La premier: sospendere le norme per lo stop al 2035
Meloni ha cercato di dirlo in modo rotondo. Ma le sue parole – a margine della sua visita della Nave Scuola Amerigo Vespucci a Ortona in Abruzzo – sono state molto chiare. “Dobbiamo lavorare sulla competitività delle nostre imprese. Sappiamo che c’è il settore auto colpito dai dazi in maniera importante, quindi forse dovremmo ragionare sul sospendere le norme del Green Deal relative al settore dell’automotive”.
Parlando di dazi, il capo del governo ha rilanciato la sua linea che si potrebbe così sintetizzare: “Né con Trump né con Bruxelles“. In pratica, è contraria alla linea della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen: rispondere con dazi sui prodotti americani e poi trattare. Meloni, invece, vorrebbe trattare senza dare una risposta forte. Ma soprattutto è riemersa tutta la contrarietà della destra al passaggio all’auto a emissioni zero.
“Il governo è al lavoro – ha dichiarato – sta facendo uno studio sull’impatto settore per settore. Vedrà la settimana prossima i rappresentanti di tutte le categorie produttive per confrontare le nostre valutazioni con le loro. Ragioniamo insieme per capire quali possano essere le soluzioni. A livello italiano, europeo e in una trattativa che va aperta con gli Stati Uniti per cercare soluzioni e arrivare a rimuovere tutti i dazi e non a moltiplicarli“.

Dazi sulle auto: sono almeno 12 le case automobilistiche di Pechino che entro la fine dell’anno saranno presenti sul mercato europeo
Ma è difficile che la Commissione Ue cambi idea. Soprattutto dopo aver appena concesso un anno in più al settore automotive per mettersi in regola con i nuovi limiti che impongono un calo del 15% delle emissioni totali dei veicoli di ogni singola casa automobilistica entro il 2026. Le eventuali multe per chi non ha rispettati i limiti scatteranno solo l’anno dopo.
In sostanza, Bruxelles ha concesso tempo al settore auto europeo per organizzarsi. Ma allo stesso tempo deve sostenere gli investimenti in ricerca e sviluppo e finanziare con incentivi il passaggio all’elettrico. Nel settore auto le case europee devono confrontarsi con l’imminente invasione di modelli cinesi. Sono 12 le case automobilistiche di Pechino che entro la fine dell’anno saranno presenti sul mercato Ue.
Arriveranno pertanto modelli che guardano già al futuro, auto elettriche che fra poco avranno a bordo tecnologie legate alla guida autonoma. Potrebbe essere un boomerang pericoloso fermare gli investimenti sull’auto elettrica in questo momento. Ricordando sempre che solo pochi mesi fa anche l’Unione europea ha deciso di giocare in difesa, imponendo dazi alle importazioni di auto cinesi.
L’associazione dei fornitori: “I dazi sulle importazioni di auto portano a chiusure di fabbriche”
Ci sarà ancora spazio per trattare con l’amministrazione Trump, dopo che la Ue avrà scelto di imporre i suoi dazi alle importazioni Usa? Un accordo sarebbe la soluzione ideale, per evitare guerre commerciali il cui esito al momento non è certo, ma non sarà socuramente positivo.
Come ha spiegato, in una intervista a Euronews, il segretario dell’Associazione europea dei fornitori automobilistici, Benjamin Krieger. “L’aumento dei costi di produzione avrà sicuramente una conseguenza sugli investimenti nel settore. E a lungo termine, anche sugli impianti e sull’occupazione. Siamo già un’industria con margini di profitto molto piccoli e molto ridotti. Questo ulteriore impatto negativo porterà a un’ulteriore pressione sui costi, alla chiusura di fabbriche e alla perdita di posti di lavoro”
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La “livella” del progresso sistemerà tutto, non vi preoccupate. È inevitabile ed ineluttabile, non c’è scampo per nessuno. O ci si adegua o si è spazzati via ed è un processo rapido e non lineare. Non ci sono governi che possono frenare un fenomeno così pervasivo come la transizione energetica, lo testimonia la Cina in primis.
Manca poco…
Che il governo 🍈 cerchi ogni “scusa” per attaccare le direttive “Green Deal” è normale…troppo ghiotta l’ occasione per addossar ad altri le colpe nostre (industriali, Confindustria, governi degli ultimi 40 anni…) per l’ enorme ritardo tecnologico, i miliardi sprecati per cassa integrazione ed altri “aiutini” a FIAT/FCA/Stellantis (che ha sempre accumulato guadagni per EXOR , Azionisti, anche e CEO..(tra l’altro spostando pure la sede Legale/Amministrativa ove era meno tassata, fuori dall’ Italia).
Con il bel “coretto” degli altri costruttori europei, fregati dall’ aver continuato a progettare e produrre auto antiquate che i principali mercati Non comprano.
Il Green Deal è stato Tardivo e Mal impostato…ma era una “sveglia in estremis” indispensabile.
Le multe sulle emissioni andrebbero però utilizzate per fare:
Fusioni tra gruppi europei (condividere R&D e tecnologie già mature)
Sussidiarie nuovi programmi di sviluppo e creazione del circuito Europeo di recupero e riciclo materiali per fare nuove batterie (e non perdere altre opportunità come le.varie gigafactory “spostate” in USA come ai tempi dell’ I.R.A. cui non abbiamo avuto risorse per replicare/ impedire delocalizzazioni.
Continuare ad estendere la Rete di ricarica europea coprendo le Zone Grigie a bassa presenza di punti di ricarica di società private.. perché non si può avere il 60/70% di colonnine nelle solite aree… altrimenti anche il mercato locale (e le produzioni NEV nazionali) non decollerà mai.
Produzioni di auto extra Green Deal potrebbero anche essere accettabili… purché solo segmenti A/B dai prezzi popolari…
Scusate la domanda, ma cosa c’entrano i dazi con il Green Deal?
serve per buttarla in caciara:
– ci sono i dazi, aiuto! eeeh, ma la Juve con Thiago Motta non funziona –> è colpa di Thiago Motta –> dazi spariti, oppure dazi colpa di Thiago Motta: distogliere, oppure indirizzare l’attenzione in altra direzione
– ci sono i dazi, aiuto! non abbiamo idea di cosa fare, ma…giriamola a nostro favore, colpendo qualcosa che vorremmo colpire: hit hit hit
– ci sono i dazi, aiuto! non c’è lì aspettavamo così, allora… dai, non sono un gran problema, invece il Green Deal sì: letame nel ventilatore
come che sia
denota parecchia incompetenza e totale assenza di visione, son discorsi da provincia del mondo.
avervene di Starmer, Macron, Sanchez, Merz e Weber….avercene….
Si si così poi dichiariamo guerra anche alla Papua Nuova Guinea e se serve anche a Marte 🙂
eccone qui un altro che si scopre san Francesco senza esserlo né volerlo essere per davvero.
cosa dovremmo fare? dire a Trump “ancora, ti prego, maciullami l’export un altro po’ ti prego, e io intanto continuerò a regalarti dati e ricchezza con tutte le piattaforme Cloud dei social, dei siti, del web commerce, dai ti prego sodomizzano digitalmente ancora e ancora!”
è questa la risposta, ora?
non dovevamo arrivare qui,
ma adesso?
lasciamo che il lupo, o i lupi, si mangino tutto?
ieri a Crimea, poi l’Ucraina, e intanto le produzioni delocalizzate in Cina, e poi adesso i dazi, domani la Groenlandia, e il clima a putt.ane,
ma noi proni e “oooh, che bello che non reagiamo”!
ma dai!
attenzione: NON sono per la guerra e NON sono per il riarmo,
come non sono per ammazzare i lupi,
ma capisco che non posso accogliere i lupi in casa.
Questa è l’ennesima prova di quanto è CORROTTO QUESTO GOVERNO.
Spero che gli effetti della crisi climatica e dell’inquinamento fossile si abbattano su di loro personalmente e li facciano rinsavire (ovviamente senza morti, feriti, malattie e sofferenze).
Loro hanno già tutti il salvagente.
Per quello gridano “Drill, baby, drill!”.
Quelli a morire, ferirsi, ammalarsi e soffrire siamo e saremo solo noi.
Seguo sempre il vostro sito da persona non di parte perché non possiedo un auto elettrica (solo ibrida) , però vedo che il futuro è rinnovabili e auto elettriche come sta facendo la Cina e Norvegia, spesso sento parlare questo governo di ideologia Green, mi sembra che anche loro danno molta ideologia fossile, i nostri amici spagnoli fanno sul serio e i risultati negli ultimi tempi gli danno ragione.
Scusa ma mj spieghi quali sarebbero j risultati spagnoli? in Spagna sono state vendute nel 2024 il 5,6% di auto elettriche a batteria (BEV) sul totale delle auto nuove, ovvero lo 0.4% in più di quelle vendute in Italia nel primo trimestre di quest’anno, pur costando li l’energia elettrica assai meno che da noi
Penso si riferisse alla diffusione dell’energia rinnovabile, con conseguente abbassamento delle bollette per tutti gli spagnoli, dalle fabbriche alle famiglie.
Si infatti parliamo più delle rinnovabili, che a mio avviso sono il punto di svolta anche per le auto elettriche
beh, le aziende spostano lì la produzione di auto e di batterie
contestualmente alla veloce diffusione delle rinnovabili
e alla programmata e progressiva riduzione dell’uso delle fossili (incluso il nucleare, l’uranio non è rinnovabile)
con conseguente calo consistente del prezzo dell’energia elettrica.
che ne dici? concreti questi spagnoli, eh?
un po’ diverso dall’annuncite meloniana che urla all’ideologia green
ma pragmaticamente è la sua quella che è politica ideologica
e un po’ diverso dal vittimismo italico, “.. poveri noi, come si farà, serve qualcuno che decida, quel che decide non mi piace allora pugnaliamolo…”, e vai col loop
Malgrado tutto, riusciamo a fare crescere il rinnovabile. Peccato solo la lenta velocità con cui avviene, per colpa di questa inetta classe politica/dirigenziale, legata alle lobby potrolifero/nucleare.
Si in effetti in Tunisia, Ungheria, Serbia ecc le rinnovabili vanno alla grande li non si vedono più auto endotermiche e centrali a gas/carbone solo fotovoltaico e pale eoliche più che in Cina !!!!
Scusami ma sono in modalità weekend….
Parli di costi dell’energia? Di che parli?
Spari nomi a caso o hanno una logica?
Confrontiamo il costo della vita tra queste nazioni, prima di scrivere?
Antonio…come già scritto da Milanesio, avere il PUN più basso d’Europa (e fa risparmiare le famiglie…io la ho parenti) ha consentito di attrarre molti nuovi stabilimenti (auto BEV Stellantis, Chery -Ebro) e gigafactory (CATL), tutte cose che in Italia sono rimasti soltanto 1tanti annunci più volte fatti da governi & ministri (in)competenti.
Non abbiamo 1 gigafactory per le produzioni NEV in partenza nei nostri stabilimenti, Non abbiamo un secondo costruttore (tralasciamo dR che almeno però assembla auto cinesi..ma a parte il GPL non c’è granché di indotto).
BYD le nuove fabbriche le metterà in Ungheria e Turchia (ricordando che il governo italiano si è schierato a favore dei dazi).
Anche tu Antonio comprerai una MG = SAIC 🇨🇳 costruita in Europa ma fuori dall’ Unione Europea … ci guadagnerà solo il governo tra IVA, immatricolazione, accise sul carburante … (Ok.. c’è il guadagno della concessionaria in Italia 😂..ma per esperienza… poca roba)
Ma l’articolo parlava dell’abolizione del 2035 che credo non c’entri gran che col costo energetico per le famiglie e a quello io mi riferivo
https://www.autoblog.nl/nieuws/overheid-heeft-oplossing-voor-overvol-stroomnet-dieselaggregaten-7087237
Siccome in Olanda non c’è sufficiente energia per tutto, stanno pensando di compensare mettendo dei generatori a biodiesel in fianco alle ferrovie.
In questo modo sperano di non dover disattivare le colonnine.
Il mercato auto elettrico qua è ben più sviluppato, mi sembra di aver lette che una machina nuova su tre è elettrica.
In Olanda come siete messi a superfici per FV ? Ci sono molte contestazioni?
Sull’eolico dovrebbe essere molto, molto avanti rispetto all’ Italia..mi pare di aver letto anche di partecipazioni olandesi a progetti C.E.R. nel sud Italia..(oltre però aver rilevato la raffinerie di Sarroch da ERG)
Non ho idea per quanto riguarda il fotovoltaico su grandi superfici, sui tetti se ne vedono parecchi.
Sull’eolico si sente qualcosa, ma vedo praticamente tutti i giorni trasporti eccezionali con le pale.
Le battaglie più grandi riguardano le emissioni degli allevamenti.
Sono comunque curioso di vedere l’evoluzione dell’elettrico qui, viste le tasse in arrivo.
Bisognerebbe comprendere cosa si legge.
Il problema non è la mancanza di energia, ma la rete insufficiente a gestire i carichi, cosa ben diversa da quello che intendi te.
Se hanno una rete elettrica che fa pena, non è colpa delle auto elettriche.
La rete non tiene a causa delle maggiori richieste.
Il 30% delle nuove auto sono elettriche, il che richiedere maggiori carichi.
Nelle ore di punta pertanto occorre qualcosa di supplementare.
Che sia per rete non sufficiente o per mancanza in determinato momenti, per alimentare veicoli verdi si utilizzerà biodiesel. Il risultato non cambia.
Arrivati a una certa diffusione purtroppo bisogna scegliere le priorità.
Infatti, il problema è la rete e non la mancanza di energia. I picchi costringono i distacchi per evitare guasti peggiori.
I generatori sono una soluzione tampone, ma va potenziata la rete, come farà Terna da noi, altrimenti si rimane pericolosamente indietro.
Se ricordi, la California aveva il medesimo problema, ma con rinnovabile ed accumuli ben distribuiti, hanno bilanciato la rete, risolvendo diversi problemi.
il 30% delle nuove auto è elettrica….dove?
non certo qui in Italia!
e se anche fosse
ma ti rendi conto che numeri alla mano quel che scrivi è
oggi
una stupidaggine?
il 30% del venduto NON è il 30% del circolante
e quand’anche fossero TUTTE contemporaneamente in carica OGNI giorno
numeri alla mano
la rete reggerebbe eccome!
Si parlava di Olanda…
@Antonio, @RobertoZ
chiedo venia, mi ero perso un passaggio
Beh, basta vedere la quantità di mld in sussidi per auto non 100% elettriche, per capire l’orientamento di questa classe politica inetta, incapace e con interessi diretti.
Adesso la sparo grossa:
Chiudere i rubinetti dei sussidi alla produzione dell’ automobile;
Dirottare i sussidi verso la conversione industriale, con relative maestranze, per cavalcare e dominare il greendeal.
Incompetente la Meloni a dir poco è fargli un complimento_ Politica estera con l’amico Trump da brividi sottomissione e altra parola inammissibile non pubblicabile. Potremmo essere energeticamente indipendenti le tecnologie ci sono, ma no sottomettiamoci ancora w la meloni
Sarebbe ora che tolga il disturbo… la incompetente
Se la gente andasse a votare invece che fregarsene di tutto magari non avremmo gente che ci vuole mandare in guerra o che non sa nulla di rinnovabili.
Non c’è gente che ci vuole “mandare in guerra”: c’è gente che vuole difendersi e non mettersi a 90° se e quando arriva il lupo della steppa.
Quindi blocchiamo qualsiasi tentativo di cercare una pace ed anzi buttiamo benzina sul fuoco. Ottimo, perfetto per il futuro.
No dai Edwin, se i nostri fossero veramente così terrorizzati dal lupo, avrebbero dovuto rinchiudersi dentro una stanza (a 5 stelle) ed uscirne solo dopo aver trovato la quadra per un esercito europeo.
Invece, pare a me, cercano soprattutto tanti miliardi da distribuire a pochi.
Magari la gente non vota perché stufa di farlo con il meno peggio w vorrebbe qualcosa che lo rappresentasse?
Magari se uno capisse un po più di politica interna , di economia ma soprattutto in questo caso di politica estera eviterebbe di dire sciocchezze semplicistiche
@ids
Può essere vero e comprensibile ma se non voti il meno peggio qualcun altro voterà il più peggio.
E le cose non migliorano certamente.
Ad esempio qualche settimana fa Draghi ha pubblicamente dichiarato (e non sotto tortura) che l’Italia ha fatto una politica di compressione dei salari per privilegiare le esportazioni.
Significa semplicemente che hanno impoverito i lavoratori per arricchire le aziende.
Non che servisse la dichiarazione per capirlo, non almeno per chi lavora in certi settori… ma la gente non lo capisce nemmeno se glielo spieghi e vota credendo alle falsità che vengo sparse da tv e giornali.
Ed è facilmente anche in ambito della transizione energetica.
Guardi che l’export crea milioni di posti di lavoro. Se si basa solo sul miglior prezzo, è lavoro mal pagato. Se deriva da qualità, innovazione, design arricchisce tutti. Pensi alla Ferrari, che esporta l’80% della produzione e gratifica i dipendenti ogni anno con migliaia di euro di premi.
No mi spiace ma è proprio la logica del meno peggio che ha condotto ad un appiattimento verso il basso della politica nostrana, per non parlare di coalizioni ( e qui ahimè soprattutto a sx) montate solo per vincere ma mai per governare veramente, e ancora ,di partiti con lo 0. Che comunque servono a far passare questo e non far passare quello.
La logica che spiegava Draghi è semplicemente la continuazione della svalutazione d’altri tempi , se produci “banane”o servizi che può dare chiunque allora il prezzo lo fanno i datori di lavoro ( per essere competitivi) se ( come ricorda Degli Esposti) produci beni o servizi che competono sulla qualità hai altri stipendi e puoi far pesare la tua professionalità ( noi non siamo la Ferrari ma solo di premio produttività nel 2024 sono stati 5500 euro e quest’anno poco sotto)
Ma la politica industriale non la si fa in 2 mesi ma in 30 anni e noi , come politica , abbiamo la visione alle prossime elezioni , che come tutti sanno sono una volta all’anno
La correggo è a dx la coalizione dei divisi su tutto che però vince le elezioni. A sx non fanno nemmeno le coalizioni e infatti perdono regolarmente
Degli Esposti ? Convengo ma……peggio mi sento
Si si tolga il disturbo …. come ha fatto Timmerman dopo aver portato il gruppo verde da 71 a 53 seggi in Europa.
Da sospendere è lei, anzi da rottamare definitivamente.
Al netto del reale problema del riscaldamento globale e dell’inquinamento, se nemmeno ora capisce che avendo in corso ben due guerre (militare e commerciale),
solo le rinnovabili e le auto elettriche possono salvarci, dovremmo chiederci a favore di chi sta giocando.
Piuttosto patriotticamente dovrebbe convincere gli italiani ed europei ad acquistare “roba nostrana” anche se di livello inferiore al cinese e statunitense.
Perchè un’auto è un’auto e per il 99% delle persone ha un’unico scopo… di tutte le altre bellissime caxxate se ne può fare a meno (se non sono in grado di farle a prezzi decenti).
Roba nostrana? Come la 500e o la lancia Y che costano entrambe ben oltre i 30000 euro? O la economicissima grande panda (che almeno dj nome è italiana) che parte da una basa di 25000. Si è una buona idea ma prima che gli italuani devi convincere le banche a fare prestiti a chi porta a casa 1300 euro al mese e sinceramente lj la vedo dura 🙂
A “prezzi decenti” vale anche per l’intero prodotto… al limite rinunciando ad optional quasi sempre inutili per auto pensate per percorsi relativamente brevi.
L’ignoranza di questa donna mi fa vomitare
“…sospendere le norme del Green deal relative al settore dell’auto…”
e metterci tutti a bere Brawndo.
perché Brawndo ha gli elettroliti.
Hanno tirato fuori il bonus bollette, che fa ridere. Invece di spingere forte sulle rinnovabili, pagliacci.
Il “sed peiora parantur” si sta materializzando purtroppo, adesso manca l’attacco a Taiwan e l’opera di devastazione del mondo si completa, ormai il green deal sta diventando una chimera.
le rivoluzioni energertiche portano piu efficenza, piu’ energia, e creano molto valore economico aggiunto, chi rimane indietro si impoverisce
allora proprio perche’ i tempi saranno duri per le azioni di sabotaggio di USA e RUSSIA, da profano a me sembra una veramente pessima idea insistere a proporre, agli elettori meno consapevoli, di compattarsi al grido di sostenere le filiere obsolescenti nel settore energia (metano e nuculare) ed auto (petrolio)
invece di puntare a testa bassa su 100% rinnovabili ed elettrificazione e digitalizzazione come stanno facendo in Spagna con ottimi e rapidi risultati per la loro economia
a pensar male direi che queste posizioni ideologiche strambe servono a nascondere che i nostri amministratori politici ci stanno vilmente tradendo, per fare gli interessi di ENI gas e petroli, letteralmente consigliere dell attuale governo, invece di fare gli interessi della Patria