Il mercato elettrico delle due ruote a ottobre registra un calo imponente. Sono in particolare gli scooter ad affondare i numeri.
A volte le fluttuazioni del mercato sono dovute a cause complesse e spesso difficili da interpretare. Dietro netto calo di immatricolazioni di ottobre invece secondo Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) c’è invece una ragione ben precisa: si sono esauriti gli incentivi pubblici. Nel mese appena concluso sono stati immatricolati solo 753 veicoli a zero emissioni il 44,3% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nel 2022 era ancora possibile acquistare veicoli elettrici beneficiando degli incentivi statali.
Particolarmente negativo il segmento degli scooter con 382 mezzi immatricolati e una flessione del 55,48%. Male anche le moto un – 30,5% e sono 25 veicoli targati. I cliclomotori sono quelli che perdono meno: -24,5%. Negativo anche il bilancio annuo, con un calo del 21,43% e soli 11.083 veicoli messi in strada.
La ricetta di ANCMA per risollevare il mercato
Sull’argomento Ancma si esprime con fermezza e con una proposta chiara: “Appare sempre più urgente scongelare le risorse avanzate dalla campagna 2022, pari a 5,6 milioni di euro, che consentirebbero al mercato di traguardare la fine dell’anno. Si rinnova pertanto l’appello al Governo di sostenere un mercato già naturalmente orientato verso gli obiettivi comunitari di sostenibilità ambientale”.
Se un mercato è quasi esclusivamente trainato dalle vendite con gli incentivi, forse il mercato non è ancora maturo per quella tecnologia.
In campo motociclistico non è ancora nata una “Tesla”, marchio che garantisce qualità e affidabilità paragonabile ai marchi storici e con una fruibilità complessiva molto simile (forse anche migliore) a quella dei veicoli benzina o diesel.
Non sarei così drastico. I marchi assolutamente “maturi” ci sono e lo stesso si può dire per i prodotti, sempre se stiamo parlando di scooter. Le moto sono una partita differente. Il problema fortemente legato agli incentivi è che i mezzi elettrici hanno un costo d’acquisto superiore a quelli termici. Su cifre tutto sommato basse (intorno ai 3.000 euro) una differenza anche di soli 1.000 euro è percentualmente molto impattante sui potenziali acquirenti.
Il mercato del motociclo è sempre stato stagionale, ad ottobre la produzione va in stand by e si preparano i nuovi modelli da vendere da febbraio dell’anno successivo. Poi la moto elettrica senza incentivo non è assolutamente appetibile ( lo è poco anche con incentivo)
io ho preso uno scooter elettrico 5 anni fa e pure senza incentivo e l’ho trovato appetibilissimo