando non si cercano di propinare le auto elettriche.
Comunque, per quanto mi riguarda i 600km di autonomia autostradale sono ok per le mie esigenze. Ora bisogna che a parità di autonomia il prezzo scenda a circa 20000€.
Se non ho letto male il titolo dell’articolo è: “Mercedes EQE: 600 km come col diesel” quindi si sta parlando di autonomia di una mercedes elettrica che fa gli stessi km di un diesel, bene ok, l’autonomia di una mercedes EQE ha quasi raggiunto l’autonomia di una mercedes diesel (quella che ha minor autonomia di tutte) peccato però che per avere questi 600km devi spendere il triplo di quello che spenderesti per una mercedes diesel.
Tornando a noi, l’articolo fa un paragone prendendo a riferimento l’autonomia, delle altre caratteristiche non importa nulla, il mio commento sta solo ad indicare che per quanto il dato dell’autonomia si sta avvicinando sempre più a quello di un diesel, il prezzo dell’elettrica a parità di autonomia è ancora tre volte maggiore di quello della diesel.
Probabilmente a voi non importa nulla di spendere 77.352€ per fare 600km ma a tante altre persone importa eccome risparmiare un terzo per fare gli stessi e anche più km restando sempre in casa mercedes, non vi pare?
Quindi secondo Lei una Mercedes Classe E costa 25 mila euro? Ci faccia sapere dove si trova una concessionaria che vende a questi prezzi, perché a listino parte da 57.990.
Non credo. L’autonomia non è una valore in sè ma un requisito da commisurare alle proprie esigenze. Per un agente di commercio può essere un requisito fondamentale. Per la maggioranza no. In Europa le auto percorrono mediamente meno di 50 km al giorno e sono ferme per il 95% della propria vita. Viaggi di oltre 200-300 km senza soste sono un’eccezione.
@Tedeschini
Non è un problema di marchio per quanto mi riguarda, il paletto è che il mezzo deve consentire 5-600km di autostrada senza soste forzate (ma anche due viaggi di 250-300km senza che lo stop debba coincidere con una colonnina) e costare una cifra alla portata di chi adesso deve prendere un veicolo a carburante fossile per avere quelle autonomie. L’automobile è uno strumento per la mobilità come la betoniera è uno strumento per l’edilizia, se ne sceglie la tipologia in base alle esigenze da soddisfare a prescindere dal marchio.
@degliesposti. Sì, l’autonomia è un requisito che può essere fondamentale oppure di secondaria importanza, la cosa non dipende però dal mestiere del conducente: a seguire il mio personale “chiacchierometro”, non sono assolutamente il solo a rientrare nello schema “meno di 50 km al giorno e parcheggio per oltre il 95% della vita” ma al contempo a volere/necessitare un mezzo che quando ci si deve spostare al di fuori della propria regione vuole poterlo fare senza dover stare dietro alle menate di cariche e ricariche, senza programmare alcunché e senza dover essere al servizio del mezzo invece che il contrario. Non generalizziamo equazioni ed evitiamo di indovinare le esigenze della “maggioranza”: è evidente dai dati di vendita delle BEV che la maggioranza cui mi pare lei si riferisca ragioni in base a requisiti che non vengono considerati.
Chi rientra nello schema “50 km al giorno e parcheggio per oltre il 95% della vita” può scegliere se godersi un’auto perfetta per 360 giorni all’anno e accettare qualche copromesso (tempi di viaggio un po’ più lunghi e vincoli nelle soste) gli altri 5 giorni, oppure comprare l’auto giusta per quei cinque giorni e accettare compromessi (alti costi e spreco di risorse) per tutti gli altri. Il buon senso direbbe soluzione uno.
Il parametro cardine di questo articolo è l’autonomia di 600km; per avere questo valore su una Mercedes elettrica bisogna prendere una EQE da 77.352€, per avere questo valore su una Mercedes diesel basta prendere una più economica classe A da 37.413€ che con 43+5 litri di serbatoio e 5litri/100km di consumo (dati ufficiali), addirittura arriva a 960km di autonomia.
Ripeto l’articolo fa un paragone in base all’autonomia della macchina, non specifica di quale Mercedes diesel stiamo parlando ma solo che la Mercedes EQE riesce a fare 600km come un diesel, presumo che intenda un diesel Mercedes altrimenti il paragone è ancora più impietoso se paragonato a diesel ancora più parsimoniosi di altre marche che garantiscono 600km di autonomia a prezzi ancora più bassi di una Mercedes.
Quindi la Classe E e la Classe A sono praticamente la stessa macchina secondo Lei. Non ho parole…
@Degli Esposti: l’auto perfetta SECONDO CHI? Qualche compromesso??
A mio avviso bisognerebbe evitare di definire in maniera assoluta buon senso, perfezione e requisiti per “la maggioranza”, soprattutto quando le teorie su cosa debba andare bene per spostarsi agli italiani vengono poi smentite clamorosamente dai dati di vendita: se gli italiani non comprano BEV è perchè non ritengono queste idolatrate auto così vicine alla perfezione o adatte ai propri requisiti di mobilità, è molto più semplice di quanto si creda.
Tocca farsene una ragione.
Nel mondo le vendite di EV sono state il 14% del totale nel 2022 e quest’anno quasi il 20%. Forse l’Italia è stata male informata, o i requisiti di mobilità sono diversi da tutti gli altri Paesi. I bisogni di mobilità della maggioranza degli italiani si deducono dalle statistiche. Io le guardo, lei le immagina partendo dai suoi pregiudizi.
Mi scusi, ma non capisco il riferimento alla Dacia Sandero, che, fra l’altro, non è più disponibile con motore diesel ed il cui prezzo di listino, nella versione base, parte da oltre 12.000 euro
Per aiutrala a riprendere il filo del mio paradosso. Marco F. scrive che un km di autonomia di una Mercedes elettrica costa 3,3 volte un km di autonomia di una Mercedes diesel. Rispondo che valutare un’auto a costo/autonomia non ha senso. Ho preso Dacia Sandero solo come parametro.
@DegliEsposti. Faccio notare che non sono io quello che pensa che i nostri concittadini snobbino l’elettrico per ignoranza e che l’auto elettrica sia la soluzione perfetta, questi pregiudizi non appartengono a me.
Pregiudizio significa un giudizio espresso senza conoscenza diretta di quel che si giudica. Lei, Superfede, che auto elettrica guida abitualmente? Con quanti interlocutori si confronta? Quanti amici ha invitato a provare la sua Bev e a discuterne? Quanto tempo dedica ogni giorno a documentarsi su quel che avviene nel mondo dell’auto elettrica? A quanti dibattiti pubblici ha partecipato e quanti ne ha personalmente organizzati? Noi non abbiamo mai sostenuto che l’auto elettrica sia la soluzione perfetta; anzi continuiamo a sottolineare gli spetti da migliorare. Ma tutto quel che ho sopra citato l’abbiamo fatto e vissuto in prima persona. Chi ci legge può scegliere se approfittare dell’esperienza che mettiamo a disposizione, oppure contestarci per partito preso. Lei appartiene a questa seconda categoria e onestamente non capisco che beneficio ne tragga.
Ieri per una circostanza eccezionale ho dovuto fare 626 km, prevalentemente sulla A1, col mio vecchio dieselone mazda 1.6: media 114 km/h all’andata e 97 km/h al ritorno (incidente sul raccodo anulare). Consumo medio del cdb 4.9 l/100km, col Diesel a 1.6 euro rifornito alla Q8 (non in autostrada) ho speso intorno ai 50 euro. Pagando la ricarica 60 centesimi al Kw — un prezzo considerabile anche buono alle colonnine fast stando a quanto leggo— e senza accise, il costo con la mercedes sarebbe stato lo stesso.
La mia auto vale meno di 5000 euro. La conclusione è che per avere tempi di ricarica ed autonomia di un diesel prossimo alla pensione servono 85000 euro di auto chiavi in mano. Per molti, ma non per tutti.
La classe E diesel perte da 56 Mila € (modello vecchio, con modello nuovo in arrivo) non da 5000.
Quindi confronti anche vetture diverse, non solo alimentazioni diverse.
Oggi trovi model 3 Long range di 3/4 anni sotto i 30.000€.
Tra 10 anni ci saranno modelli in segmento C a buon prezzo con quella tecnologia, tra 20 anni la tecnologia che c’è nei top gamma oggi, la troverai quasi dappertutto, come capita con ogni cosa.
Le case storiche ci marciano sopra. Te l’ho scritto anche sotto. A loro interessa vendere ancora ICE, tecnologia vecchia su cui non ci sono più investimenti (vedi che non vogliono nemmeno Euro7), eppure hanno aumentato i listini anche di quelle.
Comunque quelle percorrenze le fanno anche model 3 LR (49.000€) e Ioniq 6 (55.400€), tra l’altro con curve di ricarica migliori.
Tempo al tempo, chi fa ancora molti km non è costretto a cambiare subito.
Nel giro di 10/15 anni ci saranno molte segmento C con quelle percorrenze, oppure si potrà andare su un usato recente di questi modelli a prezzi più umani.
Sì ma questi risultati li si raggiungono solo nel traffico, prima una media di 93 km/h, poi una media di 97 km/h. C’era talmente tanto traffico che è dovuto uscire dall’autostrada. E comunque per poter viaggiare “con i tempi di un diesel” si parte da 77352 euro, che poi quella di Paolo Mariano leggo essere la EQE+ che ha più autonomia (660 km) ma il cui listino parte da 84916 euro.
Vabbeh, ora sappiamo che acquistando un’auto di 84916 euro e viaggiando con parecchio traffico tanto da uscire dall’autostrada si fanno 600 km ad una media di 97 km/h con una sola breve ricarica arrivando scarichi a destinazione. Corro subito in concessionaria …
Sinceramente su queste cifre trovo più interessante a questo punto la Zeekr 001 WE (gruppo Geely) con batteria CATL Qirin da 140 kWh e range da 1032 km (CLTC!) che uscirà questa estate in Olanda e Svezia e dall’anno prossimo in tutta Europa, Italia compresa. Costa meno, è più bella e tecnologicamente superiore.
Enzo, ci provo un’ultima volta, poi fai tu.
Dopo circa… bo? Facciamo almeno 750.000 km tra auto e moto, dal 96 ad oggi, se fai i 100 di media vuol dire che di “passo”, contando il tira e molla, sei andato quasi sempre a 130.
Ale dipende dalle zone e dai momenti della giornata. Certamente non in Liguria per via dei limiti e dei cantieri, così come in altre autostrade del nord ma da altre parti si va veloci. Prendi l’A1 a 3 corsie col tutor, da Orte in giù. Avere medie vicine ai 130 (e comunque superiori ai 120) senza superare i 130 è alla portata: viaggiano tutti a 130 in seconda e in terza corsia e tutti col cruise attivo, lì di frenate ne fai poche. Così come ho trovato molto scorrevole la Genova – Torino (anche se l’ho fatta solo 2 volte). Anche l’autostrada che va dal confine della Toscana con la Liguria fino a Firenze è molto scorrevole e non si decelera mai (tranne un breve tratto in salita dove le utilitarie non ce la fanno e ingolfano la seconda corsia). Questo sono quelle che conosco e frequento io, eh, sicuramente ce ne sono di messe peggio.
Perbacco, l’auto deve poter andare in “da altre parti” orsù Alessandro, convinciti.
Io in bici (in piana col vento a favore) faccio i primi 20km e guardando il computerino leggo 31-33km/h, minimo 30…poi guardo la media…28
E in bici non ci sono le EV in seconda corsia che intralciano e ti fan rallentare
A livello di bev i marchi storici sono indietro.
Secondo me in Europa tengono un po’ il passo Volkswagen e Renault, salvo software.
Le altre case ci stanno marciando sopra sia con i prezzi per le bev, sia con i prezzi per le ICE.
Questi test con auto da 80 mila euro e batteria da 90 kW per dimostrare che se sfruttata al meglio, non al massimo, la Mercedes EQE+ riesce a fare gli stessi km in autostrada di un veicolo diesel lasciano a bocca aperta. Non per l’impresa in sé, quanto per l’utilità per tutti gli italiani, che a malincuore dovranno cambiare auto e mentalità di guida prima del 2035. Beati chi si potranno permettere tali veicoli perché il restante 80 % della popolazione dovrà combattere con il costo dell’energia elettrica e la ricerca di una colonnina libera e funzionante non avendo box attrezzati. La situazione migliorerà nel tempo con l’installazione di nuove colonnine ovunque ma si riuscirà a stare al passo delle nuove immatricolazioni in aumento esponenziale? Siamo in Italia non in Svezia.
L’energia elettrica all’ingrosso costa meno di 2 centesimi al kWh. C’è tutta la “filiera interessata” (chiamiamola così…) che a te la fa costare i 23 centesimi di ARERA (10 volte di più!), i 65 centesimi di Putin, o i 95 centesimi di certe colonnine pubbliche ad alta potenza.
Oggi, chi dispone di un tetto è come chi aveva un campo da trivellare in Texas un secolo fa.
Per quello il Governo si dice “neutrale” e punta sui biocarburanti (ma non eri neutrale!?): vuole tenerti “al laccio”.
Per quello il Governo non semplifica l’installazione del fotovoltaico sui condomìni: vuole che credano che non fa per loro, vuole che pensino ad altro, vuole che non si sognino neppure di tagliare i tubi del gas.
Per quello il Governo non semplifica l’installazione di quelle prolunghe vestite da albero di Natale che chiamiamo “illegalmente” wallbox: vuole che tu ti senta impotente e spacciato.
La differenza tra il Governo e chi fabbrica auto elettriche è che il Governo si è chiuso in un bunker ed è armato, immobile e pieno di paura, mentre chi fabbrica auto elettriche non vede l’ora di venderne milioni al prezzo più basso possibile, come gli è già riuscito con moltri altri prodotti elettromeccanici nell’ultimo secolo.
€30 per 90 kWh ricaricati? Utilizzando abbonamenti? Chiedo perché il costo al kWh delle colonnine fast e superfast è molto più alto, quasi triplo di quello riportato in questa prova
Alcuni gestori, tra cui i principali, offrono abbonamenti, su diverse misure, tot kW per tot €.
Pagando l’abbonamento mensile, si ha diritto ai kW corrispondenti in qualsiasi colonnina con cui c’è interoperabilità, anche le ultrafast.
Certo, utilizzando i pacchetti di abbonamento che tutti coloro che usano un’auto elettrica utilizzano per ricaricare quando fanno viaggi.
Come sempre godibile e realistica la prova condotta dal Sig. Mariano. Tuttavia sarebbe bello rivederla in un’autostrada meno frequentata della tormentatissima A4, che abbassa molto le medie.
In effetti ci sarebbe la torino piacenza brescia… A21 mi pare… autostrada comodissima per bypassare milano e dimenticata dai più.
…..ma non da me……. 😉
Peccato che su quell’autostrada (A21) non ci sia un c…avolo di nulla per rifornire che non sia benzina diesel e se sei fortunato del GPL solo in alcune stazioni.
In effetti un dettaglio a cui non avevo fatto caso😅😅😅😅😅
Sai quante volte l’ho usata per pulire gli scarichi dell’RD??????
Gli scarichi di un 2 tempi, ove possibile, si puliscono tirandoli roventi con un canello (non fiamma ossidrica ovviamente) o con una fiamma libera. Sarebbe superfluo aggiungere che prima bisogna togliere il terminale, lasciando ovviamente solo la parte metallica. Ma o aggiungo.
Certi li mettono addirittura dentro al camino, giuro.
Altrettanto superfluo dire che poi bisogna maneggiarli con le pinze.
Così facendo i residui carboniosi dell’olio finiscono di “bruciare”, si polverizzano e poi con più o meno pazienza li si fa uscire dalle estremità picchettando delicatamente sul corpo dell’espansione.
a fine lavoro, se fatto bene, ti trovi una montagnetta di schifezze più o meno tossiche da smaltire con molta cura.
Pensare di “pulirli” con una tirata in autostrada è molto evocativo, ma purtroppo un po’ distante dalla realtà. 😉
Diciamo però che ti diverti.
Il 2 tempi è come l’eroina. ti da tanto, ma ti chiede troppo. Anche a livello ambientale.
“mentre chi fabbrica auto elettriche non vede l’ora di venderne milioni al prezzo più basso possibile,” Mah. Ne è così sicuro? Io ero convinto che le aziende che producono veicoli elettrici non fossero ONLUS.
Milioni, non migliaia, è tutto lì il trucco…. Abbassare i prezzi, se stai dietro agli ordini, funziona, c’è almeno un produttore che lo sta facendo da 9 mesi con un discreto successo. E pare guadagni ben oltre il doppio degli altri (in %).
“Mercedes EQE: perché fermarsi quando non serve…?”
E’ la domanda posta regolarmente da chi usa auto a fossile verso i sostenitori delle pile, e la risposta data è sempre quella (anche da Mariano…) che “dopo due orette una sosta è necessaria per il guidatore”.
E’ cambiato orientamento?
Non è una buona pubblicità che una macchina d a80mila euro faccia 600 km
Il risultato è opposto. Questi risultati andrebbero bene su una macchina con un prezzo normale.
Questa è la prova che Mercedes non vuole venderle elettriche……. Ha anche una linea orribile sembra una Renault dai siamo seri.
Sarà anche molto efficiente come tecnologia ma ne vendono 3. Ha quel costo che è 2 volte tesla m 3
Non ha senso sbandierare come faccia 600km come il disel……. È un clickbait fuorviante che va contro l auto elettrica stessa.
Le linee ha benzina Mercedes son più belle. Ho detto tutto.
77mila prezzo base, con quello che costa oggi l inflazione stipendi da fame.
Bill Gates con sto soldi si fa un auto più bella!
Orribile per il prezzo veramente
Fate prove con Megane e macchine normali inutile sbandierare 77k di Mercedes anche brutta
Dacia Renault ecc…..
E sono fan dell’ elettrico ma così fate cadere le braccia
Diciamo che tutte le elettriche più costose e meno costose devono essere provate. L’elettrico se dovrà un giorno sostituire il termico, lo farà in tutte le categorie, dalla Dacia alla Rolls Royce. Non abbinerei il concetto che elettrico significa economico o risparmio, perché come ci sono auto a benzina che consumano poco o tanto, lo stesso sarà per le elettriche.
Poi non possiamo certo confrontare una tesla Model 3 con una Mercedes EQE, basta solo salirci dentro per rendersi conto che la Mercedes vale due Tesla model3.
Diciamo anche che comunque siamo ancora molto lontani come prestazioni in fatto di autonomia rispetto ad una Mercedes classe E a gasolio.
Che dire poi, per il design è soggettivo, hanno spinto molto sull’efficienza aerodinamica, e perciò le linee classiche Mercedes cambiano così.
“L’elettrico se dovrà un giorno sostituire il termico” La UE lo ha stabilito per legge, 2035.
Non ci farei troppo affidamento a quello che hanno stabilito adesso per legge in parlamento europeo… Domani quelli che ci saranno al posto di quelli di oggi, stabiliranno che i tempi vanno rivisti, e magari cambieranno anche le regole, scommettiamo?
Molto probabile, è stato fissato al 2026 un aggiornamento di questi piani ed è verosimile che una nuova maggioranza di centro-destra nel Parlamento e nella Commissione Europea (molto probabile dalle proiezioni odierne) rimetta tutto in discussione.
Certo. Come no.
Ci sono paesi in cui le vendite di ICE verranno vietate anche prima.
L’autonomia non è l’unica caratteristica di un’auto.
Interessante articolo, ora è chiarissimo che se vuoi una Mercedes elettrica in grado di fare 600km devi spendere come minimo 77.352€ cioè è come se l’auto costasse 129€ per ogni km di autonomia; mentre se prendi il diesel della Mercedes con il minimo dell’autonomia che comunque sono 960km, vai a spendere 37.413€ che equivalgono a soli 39€/km di autonomia.
Confrontando i valori ne esce fuori che a parità di km di autonomia, la Mercedes elettrica costa 3,3 volte di più di un diesel, cioè il triplo!
eh??
Visto che non hai capito, lo spiego in maniera semplice, per avere una Mercedes elettrica che fa 600km devi spendere a parità di autonomia il triplo di un diesel, ti è chiaro ora?
I calcoli non si fanno così. E non li devi fare solo sul tuo portafoglio, ma anche su quello ambientale e sanitario.
Per avere una Mercedes diesel, a parità di autonomia, devi spendere dieci volte di più di una Dacia Sandero. Ma che ragionamenti fa? Quando mai si è vista valutare un’auto a prezzo per km di autonomia?
Mai, perchè l’autonomia non è mai stata un problema fino a quando non si cercano di propinare le auto elettriche.
Comunque, per quanto mi riguarda i 600km di autonomia autostradale sono ok per le mie esigenze. Ora bisogna che a parità di autonomia il prezzo scenda a circa 20000€.
Se non ho letto male il titolo dell’articolo è: “Mercedes EQE: 600 km come col diesel” quindi si sta parlando di autonomia di una mercedes elettrica che fa gli stessi km di un diesel, bene ok, l’autonomia di una mercedes EQE ha quasi raggiunto l’autonomia di una mercedes diesel (quella che ha minor autonomia di tutte) peccato però che per avere questi 600km devi spendere il triplo di quello che spenderesti per una mercedes diesel.
Tornando a noi, l’articolo fa un paragone prendendo a riferimento l’autonomia, delle altre caratteristiche non importa nulla, il mio commento sta solo ad indicare che per quanto il dato dell’autonomia si sta avvicinando sempre più a quello di un diesel, il prezzo dell’elettrica a parità di autonomia è ancora tre volte maggiore di quello della diesel.
Probabilmente a voi non importa nulla di spendere 77.352€ per fare 600km ma a tante altre persone importa eccome risparmiare un terzo per fare gli stessi e anche più km restando sempre in casa mercedes, non vi pare?
Quindi secondo Lei una Mercedes Classe E costa 25 mila euro? Ci faccia sapere dove si trova una concessionaria che vende a questi prezzi, perché a listino parte da 57.990.
Non credo. L’autonomia non è una valore in sè ma un requisito da commisurare alle proprie esigenze. Per un agente di commercio può essere un requisito fondamentale. Per la maggioranza no. In Europa le auto percorrono mediamente meno di 50 km al giorno e sono ferme per il 95% della propria vita. Viaggi di oltre 200-300 km senza soste sono un’eccezione.
@Tedeschini
Non è un problema di marchio per quanto mi riguarda, il paletto è che il mezzo deve consentire 5-600km di autostrada senza soste forzate (ma anche due viaggi di 250-300km senza che lo stop debba coincidere con una colonnina) e costare una cifra alla portata di chi adesso deve prendere un veicolo a carburante fossile per avere quelle autonomie. L’automobile è uno strumento per la mobilità come la betoniera è uno strumento per l’edilizia, se ne sceglie la tipologia in base alle esigenze da soddisfare a prescindere dal marchio.
@degliesposti. Sì, l’autonomia è un requisito che può essere fondamentale oppure di secondaria importanza, la cosa non dipende però dal mestiere del conducente: a seguire il mio personale “chiacchierometro”, non sono assolutamente il solo a rientrare nello schema “meno di 50 km al giorno e parcheggio per oltre il 95% della vita” ma al contempo a volere/necessitare un mezzo che quando ci si deve spostare al di fuori della propria regione vuole poterlo fare senza dover stare dietro alle menate di cariche e ricariche, senza programmare alcunché e senza dover essere al servizio del mezzo invece che il contrario. Non generalizziamo equazioni ed evitiamo di indovinare le esigenze della “maggioranza”: è evidente dai dati di vendita delle BEV che la maggioranza cui mi pare lei si riferisca ragioni in base a requisiti che non vengono considerati.
Chi rientra nello schema “50 km al giorno e parcheggio per oltre il 95% della vita” può scegliere se godersi un’auto perfetta per 360 giorni all’anno e accettare qualche copromesso (tempi di viaggio un po’ più lunghi e vincoli nelle soste) gli altri 5 giorni, oppure comprare l’auto giusta per quei cinque giorni e accettare compromessi (alti costi e spreco di risorse) per tutti gli altri. Il buon senso direbbe soluzione uno.
Il parametro cardine di questo articolo è l’autonomia di 600km; per avere questo valore su una Mercedes elettrica bisogna prendere una EQE da 77.352€, per avere questo valore su una Mercedes diesel basta prendere una più economica classe A da 37.413€ che con 43+5 litri di serbatoio e 5litri/100km di consumo (dati ufficiali), addirittura arriva a 960km di autonomia.
Ripeto l’articolo fa un paragone in base all’autonomia della macchina, non specifica di quale Mercedes diesel stiamo parlando ma solo che la Mercedes EQE riesce a fare 600km come un diesel, presumo che intenda un diesel Mercedes altrimenti il paragone è ancora più impietoso se paragonato a diesel ancora più parsimoniosi di altre marche che garantiscono 600km di autonomia a prezzi ancora più bassi di una Mercedes.
Quindi la Classe E e la Classe A sono praticamente la stessa macchina secondo Lei. Non ho parole…
@Degli Esposti: l’auto perfetta SECONDO CHI? Qualche compromesso??
A mio avviso bisognerebbe evitare di definire in maniera assoluta buon senso, perfezione e requisiti per “la maggioranza”, soprattutto quando le teorie su cosa debba andare bene per spostarsi agli italiani vengono poi smentite clamorosamente dai dati di vendita: se gli italiani non comprano BEV è perchè non ritengono queste idolatrate auto così vicine alla perfezione o adatte ai propri requisiti di mobilità, è molto più semplice di quanto si creda.
Tocca farsene una ragione.
Nel mondo le vendite di EV sono state il 14% del totale nel 2022 e quest’anno quasi il 20%. Forse l’Italia è stata male informata, o i requisiti di mobilità sono diversi da tutti gli altri Paesi. I bisogni di mobilità della maggioranza degli italiani si deducono dalle statistiche. Io le guardo, lei le immagina partendo dai suoi pregiudizi.
Mi scusi, ma non capisco il riferimento alla Dacia Sandero, che, fra l’altro, non è più disponibile con motore diesel ed il cui prezzo di listino, nella versione base, parte da oltre 12.000 euro
Per aiutrala a riprendere il filo del mio paradosso. Marco F. scrive che un km di autonomia di una Mercedes elettrica costa 3,3 volte un km di autonomia di una Mercedes diesel. Rispondo che valutare un’auto a costo/autonomia non ha senso. Ho preso Dacia Sandero solo come parametro.
@DegliEsposti. Faccio notare che non sono io quello che pensa che i nostri concittadini snobbino l’elettrico per ignoranza e che l’auto elettrica sia la soluzione perfetta, questi pregiudizi non appartengono a me.
Pregiudizio significa un giudizio espresso senza conoscenza diretta di quel che si giudica. Lei, Superfede, che auto elettrica guida abitualmente? Con quanti interlocutori si confronta? Quanti amici ha invitato a provare la sua Bev e a discuterne? Quanto tempo dedica ogni giorno a documentarsi su quel che avviene nel mondo dell’auto elettrica? A quanti dibattiti pubblici ha partecipato e quanti ne ha personalmente organizzati? Noi non abbiamo mai sostenuto che l’auto elettrica sia la soluzione perfetta; anzi continuiamo a sottolineare gli spetti da migliorare. Ma tutto quel che ho sopra citato l’abbiamo fatto e vissuto in prima persona. Chi ci legge può scegliere se approfittare dell’esperienza che mettiamo a disposizione, oppure contestarci per partito preso. Lei appartiene a questa seconda categoria e onestamente non capisco che beneficio ne tragga.
Ieri per una circostanza eccezionale ho dovuto fare 626 km, prevalentemente sulla A1, col mio vecchio dieselone mazda 1.6: media 114 km/h all’andata e 97 km/h al ritorno (incidente sul raccodo anulare). Consumo medio del cdb 4.9 l/100km, col Diesel a 1.6 euro rifornito alla Q8 (non in autostrada) ho speso intorno ai 50 euro. Pagando la ricarica 60 centesimi al Kw — un prezzo considerabile anche buono alle colonnine fast stando a quanto leggo— e senza accise, il costo con la mercedes sarebbe stato lo stesso.
La mia auto vale meno di 5000 euro. La conclusione è che per avere tempi di ricarica ed autonomia di un diesel prossimo alla pensione servono 85000 euro di auto chiavi in mano. Per molti, ma non per tutti.
La classe E diesel perte da 56 Mila € (modello vecchio, con modello nuovo in arrivo) non da 5000.
Quindi confronti anche vetture diverse, non solo alimentazioni diverse.
Oggi trovi model 3 Long range di 3/4 anni sotto i 30.000€.
Tra 10 anni ci saranno modelli in segmento C a buon prezzo con quella tecnologia, tra 20 anni la tecnologia che c’è nei top gamma oggi, la troverai quasi dappertutto, come capita con ogni cosa.
56000 vs 85000 (nuovo vs nuovo) avanzano 29000 euro per fare il diesel per 20 anni…
Poi non nego che nella fascia medioalta l’elettrico sia già competitivo, ma visto che hai citato il costo della classe E …
Le case storiche ci marciano sopra. Te l’ho scritto anche sotto. A loro interessa vendere ancora ICE, tecnologia vecchia su cui non ci sono più investimenti (vedi che non vogliono nemmeno Euro7), eppure hanno aumentato i listini anche di quelle.
Comunque quelle percorrenze le fanno anche model 3 LR (49.000€) e Ioniq 6 (55.400€), tra l’altro con curve di ricarica migliori.
Tempo al tempo, chi fa ancora molti km non è costretto a cambiare subito.
Nel giro di 10/15 anni ci saranno molte segmento C con quelle percorrenze, oppure si potrà andare su un usato recente di questi modelli a prezzi più umani.
Se è per questo, quella distanza la compio anche a piedi: 0 tempo per fare rifornimento e non spendo neanche i 5.000 euro per la Mazda.
Sì ma questi risultati li si raggiungono solo nel traffico, prima una media di 93 km/h, poi una media di 97 km/h. C’era talmente tanto traffico che è dovuto uscire dall’autostrada. E comunque per poter viaggiare “con i tempi di un diesel” si parte da 77352 euro, che poi quella di Paolo Mariano leggo essere la EQE+ che ha più autonomia (660 km) ma il cui listino parte da 84916 euro.
Vabbeh, ora sappiamo che acquistando un’auto di 84916 euro e viaggiando con parecchio traffico tanto da uscire dall’autostrada si fanno 600 km ad una media di 97 km/h con una sola breve ricarica arrivando scarichi a destinazione. Corro subito in concessionaria …
Sinceramente su queste cifre trovo più interessante a questo punto la Zeekr 001 WE (gruppo Geely) con batteria CATL Qirin da 140 kWh e range da 1032 km (CLTC!) che uscirà questa estate in Olanda e Svezia e dall’anno prossimo in tutta Europa, Italia compresa. Costa meno, è più bella e tecnologicamente superiore.
Enzo, ci provo un’ultima volta, poi fai tu.
Dopo circa… bo? Facciamo almeno 750.000 km tra auto e moto, dal 96 ad oggi, se fai i 100 di media vuol dire che di “passo”, contando il tira e molla, sei andato quasi sempre a 130.
Ale dipende dalle zone e dai momenti della giornata. Certamente non in Liguria per via dei limiti e dei cantieri, così come in altre autostrade del nord ma da altre parti si va veloci. Prendi l’A1 a 3 corsie col tutor, da Orte in giù. Avere medie vicine ai 130 (e comunque superiori ai 120) senza superare i 130 è alla portata: viaggiano tutti a 130 in seconda e in terza corsia e tutti col cruise attivo, lì di frenate ne fai poche. Così come ho trovato molto scorrevole la Genova – Torino (anche se l’ho fatta solo 2 volte). Anche l’autostrada che va dal confine della Toscana con la Liguria fino a Firenze è molto scorrevole e non si decelera mai (tranne un breve tratto in salita dove le utilitarie non ce la fanno e ingolfano la seconda corsia). Questo sono quelle che conosco e frequento io, eh, sicuramente ce ne sono di messe peggio.
-ma da altre parti si va veloci-
Da “altre parti” si andrebbe comunque veloci. 😛
Devo continuare o la chiudiamo con una risata in compagnia? 🙂
Perbacco, l’auto deve poter andare in “da altre parti” orsù Alessandro, convinciti.
Io in bici (in piana col vento a favore) faccio i primi 20km e guardando il computerino leggo 31-33km/h, minimo 30…poi guardo la media…28
E in bici non ci sono le EV in seconda corsia che intralciano e ti fan rallentare
Fino all’ultimo paragrafo consordo in pieno.
A livello di bev i marchi storici sono indietro.
Secondo me in Europa tengono un po’ il passo Volkswagen e Renault, salvo software.
Le altre case ci stanno marciando sopra sia con i prezzi per le bev, sia con i prezzi per le ICE.
Ma perché con una motorizzazione diesel non c è traffico?
Ha ragione! Sig.paolo suvvia, questi test li faccia alle 2 di notte così Enzo é contento.
Questi test con auto da 80 mila euro e batteria da 90 kW per dimostrare che se sfruttata al meglio, non al massimo, la Mercedes EQE+ riesce a fare gli stessi km in autostrada di un veicolo diesel lasciano a bocca aperta. Non per l’impresa in sé, quanto per l’utilità per tutti gli italiani, che a malincuore dovranno cambiare auto e mentalità di guida prima del 2035. Beati chi si potranno permettere tali veicoli perché il restante 80 % della popolazione dovrà combattere con il costo dell’energia elettrica e la ricerca di una colonnina libera e funzionante non avendo box attrezzati. La situazione migliorerà nel tempo con l’installazione di nuove colonnine ovunque ma si riuscirà a stare al passo delle nuove immatricolazioni in aumento esponenziale? Siamo in Italia non in Svezia.
L’energia elettrica all’ingrosso costa meno di 2 centesimi al kWh. C’è tutta la “filiera interessata” (chiamiamola così…) che a te la fa costare i 23 centesimi di ARERA (10 volte di più!), i 65 centesimi di Putin, o i 95 centesimi di certe colonnine pubbliche ad alta potenza.
Oggi, chi dispone di un tetto è come chi aveva un campo da trivellare in Texas un secolo fa.
Per quello il Governo si dice “neutrale” e punta sui biocarburanti (ma non eri neutrale!?): vuole tenerti “al laccio”.
Per quello il Governo non semplifica l’installazione del fotovoltaico sui condomìni: vuole che credano che non fa per loro, vuole che pensino ad altro, vuole che non si sognino neppure di tagliare i tubi del gas.
Per quello il Governo non semplifica l’installazione di quelle prolunghe vestite da albero di Natale che chiamiamo “illegalmente” wallbox: vuole che tu ti senta impotente e spacciato.
La differenza tra il Governo e chi fabbrica auto elettriche è che il Governo si è chiuso in un bunker ed è armato, immobile e pieno di paura, mentre chi fabbrica auto elettriche non vede l’ora di venderne milioni al prezzo più basso possibile, come gli è già riuscito con moltri altri prodotti elettromeccanici nell’ultimo secolo.