Mercedes fa il botto con Amazon: maxi ordine da quasi 5mila furgoni elettrici: tre quarti eSprinter e un quarto eVito. La conferma che la scelta elettrica è la migliore per le consegne dell’ultimo miglio. Regge l’autonomia, si risparmia sulle spese di carburante e soprattutto si è in linea con le restrizioni che sempre più interessano i centri storici.
Un furgone con quasi 500 km di autonomia
Abbiamo scritto dell’eSprinter nel 2018 quando l’autonomia si fermava a soli 150 km (leggi) ovvero quasi improponibile come mezzo di lavoro. Ha fatto un bel salto in avanti: oggi Mercedes offre tre diverse capacità di batteria e l’autonomia arriva a 484 km. Un buon risultato per le consegne in ambito urbano. Il restante quarto dei veicoli sarà costituito da furgoni eVito di medie dimensioni, prodotti nello stabilimento Mercedes-Benz di Vitoria, in Spagna.

I furgoni elettrici saranno operativi in cinque diversi paesi europei, con una parte significativa della flotta destinata alla Germania. Amazon stima che con questa flotta consegnerà più di 200 milioni di pacchi all’anno.
Ma quanto stride Amazon “green” con le nozze-show veneziane del fondatore Jeff Bezos
Per gli scettici, da Amazon altri notizie elettriche: continuerà nella sua politica di decarbonizzazione: ha fissato i suoi impegni nell’ambito del Climate Pledge, per raggiungere zero emissioni nette di CO2 in tutte le sue attività entro il 2040.
Nota a margine: pensate quanto stride con la filosofia di Amazon il matrimonio-show veneziano del suo fondatore e proprietario Jeff Bezos che ha portato in Laguna da tutto il mondo la bellezza di 9 mega yacht e 95 jet privati, per emissioni totali stimate in 5 mila tonnellate di CO2.
Più autonomia e più spazio
Tornando a bomba. Oltre che per la migliore autonomia l’eSprinter è stato scelto anche per gli ampi spazi. «La batteria sotto il pianale non limita il volume di carico. Entrambi i modelli poi sono dotati di sistema multimediale MBUX di serie, che permette di connettersi e di usufruire di servizi come l’integrazione automatica delle soste di ricarica tramite navigazione con Electric Intelligence e il servizio di ricarica Mercedes-Benz».
A Vicenza il centro è tutto elettrico: dalla logistica agli autobus
Il volume di carico arriva fino a 14 metri cubi e un peso massimo consentito di 4,25 tonnellate. I furgoni per Amazon sono stati prodotti nello stabilimento di Düsseldorf e allestiti con scaffalature personalizzate e una parete divisoria con porta scorrevole per l’organizzazione dei pacchi.

L’eVito destinato ai partner di Amazon e prodotto nello stabilimento spagnolo di Mercedes-Benz di Vitoria, è migliorato rispetto alle prime versione, qui il nostro articolo del 2020, e si offre con batterie da 60 o 90 kWh, abbinata a motori da 85 o 150 kW. L’autonomia arriva fino a 480 km (WLTP).
Amazon consegna con 30mila veicoli elettrici nel mondo, ordinati anche 200 camion elettrici eActros600
Con questo ordine Amazon fa un ulteriore passo verso l’elettrificazione della sua logistica, mentre si attendono evoluzioni sulla consegna con i droni che hanno visto dei primi test sperimentali proprio in Italia nel 2024. Amazon conta già oltre 30.000 veicoli elettrici nella sua rete di trasporto in tutto il mondo.
«Stiamo inoltre collaborando attivamente con l’industria e i governi per accelerare l’espansione della necessaria infrastruttura di ricarica. Non vediamo l’ora di continuare a collaborare con Mercedes-Benz Vans, altri produttori e decisori politici per accelerare l’elettrificazione e la decarbonizzazione in Europa“, ha affermato Neil Emery, Direttore Global Fleet & Product di Amazon.

L’elettrificazione non si limita ai furgoni elettrici. A inizio 2025 Amazon ha effettuato il più grande ordine singolo di camion elettrici fino ad oggi: oltre 200 nuovi camion eActros600 di Mercedes-Benz Trucks dedicati al trasporto “a medio raggio” (leggi) e si parte quest’anno.
Amazon utilizzerà i camion elettrici sulle tratte più trafficate in Germania e nel Regno Unito, «trasportando rimorchi tra i nostri centri logistici e i centri di distribuzione». Una logistica sempre più a emissioni zero.
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Francamente… l’ uso di droni per consegne (anche di piccoli pacchetti) a me non piace molto perché preferirei fossero riservati a voli autorizzati per emergenze (rifornimento medicinali o organi da trapianto e emoderivati per trasfusione) ed altre esigenze di pubblica utilità piuttosto che sciami di droni ronzanti ovunque per consegnare oggetti che sicuramente si potrebbero anche ritirare in punti di ritiro (io uso sempre un’ edicola.. così non devo aspettare a casa ..e l’ edicolante ha un introito in più).
Per i furgoni invece è una notizia fantastica.. visto che ogni giorno davanti a casa mia arrivano 3 o 4 corrieri con fumanti e rombanti furgoni Diesel (lasciati accesi in strada! ). . Mia moglie che gestisce magazzino e logistica dell’ azienda in cui lavora è molto felice quando arrivano i nuovi furgoni BEV, puliti e silenziosi (ed i corrieri possono lasciare accesa la PdC Senza alcun problema…mentre il CdS lo vieta ai motori termici, a rischio -rarissimo- di contravvenzione).
Sono anche molto orgoglioso del recente scelta da parte della compagnia Autolinee Toscane di dotarsi di flotte di bus BEV con 2 differenti modalità:
Un’ ottantina di mezzi Nuovi (in prevalenza cinesi..ma anche una decina made in Italy)
Mandare a refitting parte della vecchia flotta a gasolio in una autofficina specializzata in Piemonte ove con il costo di un bus elettrico nuovo gli modificano in BEV 2.6 autobus con una percorrenza WLTP di circa 250km
Trovo veramente intelligente questo ri-uso di mezzi pubblici ancora validi Ma inquinanti per rimetterli in circolazione con poca spesa e un basso costo di gestione (prevedendo i punti di ricarica presso i depositi).
Altri paesi stanno anche sperimentando tratti di alimentazione ad induzione con piastre nell’ asfalto…in modo che l’ autobus sia ricaricato ed alimentato Senza bisogno di enormi, pesanti e costose batterie a bordo… Sulle tratte riservate sarebbero ottimali e facilmente realizzabili ovunque (e se funziona in Norvegia… coi fondi ghiacciati da noi non dovrebbero avere alcun problema! )
In Spagna – Barcellona – invece stanno sperimentando il riconoscimento automatico tramite telecamere di tutti coloro che invado8le corsie riservate ai bus di linea…con un addetto che può emettere verbali a sanzionare chi intralcia la circolazione…stesso problema che ho letto hanno a Firenze ove le corse bus hanno in tasso di puntualità dell’ 80% soltanto (sempre per cose ed intralci vari ala circolazione degli autobus).
Poi magari arriveranno anche flotte BEV di taxi ..in futuro magari i robo-taxi…
Ci abitueremo…come con tutte le altre piccole e grandi innovazioni tecnologiche….