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Mauro in ansia da ricarica nel primo viaggio in montagna

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NON SI TORNA INDIETRO / Mauro con la sua Citroen e-C3, la prima elettrica.

 

Mauro in ansia da ricarica nel primo viaggio in montagna con la sua nuova Citroen e-C4. Per poi scoprire che le cose non sono così complicate e che mai tornerebbe indietro dall’auto elettrica (e come lui la moglie). I lettori che vogliono condividere le loro esperienze possono scrivere a info@vaielettrico.it

                                       di Mauro Agostinelli

“Ad inizio anno – avendo la prospettiva di cambiare auto in quanto la mia diesel euro 4 non avrebbe più potuto circolare in città – vi chiesi consiglio sul mondo delle auto elettriche. Ed in particolare tra la ID3 e la e-C4, come unica auto famigliare“.

mauro in ansia da ricarica
L’ALTERNATIVA / Era la Volkswagen ID.3, scartata.

Mauro in ansia da ricarica già prima dell’acquisto

Ciò che frenava me e soprattutto mia moglie riguardo la transizione all’elettrico erano i soliti discorsi. Legati all’autonomia, la possibilità di ricaricare, la presenza di colonnine, le gite fuoriporta (specialmente quelle in montagna). E soprattutto il contagioso scetticismo di amici e famigliari, che dell’argomento ne sapevano quanto o meno di noi. A marzo, grazie anche all’eco-incentivo supplementare della Regione Lombardia, io e mia moglie abbiamo deciso e ci siamo buttati in questo mondo a noi ignoto dell’elettrico. Rottamando il vecchio diesel per acquistare la Citroen e-C4. Abbiamo optato per questo modello preferendo la comodità, il target più famigliare ed il maggior numero di optional a parità di spesa. Rispetto alla maggiore autonomia, al software di bordo più completo, al target più sportivo ed all’appeal della tedesca“. 

mauro in ansia da ricaricaMauro in ansia da ricarica: si parte per Temù

Da quando abbiamo ritirato l’auto abbiamo percorso più di 2.000 km con un uso prettamente cittadino/extraurbano. Consumo di 12,5kWh/100km che danno ragione alla casa francese con i suoi 350km di autonomia dichiarata. Quest’ultimo fine settimana, complice una ricorrenza famigliare, abbiamo finalmente effettuato il fatidico viaggetto fuori-porta, in montagna, che tanto ci arrovellava. Volevo quindi condividere con voi la nostra esperienza perché possa essere di aiuto per chi nutre dubbi. Premessa: la zona montana che solitamente frequentiamo è nei pressi di Temù–Ponte di Legno (BS), a circa 160 km da dove abitiamo. Lì non abbiamo la possibilità di lasciare l’auto in carica la notte ad una presa domestica. E non ci sono colonnine nel paese dove pernottiamo, se non a Ponte di Legno. Sono riuscito comunque a trovare un B&B nel paesino disponibile all’occorrenza a fornire una presa schuko per la notte.

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La previsione dei consumi con l’app ABRP.

162 km, con autostrada e montagna: arriverò…?

Prima della partenza, classiche paturnie mentali dell’inesperto: arriverò? Riuscirò a tornare a casa? Quanto consumerò? Funzionerà la schuko? Quanto deve essere carica prima di partire? Inizio dalla simulazione con la app ABRP per il viaggio da Cremona a Temù (162 km di cui 50 di autostrada). Mettendo tutti i dati base ed impostando solo l’auto e la velocità massima autostradale a 105km/h. L’esito del simulatore è impietoso: 67% di consumo batteria per la sola andata, 46% per il ritorno. La mattina partiamo con il 90% di carica. Quello che in qualche forum è stato ribattezzato “indovinometro” dell’auto segnava una autonomia residua stimata di 340 km. Partiamo e in autostrada imposto l’ACC (cruise control adattivo) a 105km/h. Per non saper né leggere né scrivere ed evitare drammi coniugali (scherzo…), decido – approfittando del figlio che ha fame – di fermarci all’Outlet Franciacorta a Brescia. Piccola ricarica in DC mentre lui si rifocilla.

mauro in ansia da ricarica
Il dislivello affrontato nel viaggio

“I 17 km di salita finale mi costano il 10% di carica della batteria”

Arriviamo all’Outlet: 60 km percorsi con consumo autostradale di 15,1kWh/100 e 240km di autonomia residua stimata con il 71% di batteria. Collego l’auto 10 minuti, nei quali ricarico 7,5 5kWh per un totale di 3,43€ con la batteria ora all’85% (autonomia stimata 312km). Ripartiamo impostando nuovamente l’ACC stavolta a 90km/h (alternato a 70 laddove necessario per rispettare i limiti). Dopo 34 km superiamo il lago d’Iseo, tratto affrontato con un consumo di 12,2kWh/100 ad una media di 71km/h, e ci immettiamo in Valcamonica. Ad 83 km dal Franciacorta arriviamo ad Edolo dove, per la prima volta, riprendo possesso dei pedali disabilitando l’ACC. Con questi ulteriori 50 km di strada il consumo è salito a 13,8kWh/100 (mantenendo la velocità sempre di 70km/h) con la batteria scesa al 58%. Manca l’ultimo tratto, quello con più salita. Arriviamo a Ponte di Legno avendo percorso 100 km tondi dal Franciacorta ed il consumo medio è salito a 15,7kWh/100 per una autonomia residua del 48% e 136 km di autonomia stimata. L’ultimo tratto di soli 17km di salita mi è costato la bellezza del 10% di batteria.

Mauro in ansia da ricarica
La simulazione del ritorno sulla app

“La app è più pessimista dei consumi reali”

A conti fatti abbiamo percorso 160km utilizzando il 56% di batteria, a differenza del 67% stimato da ABRP. Scopro con enorme piacere che a Ponte di Legno BeCharge ha attivato una colonnina fast. E la provo (solo per testarne il funzionamento), mettendo in carica 2 minuti di numero, nei quali immetto 2,52kWh (passando dal 48 al 52% di batteria) per 1,39€. Il fine settimana giriamo un pochino per un totale di 23km con un consumo medio inaspettato di soli 12,6kWh/100. La frenata con ricarica in discesa è fenomenale. Arriva il momento del ritorno. Nonostate ABRP mi abbia dimostrato di sovrastimare il consumo dell’auto, preferisco andare sul sicuro. Approfitto della presa fast di Ponte di Legno per caricare 13,88 kWh in 15 minuti per 7,65€, portando la batteria al 77% con una autonomia stimata di 258 km. Il rientro segna un consumo di 9,4kWh/100, comprensivo dei 50 km autostradali a 105km/h  batteria al 43% (164km di autonomia stimata). Utilizzato il 34% di batteria a fronte del 46% stimato da ABRP“.

“Troppe preoccupazioni, infondate o esagerate”

Tutta questa pappardella (di dati e numeri) per arrivare alle mie conclusioni. Ci eravamo fatti tanti problemi quando questi invece non ci sono o sono tranquillamente risolvibili. Mi sembra di capire che le fast in DC siano utilizzate solo per cariche rapide da non più di 15-20 minuti. Quindi in caso una sia occupata non occorre attendere molto affinchè si liberi. E le colonnine ci sono (e stanno aumentando): è che fino a quando non si ha la necessità di usarle non si fa caso alla loro presenza. Per tornare al viaggio, chiaramente la fast installata in montagna ha aiutato molto (soprattutto psicologicamente). Ma – nel caso – erano presenti anche delle quick che in qualche modo avrei potuto utilizzare durante le passeggiate. E, nel caso di prese occupate, avrei comunque potuto ripiegare sulla schuko del B&B. In estate il consumo della e-C4 mi potrebbe permettere un viaggio senza soste di ricarica partendo col poco raccomandabile 100% di batteria. Per quanto reputi improbabile da realizzare spensieratamente…“.

“Un viaggio molto meno stancante rispetto al diesel”

mauro in ansia da ricaricaInfine, sorvolando sul discorso carica, consumo e meri numeri, volevo soffermarmi su quella che è una visione prettamente soggettiva del viaggio. Potendolo confrontare con quanto fatto fino ad ora con l’auto diesel. Il tempo sembra essere davvero volato in auto. Siamo arrivati e tornati con un livello di stanchezza (personalmente non sono abituato a guidare molto) minimo, sia per me che ho guidato, sia per mia moglie e mio figlio. Auto silenziosa, comoda, ovattata. Ho guidato per l’80% del viaggio mantenendo l’attenzione sulla guida, ma senza la concreta necessità di usare i pedali di freno/acceleratore.  Lasciando regolare la velocità all’auto grazie all’ACC che mi manteneva anche la distanza di sicurezza (per grande gioia della moglie). Abbinato al sistema di mantenimento della carreggiata mi ha permesso davvero di godermi il viaggio senza stare a pensare ad “accelera, frena, cambia, attento, distanza”.

Mauro in ansia da ricarica? Non più, e nemmeno la moglie…

La guida col cambio automatico di un’auto a benzina/diesel non è paragonabile (in termini anche di rumore e vibrazioni). E non comporta i medesimi benefici, se non nella maggiore velocità in autostrada, che di contro causa maggiore stress per la concentrazione da mantenere. Ora sono curioso di testare l’auto in inverno o in un viaggio ben più lungo, ma questa esperienza è stata davvero necessaria e formativa. A chi si pone tanti dubbi e tanti problemi circa un eventuale passaggio all’EV non posso che rispondere che li capisco e li comprendo. Perché ci sono passato anche io, ma i limiti e le paure che le persone si pongono sono spesso infondati e lo si scopre vivendo e partecipando al cambiamento. Come disse Roosvelt: “L’unica cosa di cui dobbiamo avere paura è la paura stessa“. Piccola postilla. Mia moglie, che era “elettroscettica”, ora non tornerebbe più indietro…e nemmeno io“.


—  L’articolo “Mauro in ansia da ricarica…” fa parte di una serie in cui i lettori condividono le loro prime esperienze in elettrico.  Vuoi entrare nella nostra community e restare sempre informato? Iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter e al nostro canale YouTube  —-

 

Apri commenti

104 COMMENTI

  1. Ho iniziato a frequentare questo sito perché ero intenzionato a passare all’elettrico, ma leggendo questi racconti sto cambiando idea perché mi rendo conto che non fa per me e nemmeno per tanti come me: 4 persone più il cane in bagagliaio e tanti bagagli, quindi sw e ora suv 4×4. Con la mia Land Rover viaggio comodissimo, non mi stanco mai, a 130 in autostrada consumo il 7% e con un pieno faccio oltre 800 km. Mi fermo quando e dove voglio io e all’autogrill al massimo mi fermo per un caffè. Se voglio mangiare esco dall’autostrada e cerco un buon ristorante, non una colonnina di ricarica. Per i weekend in montagna si parte al venerdì pomeriggio e si fanno 3 ore abbondanti di viaggio e una mezz’ora per cenare nel ristorante di fiducia lungo la strada: pensare di andare a 110 in autostrada e perdere un’altra mezz’ora a ricaricare (se la colonnina è libera) non fa per me. Per lavoro facevo spessissimo 400 km al giorno di autostrada, appuntamenti, riunioni, tutto di corsa e con una elettrica avrei perso un’ora di viaggio e una mezz’ora a ricaricare sulla via del ritorno. Per non parlare delle trasferte sportive dei figli: impensabile!!! Mi dispiace veramente ma finché la tecnologia è questa non fa per noi. Un’ultima cosa: se in autostrada volete viaggiare a 110 km orari, o anche meno, fatelo pure, ma vi ricordo che il codice della strada prevede che dovete viaggiare nella corsia di destra! E quando volete superare qualcuno dovete DARE LA PRECEDENZA a quelli che arrivano nella corsia centrale.
    Buon viaggio

    • Una domanda Roberto: quando ha iniziato a frequentare questo sito intenzionato a cambiare motorizzazione, pensava che le auto elettriche volassero? Noi scriviamo da anni che si può fare, che si può viaggiare per lavoro o per svago raggiungendo tutte le destinazioni, senza inquinare e rispettando l’ambiente. A condizione di modificare un pò le proprie abitudini. Se lei pensa che DARE LA PRECEDENZA sia un sacrificio insostenibile cosa stiamo a dirci qui?

    • Concordo, se devo stressarmi anche in vacanza a cercare colonnine o stare lì ogni 5 minuti a guardare la carica della batteria no grazie. Quando ci saranno batterie da 1000 km che pesano 100 kg ne riparliamo.

    • Una piccola considerazione, Roberto. Dopo 2 ore di viaggio è provato che la soglia di attenzione cala e sarebbe necessario fermarsi un 10-15′. I famosi 800 km fermandosi per un caffè o i 400 e “sempre di corsa” sono una forzatura che può causare grossi problemi. Liberi di rischiare.
      Chi va a 110 sta a destra naturalmente.

      • Liberi di rischiare fino a un certo punto. Chi viaggia per 800 km fermandosi per un caffè viaggia sulle stesse strade dove viaggiamo noi. Quindi costituisce un pericolo anche per noi, non solo per sè stesso.

        • con due ore cala di sicuro l’attenzione cmq un guidatore non diviene pericoloso. Poi i limiti sono diversi da persona a persona e non si può generalizzare in un senso o nell’ altro.
          Cmq ognuno può guidare come su sente e gli va nei limiti di legge, sono un po’ stufo di sentire che l’elettrico è migliore perché ci costringe a fare più fermate e quindi siamo più sicuri e riposati, per me è una giustificazione fra il pretenzioso e il puerile.
          Ricordo sempre che fino a quando si parla di auto i rischi ci sono ma sono relativi. Con noi viaggiano i camion e i TIR. Possono guidare per legge per 8 ore con UNA pausa, quindi fanno giornalmente 700-800 km e sono potenzialmente MOLTO più pericolosi.di qualsiasi auto.

          • Non ho detto che l’elettrico è migliore perché costringe a fare più fermate. Ho detto che in generale non è sicuro guidare per tutte quelle ore facendo solo una pausa caffè (quindi di pochi minuti).
            I Tir possono guidare per nove ore con una pausa di almeno 45 minuti (non di 5). E sono professionisti. Viaggiano al massimo a 90 km/h su mezzi dotati nella maggior parte dei casi di cruise control adattivo e controllo di carreggiata attivo (obbligatori per legge tra qualche mese). Possono costituire anche loro un pericolo. Certo. Ma questo non toglie che lo sia anche chi viaggia per 800 km alla media di 130 km/h e con una sola sosta di pochi minuti.

      • Rispondo a questa per fare alcune considerazioni generali su quanto letto sinora.
        Premetto che non sono contrario a nessun tipo di innovazione, purché essa sia un miglioramento.
        Accertato che dobbiamo, e ripeto dobbiamo fare tutto il possibile per salvare, non la terra, perché la Terra si salverà lo stesso, ma per salvare noi misera razza umana.
        Adesso andiamo ai nostri ragionamenti e punti di vista.
        In autostrada, sfido chiunque a viaggiare su di un’autostrada a 2/3 corsie ad una velocità inferiore a 90/100 orari, si sarebbe solamente un pericolo per noi e gli altri e soprattutto di intralcio. La velocità ideale per non trovarsi bloccati in una colonna di TIR è 110/130
        Altrimenti se uno vuole andare piano fa la statale.
        Dove è detto che è pericoloso essere fatte sgroppate da 400/500 km? E solamente un approccio alla guida, se piace non ti stanca, ovviamente se sei stressato dall’ansia della ricarica allora ….
        In tutto ci deve essere la giusta moderazione.
        Per l’auto completamente elettrica (parere personale) non ci siamo ancora, prima si devono potenziare le infrastrutture (colonnine ricarica), e solo dopo “obbligare” all’acquisto di una vettura elettrica. Invece, e non solo in Italia, si sta facendo il contrario perché impaurire le persone dicendo che tra 14 anni non saranno più vendute auto con motore termico, quindi neppure le ibride, non è corretto.
        Ma scusate una domanda.
        Ma poi è veramente una vacanza un weekend in montagna in cui devi programmare tutto, le soste per far fare la pipì al cane solamente se c’è la colonnina; andare piano altrimenti forse non si arriva, ma menomale che ho la presa schuko nel bagagliaio … ma poi va tutto bene perché in un percorso che con la vecchia Panda 30 avrei potuto fare in 2 ore ne ho impiegate 3, ma tanto mi sono fermato a vedere in paesaggio, ma se lo voglio vedere mi fermo anche con la Panda30.
        Tornando a salvare la Terra, cioè noi umani, forse conviene cambiare completamente stile di vita, cambiare la società dei consumi e degli sprechi.
        Possibile che se si rompe una guarnizione del valore di 2€ alla macchinetta del caffè in cialde la devi comperare nuova perché nessuno la ripara? E’ accaduto a me, infatti l’ho cambiata.
        Possibile che nessuno ripari più niente, tanto è più facile sostituire e comprare nuovo, è il consumismo.
        Il solito consumismo e la solita società che vogliono farti cambiare la tua “vecchia” Euro 6 con 50.000 km (ne farebbe ancora 200.000) e 3 anni di vita con un nuovo elettrodomestico a pile con 4 ruote, infatti è di questi giorni la notizia che ci sarà un apposito incentivo.
        Così faccio un doppio inquinamento, lo smaltimento della vecchia auto ancora perfettamente funzionante e per l’acquisto della nuova elettrica con tutto ciò che ne consegue come inquinamento in produzione.
        Il bello che quanto ho scritto sopra è a conoscenza di tutti, ma quasi tutti si fanno abbindolare dalle sirene elettriche.
        Come nei primi anni 2000 che tutti compravano l’auto diesel perché faceva figo, la BMW station vagon perché è grande comoda e quando faccio il pieno risparmio … mai poi gli giravano le balle al primo tagliando o cambio di gomme, che forse era meglio se compravo una più modesta berlina a benzina.
        Scusate se vi ho tediato con questi miei ragionamenti.
        Comunque a settembre, se tutto va bene, farò una vacanza con mia moglie (40 anni di matrimonio) in costiera Amalfitana, circa 600 km da casa mia. Se ne ho voglia farò tutta una tirata (tanto ho un’autonomia di 1000km, o poi i distributori non mancano), oppure se mi gira mi fermo dove voglio, quando voglio e se voglio e non se me lo chiede uno stupido elettrodomentico con le ruote.
        Buonanotte
        Mario55

        PS: nella mia vita automobilistica ho fatto più di 1.600.000 km

  2. L’elettrico e sicuramente il futuro, soprattutto quando ci saranno tutte le infrastrutture per le ricariche ,e soprattutto l’energia utilizzata verrà da fonti green , anche perché usare centrali a combustibile fossile per ricaricare le auto non è molto furbo, e quando la tecnologia delle batterie sarà ultrafast tipo 5 minuti( ho letto un articolo che afferma che i cinesi stanno per fare debuttare una tecnologia simile) , anche perché più auto elettriche si vendono e più le colonnine saranno occupate , e fare un viaggio dove vi è magari un unica colonnina con auto in coda in attesa , e una situazione oggi impensabile ma con la sicura diffusione dell’auto elettrica… , Sono sicuro che in città con infrastrutture tipo Milano, Torino, Roma ecc venderanno un sacco di piccole elettriche tipo Spring , al momento la vedo la soluzione perfetta per chi ha un fotovoltaico con colonnina casalinga magari con 2 auto di cui una termica ( almeno fino ad adeguamento di infrastrutture e tecnologia delle batterie).
    Un saluto a tutti.

  3. Dall’articolo del mio omonimo – se vero e non solo un romanzo pubblicitario – (mi chiamo Mauro anch’io) sembra trasparire più l’ansia del viaggio che il godimento dello stesso.
    Magari sarà il futuro ma, oggi far da cavie paganti per l’industria non mi sembra il massimo del piacere.
    Mi ha fatto rivivere in pieno l’ansia Furio/Magda…
    Per ora continuo a tenermi stretto il mio motore termico (da troll dite voi!) e lascio agli altri questi entusiasmanti viaggi fatti di calcoli, algoritmi e incroci di dita per arrivare a destinazione e, magari, pure riuscire a tornare a casa (ovviamente viaggiando di giorno per evitare di notte di rimanere a secco in qualche landa desolata).
    Un abbraccio a tutti.

    • Lei può pensare e dire quello che vuole, noi accogliamo tutti i punti di vista. Ma non può insinuare che siamo dei bugiardi (“se vero e non solo un romanzo pubblicitario”). Chiaro?

      • È lei l’autore dell’articolo?
        Se non è lei come fa ad essere così sicuro che non sia un po’ “romanzato” il racconto?
        Buona serata.

          • sig Tedeschini io mi sono di nuovo stupito perché lei ha reazioni un po’ esagerate quando non si parla proprio bene delle elettriche.
            Mauro non ha dato del bugiardo a nessuno e lei con telefono e indirizzo del lettore che ha scritto l’ articolo NON può garantire che lo stesso non sia un po’ ” romanzato “. A me le osservazioni di Mauro sembrano assolutamente non offensive.

          • Beh, se uno ipotizza che tu sia un bugiardo, non è che ti faccia piacere, di solito…A meno che uno bugiardo lo sia davvero: allora incassa e passa oltre.

          • sig Tedeschini nessuno ha dato del bugiardo a nessuno, tantomeno a lei. La sua è una strana reazione.

    • . ..
      Io ho una c4 elettrica con un noleggio a lungo termine. L ‘ ho lasciata in officina sotto controllo in remoto della batteria per giorni…
      La faccio breve: percorro al di mediamente 110 km di cui 100 autostradali, bene per mantenere l’autonomia reale devi andare a 70 km/h e senza accendere l’aria condizionata.
      Dimenticavo abito a Palermo ed in questi giorni abbiamo una media di 42 gradi….

      • …continuo col sarcasmo: quando terminera’ questo contratto, ne stipulero’ altri due contemporaneamente!

        • lei ha fatto sarcasmo io no. Infatti non ha risposto ad almeno una domansa: è contento?
          Questo si riferisce a quello che scrive lei: in autostrada per fare l’autonomia dichiarata bisogna andare a 70 km/h. A questa velocità ritengo che sia anche pericoloso per se e gli altri andare in autostrada. Quindi di nuovo, lei va così ed è contento?

          • Legga meglio: ho scritto per mantenere l’autonomia reale…non che io vada a 70 km/h
            Adesso saro’ serio: come potrei mai essere contento ad andare a 70 km/h in autostrada, e senza clima acceso con fuori 40 gradi!

          • Saverio, ma perché mai dovrebbe andare a 70 km/h in autostrada?
            “autonomia reale” non significa nulla. Il costruttore dichiara l’autonomia combinata WLTP, che per e-C4 è 350 km. Non significa che l’auto percorre 350 km in qualsiasi condizione. Tanto meno significa che percorra 350 km a 130 km/h e oltre 40 gradi di temperatura esterna, con clima acceso.
            Questo vale per qualsiasi auto.

      • Cosa intende per autonomia reale? Forse quella dichiarata dal costruttore… Bisogna fare molta attenzione. L’autonomia dichiarata WLTP è quasi sempre quella nel ciclo combinato. A 130 km/h i consumi sono evidentemente più elevati. Ad ogni modo per e-C4 Citroen ha pubblicato un simulatore che dice che a 130 km/h, con uno stile di guida dinamico e una temperatura esterna di 35 gradi, l’autonomia è di 167 km. Le torna?
        https://www.citroen.it/modelli/gamma-citroen/c4/e-c4.html?gclsrc=aw.ds&gclid=CjwKCAjw0qOIBhBhEiwAyvVcf-SafMnm2VsQ954PL5p-SNZVNRUHogZR1aCHRXFTywKpQvi3Yp8bOhoCRfoQAvD_BwE&gclsrc=aw.ds&nclid=axyFS3aZOjNouSNt5hpG9B9XypCRiMYeFyloJ7SpIcNa14U0iv5Qs_FKiYg0rjud#sticky
        Certo, se invece lei si aspettava che i 350 km di autonomia nel ciclo WLTP corrispondessero a 350 km autostradali, questo non potrà essere rispettato. Ma semplicemente perché non è questo che dichiara il costruttore.
        Allo stesso modo però, nell’utilizzo in città e con il piede leggero, si possono raggiungere medie di autonomia superiori ai 450 km (testato personalmente).
        https://www.vaielettrico.it/eraid-2021-a-bordo-di-citroen-e-c4-ds-3-crossback-e-tense-e-peugeot-e-208/

        • mi sembra che diciate la stessa cosa in autostrada a 130 km/h si fanno 167 km, se si vogliono fare i 350 dichiarati bisogna andare a 70 km/h. Così a sensazione sembra che i numeri tornino.

        • sig. Saverio
          Adesso posso capire ma lei deve leggere bene quello che scrive. Pare che lei vada a 70km/h non che IPOTIZZI di andarci. LEGGA SOITO.
          Peraltro anche Paolo Mariano ha capito come me.
          COSA HA SCRITTO:
          La faccio breve: percorro al di mediamente 110 km di cui 100 autostradali, bene per mantenere l’autonomia reale devi andare a 70 km/h e senza accendere l’aria condizionata.
          Dimenticavo abito a Palermo ed in questi giorni abbiamo una media di

        • per autonomia reale intendo i km da me effettuati in rapporto al valore residuo della batteria, e non quelli dichiarati dalla casa.
          Per quanto riguarda il consumo piu’ elevato in rapporto alla velocita, quanto sia carica l’auto, le eventuali salite, il clima acceso etc etc, va da se capire sia normale. Per quanto riguarda i dati di utilizzo in citta’ non li ho testati perche non m’interessano. Chiudo dando un mio dato: 100 KM percorsi a 100 km/h, sciupati oltre 300 km di autonomia…fate voi.

          • Lei Saverio, si ostina a non capire, o a non voler capire.
            Cosa significa che in 100 km a 100 km/h ha “sciupato” oltre 300 km di autonomia? Si riferisce probabilmente all’indovinometro. Quello che personalmente abolirei e che indica l’autonomia residua dell’auto.
            Sappia che quella è un indicazione di quanti km è possibile percorrere con l’auto con l’energia disponibile in quel momento in batteria. Ma ovviamente l’auto calcola quel valore sulla base dei consumi avuti nei km precedenti.
            Se lei ha guidato l’auto ad esempio su strade extra urbane, magari in una giornata non particolarmente calda e ha avuto un consumo di 16/17 kWh/100 km, e poi prende l’auto e ci va in autostrada, partirà con l’indovinometro che indica 300 e poi si riduce molto rapidamente.

          • Sono sicuramente io che non so leggere ma lei scrive “‘sciupati” quindi continua a non sembrare molto soddisfatto della sua auto.

  4. La guida deve essere anche divertimento: poter andare a velocità preferita, sempre nel rispetto del codice stradale, senza il timore di consumare troppo godere del piacere di guidare senza preoccupazioni di poterti rifornire ovunque velocemente ditemi perché devo complicarmi la vita. Per non parlare dei costi reali che ora godono di incentivi ma nella realtà di gran lungo superiori ai motori termici. Si alla tecnologia ibrida, che consente anche una guida più divertente e spensierata ma no all’elettrico puro come viene oggi proposto.

    • Salve sig. Mauro… perché l’elettrico non è divertente?…noi con id3 facciamo i 130 in autostrade..anzi devo dire a mio marito di rallentare…ieri fatti 200 km con dislivello di 1400mt…misto autostrada statali…a metà salita abbiamo aperto i finestrini..e capperi sul passo Penice ci siamo accorti di avere ancora il clima acceso..(ventola silenziosa e ci siamo distratti con i figli guardando paesaggio e sentendo animali muoversi nel bordo strada tra le foglie)..cmq fermati x panorama birra (piccola) e succhi…imposta nav x rientro Penice/busseto…batteria 44%..il sistema dice di fermarsi a ionity di Piacenza ,ma noi sappiamo il perché 😉..partiamo e tra Penice e Bobbio 12km recuperiamo 60km di autonomia…giro x Bobbio…ritorno a casa al 35%…non abbiate dubbi,se siete indecisi l’elettrico è il top,saluti.

  5. Come ho già scritto in passato le Tesla sono un’ altro pianeta sia in termini di presentazioni che di autonomia.
    Il fatto che chi la guidi decida di viaggiare a velocità moderata è una scelta legittima.
    Considerando il fatto che esistono anche dei limiti di velocità che specialmente in autostrada sono ben esposti.
    Personalmente a me è capitato di sorpassare delle Ferrari in autostrada e quindi ???
    Non credo che avessero paura di restare a secco.
    Io Guido una elettrica da 10k km e un viaggio di 320km con una autonomia di 350km non è fattibile senza un minimo rabbocco intermedio .
    Io nonostante la premessa iniziale ho il piedino un po’ pesante e comunque ho notato personalmente che alla fine la differenza di consumi con stile di guida estremamente accorto e una guida più disinvolta non influisce poi così tanto , circa un 10% in meno.
    In conclusione credo che tutte ste paranoie per l’automia siano un tantino esagerate.

  6. Incuriosisce tutti questi commenti di amanti delle auto termiche su un sito solo di auto elettriche. Come si dice: chi disprezza, compra.

    • poco ma sicuro. Fra poco sarà obbligatorio.
      La realtà è che si leggono cose assurde e anche ridicole. Non è possibile non intervenire! Altrimenti se la suonano e se la cantano come vogliono.

        • guardi legga il commento di Gio e poi il mio e dovrebbe essere chiaro:
          Se noi scettici dell’auto elettrica non scrivessero qui ogni tanto, gli entusiasti potrebbero scrivere tutto quello che vogliono senza contraddittorio . Tutto qui…

          • Di cose assurde e ridicole ne leggo da entrambe le parti. Ma la disinformazione sull’ecosistema elettrico è davvero clamorosa

          • Legga bene: ho scritto che dai commenti (ne abbiamo pubblicati circa 32.900 in 4 anni) emerge una clamorosa disinformazione sull’elettrico. Nessun accenno ai suoi, Giovanni

  7. Bel racconto, molto dettagliato
    Ma l’elettrico non fa per me, troppe limitazioni ed ansie.
    Oramai non viaggi molto, ma se tra 1 ora decido di partire per Parigi butto in macchina una valigia e parto senza patemi di “pieno” di elettroni.
    Per cui Invidio, ma non condivido, chi compera auto elettriche. Ma appartengo alla generazione di chi ha sempre utilizzato motori termici
    Mario

    • Mario, io ho la patente dall’età di 18 anni, ora ne ho 61. Quindi anch’io “appartengo alla generazione dei termici”. Ho fatto centinaia di migliaia di chilometri, forse ho superato anche il milione (ultimamente circa 40000 km anno, per cui…). Ho avuto auto a benzina, diesel, due macchine fa una Ioniq ibrida. Ora ho una plug-in, con i suoi 63 km di puro elettrico è un ottimo compromesso per i giri quotidiani casa-lavoro, casa-spesa, casa-taxi (ho due figlie adolescenti). La ricarico in box, di notte e qualche volta anche di giorno. Il termico lo uso solo in caso di viaggi lunghi (es una trasferta Milano-Pisa da cui sono tornato proprio oggi) ed anche lì i consumi sono molto inferiori rispetto ad una termica. E sono veramente soddisfatto, il prossimo passo sarà senza dubbio una elettrica (quando questa avrà qualche anno e qualche centinaio di migliaia di chilometri). Fidati, anche se siamo dei “dinosauri della strada” la svolta elettrica si può fare!!

      • Ciao Claudio,
        è vero la svolta elettrica di può (anche) fare, non mi piace se me lo obbligano, allora no non mi va bene.
        Tutta questa corsa, imposta dalla politica è da alcune case automobilistiche ( che molto probabilmente hanno più guadagni a vendere una A4 elettrica rispetto ad A4 termica) a me non convince.
        Possibile che tutta questa smania dell’elettrico in campo automobilistico sia saltata fuori nell’ultimo anno?
        Quando, sembra, che l’inquinamento dovuto al traffico automobilistico incida solamente dell’1%
        Perciò fin che potrò guidare un’auto, spero il più possibile, lasciatemi guidare … lasciatemi cantare con una chitarra in mano, sono un italiano , un italiano vero.
        Mario55

        • Dove ha tirato fuori quel dato sull’inquinamento? Il traffico privato leggero (le auto insomma) contribuisce per il 14% alle emissioni di Co2 in Europa, e per circa un terzo all’inquinamento atmosferico (particolato e gas tossici). Quindi, visto che non ha nulla contro le auto elettriche ma non vuol essere obbligato a comprarle, ne acquisti una immediatamente, finchè nessuno la costringe.

        • Non capisco tutto questo astio (in generale, non di Mario) verso “l’essere obbligati”. Non mi pare che nessuno oggi o nei prossimi 15 anni sia obbligato a prendere un’elettrica. Ci vorranno anni prima di avere un’infrastruttura all’altezza della transizione. Molti stanno valutando, alcuni sono già passati, altri attendono che le autonomie salgano. Ma di obblighi nel medio termine, nemmeno l’ombra.

  8. È stupido comunque criticare il signore con “105 km sono pochi”. 1 Il limite per chi non lo sapesse è 130 salvo particolari attenzioni 150. 2 Se ti piace correre vai nelle piste apposite.
    3 un’auto elettrica è utile soprattutto a livello di inquinamento. È inutile prendersi in giro con “ah mi tengo il mio diesel” “no auto elettrica” e compagnia cantante. L’auto purtroppo è causa di inquinamento e se paragonato ad altro ad esempio i voli, è vero è bassa la percentuale ma si alza a dismisura se analizziamo il punto cruciale. La salute dell’uomo. Immaginate a fare una passeggiata in città di 1 h e respirare respirare respirare. State assorbendo un ottima fonte di agenti cancerogeni che se non ve ne siete accorti i tumori sono sempre più in aumento. Poi ci si chiede perché “ho il tumore” “è così giovane ed è morto”. SUVVIA…

  9. Gli ADAS sono disponibili per tutti i tipi di vetture (diesel, ibride benzina, benzina, elettriche ecc), quindi il confort non è pertinente alla discussione. Silenziosità: vedi sopra, certo se paragoni alla tua auto una Panda diesel allora….). In compenso ti sei mosso ad una velocità da lumaca (io diventerei isterico a 105 orari in autostrada….) e hai comunque dovuto fare una ricarica fermandoti in modo forzato all’andata. Se questa è la mobilità elettrica, grazie, tengo la mia ICE. Parto quando voglio, per andare dove voglio, senza dover guardare l’autonomia, in autostrada il motore è inavvertibile, ho gli ADAS, e dopo 900 km mi fermo non più di 5 minuti. E se voglio pranzare decido il dove, non la macchina che mi dice dove c’è la colonnina (sperando che sia libera).

    • Per come la vedo io, mi sembra tanto la storia di quello che vuole smettere di fumare con la sigaretta elettronica: fuma una e l’altra! Questo è il risultato che tutti i governi vogliono avere facendo credere di dare una mano all’ambiente. Vogliono che ogni famiglia abbia l’auto elettrica per la città e quella termica per i viaggi! Ma siamo sicuri che vorranno aumentarle queste autonomie? Per me no! Conviene tenerle basse perché così tengono i consumatori per le p…lle! Alla fine si spende il doppio per 2 auto…ed è quello che vogliono.

    • “e dopo 900 km mi fermo…” sii consapevole però di essere un pericolo per te e gli altri. È dimostrato che la nostra soglia di attenzione cala vistosamente dopo circa 2,5h di guida.
      Il che non vuol dire naturalmente che si farà un incidente, ma che il rischio aumenta di molto. Dopo i 400-500km in particolare diventa estremamente pericoloso anche per la stanchezza.
      Poi, come dici tu, a 1p5km/h diventi isterico. Quindi presumo viaggi a velocità più alte. Se sei oltre i 140, i fattori di rischio sono ulteriormente esasperati.
      Insomma, non proprio così astuto

    • Quando si passa all’elettrico scatta nella testa il bisogno di gestire l’energia. Ci si rende conto che cambiamo stile di guida e di quanta energia sprecavamo con un mezzo a combustione, nelle accelerate e nelle frenate. Ci si rende conto anche di come la velocità media influenzi i nostri tempi di viaggio, più che la velocità di punta. Andare a 105 non è indispensabile, si può fare tranquillamente 120 fissi o anche 130. Probabilmente è più una questione psicologica, nel voler risparmiare energia. Mauro che ne pensi?

      • Abche con la vecchia ICE andavo puano: 110km/h il computer di bordo indicava mediamente 22km/l; a 115km/h indicava 19km/l; a 120km/h indicava 15km/l ed a 130km/h indicava 10km/l.
        Ho sempre preferito risparmiare sul carvurante che sui minuti (laddove possibile), perchè entro certe distanze si parla di minuti.

        Per tornare alla sua domanda, lo confermo: ora molto piú di prima anche accelerazioni e frenate sono molto piú dolci ed orientate al risparmio senza che questo influisca sul “piacere fi guida” (e lo dico da persona alla quale non piace particolarmente guidare)

        • Partendo dalla fine… ” la guida con cambio automatico diesel , benzina non è paraginabile”… Mai provato un 6 cilindri in linea sia esso diesel che benzina con cambio ad 8 rapporti e adas di secondo livello e sospensioni adattive ad aria? Se non di è provato non si può sapere… quindi come leggo spesso qui , provate.. Onestamente 160 km sono gli stessi che percorro per andare nella mia casa in montagna.. Almeno una volta al mese , anche il dislivello è circa lo stesso.. Con le mie auto attuali il mio ultimo problema è il rifornimento, questa esperienza rispetto a quanto faccio normalmente mi sembra un’agonia. Dovendo restare anche più giorni a volte ho fatto il cosiddetto giro dei passi: Falzarego, Giau Pordoi, Sella .. Considerando l’unica colonnina fast a Cortina e i consumi di una elettrica anche la più efficiente probabilmente non ci riuscirei.. ed è solo un esempio.. Voler a tutti i costi non evidenziare le limitazioni delle attuali elettriche ( tesla compresa ) non fa altro che creare false aspettative.. chiaro che dopo aver speso 30-40-50k euro si tace per digerire l’acquisto fatto..

          • Rieccoci machoman. Il giro dei passi io l’ho fatto in bicicletta, con gli sci e anche con una modestissima Hyundai Ionoiq elettrica con appena 320 km di autonomia. Le colonnine ci sono ad Arabba, Corvara (6), Selva di Val Gardena (fast), Ortisei. E cito solo quelle sulla strada. Quindi la smetta di scrivere balle.

        • Beh direi che il tuo computer di bordo segnava parecchio male, da 110 a 130 non c’è più del doppio di consumo ci sarà un 10% in più o giù di li

  10. Non discuto che il futuro sarà elettrico, spero solo che al posto delle batterie al litio ci siano quelle ad idrogeno, molto più veloci da ricaricare. Comunque finché non sarò obbligato continuerò ad usare automobili termiche, molto più pratiche. In compenso per evitare le emissioni di CO2 (che indirettamente è emessa anche dalle auto elettriche in quantità quasi simile) sono disposto a vivere vicino ad una centrale nucleare.

    • mah, quando mi è capitato di ricaricare durante un viaggio ho avuto si e no il tempo per andare in bagno… 15 minuti e la macchina era pronta per ripartire. Normalmente invece la macchina si ricarica mentre dormo, in un anno ho risparmiato un sacco di tempo non dovendomi più fermare a fare gasolio.

    • L’ultimo studio di ICCT dimostra che la riduzione di inquinamento con una EV pura si attesta a 65-70% rispetto a benzina e diesel. In Italia, oggi.

  11. ha ragione in autostrada aveva il cruiser controll a 105….esattamente come me, (senza cruise controll), quando 30 anni fa andavo a sciare con la Renault R4 850 CC.
    Poi se qualcuno vuol fare o deve fare 800 km con una fermata o due non ci vedo niente di male. È libero di farli….forse oggi è peggio chi è libero di NON vaccinarsi.
    Il problema non è che a me non stanno simpatiche le auto elettriche, ho già un monopattino e una bici elettrica che uso anche se hanno limiti di autonomia. Semplicemente per le MIE necessità ancora le auto elettriche sono inadeguate, se si deve fare un passo indietro, ok non sarà un dramma, ma se non cambierà niente e per il momento è permesso lo farò quando non sarà più possibile acquistare un buon diesel con 1000 km di autonomia e che costa metà di una Tesla.

    • Giovanni, la mia esperienza non è stata condivisa per convincere le persone che le auto elettriche sono LA soluzione pe tutti, ma che si è rivelata un’ottima soluzione per l’uso che ne faccio IO e che le paure che avevo prima dell’acquisto si sono rivelate infondate.
      Magari una testimonianza come la mia può essere di aiuto per chi fa un uso dell’auto analogo al mio e sta cercando un po’ di informazioni.
      Come ha scritto lei, dipende tutto dalle proprie necessità…ma questo discorso vale per OGNI oggetto: ciò che è utile o adeguato per lei può essere inutile ed inadeguato per me e viceversa.

  12. Io sono l’autore e mi spiace constatare che lei non abbia letto con la dovuta attenzione.
    Autostrada a 105 (90 e 70 fuori autostrada in base ai limiti del codice). Una sosta finita l’autostrada (e nemneno necessaria, ma dovendomi fermare per forza ne ho approfittato).
    La seconda carica, per altro di DUE minuti, era all’arrivo e solo per curiosità mia di testare la colonnina.

  13. Il punto è che per andare verso la mobilità elettrica (e ci dovremo arrivare tutti, piaccia o no) bisogna “fare un passo indietro”. Mi spiego. Quando non esistevano le auto per percorrere 100 km ci si poteva mettere due-tre giorni a piedi, meno a cavallo. E le comunicazioni, gli spostamenti di uomini e merci dipendevano ovviamente da queste velocità. Col progresso abbiamo ridotto questi tempi: il treno poteva portare uomini e merci in sempre meno tempo. Adesso chiunque percorre 100 km in due ore su strada normale, in un’ora e 6 minuti su statale, in 46 minuti in autostrada (se si rispettano i limiti e se ho fatto i conti giusti). Bene: e se i 46 minuti in autostrada diventassero 60 (sia ipotizzando i fermi di ricarica su medie/lunghe percorrenze, sia la velocità media più bassa per economizzare la batteria) siamo certi che ciò può rappresentare un serio problema? Ecco il “passo indietro”, non si tratta di tornare a piedi o a cavallo, si tratta semplicemente di rivedere le proprie abitudini e, ovviamente, abbandonare l’idea di fare 900 km non stop a 150 all’ora, ma prendersela solo un po’ più comoda. A beneficio di tutti.

  14. primo non sono il solo a pensarla così visto che Enzo la pensa come me.
    secondo l’autore parla di 90 km anche in autostrada.
    terzo non vedo cosa ci sia di male se qualcuno per lavoro o altro deve fare lunghi viaggi con poche soste. 160 km con due soste X RICARICA, invece, sono comiche.
    quarto non mi stanno antipatiche le auto elettriche, io ho già bici e monopattino elettrici e li uso. Ma questi sono funzionali e servono, pur con i soliti limiti di autonomia, mentre le auto elettriche sono ancora semplicemente inadeguate.
    quinto si vede la tipica reazione di qualcuno in questo sito, quando non puoi controbattere con i dati, controbatti con argomenti soggettivi e accuse.

    • Giovanni, mi permetta di obiettare che affermare, cito, “le auto elettriche sono ancora semplicemente inadeguate” perchè non rispondono all’uso che ne fa lei, è un pochino presuntuoso (e mi permetta anche soggettivo ed accusatorio).
      L’auto elettrica sicuramente non va ancora bene per tutti gli usi e nessuno afferma il contrario, ma non è nemmeno universalmente inadeguata.
      Per il mio uso (famigliare) si è rivelata molto più che adeguata e questo viaggio me lo ha confermato.

      • Si ha ragione credevo fosse sottinteso e correggo : PER ME e le mie esigenze un auto elettrica è semplicemente inadeguata. Credevo fosse chiaro perché ho già bici elettrica e monopattino ma in realtà non era chiaro.
        Vedo cmq che molti condividono le mie opinioni.
        Ne riparliamo quando ci sarà un auto media con autonomia di almeno 500 -600 km e costo senza incentivi inferiore ai 30000 euro.

    • Due soste per 160km? con una smart forse… io ho fatto tranquillamente una gita in giornata di 300km di cui 200km di autostrada con il 70% di batteria. Forse si dovrebbe informare meglio.

      • Era la prima volta, Luca, Mauro ha scritto chiaramente che ha fatto un sacco di esperimenti, tipo mettere 2 kWh di ricarica solo per testare come funziona una colonnina Be Charge…

  15. Un viaggio con un auto elettrica oggi è da infarto!!!!
    M si può mai viaggiare a 70/90/105/130 km/h? A queste velocità ti addormenti??? Rischi di fare un incidente per rallentamento dei riflessi!!! In Italia si pensa che andare piano in auto aiuti la sicurezza, ma avete mai provato a fare un viaggio di 360km a 90km/h? Provate!!!! E poi mi direte……

    • Salvatore, posso capire in autostrada dove il limite è 130 (io sono comunque abituato ad andare a 110 e non rallento comunque nessuno perchè non sto arroccato nella corsia di sorpasso), ma fuori dall’autostrada la strada del lago di Iseo e della Valcamonica ha limiti 90 e 70 e autovelox in ogni dove. Non trovi nessuno che vada oltre il limite….addirittura le persone vanno a 70 anche con limite 90 e puoi deridere e lamentarti quanti vuoi, ma se farai mai quella strada, quella è la velocità che farai anche tu anche se avessi con sotto il sedere una Bugatti Chiron.

    • 360km a 130 li fai tranquillamente, e senza fermarti per ricaricare…. certo, non con tutti i modelli oggi disponibili, e non con quelli più economici. Per esperienza personale le prestazioni di una elettrica sono nettamente superiori ad una termica di pari categoria, e con grande margine.

      • Donatella in autostrada il limite è 130. si possono fare non è reato! Nota la multa scatta a 143 km/h! Se lei vuole fare 110 si metta sulla corsia più a destra e nessuno la disturberà

  16. Ragazzi…che dire…sono il Mauro dell’articolo e mi spiace non essere riuscito a farvi capire il mio punto di vista (so di non riuscire alle volte ad esprimermi al meglio).
    Provo ad integrare qui nei commenti.
    Per quanto e come usiamo l’auto in famiglia, l’auto elettrica si è rivelata un’ottima scelta con un uso prettamente cittadino per 340 giorni e circa 12000km all’anno.
    In tutto questo la nostra grande paura era per i restanti 25 giorni dell’anno, più ancora che per l’unico vero lungo viaggio che solitamente una famiglia fa una volta l’anno, era per il tragitto ed uso in montagna, andandoci un pochino piú spesso.
    Paura causata dal fatto di non sapere con che valore di carica ci saremmo arrivati e come avremmo potuto caricarla (la fast e le quick sono nuove e non c’erano in fase di acquisto ed il b&b mi ha dato conferma a caricarla solo qualche settimana fa).
    Le nostre paure erano più che lecite, se mi permettete.
    Questo viaggio ha fugato ogni dubbio e paura sulla scelta fatta dimostrandone l’infondatezza (grazie anche alla dimostrazione con mano che le colonnine stanno arrivando anche dove non c’erano).
    E per i 105km/h di velocità in autostrada…con l’altra auto andavo comunque a non piú di 110, e dove ci sono i limiti di 90 e 70 a quelli vado ed andavo (essendo strada zeppa di velox) quindi non mi è cambiato nulla se non in termini di minore stress (e rumori e vibrazioni per me lo sono).

    Infine capisco che le Tesla abbiano molta più autonomia e si possa viaggiare più veloci, ma a non tutti piacciono o non tutti se le possono permettere. Per quanto mi riguarda sono vere entrambe le affermazioni 🙂

    • Mauro ti ringrazio per il tuo post e per i tuoi commenti. Io faccio parte di quelli più “critici” verso il tuo racconto ma ovviamente non è un attacco ad personam. Sono semplicemente infastidito che le legittime esigenze di viaggio mie di tanti italiani siano etichettate col termine “ansia da ricarica”: chi soffre d’ansia va dallo psicologo o prende le “goccine” e sinceramente non credo di averne bisogno. La verità è che il problema riguarda i tempi sui medi – lunghi viaggi. Perché le colonnine ci sono e presto ci saranno anche in autostrada, non c’è il pericolo di restare a secco: ma per i viaggi più lunghi occorre adottare un mix di basse velocità autostradali e soste più lunghe per effettuare i rabocchi.
      Mi chiedo e ti chiedo: se sei uno che già prima viaggiava max a 110 km/h e faceva tante soste, visto che certo sei abile con calcoli, numeri e previsioni, perché mai eri spaventato dall’auto elettrica? Cosa mai pensavi che potesse andare storto? E’ perfetta per te. Il tuo viaggio, che hai ben documentato, racconta un trasferimento da una provincia (Mantova) alla provincia confinante (Brescia): sarebbe anche un po’ grottesco non riuscire ad affrontare agevolmente un trasferimento del genere con un’auto che a listino costa oltre 35000 Euro, incentivi a parte. La sintesi del tuo viaggio è: andando piano e facendo 2 piccoli rabbocchi è possibile spostarsi da una provincia all’altra facendo andata e ritorno. Ok ma sinceramente qui nessuno si aspettava niente di meno anche perché tu non guidi una Citroen Ami o una Renault Twizy ma una Citroen e-C4 che dichiara una autonomia di “ben” 350 km. Davvero avevi timori, in una regione come la Lombardia, di rimanere a terra, senza trovare neanche una colonnina, nonostante le app te le segnalavano?

      Il punto, Mauro, e qui mi allontano dal tuo racconto e parlo di “noi altri” (ma lo faccio perché poi è alla base delle tante osservazioni che hai ricevuto), è che visto che si va verso un elettrico “ficcato in gola” a tutti, chi oggi come me e come i tanti lettori che hanno scritto è abituato o costretto a fare viaggi lunghi con medie elevate e tempi contingentati non può permettersi di intervallarli con “lunghe” soste di ricarica o velocità medie più basse: forse questo vale per una vacanza, dove puoi gestirti il tempo, ma non per chi si sposta per altre necessità, lavoro o salute, con tempi contingentati, dove spesso si trova a confrontare i diversi percorsi o addirittura a prendere treni o aerei quando possibile per arrivare prima. Non tutti quelli che vedi correre in autostrada, superando o anche no i limiti di velocità, lo stanno facendo per l’adrenalina: molti hanno una necessità reale e sui tratti più lunghi per loro l’elettrica è un inferno. E per loro non ci sarà soluzione: saranno condannati (o forse salvati in extremis dalle auto a idrogeno). O avranno i soldi per acquistare auto elettriche con elevata autonomia o rimarranno fregati: significa che per andare a fare una visita medica a Milano, non potendolo fare velocemente, dovranno chiedere la giornata di ferie a lavoro; se programmano uno spostamento fuori regione di un giorno per fare più commissioni avranno bisogno di 2 giorni anziché 1; se vogliono fare un weekend alla loro casa a mare o in montagna che si trova molto lontano, anziché fare 10 ore di viaggio e 30 ore di vacanza magari dovranno fare 16 ore di viaggio e 24 ore di vacanza. Tutto questo non ti riguarda, non è il tuo caso, ma per alcuni di noi è un bel problema ed è anche il motivo che frena il passaggio all’elettrico (oltre al costo, certo).

      • Mi fa piacere leggere il suo commento che reputo propositivo.
        Il mio timore era dovuto al fatto che in fase di acquisto non fossero presenti punti di ricarica rapidi in montagna (l’unico era a Brescia a 100km di distanza); vero che la macchina la danno per 350km, ma sappiamo bene che in salita (o col freddo) sono molto meno ed aumentando la velocità media l’autonomia si riduce. Il fatto di aver trovato una fast e (solo recentemente) una struttura che mi permettesse la carica notturna mi ha tranquillizzato.
        Personalmente ritengo che ad oggi, come ho scritto in altri commenti, l’auto elettrica non sia assolutamente per tutti e questo rafforza il mio considerare un errore l’etichettare chi rimane fedele al diesel/benzina così come inversamente il voler etichettare chi invece il cambio all’elettrico l’ha fatto (e non mi sembra assolutamente il suo caso).
        Penso inoltre che il cambio di mentalità di guida (velocità inferiore, autonomia generale inferiore, differente modalità e tempistica di rifornimento) alimenti uno scetticismo generale in alcune situazioni infondato o superabile.
        Ad oggi per un uso medio (intendo tragitto casa/lavoro o uso prettamente cittadino) o come seconda auto potrebbe essere un’ottima soluzione per molti (e pensi che per me è anche unica auto famigliare), ma lo scetticismo di cui sopra e l’attuale costo sopra la media ne sta limitando la diffusione…e lo dico ammettendo che senza l’ulteriore incentivo della regione Lombardia non me la sarei potuta permettere.
        Fino a quando la tecnologia non tirerà fuori il coniglio economico dal cilindro (maggiore autonomia, ricarica wireless in autostrada, tempi di ricarica più rapidi) non esisterà qualcosa di elettrico che potrà soddisfare le esigenze di tutti.

        Chiudo con un piccolo esempio solo per tornare al discorso di differente mentalità che frena alcune valutazioni. Ho un amico con due auto, una la usano in famiglia solo per spostamenti in paese e tra i pesi vicini (poca strada, quindi) e quando seppe che avevo preso l’auto elettrica mi disse “eh, a me piacerebbe farci un pensierino ma non potrei perché (nei paesi) qui intorno non ci sono colonnine”.
        Al che la mia risposta fu “ce n’è una molto più vicina ti quanto tu non creda…nel tuo garage”.

        • Grazie per il confronto e lo scambio di idee. Ho compreso meglio il tuo punto di vista e l’origine dei tuoi dubbi (l’assenza di colonnine in zone di montagna). Condivido quanto scrivi sull’auto elettrica, le tue considerazioni sono anche le mie. Ti auguro buon divertimento e tanto relax con la tua nuova auto 😉

  17. Ok, so di essere abituato troppo bene… Ma a queste condizioni avrei comprato un auto a metano e non una elettrica. Come faccia a dire che è sparita l’ansia da autonomia se su un viaggio di 320 km a/r viaggiando a 70/90/105 ha dovuto fare diversi rabbocchi io non lo capisco. Oggi ho fatto un viaggio da 900km, partito con il 100% da casa e dopo 300km a 130 fissi di cruise senza code o rallentamenti (partito alle 5 di mattina, traffico 0) avevo ancora il 27%. Totale tempo passato in ricarica 40 minuti per 900km. Boh

  18. Io ho la Model 3 da Marzo….e scrivo da Porto D’Ascoli, 350 km da casa mia…..e la mia è una Standard Range 2021.
    A parte il super traffico trovato in autostrada….a strada libera andavo a 140. Mi sono fermato a Fano al supercharger giusto x sgranchirmi un po le gambe viste le ore passate in autostrada dovute all’intasamento x traffico….no incidenti e no lavori. Ho mangiato giusto un panino al volo mentre rabboccavo….e sono arrivato a Porto D’Ascoli col 46% di batteria rimanente. Ai 140. E questo era il mio primo viaggio lungo su Tesla. E tutto con clima acceso, il 3 Luglio. Ansia pari a zero. Ripartirò Sabato 31 Lugluo x il rientro……sempre con ansia zero. 😉

    • zitto tu che voi con le Tesla fate la bella vita … iperefficienti, autonomia, il massimo della tecnologia, prestazioni (non solo in accelerazione ma avete anche ottime velocità massime, altro che 160 km/h). La Tesla dovrebbe essere il punto di ingresso nel mondo dell’auto elettrica, il “minimo indispensabile”. Hai una Shanghai o una americana? Che batteria monta, che tecnologia?

      • Darmi della lumaca credo non sia il caso…..figlio di pilota rally in pensione ora….prima di Model 3 ho avuto Lancer Evo 8 e Z4 M Roadster. Ma la strada non è una pista eh…..comunque non mi sembra il caso di darmi del lumacone hahahah 😀

  19. Bella esperienza che serve a tranquillizzare tutti i possessori di auto elettriche, da parte mia posso raccontare di aver fatto un’esperienza simile, quando circa un mese fa ho fatto un viaggio andata e ritorno di circa 370 km (120km in autostrada a 110 km/h) nelle Alpi Marittime francesi, premetto che sono possessore di una Twingo elettrica con un range stimato di 190 km, sono riuscito a fare una ricarica del 100% dopo circa 70 km in 45 minuti e 2 ulteriori soste da 15 minuti ciascuna. Al rientro a casa avevo ancora il 47% di autonomia. Ps. 3 persone adulte e aria condizionata sempre accesa.

  20. Una qualsiasi auto termica dotata di cambio automatico e AAC si sarebbe comportata in maniera identica in fatto di stanchezza alla guida. A leggere il racconto la gitarella è sembrata più un calvario che un piacere. 100 all ora in autostrada?

    • Già
      Se non fosse che non vedo l ora di avere una elettrica di per sé questo racconto non fa bene al cuore.
      Davvero. Non se ne parla di fare i105 in autostrada.

      • Caro amico ti consiglio di non venire a fare un giro in autostrada in Liguria, ci sono tantissimi tratti limitati a 80/100 kmh. Forse sarebbe meglio cambiare la mentalità da piloti di formula 1 e imparare a fare il viaggio senza stress e gustandosi il paesaggio.

        • Gustarsi il paesaggio in autostrada? 😂😂😂 Ma pensa a guidare che rischi di andare a sbattere!! Gustati il viaggio Is the new: son costretto ad andare piano sennò la batteria va ko

    • Posso garantirti che è stato invece davvero un inaspettato piacere e come scritto in altro commento, anche con l’auto che avevo prima in autostrada andavo a non piú di 110.
      Per i rabbocchi di cui parli, di fermarmi mi sarei fermato lo stesso, tanto valeva attaccarla in carica quel poco che bastava.

  21. Allora, vi parlo di questa mia collega russa (non fatevi il solito film porno in testa, non è così). So già che nessuno di voi mi crederà (ma proprio nessuno) ma io sfido la sorte e la vostra diffidenza e ve lo dico. Vi anticipo che lei viene da un luogo molto freddo, me l’ha spiegato 1000 volte dov’è ma non me lo ricordo.
    Questa si sveglia alle 7 del mattino per farsi una nuotata nel laghetto sotto casa (è l’unica persona di tutto il comune che nuota lì, poi alle 7 del mattino pure i pesci dormono). Torna a casa, doccia, sale in bici e si fa 17 km sotto sole o pioggia (ma quando piove forte telelavora) sia all’andata che al ritorno. 17 + 17 km tutti i giorni, dopo una nuotata mattutina. L’ultima volta è caduta dalla bici e si è tutta sbucciata. Ah, mi sto ricordando che forse vi ho parlato di lei una volta, è quella che ha appena preso la patente italiana e da qualche settimana guida una Opel Meriva del 2003 acquistata usata.

    Tutto questo per dire che: se questa esilissima ragazza ogni giorno fa 34 km (+ nuotata), è normale associare la parola autonomia ad un’auto per un “viaggio” di BEN 160 km con, in più, rabbocchi intermedi (ma perché?!?) e velocità autostradali che non superano i 105 km/h e che poi scendono a 90 km/h?!?!? Amico mio, ma che ansia da ricarica vuoi avere se vai così piano in autostrada che pure le biciclette suonano il campanello perché hai bloccato l’autostrada? A me l’ansia è triplicata dopo la lettura …

    • Enzo, devi arrivare fino in fondo all’articolo, dice che l’ansia da ricarica era esagerata, indotta da amici e parenti che di elettrico non sanno nulla e lo mettevano in guardia. Le prime esperienze con un veicolo (o un computer, o un elettrodomestico…) nuovo sono sempre così: prendi mille precauzioni, hai paura di sbagliare. Poi ci prendi la mano e ti viene tutto più facile…

      • Mauro perdonami capisco che ci sono le persone che quando vanno in un negozio per calcolare il 50% di saldo sul prezzo del cartellino ricorrono alle tabelle di conversione, ma se acquisti un’auto con 350 km di autonomia dichiarata, ci vai in autostrada a 90, fai pure continui rabocchi e rabocchini (quante volte si è fermato questo qui? 3, 4? ho perso il conto …), come fai a tirare un sospiro di sollievo perché poi ne hai fatti meno della metà (perché 160 è meno della metà di 350!). Se avesse voluto scacciare l’ansia da ricarica avrebbe dovuto dire: l’auto ha 350 km di autonomia, vado in vacanza a 160 km di distanza, totale 320 km, non c’è bisogno che ricarichi mai e al ritorno avrò pure 30 km ancora disponibili. Fa un viaggio così, dimostra che è fattibile e poi puoi esclamare che l’ansia da ricarica non esiste. Questo qui dall’ansia ha ricaricato di continuo, il figlio non ha mai fatto così tanti spuntini, ma di che parliamo? Per un giretto fuoriporta di 160 km, neanche è uscito dalla sua regione, roba da lockdown …

        Per non parlare del “confort” … questo qui prima guidava un camion col cambio rotto? Come fai a viaggiare nel “confort” a 105, poi a 90, poi a 70, roba che neanche i camper con agganciate dietro le roulotte … Ma dov’è questo “confort”? Forse ignora che l’aac è disponibile su tutte le auto oggi, che il cambio automatico (cvt o dual clutch) te lo tirano dietro anche sulla Twingo a benzina da 65cv, che la Citroen C3 da 9900 euro ha sospensioni forse anche migliori della sua e-C4 (le elettriche hanno tutte tarature più rigide e pneumatici più rigidi per via del peso).

        Su, per favore, non scherziamo, con 23.275 colonnine in Italia (quasi tutte al nord), uno di Brescia è riuscita a trovarne una … ma come avrà fatto mai? No, davvero, mi sfugge totalmente il senso, evidentemente sono duro io …

        Non so proprio come concludere, evidentemente, nonostante il Sig. Mauro è sicuramente una persona intelligente e brillante e non una vecchietta rimbambita (lo dimostra il reportage ricco di numeri e dati puntuali), si è fatto influenzare da amici burloni che l’hanno preso in giro raccontandogli chissà quale fantasia sulle auto elettriche e lui ha potuto invece appurare che sì, un’auto da 350 km di autonomia dichiarati riesce a farti fare una scampagnata fuori porta di 160 km + 160 km fermandosi a ricaricare senza problemi sia all’andata che al ritorno. Ah, questi amici burloni …

        • assolutamente daccordo con il sig. Enzo….3 ricariche x 320 km, , 90 km/h massimi in autostrada…non mi pare una prestazione eclatante, anzi mi sembra un racconto comico. Cmq ultimamente ho notato che in autostrada sorpasso molte Tesla che viaggiano fra i 90 e i 110 km/h, si vede che l’elettrico fa divenire i possesori molto prudenti.

          • per la cronaca, i 90 orari sono stati mantenuti su una statale (guarda su e.g. Google Maps dov’è l’outlet Franciacorta). Va bene che le elettriche sembrano non ti stiano antipatiche e che tu possa essere uno da “mi faccio 10 ore di tirata”, ma non tutti sono come te.

          • Le ricariche, in realtà, sono state 2 (non si vorrà davvero considerare anche quella di 2 minuti solo per provare la colonnina, vero?). E comunque fatte in momenti in cui mi sarei dovuto ugualmente fermare, quindi perché non approfittarne?

          • … più che prudenti, mi pare che (malgrado si dica di no, nooo non è vero) ci sia sempre una sorta di ansia da autonomia latente, che spinge le persone a compiere ricariche ‘compulsive’ 😀 anche quando non è necessario!!! Io non ho mai visto alcun automobilista con auto termica fermarsi a far rabbocchi dal benzinaio dicendo “mi sarei dovuto ugualmente fermare, quindi perché non approfittarne?” 😀 … o forse sì!? Solo io aspetto di essere in riserva? 😉

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