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Mercato di Aprile, le due ruote tornano in positivo

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Il mercato delle due ruote elettriche di aprile chiude con il segno più. Le immatricolazioni segnano infatti un +11%. A trainare il settore sono i ciclomotori.

Secondo i dati forniti da ANCMA, i cinquantini elettrici il mese scorso hanno registrato un grande incremento con 451 veicoli contro i 237 del 2022; il risultato è un convincente +90,3%.

Continua invece il 2023 grigio di scooter e moto. Se a marzo gli scooter avevano fatto registrare un calo del 28%, ad aprile la situazione è meno nera e il confronto con lo stesso mese del 2022 fa segnare “solo” un -14%. Quello degli scooter resta, per unità vendute, il segmento più importante per le due ruote elettriche nonostante le vendite 552 contro i 643 del 2022.

Fronte moto la situazione in percentuale appare drammatica, -57%, ma in realtà i numeri sono talmente bassi che basta una dozzina di moto in meno a determinare cifre che sembrano ben più critiche. Resta comunque il dato che ad Aprile sono state vendute solo 16 moto elettriche. E questo è un dato realmente preoccupante.

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Anche aprile conferma un 2023 in salita per il mercato elettrico

Il totale ad aprile sono stati immatricolati 1.019 veicoli elettrici contro i 917 del 2022 nello stesso periodo. Se si prendono in considerazione i numeri complessivi del primo quadrimestre però, il 2023 continua ad essere un anno non particolarmente brillante per le due ruote a zero emissioni. Ne abbiamo analizzato le cause appena un mese fa, proprio in seguito ai dati sulle immatricolazioni di Marzo. Nonostante il segno più di aprile infatti, tutti i segmenti restano in negativo: ciclomotori -16%, scooter -5%, moto -43%. Il totale del targato  elettrico 2023 incassa un -11% rispetto al primo quadrimestre dello scorso anno.

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6 COMMENTI

  1. Dunque: per mia curiosità personale ho deciso di passare all’elettrico anche sulle due ruote, mezzo che uso di più.
    Percorro tutto i giorni 40 km per andare al lavoro e non posso ricaricare sul posto, perché vietato. Quindi devo farmi bastare la carica casalinga.
    Prima avevo uno scooter Sym 125 che ho reso per comprare un NIU Nqi gts standard range. Bel mezzo ben costruito, curato e con materiali ottimi, così come ottima dotazione, app per smartphone ecc. Ma… ci sono parecchi ma.
    Prestazioni ridicole, è pur vero che arriva a 75 kmh ma la batteria dura niente a quelle velocità. Se vai al massimo a 50 kmh ( ma solo a tratti) si può pensare di percorrere 70 km. Il motore è da 3 kW, il Sym ne aveva 8.
    Buono per i giretti in città. Prima quando dovevo andare nella sede principale percorrendo 80 km potevo farlo, adesso devo usare l’auto.
    Se un giorno mi capita ( spesso) di dovere fare un po’ di giri aggiuntivi non posso, la ricarica richiede tempo , troppo tempo. Col Sym in un minuto facevo il pieno ( pochi litri) e fare 150 km non era un problema. Con altre prestazioni. Quindi non bisogna avere imprevisti.
    A favore adesso ho il silenzio ed i costi del tagliando che sono la metà, 30 € contro 60. La ricarica ha un prezzo inferiore, quindi sicuramente spendo meno. Però il prezzo di acquisto è sensibilmente più alto, anche con gli incentivi c’è un 50% in più. Quanta strada ci farò? Non lo so, in un anno e mezzo ho fatto 11000 km e le batterie sono all’84% della capacità iniziale. Quanto dureranno? Boh. Dicono 1000 cicli, speriamo perché tutte e due costano 3000€, più di un Sym 125 nuovo.

    • In pratica, Ilario, mi perdoni: un vero disastro.
      E i creda, lo dico con dispiacere, pensavo meglio.

      Lei è passato dall’avere un mezzo che era al suo servizio ad essere lei a servizio del suo mezzo.

      Con il Niu, lo dice lei apertamente, non può più fare cose che prima faceva normalmente in sella ad un ottimo Sym (peraltro… anche qui senza mancarle di rispetto… Ottimo scooter, i Sym li conosco benissimo… ma non stiamo parlando di un mezzo chissà quanto “speciale”. Normalissimo, onestissimo, dignitosissimo scooter)

      Inoltre (pesco dal suo post):

      uno scooter Sym 125 (facciamo finta che è l’ottimo Symphony? 2500 euro)

      NIU Nqi gts standard range (4700 euro secondo google)

      Prestazioni ridicole (se lo dice papale pure lei, non ho nulla da aggiungere)

      arriva a 75 kmh (quindi l’un per l’altro 25 orari di meno di un Sym 125. Che già di suo non è certo un missile)

      ma la batteria dura niente a quelle velocità (quindi a ridicolo si aggiunge ridicolo)

      Se vai al massimo a 50 kmh ( ma solo a tratti) si può pensare di percorrere 70 km (questo addirittura apoteosi del ridicolo, non vogliatemene. Giusto buono per consegnare le pizze o trottolare a tiro di casa propria su tragitti che a quel punto non dico a piedi ma quasi)

      Buono per i giretti in città. (dove, a quel punto, se non si vive dove ci sono lunghe salite tantovale una bella bici elettrica)

      Prima quando dovevo andare nella sede principale percorrendo 80 km potevo farlo, adesso devo usare l’auto. (personalmente sarei furioso. Inoltre, lasciando stare la questione ambientale, prima con lo scooter contribuiva a snellire il traffico, ora dovendo usare l’auto è costretto a dare il suo contributo all’intasamento delle strade)

      Se un giorno mi capita (spesso) di dovere fare un po’ di giri aggiuntivi non posso (al posto suo arrivati a questo punto io ammetterei di aver sbagliato l’acquisto)

      i costi del tagliando che sono la metà, 30 € contro 60. (avrà capito che non ho nessuna intenzione di mancarle di rispetto, ma dopo aver pagato quel che l’ha pagato e aver constatato che è inutilizzabile per metà delle sue necessità, 30 euro di risparmio su 60 francamente mi paiono una ben magra soddisfazione)

      Quanta strada ci farò? (da quel che ci racconta direi ben poca… La sua pazienza non so quanto possa durare, la mia si sarebbe già esaurita)

      in un anno e mezzo ho fatto 11000 km (quindi non l’ha comprato per il piacere di averlo, lei lo usa davvero. I “difetti” che lamente quindi le stanno procurando un disagio notevole. altro che “piccoli fastidi”)

      Quanto dureranno (le batterie)? Boh. Dicono 1000 cicli, speriamo perché tutte e due costano 3000€. più di un Sym 125 nuovo. (di che mettere la parola fine a qualsiasi altro discorso. E mi creda, sono sinceramente dispiaciuto di leggere la sua testimonianza, in cuor mio speravo decisamente meglio)

      • È esattamente come dice lei. Ho speso quei soldi perché volevo provare questa nuova tecnologia, per carità per fare casa lavoro va bene ma nulla di più. Si, avevo il Symphony pagato 2000€ nuovo. Per prendere il niu , malgrado l’incentivo, ho reso quello, perfetto con 15000 km ed aggiunto 1900€. Diciamo un capriccio, al prossimo giro torno sul benzina perché a livello di investimento è un flop. E poi checché se ne dica si è schiavi del mezzo.

  2. Il prodotto è molto interessante, semplicemente è ancora acerbo, per il pubblico italiano in particolare. La clientela c’è eccome, ma non è disposta ad accettare i compromessi che ancora sono imposti dalla tecnologia. Questo sia sul piano delle prestazioni che dei costi.

    • -La clientela … non è disposta ad accettare i compromessi che ancora sono imposti dalla tecnologia. Questo sia sul piano delle prestazioni che dei costi.-

      Quindi il prodotto attuale NON è interessante.
      Ci riprovo con la domanda: troppo difficile da accettare e modificare la rotta?

      Perché pretendere di vendere questo tipo di moto elettriche fatte in questo modo e vieppiù è come pretendere di rendere il prosciutto ai musulmani.

      Non è che i musulmani sono stronzi o che il prosciutto in sè è cattivo, è che i musulmani il prosciutto non te lo comprano. Fine.

      Non è drammatica la risposta dei consumatori, quello che è drammatico è la testardaggine di proseguire con questo tipo di offerta che non porta da nessuna parte. 😉

  3. -ad Aprile sono state vendute solo 16 moto elettriche. E questo è un dato realmente preoccupante.-

    È così difficile accettare serenamente che questo tipo di prodotto non interessa minimamente alla potenziale clientela oppure, per girare il discorso, non esiste una clientela interessata a questo tipo di prodotto?

    No perché, visto che tutto sommato invece gli scooter si vendono, magari qualcosa si ottiene aggiustando un po’ il tiro e venendo un po’ a patti con quelli che sono i gusti di quelli che in ultima istanza cacciano il grano per comprare ste benedette moto.
    16 moto al mese quasi non giustifica nemmeno una rete di vendita.

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