Anche Agosto con segno meno per il mercato delle due ruote elettriche. Le vendite segnano un -13,8% rispetto allo stesso mese del 2023, ma non è andata affatto male. Ecco perché!
Agosto in leggera flessione per tutto il segmento delle due ruote con un generale -2,5%. Numeri diversi da quelli di scooter e moto elettriche. Con 588 veicoli targati, il conto si ferma a un -13,78% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. E’ un risultato che, nel generale sconforto di quest’anno, è però molto meno negativo di quanto appare.
Analizzando i numeri forniti da ANCMA, è evidente che a trascinare il bilancio in zona negativa sono i ciclomotori che hanno venduto 191 veicoli contro i 284 dell’agosto 2023 (-32,7%). Gli scooter invece targano esattamente lo stesso numeri di mezzi dell’anno scorso: 368. Impercettibile flessione per le moto: -3% con 29 immatricolazioni, una in meno dell’anno scorso.
Tornando ai ciclomotori se si analizza il dato delle immatricolazioni dello scorso anno si vede come rispetto al 2022 fossero cresciute dei oltre il 73%, con un targato di agosto quindi eccezionalmente alto. Tanto che se confrontassimo il 2024 con il 2022 il dato risulterebbe nettamente positivo. Insomma, non c’è di che essere allegri, ma in ultima analisi Agosto non è stato certamente un mese così negativo. Detto questo, rimane sconfortante il dato Gennaio-Agosto che segna complessivamente un -22,09% pari a 7.264 mezzi messi su strada.
Mercato di Agosto, i veicoli più venduti hanno quattro ruote
Non è più una notizia: nella classifica dei veicoli elettrici classificati “L” i più venduti sono sempre i quadricicli. Bisogna scendere fino alla quinta posizione per trovare l’Askoll Es1 che nei primi otto mesi del 2024 è il mezzo elettrico a due ruote più venduto. Seguono lo Yamaha NEO’s e il Seat MO. In classifica anche i due scooter elettrici BMW: il CE02 e il CE04.
Per i ciclomotori, soprattutto Askoll, i dati sono un po’ falsati dagli acquisti in massa delle aziende di noleggio. Per questo ci sono variazioni numeriche piuttosto importanti.
Siamo passati da 30 moto elettriche al mese a 29. Porca miseria, un successone, le aziende non riusciranno a stare dietro alla domanda, dovranno costruire nuove fabbriche …
Com’è che non le sento tutte queste moto elettriche? Ah, giusto, sono elettriche, non si sentono … e non si vedono neppure, però.
Detto ciò, anche se può apparire una provocazione, secondo me oggi non ha senso produrre questo tipo di mezzo. Dico seriamente. Non è serio produrre una moto che vende 2 unità al mese (perché 29 è il totale di tutti i brand …), non si fa un bel servizio né al mondo elettrico né all’utente finale che si ritrova un mezzo per il quale, probabilmente, non riuscirà a trovare un ricambio o un meccanico che sappia metterci mano.
Occorre una riflessione seria: chi guida moto non procede a 25 km/h di media, ha una moto per andarci a galoppo e viaggia con medie alte. Quindi o si aspettano batterie allo stato solido con elevata autonomia e velocità di ricarica oppure si investe sull’idrogeno (magari con serbatoi che si swappano nelle stazioni) come stanno facendo i giapponesi. Tutto il resto è una gigantesca presa in giro, una perdita di tempo, di soldi, di clienti. VW docet. Le cose o si fanno bene e sensate o è meglio non farle.
Diverso il settore ciclomotori, lì qualcosa si può proporre, son mezzi da città …
/// a trascinare il bilancio in zona negativa sono i ciclomotori che hanno venduto 191 veicoli contro i 284 dell’agosto 2023 (-32,7%) \\\ Direi che soprattutto negli ultimi anni i ciclomotori hanno sofferto la concorrenza, sia pure a fasi alterne, delle e-bike e in misura minore dei monopattini (categoria, quest’ultima, che mi sembra sempre piú penalizzata da restrizioni legislative)