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Mercato due ruote. Febbraio -18,5 %. Colpa degli incentivi?

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Febbraio gelido per il mercato delle due ruote elettriche. Gli incentivi non arrivano e chi non ha fretta di comprare aspetta… si spera!

Meglio di gennaio, leggermente meglio, ma comunque un maiuscolo -18,5 % pesa sul mercato delle due ruote elettrico di febbraio. E come per il primo mese dell’anno bisogna aggiungere che anche febbraio 2025 si confronta con febbraio 2024 che a sua volta era stato un mese disastroso (-17%). Insomma, va peggio del peggio.

A guardare in numeri forniti da ANCMA, vanno male tutti i settori. Anche se percentualmente gli scooter sono quelli che perdono meno con un -17 % sono di fatto il segmento che perde di più passando da 422 immatricolazioni del 2024 alle 350 del 2025. Male anche i ciclomotori (-21%) che arrivano a targare 315 veicoli contro i 401 dell’anno scorso. Quasi irrilevanti le cifre delle moto con 16 immatricolazioni e un -24%.

Perché si vendono sempre meno veicoli a due ruote elettrici?

Le auto elettriche raddoppiano il numero di immatricolazioni da un anno all’altro. In Europa si è arrivati a circa il 15% e in Italia al 5 (ma in crescita costante). Gli scooter elettrici, probabilmente il veicolo più “pronto”, invece non si vendono. Da oltre un anno ci si gratta il capo mentre ci sia chiede perché. Anche questo mese non diamo risposte, ma comunque non si può tacere di un grande assente. Gli incentivi già stanziati per il 2025 ammontano a 30 milioni di euro e non si capisce perché il governo non si decida a sbloccarli. La primavera è alle porte, gli incentivi bloccati sono certamente un grosso freno. Urge riattivare il portale per accedere all’ecobonus, anche il presidente ANCMA  Mariano Roman chiede “una rapida riapertura al fine di favorire l’applicazione ordinata della norma”.

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7 COMMENTI

  1. Al prezzo di uno scooter elettrico per 14enni, le Case cinesi offrono moto o scooter termici di 250 – 300 cc che hsnno un range di utilizzo molto più ampio, oltre ad essere più appaganti sia per la guida che per l’estetica.
    Speriamo che il nuovo Ultraviolette possa cambiare le cose, al prezzo indiano non arriverà mai in Italia ma se non “esagera” potrebbe aprire un nuovo capitolo

  2. Ma semplicemente perché le auto, così come gli scooter, sono quasi delle necessità per la mobilità quotidiana. Ci sta che quando si cambi macchina, ad oggi, si valuti anche un modello elettrico, magari scegliendolo.

    Discorso analogo vale per gli scooter, però lì il discorso si complica, perché come diceva Ilario poco sopra, siamo ancora lontani dalla vera praticità di questi mezzi, che tipicamente si usano in situazioni di molto traffico. Per le moto invece non c’è discorso che tenga.

    Le moto sono nella stragrande maggioranza dei casi un puro vezzo, una passione. E signori, ci possiamo dire tutto quello che vogliamo, ma le emozioni che da un motore termico non sono rispecchiate in un motore elettrico. Non si ricercano le prestazioni, anche perché le moto ad oggi sono dei missili, ma si ricerca proprio il puro piacere di guida, cosa che con il motore elettrico, che per sua natura funziona molto meglio del termico, non si può ottenere. È l’imperfezione del termico che piace, se si guida una moto. Senza contare che giri di svariate centinaia di km sono quasi la norma per i motociclisti, che devono sentirsi liberi di non essere dipendenti da ricariche o “perdite di tempo” dovute alla natura intrinseca dei motori elettrici.

    • Ieri passavo davanti al concessionario ed ho visto parcheggiato fuori il nuovo niu nqi x 300. Un bel mezzo, caruccio, finalmente le batterie entrambe sotto la pedana ed un motore da 5 kW che comunque dovrebbe garantire una buona guidabilità, già il mio da 3 kW non è malaccio per spostarsi in città. Il mio me lo valuta anche bene, però mi ha detto di aspettare i soliti incentivi, anche perché, parole sue, se non arrivano questi scooter resteranno a prendere polvere. Solito discorso, prezzo assurdo ( 3600 € ) che poi con immatricolazione e qualche accessorio, per me porta bauletto e parabrezza sei in un attimo a 4000

  3. Lo scooter come mezzo di trasporto sembrerebbe adatto per l’elettrico, in molti contesti. Non vendono quasi niente perchè sul mercato si trovano solo prodotti cinesi dal rapporto qualità prezzo discutibile, poca qualità e scarsa assistenza. Le case tradizionali si guardano bene dal mettere in commercio prodotti EV accettabili che possano entrare in concorrenza con i loro scooter termici.

    Solo l’arrivo di un costruttore tipo “Tesla” delle due ruote potrebbe cambiare le cose, o norme che impongano i costruttori ad avere una quota minima di vendite EV. Servono prodotti con un buon rapporto qualità/prezzo.

    • Se parliamo di prezzo alti ci sta, se parliamo di qualità il niu che ho agli scooter nostrani non ha nulla da invidiare, anzi è molto meglio di tanti baracconi plasticosi fatti nel bel paese

  4. passata la moda.. la gente rimette i piedi per terra ,inoltre si è ormai disillusa dall’idea “fuorviante” che si è cercato di inculcare dove un bidone endotermico sarà ferraglia tra 2 o 3 anni.

    Il 2024 lo avevate garantito come l’anno del sorpasso, ove le elettriche sarebbero costate meno delle endotermiche o ricordo male?

    Siam nel 2025 signori, e per inciso in cina le bev costano meno delle termiche.

    Non da meno parliamo di scatolette a batterie e processori, sicuramente più complesse da un punto di vista ingegneristico e tecnologico ma ben meno complesso e costoso rispetto alla costruzione meccanica di un propulsore termico.

    il problema è che oggi i costruttori vendono a quanto uno è disposto a pagare, non a quanto l’oggetto vale , abbassino i prezzi che si ritorna a vendere.

    e basta con la solfa dei cinesi avanti e auto europee in crisi..

    Con la velocità di evoluzione di questa tecnologia colmare il divario è un attimo, il vero problema semmai è il continuo investimento tecnologico che le case costruttrici europee non vogliono sostenere, confidando di recuperare (minima spesa e massima resa ) nel momento in cui questa tecnologia si stabilizza e diventa veramente di massa (o come già fanno alcuni comprando auto cinesi a 15000€ e rivendendole a 30k senza muovere un dito).

  5. Ci si chiede perché? Costano un sacco di soldi, bisogna avere un posto dove caricare e comunque il tempo di ricarica è troppo lungo in proporzione alle prestazioni. Uso tutto i giorni li scooter per andare al lavoro, percorro tutto i giorni circa 40 km impiegando fra andata e ritorno almeno un’ora( fate voi il conto della media in kmh). Tornato a casa per ripristinare la situazione devo mettere in carica per due ore abbondanti. Due ore di carica per un’ora di strada, e meno male che ho il garage altrimenti le due batterie pesano 11 kg l’una e voglio vedere ogni giorno toglierle e portarle in casa per la carica ( una è sotto la pedana). Tutto questo per avere uno scooter che non arriva a 5 CV…e che costa più di 3500 € con una autonomia reale di 70 km si e no

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