Meglio ricaricare spesso e per poche ore o…? E questo uso va bene un’elettrica? Ci scrivono due lettori, Roberto e Alessandro. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati all’indirizzo info@vaielettrico.it .
Meglio ricaricare spesso o la batteria “ne soffre”? (1)
“Abito a Valvasone (PN), e pongo un quesito: da alcuni anni ho i pannelli fotovoltaici e cerco di sfruttarli al meglio. Quando c’è il sole consumo meno corrente possibile di notte e metto tutto in moto con il sole (in particolare d’estate). Da qualche mese ho acquistato una Peugeot e-2008 gt. Con 4 ore di ricarica al giorno, tenendo un range di carica del 60-80% riesco a usare l’auto praticamente quasi a costo zero. Mi sono posto il problema sulla sofferenza delle batterie…. E’ preferibile, invece di 4 ore al giorno, caricare 2 volte alla settimana per 12 ore? In questo caso non sfrutterei al massimo i pannelli… Quanto incide caricare un po’ ogni giorno, sulla durata delle batterie? Vi Ringrazio se potete rispondermi. Roberto Nicastro

Risponde Paolo Mariano – Riceviamo spesso quesiti legati alla miglior strategia di ricarica casalinga in un’ottica di mantenimento della miglior salute possibile della batteria. Forse potrà trovare interessante questo precedente articolo. Sembra che molti utenti siano realmente preoccupati di poter in qualche modo danneggiare con l’utilizzo le batterie delle proprie auto elettriche. O comunque di poter in qualche modo influenzare drasticamente la durata nel tempo delle stesse. Questo in realtà non è del tutto vero. Innanzitutto è opportuno ricordare che tutte le moderne auto elettriche montano oggi batterie al litio. Si differenziano per la chimica utilizzata, per i sistemi di climatizzazione, per la logica di funzionamento del BMS (Battery Management System). Ovvero del sistema di gestione della batteria. È il cervello che, all’interno dell’auto, decide istante per istante dove direzionare l’energia proveniente dalla ricarica (ad esempio verso quali celle). O, quando utilizziamo l’auto, in che modo procedere al prelievo dell’energia.
Meglio ricaricare spesso o… / Difficile compromettere la batteria con l’uso…

Di conseguenza tra modello e modello d’auto ci possono essere differenze nella sensibilità della batteria rispetto all’utilizzo. E, quindi, impatti diversi sull’usura delle celle nel tempo. La stragrande maggioranza dei produttori, è bene saperlo, “congela” una parte della batteria dell’auto. Che pertanto non è carica al 100%, quando mostra di esserlo. E non è scarica allo 0%, quando mostra di essere completamente scarica. Questo, indipendentemente dall’utilizzo, permette di salvaguardare la batteria. È la sicurezza che si prende il costruttore che, lo ricordiamo, offre generalmente una garanzia di 160.000 km o 8 anni sulle batterie. Detto questo, è sicuramente vero che le modalità di ricarica dell’auto possono avere qualche effetto sulla durata nel tempo della stessa. In particolare i produttori consigliano di mantenere il livello di carica possibilmente sempre tra il 20 e l’80% (indicato). Nessun problema nello scaricare la batteria fino in fondo o nel caricarla al 100%. A patto di non lasciarla in queste condizioni troppo a lungo.
Il suo è l’utilizzo da manuale per miglior durata
Per venire al suo caso, Roberto, la sua auto dispone di una batteria da 50 kWh, dei quali 47,5 utilizzabili. Da quanto ci racconta, lei utilizza giornalmente circa il 20% della batteria utilizzabile, quindi 9,5 kWh. E mantiene in questo modo il livello di carica sempre tra il 60% e l’80%. Ricaricando “lento” per quattro ore la batteria, e sfruttando nel contempo al massimo il suo impianto fotovoltaico, con energia verde, “completamente gratuita”. Nessuno stress per la batteria con questo tipo di utilizzo. Al contrario, si tratta di una situazione ideale in termini di preservamento nel tempo della batteria. A parità di cicli, infatti, una batteria mantenuta tra il 60 e l’80%, si deteriora ancora più lentamente di a una batteria caricata
dopo essere stata scaricata fino al 20%.

Non vedrei alcun motivo per fare diversamente di quanto fatto finora. Ma anche ricaricando meno di frequente e più a lungo, difficilmente sarebbe in grado di percepire una maggiore usura. Anche se tenesse l’auto 15 anni: l’usura data dall’invecchiamento della batteria sarebbe preponderante su quella dovuta all’utilizzo.
Faccio 80 mila km l’anno: mi prendo un’elettrica? (2)
“Vorrei valutare l’acquisto di un’auto elettrica. Percorrenza di 240 Km per andare e tornare dal posto di lavoro, oltre 95% del percorso autostradale. Sto verificando eventuale possibilità di ricarica presso il posto di lavoro. A questo vanno aggiunte visite presso cliente/fornitori (chilometraggio non quantificabile) + uso privato nel fine settimana (chilometraggio totale stimato annuo 75.000/80.000Km). Volevo sapere vista la Vostra esperienza, se una macchina elettrica potesse essere fattibile ed in caso di risposta affermativa che auto consigliate. Vivo in provincia di Milano, con spostamenti soprattutto nord e centro Italia“. Alessandro
Esiste uno studio di un’università svedese fatto su celle NMC che mostra che le batterie più sono tenute a valori di SOC bassi tanto meno si degradano nel tempo…ciò inoltre è avvalorato dal fatto che su un sito che esiste da almeno 20 anni ( per quanto ne so io ) che si chiama batteryuniversity (se non ricordo male) sono indicati valori di degrado nel tempo e non per l’uso (calendar aging) per batterie agli ioni di litio che crescono con la temperatura e con il SOC … e crescono pure parecchio. Infine riporto la mia esperienza personale su una kona del 2019 con 25000km tenuta quando possibile mai al di sopra del 20% in confronto con una kona del 2020 di un mio amico con 12000 km caricata sempre all’80% . La prima ha SOH del 100%, la seconda del 98.5%. Allora mi chiedo….perchè non viene mai consigliato di caricare l’auto il meno possibile e di non tenerla inutilmente ad un SOC medio alto…nel caso di questo articolo del 70% , soprattutto quando ci sono temperature esterne di 40 gradi?
Il sito che lei cita, Batteryuniversity.com, di proprietà di Cadex, società canadese attiva nella produzione di sistemi di diagnostica delle batterie di largo consumo (smartphone, batterie di servizio 12 volt, automotive, ecc.) https://www.cadex.com/en/, con riferimento alle batterie al litio dice: “The smallest capacity loss is attained by charging Li-ion to 75 percent and discharging to 65 percent” e cioè “la minore perdita di capacità si ha ricaricando batterie agli ioni di litio fino al 75% e scaricandole fino al 65%”.
E’ evidente che, come specificato anche nel mio articolo, una batteria va incontro a un degrado dovuto al tempo, indipendentemente dall’utilizzo. E’ evidente anche che la temperatura ha un impatto sul degrado della batteria.
Per questo si consiglia, ad esempio, quando possibile, di non lasciare l’auto sotto al sole rovente estivo.
Quando possibile. Perché un’auto è un’auto e va guidata. Un conto è tenere in considerazione alcuni aspetti per preservarne la durata. Un conto è penalizzare l’uso di tutti i giorni a favore di qualche punto percentuale in più nello stato di salute di una batteria che comunque non cambieremo mai nella vita dell’auto.
Dobbiamo considerare tre aspetti importanti, quando parliamo dei pacchi batteria di un’auto elettrica:
1. la chimica delle batterie al litio delle auto non è la stessa di quella delle batterie dei dispositivi portatili che usiamo ogni giorno.
2. il bms delle auto elettriche si occupa proprio di gestire al meglio le fasi di carica e scarica delle singole celle per salvaguardarne la durata
3. i pacchi batteria delle auto elettriche sono isolati e molto spesso climatizzati. E questo permette di avere sbalzi termici molto contenuti.
Riguardo alla sua rilevazione, le chiedo:
– in che modo l’ha fatta? che strumento ha utilizzato?
– indipendentemente dallo strumento utilizzato, le due auto in questione sono state guidate esattamente allo stesso modo e alle stesse temperature? Sono state sempre ricaricate con le stesse potenze di ricarica? Prima di esservi consegnate sono state stoccate con batteria allo stesso livello e per lo stesso identico periodo?
Se testassimo 10 batterie di 10 auto nuove, appena consegnate in concessionaria, poche di queste auto restituirebbero uno stato di salute di 100%. Ma probabilmente tutte avrebbero valori compresi tra il 98 e 100%.
Sicuramente ci avrà già pensato e avrà scartato l’ipotesi, ma avvicinarsi al posto di lavoro non è proprio possibile? 120 km sono davvero tanti, dimezzandoli si ridurrebbero spese e stress da pendolarismo. Scusate se sono un po’ fuori tema…
Ma sì, dai, ogni volta che uno cambia lavoro deve spostarsi con la casa così non ha problemi con la batteria dell’auto. Magari si trasferisce anche la moglie, i bambini cambiano scuola. Ah, mi raccomando: scegliere possibilmente una casa con 5 box auto e pannelli fotovoltaici sul tetto perché a breve tutti i membri della famiglia guideranno l’auto elettrica e tutti devono fare la loro parte.
Il sarcasmo non risolve i problemi di nessuno, comunque non avendo altre informazioni sulla persona che ha posto questa domanda come puoi dire che abbia famiglia, figli e cambiato lavoro? Io ho solo fatto un’osservazione che 240km al giorno solo per recarsi a lavoro sono davvero tanti, impattano sia economicamente che come tempo, quindi andare ad abitare più vicino al posto di lavoro o cercare un lavoro più vicino a casa sarebbe un buon punto di partenza per vivere meglio. Ognuno fa i suoi conti ma nel momento in cui chiede consiglio deve ascoltare cosa gli altri hanno da dire se lo fanno in maniera educata. A volte ci si concentra tanto in un ragionamento che non si prendono in considerazione strade alternative, e questo poteva essere uno di quei casi.
Per il caso 2 (80 mila km l’anno) consiglierei una Tesla senza pensarci due volte.
Senza alcuna alternativa valida a pari prezzo una model 3 LR, concordo in pieno. Anche se ideale sarebbe avvicinarsi al luogo di lavoro. Presumo che con una macchina a gasolio spenda almeno 350-400 € mensili solo di carburante, a cui aggiungere pedaggi, gomme, manutenzione….a sto punto ti esce l’affitto di un appartamento…
Ma soprattutto il tempo buttato via, non solo i soldi. 2 ore al giorno fanno circa 500 ore all’anno di tempo perso…
Concordo perfettamente con la sua analisi, credo però che in futuro dovremo abituarci tutti ad andare più piano…anche con le auto termiche perché sono convinto che il prezzo di benzina e gasolio sia destinato anch’esso ad aumentare a causa delle future scelte politiche.
Alessandro presti molta ma molta attenzione al discorso garanzia della batteria. Quando le case automobilistiche scrivono che la batteria è garantita per 8 anni o 160.000 km intendono dire quasi sempre che la garanzia termina non appena si verifica solo uno dei 2 eventi: nel suo caso, dopo 2 anni lei si ritroverebbe con un’auto senza garanzia. Cito il caso di VW: “All’acquirente di un veicolo elettrico BEV o PHEV nuovo di fabbrica il garante garantisce la batteria ad alto voltaggio contro tutti i difetti di materiale e di lavorazione per otto anni o per i primi 160 000 km, a seconda di quale dei due eventi si verifichi prima. Questa garanzia non copre l’eventuale perdita del valore energetico netto della batteria ad alto voltaggio (al riguardo si veda la separata «Garanzia per il valore energetico netto della batteria per veicoli BEV», di seguito)” [ fonte: https://www.amag-import.ch/content/dam/amag-import/technische-informationen/20210101_Allgemeine_Geschaeftsbedingungen_GARANTIE_amag_IT.pdf.coredownload.pdf ]
Detto ciò vanno fatte 2 considerazioni:
– generalmente le batterie delle auto elettriche di ultima generazioni si sono dimostrate affidabili e capaci di raggiungere un chilometraggio elevato, ma i “record” ad oggi mostrati sul web fanno riferimento ad un uso prevalentemente cittadino (da taxi) e non prevalentemente autostradale come il suo
– verifichi attentamente i costi in base alla velocità media e di picco che intende raggiungere. Se volesse ad esempio viaggiare a 130 km/h o, a suo rischio, sfruttando la tolleranza del 5% di autovelox e tutor, fino a 136,5 Km/h, i consumi di una elettrica salgono parecchio. A titolo di esempio, la ID3 con batteria da 58 Kw e temperatura esterna tra i 4° e gli 8°, viaggiando in autostrada col cruise control impostato a 130 km/h, anziché 400 km di autonomia ne ha appena 228, quasi la metà. Spendere cifre importanti per poi dover viaggiare il 95% del tempo ad andature inferiori a quelle di una Smart potrebbe non essere il massimo …
Per la parte finale del discorso unica scelta è la model 3 LR, che è più efficiente della ID 3 o altre auto, specialmente a velocità autostradali