Megane elettrica contro ID.3, primo confronto

Megane elettrica contro ID.3. Ovvero la nuova generazione elettrica Renault (in arrivo) contro la Volkswagen, nella fascia di mercato più popolare in Europa.

Megane elettrica contro ID.3: i due punti in comune…

Della Megane per ora c’è solo un prototipo, ma l’enfasi con cui è stata presentata (e i dettagli che sono stati forniti) fanno pensare che presto la vedremo su strada. Non molto diversa dal concept “Vision” svelato dal numero uno della Renault, Luca De Meo. Ci sono ovvie differenze tra le due macchine, ma a noi saltano subito all’occhio soprattutto due punti in comune:

  • L’autonomia dichiarata è molto vicina. Siamo a 450 km per la francese (con 60 kWh di batterie), a 420 (con 58 kWh) per la tedesca, nella versione intermedia che sarà la più venduta. Evidentemente si è trovato un punto comune di caduta nel ritenere che il giusto equilibrio tra prezzo, range e peso delle batterie sia sopra i 400 km (circa 300 in autostrada). Con batterie da non più di 60 kWh.
  • entrambe nascono su nuove piattaforme studiate per l’elettrico, il tempo degli adattamenti è già finito. La Renault ha chiarito che questa Megane sarà solo elettrica e conviverà con il modello tradizionale, destinato a chi non rinuncia al motore “caldo”. Sono basi tecniche piuttosto flessibili: la CMF-EV della Megane può ospitare fino a 83 kWh di batterie, la MEB della Volkswagen è già in vendita con un pacco da 72.

…e le differenze: design e vocazione sportiva

E vendiamo alle differenze: la scelta nel design è stata ben diversa. La Volkswagen ha rotto i suoi schemi stilistici, ma restando nel solco delle dimensioni di un’auto da famiglia, che deve ripetere il successo della Golf. La Renault ha osato di più, con una macchina dalla forte impronta sportiva e con un motore da oltre 200 Cv. De Meo è convinto che le auto elettriche si compreranno anche e soprattutto per piacere di guida e prestazioni. E che la Megane, proprio grazie alla CMF-EV, si in grado di far tornare un’equazione complicata: sportività, ma con grande spazio interno e consumi contenuti.

Megane elettrica contro
Il look è innovativo, ma l’architettura della ID.3 è da auto da famiglia. Più sportiveggiante la Megane elettrica.

L’idea, a Wolfsburg come a Billancourt, è che siano queste le macchine che possono portare l’elettrico fuori dalla nicchia degli “happy few“, i pochi privilegiati. Anche se la Volkswagen al momento punta ancora di più sui Suv a emissioni zero, a partire dall’ID.4 in arrivo. Ma è chiaro che poi la partita si giocherà soprattutto sui prezzi. La ID.3 da 58 kWh parte da 37.350 euro (meno incentivi), della Megane non si sa ancora nulla. Do solito una Renault costa un po’ meno di una VW: bisogna vedere quanto meno…

la Megane elettrica contro
Altre due immagini della Megane Electric e della Volkswagen ID.3 (qui sotto).

Megane elettrica contro

Visualizza commenti (8)
  1. Chi avrà il CX più basso farà + km, sulle auto elettriche la cosa più importante e l’aerodinamica secondo il peso, stop

  2. Daniele Passerini

    Due auto COMPLETAMENTE diverse per scelte di design e contenuti tecnici (incomprensibile e indifendibile chi vaneggia sulla loro somiglianza). Aerodinamica, compatta fuori è grande dentro, con trazione posteriore la prima, con un cofano da auto termica (l’analogia con le Range Rover c’è eccome!), una sezione frontale da “camion” e trazione anteriore la seconda.
    La ID.3 è un’auto progettata razionalmente con i neuroni, la Megane elettrica è un’auto progettata estrosamente con i testosteroni.
    La prima è un esempio di come un’auto non deve ostentare contenuti, ma semplicemente possederli, la seconda è un’esempio di come chi produce cerchi di indurre nei consumatori bisogni totalmente emotivi e irrazionali.
    Finché ci saranno persone che troveranno “poco emozionante” la ID.3 (provatela qualche giorno, poi ne riparliamo!) ed “entusiasmante” un “rinoceronte levigato” come la Megane elettrica, la sostenibilità ambientale ce la sogniamo davvero.

  3. A me sembrano identiche. Anche i grafici sembrano identici. Stessa stazza, stesse dimensioni, stessi ingombri, stesse soluzioni, stesse ruote posizionate alla stessa distanza. Ora qualcuno, che non parla la mia lingua, farà un lunghissimo elenco di dettagli di differenza, dalla forma dei fari a quella del parabrezza e sicuramente anche la vernice dell’auto. Perché la Megane sarebbe più sportiva rispetto alla id3? La id3 ha 204 cv, la Megane oltre 200, stessa batteria, quasi certamente stesse masse sospese e non … Mi vengono in mente le macchinine con cui giocano i bambini a cui è possibile sostituire la carrozzeria con quella di un altro modello, così da cambiare l’estetica e lasciare tutto il resto inalterato. Onestamente, guardatele in foto: la VW Up e la Skoda Citigo tra loro sono più diverse rispetto a queste 2 …

  4. Gabriele Mattioli

    Solo a me da l’idea di Evoque elettrica ma Made by Renault?!? Guardatela bene…dal muso enorme, la linea di fiancata…e il posteriore poi, è IDENTICO…mah. Se non mi avessero detto Megane avrei pensato a una nuova Range elettrica. XD

  5. Se costasse anche meno della id.3 la rivoluzione elettrica la farà (o meglio continuerà a farla) Renault, non VW.

  6. Alberto Spriano

    Un concept Coupé Utility Vehicle con pianale CMF-EV tutt’avanti decisamente coupé con ruote da 20”, un muso alto, ciclopico e prominente, un piccolo lunotto con spoiler integrato nella parte alta del cielo e diffusore in alluminio sotto il paraurti. Il muso a fronte polifemica dell’alto frontale è un vincolo dimensionale imposto dal motore anteriore sovrastato in altezza dal voluminoso inverter: un esempio da evitare.

    Lo stato dell’arte è il compatto powertrain Maserati Folgore con inverter SiC in silicon-carbide miniaturizzati ed integrati nel motore a flusso radiale.

    4.210 mm lunghezza, 1.800 mm larghezza, 1.505 mm altezza, 2.700 mm passo per il concept Renault, 4.261 mm lunghezza, 1.809 mm larghezza, 1.552-1.568 mm altezza, 2765 mm passo per l’ID.3, decisamente più funzionale con avantreno e muso corto, insignificante, tendente al monovolume, sicuramente più aerodinamica. Klaus Bischoff aveva spazio a disposizione e niente vincoli e cos’ha fatto? Indeciso per il monovolume ha disegnato una hot hatch con avantreno e cofano inesistenti. Non è hot hatch, non è un monovolume è l’ID.3.
    Tenetevela con questa Renault dal frontale abnorme

    Due elettriche da dimenticare.

    Aspettiamo la ID.2, la Tesla Model One e perché non un CUV Alfa Romeo con powertrain posteriore Maserati Folgore, piattaforma Giorgio adattata, multilink e telaietto posteriore Quadrifoglio di Giulia, l’incompresa?

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