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Mercato due ruote elettriche. Settembre segna un -23%

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Il mercato delle due ruote elettriche di settembre pesantemente negativo. Sono in particolare moto e scooter a segnare le flessioni più importanti. 

Il 2024 continua ad essere nerissimo per il mercato delle due ruote elettriche. Settembre in particolare va ancora peggio della media annuale. Stando ai dati forniti da ANCMA, con 789 immatricolazioni il mese scorso registra un calo del -23,2 rispetto allo stesso mese del 2023. Le perdite maggiori sono nel comparto moto (-46%) che ha targato 20 mezzi contro i 37 del settembre 2023. Male anche gli scooter (-28%) che rappresentano comunque una bella fetta del mercato a zero emissioni con 445 immatricolazioni rispetto alle 620 dell’anno scorso. Con numeri così il -12,7% del segmento ciclomotori sembra addirittura un buon risultato nonostante siano stati venduti solo 324 mezzi, una 50ina in meno del settembre scorso.

I numeri del mercato del mese scorso sono addirittura più bassi della già disastrosa media annua (gennaio-settembre). In totale l’immatricolato ha registrato un calo del 22% rispetto ai primi 9 mesi del 2023. Le targhe si sono fermate a 8.098 contro le 10.381 dello scorso anno.

Scorrendo la classifica dei veicoli elettrici a due ruote più venduti, in testa troviamo due ciclomotori: lo Yamaha NEO’S e l’Askoll ES1. Seguono scooter di medie dimensioni come il Seat MO e il CE 02 di BMW. A testimonianza che le vendite coprono diverse necessità di mercato e diverse fasce di prezzo. Particolare poi il caso di Talaria che nonostante sia un mezzo piuttosto specifico si piazza a metà della classifica delle vendite.

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3 COMMENTI

  1. Già detto e ridetto. Prestazioni ridotte, autonomia scarsa ( equiparato all’equivalente a benzina) : almeno costassero poco, al limite uguale. No, costano il doppio. Quindi una persona non spende il doppio per avere un “quasi 125” che fa 70 kmh, percorre si e no 80 km e impiega quasi 5 ore per una ricarica.

    • Giustissimo, forse gli scooter se ti va bene costano il doppio ma già se prendi una moto con caratteristiche di autonomia e prestazioni appena decenti per l’uso extraurbano, allora i prezzi quasi triplicano, è qualcosa di assurdo!
      In questo modo solo i concessionari per non perdere la concessione potranno immatricolare questi veicoli elettrici a due ruote, la stragrande maggioranza delle persone continuerà ad utilizzare i motocicli con motore a scoppio.

      • Marco, il concessionario dove sono andato io alla fine, quando ho chiesto se valeva la pena cambiarlo per prenderne uno nuovo mi ha detto (quasi chiaramente) tieniti il tuo perchè cerco di non venderne più. Il mercato è fermo, il ricarico per loro è poco, non ci sono più i tagliandi periodici ed in caso di un guasto sono per loro rogne, il cliente se la prende con loro se non si trovano i pezzi di ricambio o il guasto, mica col produttore. Esempio concreto, ho convinto un mio collega a comprare uno scooter come il mio, e vendere il suo a benzina. Primi due mesi contentissimo, poi è uscito fuori un difetto grave, in pratica ogni tanto (spesso) lo scooter si ferma. Per farlo ripartire bisogna fermarsi, spegnere tutto e riaccendere dopo una trentina di secondi. E’ un anno che va avanti così e l’officina non sa cosa fare, è veramente disperato. Ed io mi sento a disagio per avergli consigliato un pacco.

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