La premier Giorgia Meloni ha suggerito agli industriali si sottoscrivere PPA, contratti di lungo periodo con gli operatori delle rinnovabili: è una delle proposte che la presidente del consiglio ha avanzato davanti all’assemblea di Confindustria per ridurre il costo dell’energia.
Partecipando all’assemblea di Confindustria a Bologna, Giorgia Meloni ha detto di essere dalla parte delle imprese. E di appoggiare molte delle proposte, nonché delle critiche anche severe, avanzate nei confronti delle regole dell’Unione europea. Per esempio, condivide la richiesta di azzerare le multe sulle emissioni del settore automotive se non rispetta i limiti di emissione. E ha ricordato il ruolo dell’Italia per favorire il principio della “neutralità tecnologica”.

La premier Meloni ha suggerito di utilizzare i PPA, i contratti di lungo periodo per abbassare il costo dell’energia
Così come Meloni ha sottolineato la priorità assoluta nel abbassare il costo dell’energia per le imprese. Ma la risposta data al presidente Emanuele Orsini non avrà soddisfatto più di tanto la platea. Intanto perché ha ricordato che il peso del costo dell’energia (tra i più alti d’Europa) “ricade soprattutto sulla piccola e media impresa”. Difendendo così gli aiuti previsti dal recente decreto Bollette, che non ha previsto aiuti alle imprese energivore.
In secondo luogo, Meloni ha fatto capire che gli strumenti per risparmiare ci sono indipendentemente dagli aiuti del governo: “Per disaccoppiare il prezzo dell’energia dal gas, si possono sottoscrivere contratti di lunga durata con i produttori di energie rinnovabili“. In pratica, ha suggerito di utilizzare lo strumento del PPA, i Power Purchase agreement. Disponibili sul mercato, consentono ci calmierare per 10-20 anni la spesa con prezzi più bassi rispetto alle quotazioni sulla Borsa elettrica. In sostanza, ha detto che non è sempre obbligatorio chiedere fondi al governo.
Meloni ha comunque confermato l’impegno del governo per assegnare quote di gas naturale e di energie elettrica a prezzi “calmierati” all’industria energivora: “Il provvedimento su gas ed energy release è già all’esame dell’Unione europea“. La premier ha anche confermato “la soluzione di lungo periodo sul nucleare, con impianti modulari di piccola taglia, meno impattanti e più sicuri delle centrali costruite finora.
Infine, ha rivelato che è in corso una analisi di quanto accaduto sul mercato “per capire se non ci siano state anomali e o speculazioni nel processo di formazione del prezzo dell’energia”.


Quelli che parlano di “neutralità tecnologica” (perché se non lo sapevate c’è la tecnologia “neutra” e quella “non neutra” che nessuno ha capito cos’è!) si riempiono la bocca con questa parola che non significa assolutamente niente. Ma soprattutto, non sanno come giustificare la guerra alle Rinnovabili ed allora si arrampicano sugli specchi compresa la ducetta. Dovrebbero dire che vogliono ostacolare le Rinnovabili per dare spazio (e risorse dei Contribuenti) a tecnologie dannose ed obsolete come il gas ed il nucleare, ma non lo possono dire altrimenti nel giro di una settimana i loro consensi scenderebbero sotto i piedi. Es allora cercando di rimbambire il pubblico e l’elettorato con parole senza senso.
Poi, quando sono messi con le spalle al muro, allora sono costretti a dire la verità: tipo consigliare agli imprenditori di fare contratti a lungo termine con i fornitori di Rinnovabili per abbassare le bollette energetiche. Si dovrebbero vergognare!
Si dimostra la solita incapace, assieme ai suoi ministri.
e in mancanza di idee, a me sembra fanno banalmente gli interessi di Descalchi (ENI) e soci delle grosse partecipate energetiche per tenere cara e fossile l’energia
l’ultima delle tante richieste a cui hanno risposto “ubbidisco” è stata prorogare la disponibilità delle centrali a carbone italiane, cioè verranno pagate profumatamente per la “disponibilità” anché se fuori dalla Sardegna già non sono più usate, con la scusa fatta mettere in bocca a Picchetto che chissà invece potrebbero ancora servire
se le famiglie famiglie non avessero soldi per mangiare e potrebbe tranquillamente suggerire di fare spesa al discount ..
Passerà alla storia come una grande statista.
Passerà alla storia come uno dei tanti politici che ha sistemato definitivamente se stessa e la propria famiglia.
Poi, non appena l’aria si farà leggermente irrespirabile, si traferirà in qualche nascondiglio dorato predisposto allo scopo.
Con tanti saluti ai furbissimi italiani.
Liberate la vostra mente dal finto progressismo militante che la opprime a priori!
CONVERTITEVI!!!
Va bene, diventeremo tutti Testimoni di Geova.
Leggendo fra le righe: “Nun me ne potrebbe fregaa ‘dde Meno”. Draghi è nessuno, il vero genio dell’imprenditoria e di governo è lei. Ha studiato, e che cavolo….
Ha detto che il governo è li a risolvere i problemi e non a crearne o sbaglio? L’ultimo decreto bollette è stato un aiuto a chi? Idea per risolvere il problema ecco fate da soli aiutatevi da soli risolvete il vostro problema da soli con le rinnovabili? Mah aria da svampita in tv identica alla sceneggiata con il premier albanese, Intanto a Genova caduta la destra
racconto da un sito amico di una officina italiana energivora (lavorazioni laser – saldature – fresatura acciai inox) scollegata dalla rete che si alimenta al 90% con FTV+accumulo+ 10% generatore di emergenza a gasolio
NB: dichiarano un ritorno dell’investimento in 3 anni
https://www.qualenergia.it/articoli/officina-senza-contatore-alimenta-solo-fotovoltaico/
@>R.S. sicuramente è la scelta migliore per i Veri imprenditori (non i piagnucoloni sempre in cerca di aiutini dai politici); l’impianto “ad isola” poi li preserva non solo dalle scorribande del mercato energetico ma anche dai “guai” delle zone industriali che condividono una cabina elettrica poco stabile (ci sono produzioni che se anche solo si abbassa la tensione butti via tutto.. prodotti e, a volte, anche i macchinari ).
bah… mi sembra proprio una buffonata per i seguenti motivi:
1) l’articolo sembra una sponsorship a 3Volt srl, la quale viene elogiata molteplici volte. È probabile che abbiano ingigantito/selezionato un caso disperato. E infatti… :
2) l’officina si era già dotata anni fa di un generatore a gasolio da 200kVA, scollegandosi completamente dalla rete elettrica.
Ci credo bene che il ritorno dell’investimento sarà breve… chissà quanto diavolo pagavano in gasolio.
È proprio un caso limite.
3) immagino che il termine “energivoro” si presti a diverse interpretazioni, ma io non lo userei per descrivere una piccola officina con 19 dipendenti.
Scommetto che di quei generatore fornisse mediamente meno dei 131kW che hanno installato poi in fotovoltaico (visto che di solito si vuole soddisfare la domanda anche quando il sole non batte a chiodo). Il resto era presumibilmente un sovradimensionamento per compensare la potenza reattiva, il margine di sicurezza e la potenza di spunto per le macchine più grosse.
Con “energivoro” io penso prima di tutto a forni industriali che vanno a ciclo continuo e che assorbono diversi MW.
4) Molto spesso ti ho sentito criticare il nucleare ironizzando sul fatto che “paga pantalone” o simili.
Per onestà intellettuale dovremmo ammettere che presumibilmente il ritorno sull’investimento sarebbe parecchio più lungo senza incentivi alle rinnovabili da parte di fondi sia italiani che europei.
Poi beh, ovviamente gli incentivi hanno la loro ragione di esistere.
e anche questa volta il tifoso nucularista sbaglia nel cercare di negare i bassi costi delle rinnovabili, propongo un conto a spanne:
== INVESTIMENTO SENZA INCENTIVI
quell’impianto aziendale fatto oggi (2025) costa
– FTV su capannone — 1000e x 131 KW
– BESS accumulatore — 200e x 153 KW-h
131.000e + 30.600e = 162.000e
== PRODUZIONE ANNUA
in un anno al nord Italia fornisce
(1300 ore) x (131 KWpotenza)= 170.300 KW-h
grazie all’accumulo, 30% li usano direttamente e 70% li mandano in batteria per usarli quando serve, su questa porzione calcola 10% di perdite,
cioè ci sono 11.900 KW-h di perdite
restano 158.400 KW-h
== RISPARMI ANNUO
se l’elettricità di rete costasse 0,28 censt/Kwh
(158.400.KW-h x 0,28) = risparmiano 44.300 euro
== TEMPO DI RITORNO INVESTIMENTO
162.200 euro / 44.300 euro = 3,7 anni
diciamo che trovate solo installatori cari che vi vanno spendere un 20% di più delle cifre che ho scritto? il tempo di rientro diventa 4,5 anni, sempre ottimo
Sentita un po’ per radio in diretta.
Ho mancato la parte sulle rinnovabili, anche se sembra essere una presa in giro.
L’ho sentita fare endorsement al nucleare, bello, pulito efficacie.
Poi denigrare l’auto elettrica anche perchè la filiera sarebbe in mano alla Cina… chissà a chi è in mano il nucleare.
Poco dopo hanno intervistato uno scienziato nucleare dell’Enea (non ricordo il nome) che ha riportato tutti con i piedi per terra.
Sì, gli studi ci sono (parlava della fusione)… fra un po’ di anni parleremo di date, cioè non prima di 30/40 anni.
Nell’attesa si potrebbe spegnere tutto e farci un sonnellino.
Meloni? la persona sbagliata nel posto sbagliato.
Come al solito butta la palla in tribuna e non risolve i problemi, cosa per cui è pagato, anche profumatamente con i nostri soldi !!!
Il nostro s-governo non si smentisce mai, giusto così votato da larga parte di Confindustria e non pochi itagliani, chi è causa del suo mal rimpianga se stesso…
…solo che i danni (come anche il bene) di una comunità (sistema, in ambito sistemico)
riguardano tutta la comunità (anche giustamente)
Ricapitoliamo…. ha fatto di tutto per affossare le rinnovabili (decreto aree idonee, termine incentivi ecc. ecc.), non ha ridotto oneri di sistema (anzi li ha rimessi) non ha fatto nulla per disaccoppiare il prezzo dell’energia da quello del gas tanto da avere l’energia più cara d’europa… e ora dice agli industriali di comperare l’energia da rinnovabili???? Dove? all’estero forse????
Intanto CATL va a fare batterie in Spagna, Leapmotor le auto e noi (anzi “lei”) ancora quai a schiacciare l’occhiolino a Mask…
Come direbbe una nota pubblicità di assicurazioni… ma va a.. pa… gare
“non c’è il pane ? che comprino le brioches” …. ZAAAAAAAAAK 🪓
Sarebbe carino però non ostacolarne la diffusione sai Giorgia
Ipocrisia allo stato puro, o meglio dimostrazione di pochezza di materia grigia dei nostri s-governanti. A quando la presa della Bastiglia?
Fossero solo le leccate a muschio…. ci siamo dimenticati che il suo mega piano geniale è far diventare l’Italia l’hub del metano? Tutti vogliono affrancarsi da questa fonte energetica, e noi con perfetto tempismo vogliamo diventarne gli spacciatori. Almeno lo producessimo, invece faremmo solo da galoppini di una tecnologia in declino. Intanto il suo caro ministro Lollobrigida, che come unica competenza per essere dove è ha nel CV “cognato di”, con una sola legge è riuscito a fermare quasi completamente l’agrivoltaico. Gli imprenditori dovrebbero fare contratti PPA con chi, se non permettiamo nemmeno ai privati di sviluppare installazioni FER?
Tutti, estremisti inclusi, arrivati nella stanza dei bottoni, diventano cerchiobottisti e smemorati.