A Maurizio Berselli l’e-bike ha cambiato la vita. E’ un disabile modenese che vive a Cervia dove con la bici modificata, ha due ruote anteriori, riesce a muoversi agevolmente. A giugno gli viene rubata, ma con una colletta su Facebook recupera i soldi ed il sorriso.

La pedalata assistita fa bene alla salute, secondo uno studio a cui Vaielettrico ha dedicato un un’articolo di grande successo (guarda). Osservando l’esperienza di Maurizio Berselli la bici elettrica migliora anche la vita sociale. Per un disabile la possibilità di muoversi in autonomia e libertà è una grande conquista.
A giugno il furto della e-bike

Per Maurizio tutto bene, fino a giugno scorso quando dopo venti giorni dal acquisto gli viene rubata la bici nuova. “L’ho cercata disperatamente perché deve rispondere alle mie caratteristiche: non pedalo con le punta ma con il tallone, non piego le ginocchia quindi la sella deve essere alta”. Un vero studio per trovare il prodotto migliore: “Ho consultato centinaia se non migliaia di siti per trovare tutte le informazioni. Alla fine ho trovato la Etnnic, modello adventure per le strade sconnesse, che risponde ai miei bisogni. Si tratta di un’azienda spagnola. In Italia ci sono una ventina di modelli come il mio”. Si tratta di una trike progettata per le persone che hanno difficoltà a tenere l’equilibrio.
La colletta per Maurizio ha successo
Per fortuna con la raccolta fondi su Facebook, ha raggiunto i circa 2500 euro necessari in soli tre giorni, presto sarà presto di nuovo in sella: “La devo prendere subito anche per dare soddisfazione ai miei fans che mi vogliono vedere di nuovo a pedalare”.
Elettrico indispensabile per Maurizio
L’elettrico è una manna per Maurizio: “Con le gambe buone probabilmente avrei pedalato con la bici tradizionale, ma nelle mie condizioni la pedalata assistita è fondamentale. Sforzo pochissimo e faccio tanti chilometri: i miei sani 25/30 giornalieri. Vado in spiaggia, percorro il lungomare, la pineta…”.
Senza e-bike la sera resta a casa

Si annullano le barriere: “Ricaricavo ogni notte. Dopo il furto ho ripreso ad utilizzare la bici “meccanica” ma “alla sera ero troppo stanco, non riuscivo ad uscire quindi restavo a casa”.
D’estate a Cervia “con l’auto non si gira, quindi la bici permette di muoversi in libertà. Io non faccio nessuna fatica, una soluzione perfetta”. Per il modenese di Castelfranco Emilia, si è trasferito a Cervia per l’aria buona, la bici elettrica ha dato autonomia e fatto scoprire tanti amici. A iniziare dai cervesi che hanno subito contribuito a tagliare questo importante traguardo.
Tutti a pedalare con Maurizio

Uno dei maggiori protagonisti di questa bella storia è Luca Canini che ha permesso la raccolta: “Il desiderio di Maurizio è quello di poter fare un giro in bici nelle saline di Cervia, e la promessa che ci dovrà fare una volta in sella è quella di invitarci tutti a pedalare nelle saline insieme a lui!”.
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Non mi chiamo Luigi ma Luca Canini….
Ci scusi, corretto