Mercato libero e tutelato, quale scegliere? Con il prezzo dell’energia sulle montagne russe, i lettori si interrogano e qui Andrea condivide i suoi calcoli. Ricordiamo che i vostri messaggi vanno inviati a info@vaielettrico.it .
Mercato libero e tutelato: vediamo due anni di tariffe, 2021-23
“L‘articolo “Scossa al mercato da Poste Energia” ha generato molti commenti. Alcuni proponevano la bontà del mercato tutelato, altri del mercato libero. A questo punto ho provato a valutare quale soluzione avrebbe fornito i risultati migliori dal punto di vista economico, nel periodo interessato a variazioni di prezzo inusuali. Non ho inserito i valori del quinquennio 2016-2020, perché le variazioni sono state minime (min 39-max 61 €/MWh). Ho inserito in una tabella i valori dell’energia (PUN e mercato tutelato) da giugno 2021 allo stesso mese del 2023, per valutare le scelta…Utilizzando la matematica. Una prima analisi evidenzia che il PUN, degli ultimi 25 mesi è stato inferiore al mercato tutelato in 17 occasioni. A questo punto mi sono chiesto: quale delle due opzioni mi avrebbe permesso di ridurre la spesa energia, nello stesso periodo? Entrambi i contratti sono a prezzo variabile nel tempo, entrambi ancorati al PUN, anche se con regole diverse“.
Vanno considerate tutte le spese
“Le tariffe del mercato tutelato sono determinate da ARERA e variano trimestralmente, quelle del mercato libero, solitamente, hanno variazione mensile. Nel secondo caso i contratti ‘tipici’ prevedono, oltre ad un prezzo base pari al PUN, un altro sovraprezzo denominato spread. A questo punto ho provato a calcolare il valore massimo dello spread, associato ad una scelta contrattuale di libero mercato, fatta a giugno 2021. E che avrebbe permesso di pareggiare la spesa energetica per i due anni seguenti. Il risultato, dal punto di vista matematico interessante: il valore di equilibrio fissa lo spread al 27%. In pratica: se avessi scelto un contratto del mercato libero con PUN+spread pari al 27% del PUN, avrei speso lo stesso ammontare del mercato tutelato. Ma esiste un’altra variabile: la “spesa di commercializzazione” che nel mercato tutelato è 58,4 €/anno, mentre è solitamente più alto nel mercato libero (2-3 volte rispetto al tutelato)“.
Mercato libero e tutelato, vi tornano questi conteggi?
“La valutazione anche della spesa fissa nel simulatore riduce il valore dello spread limite (valore che produce“equivalenza di spesa”). Inoltre il risultato è funzione dei consumi. I dati sono stati tratti dal sito di ARERA (per il mercato tutelato) e dal sito GME per la rilevazione del PUN. Il PUN di maggio 2023 è calcolato fino al 24. Mentre il valore di giugno 2023 è stato posto pari a maggio, secondo i valori di controllo suggeriti dal GME. Non sono uno specialista della formazione dei prezzi dell’energia, ma solo un “apprendista stregone”. E vorrei sapere dai numerosi ed informati lettori di Vaielettrico se ho commesso errori (magari dimenticando altre voci di calcolo … altrettanto importanti). In ogni caso, ringrazio anticipatamente“. Andrea Garramone

Risposta. Tra i lettori in effetti ci sono molti esperti in materia: vediamo chi si ritrova nei calcoli di Andrea…
Su 5 kWh consumati da pagare in bolletta al tutto compreso che poi non mi arriva nei termini,e mi tocca chiederla via email, 63€. Allora preciso che è del condominio!
L’elettrico è il business del momento ma io faccio all’americana e vado a benzina! Il mercato libero è fuffa, alla fine faranno cartello e tutti comunque, pagheremo di più in fondo, siamo in Italia…
Ok, auto a benzina e alla sera va di lampade a petrolio. Ma computer, telefono, tv, lavatrice e frigorifero come le alimenta?
Non è vero. Io sono sul libero da anni e ho risparmiato un sacco di soldi standogli un minimo dietro!
Diciamo che prima della guerra in Ucraina quasi tutti i contratti sul mercato libero proponevano prezzo fisso per 12 o 24 mesi. I contratti variabili a PUN + eventuale spread sono una eccezione di questo periodo. Io ad esempio per gran parte del 2022 ho avuto prezzo bloccato con il mercato libero e ho risparmiato molto di più di quanto riportato in tabella.
Onestamente non ho capito molto di questo articolo. “Una prima analisi evidenzia che il PUN, degli ultimi 25 mesi è stato inferiore al mercato tutelato in 17 occasioni.”, poi però la tabella riportata sembra dire un’altra cosa.
Il discorso poi temo non sia così semplice: per prima cosa perché nel mercato libero esistono anche i contratti a prezzo fisso, che in alcune circostanze possono essere enormemente più convenienti, in altre molto più sconvenienti.. In secondo luogo perché onestamente (ammetto i miei limiti) non so se il PUN sia direttamente confrontabile con l’indice di riferimento del mercato tutelato per la composizione del prezzo finale dell’energia.
Per i “comuni mortali” la scelta caso per caso va fatta utilizzando la scheda di confrontabilità.
Il mio “esercizio” voleva semplicemente valutare, a posteriori, la spesa associata ai due contratti, nel caso fossero stati firmati in giugno 2021. Ipotesi: un consumo identico e costante in tutti i mesi. La tabella riporta, nella colonna di sinistra il valore del PUN, in quella di destra il valore della componente energia definito da ARERA. Effettivamente il PUN è stato più basso del valore di ARERA per 16/25 e non 17/25 e per questo mi scuso dell’errore, anche se il risultato non cambia, perché i dati di base non sono stati modificati. Dovessi rinnovare il contratto, in questo periodo, con prezzi decrescenti io opterei per un variabile e al primo accenno di incrementi lo bloccherei. I venditori del mercato libero possono modificare solo alcune componenti da valutare (PUN, spred, commercializzazione ecc.), altre sono fissate per legge.
Il fatto stesso che pochissimi sia in grado di confrontare le offerte, la dice lunga sul nostro paese. Come consumatori dobbiamo pretendere che venga creato un indice simile al TAEG. Un indice/numero che permetta di confrontare immediatamente due offerte senza che ci sia bisogno di essere laureati in ingegneria nucleare marziana.
Lasciate perdere il Portale Offerte. Anzitutto perché il suo comparatore propone offerte che nel momento in cui si contattano i fornitori non sono attivabili (privato 3 volte in un anno). E poi i dati non sono aggiornati.
Se vi interessa sapere il modo di operare di ARERA, si trovano in rete articoli di Repubblica che spiegano quali sono le loro priorità (e non sono certo i consumatori).
Basta prendere la scheda di confrontabilità: è fatta apposta.
Anche il simulatore di altroconsumo funziona molto bene…non finirò mai di ringraziarlo…
Da socio trentennale di Altroconsumo (grazie alla cui iniziativa “Abbassa la bolletta”, tra l’altro, dal 2016 ad oggi ho goduto di tariffe luce molto convenienti), l’ho consultato anch’io recentemente in vista della scadenza dei miei contratti sia di luce che di gas.
Poi però ho voluto consultare anche il comparatore di Arera su http://www.ilportaleofferte.it, e ho così scoperto che, per motivi io non riesco a comprendere e che Altroconsumo non mi ha chiarito, il comparatore di Altroconsumo sembra usare criteri molto diversi da quello di Arera, tanto che, partendo dagli stessi dati di base, si ottengono indicazioni quasi totalmente diversi sia come fornitori che come prezzi!
Dovendo scegliere a chi credere, a quel punto ho preferito il portale di Arera.
Sono socio storico…infatti non ho scritto che è migliore e vale la pena fare più confronti. Ho spiegato qui su vaielettrico cosa ho fatto (2€x100km)
X vaielettrico, potreste fare una sezione sempre aggiornata (come per la mappa delle colonnine colonnine in autostrada) con una tabella che riassume tutti i contratti dell energia elettrica.
E magari anche una funzione che filtra i contratti e rilascia quello più conveniente
P.S. se serve una mano mi rendo disponibile ad aiutare a programmare la pagina
Ottima idea ma di non facile realizzazione. Una mano ci serve, si faccia vivo su info@vaielettrico.it
@Fabio Z. può essere utile https://www.ilportaleofferte.it/portaleOfferte/ ?
Ah, non lo conoscevo, ho dato un occhio ora.. è proprio quello che avevo in mente