Finiti gli incentivi le vendite delle due ruote elettriche crollano. Il mercato segna un -29,5%. Ma gli ecobonus fanno bene o male?
Con la fine dei fondi disponibili per acquistare veicoli elettrici di classe L, il mercato, stando ai dati forniti da ANCMA, è sprofondato a un -29,5%. Il dato più negativo dall’inizio dell’anno. Chi infatti aveva intenzione di comprare uno scooter o una moto elettrica lo ha fatto nei mesi scorsi sfruttando l’ecobonus.
Il risultato è che a giugno le immatricolazioni sono state meno di mille, per l’esattezza 931. Il dato più negativo è quello relativo ai ciclomotori che hanno targato 292 mezzi contro i 525 di giugno 2024 (-44,4%). Male anche gli scooter con 545 immatricolazioni, 200 in meno dell’anno scorso (-26,7%). Unico settore in crescita è quello delle moto elettriche che incassano un +84,3%. Ovviamente parlando di meno di 100 unità il segmento è praticamente ininfluente sulle percentuali del venduto elettrico totale.
…e quindi?
I numeri di giugno sottolineano con grande chiarezza come le vendite dei veicoli elettrici siano condizionate dagli incentivi. Questo ci conduce a diverse considerazione. In primis c’è ancora un fattore prezzo di grande peso. Gli scooter elettrici vengono percepiti ancora troppo cari rispetto ai termici e ancora non viene considerato il costo di esercizio nella sua totalità, ma solo quello d’acquisto. Emerge anche che proprio il costo è un grande freno e che quando (grazie all’ecobonus) si abbassa il prezzo sotto c’è un grande interesse per il prodotto. In ultimo, una considerazione proprio sull’ecobonus: da un lato creano un’ondata di acquisti, dall’altro però condizionano il mercato e dando origine a un’andamento caotico soprattutto nella percezione dei potenziali acquirenti.
Poiché lo scooter o la moto elettrica, hanno necessariamente una batteria di peso assai maggiore rispetto a una ebike, è obbligatorio poterla caricare in strada, ovunque vengano parcheggiati.
A Genova, città simbolo per eccellenza di utilizzo urbano su due ruote, non mi pare esista una sola colonnina a ciò dedicata, con migliaia di mezzi presenti.
Non serve aggiungere altro, per capire l’impossibile reale utilizzo di tali mezzi.
Purtroppo fino a quando i costruttori non capiranno che i loro mezzi costano troppo per quello che danno si venderanno ( e neppure troppo) solo con incentivo. I mezzi a due ruote elettrici che hanno senso a mio parere sono solo gli scooter, chi ama la moto la compra a benzina. Lo scooter in città è perfetto, si può mettere parabrezza e bauletto ed è comodissimo. Infatti lo uso tutti i giorni per andare a lavorare. Però purtroppo i prezzi sono ancora alti, troppo. Dopo 4 anni di utilizzo posso dire che ci sono secondo me pro e contro;
Pro :
– Piacere di guida, zero rumore e fumo.
– Non si paga il bollo.
– Il costo chilometrico è molto basso.
– Non ci sono tagliandi.
Contro:
– costo di acquisto più alto.
– autonomia inferiore.
– tempo di ricarica lungo.
– prestazioni inferiori.
– in caso di guasti difficoltà maggiori
Malgrado tutto però io continuerò a guidare lo scooter elettrico, per il mio uso è perfetto