Matteo prova la Ariya: “Diversa dalle altre, era ora”

Matteo prova la Ariya: il Suv della Nissan si è fatto attendere un pò, ma finalmente il nostro amico Youtuber ce la presenta nel suo nuovo video.

Matteo prova la AriyaMatteo prova la Ariya: stessa base tecnica della Megane E-tech

Non è cambiata dall’ultima volta che l’ho vista“, dice subito Matteo Valenza, “ma è cambiata veramente tanto rispetto a tutte le precedenti Nissan in circolazione“. La new entry elettrica della Casa giapponese si basa sulla nuova piattaforma del gruppo, la CMFIV, la stessa su cui è basata la Renault Megane E-tech. Ma, a differenza di quest’ultima, l’Ariya è disponibile con trazione integrale e doppio motore posizionati su avantreno e retrotreno. Il profilo dell’auto è slanciato e l’impronta del veicolo è esaltata dall’accostamento di vernici bicolori disponibili in sei diverse colorazioni. Bella la linea grigio satinato che corre dal parafango anteriore fino al portellone, che in questa soluzione rimane molto inclinato. Questo alleggerisce notevolmente la parte posteriore, che è più massiccia, costruita con creste e superfici convesse e altre concave. Con il logo Nissan e una striscia di luce che completano l’assetto stilistico di questa nuova vettura. Lunga 460 cm, larga 185 cm e alta 166 cm, con un passo di 2,78 m.

matteo prova la ariaDue batterie a scelta, da 63 kWh o 87 kWh. Motori da 160 a 290 kW

Aprendo il portellone troviamo un bagagliaio decisamente ampio, 468 litri, che possono arrivare fino a 1.713 l abbattendo gli schienali posteriori, frazionati 2/3 1/3. Matteo avrebbe preferito una soluzione diversa, tipo 40-20-40, così da agevolare il carico di oggetti lunghi ma Nissan non ha ritenuto necessario questa impostazione. Il ripiano non è a scomparsa, ma all’occorrenza può essere collocato in un vano posto sotto al pianale. Nissan Ariya non dispone di bagagliaio anteriore né nella versione a trazione integrale né nella versione a due ruote motrici. per quanto riguarda la trazione, al momento esistono cinque versioni specifiche per l’Europa con batteria da 63 kWh e 87 kWh netti. Entrambe queste batterie sono declinabili con le due o quattro ruote motrici e si passa da una potenza minima di 160 kW (217 Cv) alla più performante con 290 kW (400 Cv).

matteo prova la ariyaL’autonomia varia  da 340 a 500 km, a seconda di batterie e trazione

Ogni motore riesce a generare circa 300 Nm di coppia, portando la vettura da ferma a 100 km/h in 7,6 secondi nella versione più lenta e in circa 5,1 nella più performante. La velocità massima è di 160 km/h per la versione a due ruote motrici e 200 per la versione 4X4. Il pacco-batterie accetta una potenza fino a 7,4 kW in AC per la versione con la batteria da 63 e fino a 22 per la versione con batteria 87 kWh. Una scelta forse non completamente condivisibile, Matteo avrebbe preferito avere come minimo almeno 11 kW per la ricarica in alternata. Altra storia per la ricarica in DC, nello standard europeo CCS 2 combo, che in questa versione è in grado di raggiungere picchi di 130 kW di potenza. Certo, poter ricaricare a 800 Volt sarebbe stato preferibile,  ma di colonnine ultra-fast non ce ne sono molte…L’autonomia varia con le versioni. La più contenuta, con la batteria più piccola e trazione 4×4, fornisce un range di circa 340 km. La versione ruote motrici e batteria 87 kWh, fa percorrere fino a 500 km. Per chi vuole divertirsi con la 4×4 Performance e batteria long-range, il range WLTP è di 400 km.

Matteo prova la AriyaPollice in su per viaggi lunghi e comodi

Avvicinandosi all’ Ariya, si nota immediatamente come le portiere si aprono automaticamente, accogliendo sia il conducente che i passeggeri. Questo grazie alla tecnologia keyless, un po’ più avanzata in questa vettura. Una volta impostata la chiave, questa viene associata ad uno specifico profilo conducente. Così volante, sedile e console centrale scorrono automaticamente nella posizione desiderata e considerata comoda dal proprietario. Si notano subito i nuovi interni, molto minimal come il cruscotto, privo di pulsanti ed interruttori. Il quadro strumenti dietro al volante, da 12,3’’, si unisce al display centrale, della stessa dimensione, in un’unica soluzione grafica. Più in basso, le funzioni primarie del controllo del clima sono integrate in interruttori touch che vibrano quando vengono toccati. Apparendo solo quando l’auto è accesa. Sotto, al centro, un vano portaoggetti motorizzato. Anche il resto dell’abitacolo è ben sviluppato, lo spazio a bordo è tanto, senza compromessi. Un’auto per viaggi lunghi e comodi.

Tre modalità di guida: con la Sport spinge tanto che…

Finalmente è arrivato il momento di mettersi alla guida. Matteo parte con la modalità sport, che nella versione da 63 kWh, con solo motore anteriore, risponde molto bene. L’acceleratore non ha lag, è presente l’i-pedal drive, quindi basta rilasciare l’acceleratore e l’auto automaticamente rallenta fino a fermarsi. Questa caratteristica ha sempre fatto sia che le Nissan si distinguessero rispetto agli altri veicoli. Tutti gli assistenti alla guida di livello 2 sono molto buoni. Tre le modalità di guida: Eco, Standard e Sport. Nella versione Eco l’auto tende a consumare meno perché strozza un po’ il motore, invece nella versione Sport il motore è completamente a briglie sciolte. L’accelerazione c’è e si sente. Il propulsore elettrico spinge talmente che l’auto tende a “pattinare”, quindi si alleggerisce un attimino. Forse questo Nissan avrebbe potuto evitarlo con un controllo di trazione più accurato. Molto buona la tenuta di strada, sospensioni ottime, sterzo bello duro,  presente e abbastanza diretto. Ottimo il sistema infotainment, rispetto a Leaf è stato fatto un salto in avanti di parecchi anni. L’auto non è silenziosissima, si avverte un po’ il rotolamente delle ruote, ma non si avvertono fruscii.

matteo prova la aria
Nei test di Matteo non manca mai una… prova-bagagliaio.

Matteo prova la Ariya: chiudiamo con i prezzi

L’auto è dotata di una schedina che mantiene la connessione al cloud. Ed è possibile andare a monitorare l’auto attraverso l’applicazione Nissan. C’è anche un’assistente vocale che risponde al comando “Ehi Nissan…”. Sono disponibili gli aggiornamenti over the air. I prezzi di Nissan Ariya partono da 50.500 euro nella versione Advanced a trazione anteriore. La versione Evolve da 87kWh netti, parte da 60.100 euro. La versione più performante, quella da 306 Cv costa invece 63.500. Ne vale la pena? Matteo pensa di si!

Visualizza commenti (31)
    1. Se la Y avesse una versione a 2 ruote motrici e 500 litri in meno di bagagliaio, forse costerebbe di meno.
      La Ariya a 4 ruote motrici forse costa meno della Y perchè probabilmente fanno un po’ di sconto altrimenti il listino mi sembra uguale.

  1. Non capisco perché pretendere prove e misure da un articolo che si pone come “presentazione”. Ci sono miriadi esempi di “articoli presentazione” in tutte le riviste di settore, che oltretutto costano.
    Il servizio di un articolo simile è elencare le caratteristiche evidenziando e/o criticando quelle che il relatore ritiene importanti.
    Anche rintracciare, “fra le righe” delle specifiche, delle caratteristiche e limitazioni che possono risultare “nascoste”. Ad esempio il nostro Matteo ha trovato che l’auto in oggetto, anche nella versione a sola trazione ANTERIORE (e motore anteriore) non ha bagagliaio davanti. Chi ci avrebbe mai pensato 🤔😅

      1. La model 3 awd è una trazione e motore posteriore. In una eventuale prova VW ID.3 ci si potrebbe aspettare “pur avendo trazione e motore posteriori non ha bagagliaio davanti”, ma quando mai un’auto motore e trazione anteriori hanno mai avuto bagagliaio davanti😅

        1. Guido Baccarini

          La All Wheel Drive è una bimotore…. Per cui è ANCHE trazione anteriore.
          E il motore anteriore è ANTERIORE. Tra le ruote.
          Ma il “Frunk” c’è ugualmente.

          1. Guido Baccarini

            Aggiungo che il singolo motore anteriore è più potente del motore di questa Toyota (e della ID.3)

          2. @Guido B: sei il vecchio Guido B? Mi sono sbagliato, AWD è la 4 ruote motrici. Comunque il mio ragionamento rimane uguale. Lasciamo stare la Tesla che fa storia (e tecnica) a parte ed è (al momento e a mio avviso, anche se ho ZOE) su un altro pianeta, un power train è fatto dal motore+riduttore+elettronica di potenza…e poi da tutto il resto: climatizzazione abitacolo, climatizzazione batteria, caricatore, elettronica di controllo (motore, freni, trazione). Quando un’auto ha trazione e motore anteriore occupa tutto il cofano anteriore per la componentistica e, ovviamente, non ha posto per un bagagliaio.
            Il video di Matteo non l’ho visto (non mi piacciono i video, non si può rintracciare un testo e/o una informazione) e nè intendo vederlo (dai tempi della mercedes “rivoluzionaria” e della polestar che rimpiazza tesla ahahah), probabilmente dire che un’auto a trazione e motore davanti non ha bagagliaio davanti è stato un refuso, chi gli ha trascritto l’articolo, mettendo pure in grassetto il testo in oggetto, non gli ha fatto (a mio avviso) una gran bella pubblicità.
            Sarebbe come scrivere che la motocicletta XYZ non ha la versione a 4 ruote motrici, peccatoooo.

          3. Guido Baccarini

            No, non sono Guido B, solo omonimi (almeno di iniziale cognome).

            Valenza ha, appunto, una Tesla.
            Che una Kona non abbia frunk, è ovvio: telaio derivato da termico, non si possono fare miracoli.
            Che invece una macchina progettata da zero per essere elettrica, lunga 460 cm, non ce l’abbia, non è invece scontato, a mio parere. Oltretutto la Model 3 ha il cofano dannatamente BASSO, però sono riusciti a farci stare il motore con riduttore, l’impianto di climatizzazione di abitacolo e batteria (che come si può immaginare è uno dei più sofisticati esistenti, non sono molti che permettono la funzione di riscaldamento e raffreddamento contemporanee e indipendenti, in ogni combinazione: riscaldare batteria e raffreddare abitacolo, o viceversa o raffreddare tutte e due o riscaldare tutte e due) e un vano bagagli dove ci sta il classico trolley da aereo.

            Tesla è stata la prima a metterlo (nel 2008 con Model S), gli altri dovevano solo copiare, ma nessuno si sta sforzando di farlo, non ritenendolo importante, nemmeno quando avresti uno spazio più ampio come questa Ariya: la distanza paraurti – inizio portiera anteriore (per determinare più o meno l’inizio abitacolo e avere un parametro comune di confronto) per Model 3 è 130 cm , per Ariya è 135 cm, quindi non si può dire nemmeno che sia perchè il cofano è più piccolo: è più lungo e più alto (di quasi 15 cm) e di forma meno affusolata.

            Invece avere i cavi di ricarica SEMPRE accessibili anche a bagagliaio completamente pieno è di una comodità incredibile, tra l’altro Tesla è l’unica ad avere rete dedicata per cui sarebbe quella che ne ha meno bisogno.

            Concludendo: da chi è partito da zero, aveva lo spazio e non regala certo il veicolo per cui non si parla di risparmio, me lo sarei aspettato anche io.

  2. Massimo Degli Esposti: la ringrazio per la sua cortese risposta, che tuttavia non è riferita alla mia domanda: come l’hanno misurato il bagagliaio? Come hanno misurato le prestazioni? La ringrazio moltissimo per l’attenzione.

    1. Alessandro D.

      Secondo me la cosa migliore è andare su youtube e chiederlo direttamente a Valenza. Imsistere così, mi perdonerà, ma a un certo punto sa di pura e semplice provocazione.

      1. Anche perché, si può essere d’accordo con quello che dice, cioè se è una tua opinione con i dati presi dal marketing basta dirlo e uno sa che per quelle informazioni dovrà andare a informarsi tramite altri canali, che sia un’altro YouTube o stampa specializzata poco importa.
        Il problema è sul caso specifico.. Cioè… I litri del bagagliaio, quanto possono sbagliare le case a calcolarla in eccesso? Le autonomie che senso ha chiederle reali in una prova di mezz’ora o quando va bene una giornata? 😅

        E poi corre il rischio di ogni recensore YouTube, se sei troppo schietto ed evidenzi i problemi o magagne che volevano tener per sé finché oramai non avevano già fatto tot migliaia di ordini, poi non ti mandano più le cose gratis da recensire (o in questo caso non ti invitano/non ti ricevono più le case per i test)
        Al contrario la stampa specializzata bypassa, perché sono l’unica fonte in uno stato che sia universalmente riconosciuta come valida.. Ovvio che su “al volante” difficilmente troverai intere recensioni di “secondo me, secondo loro secondo y”
        La stragrande maggioranza delle persone, oramai da anni sa che le dichiarazioni dei produttori (soprattutto nel settore auto) non sono mai da prendere per esatte, l’unica che si salva è l’elettronica pura che non può avere margini di tolleranza nei valori così elevata da fare differenza, quindi se ha necessità di informazioni apre forum, riviste specializzate, legge le opinioni di chi la ha comprata (e non di chi vive facendoti vedere l’auto provata mezz’ora) e la usa da mesi settimane e magari ha criticità nella vita che non sono quelle di chi abita in città e l’auto gli serve per far 10km andata e ritorno per cui potrebbe tranquillamente usare la metro o i pullman. Di sicuro VW non impedirà mai a al volante di fare una recensione imparziale, se vanno in causa perdono e pagano pure.. Lo youtuber basta che mandi una circolare ai saloni e vieti la prova e smette di lavorare, fa ancora un paio di video per denunciare la cosa ma finisce giusto con dei video che han più visualizzazioni del solito ma son gli ultimi

        Sapendolo, chiunque può gestirsi la propria informazione come vuole, se non basta quello che ti dice valenza ti iscrivi al forum dove c’è quel modello o compri in edicola o web quello che ti serve, chiaro che non si può paragonare nemmeno vai elettrico a una stampa da “abbonamento per leggere il contenuto” 10 euro al corriere della sera (per fare un nome a caso) hai una centinaia di articoli ogni giorno su argomenti a quasi 360 gradi, una mole che un sito come questo (e altri analoghi) non può minimamente avere una base di paragone, son cose totalmente diverse.
        Alimentandosi coi banner, l’obiettivo è aumentare gli aggiornamenti delle pagine e dare risalto, quindi argomenti divisivi o aperti etc etc per favorire il dibattito, più commenti, più refresh, più indicizzazione su Google e via discorrendo, sono modi di lavorare diametralmente opposti e anche complementari per l’utente finale (ovviamente quello che ha chiare le differenze è sa dargli il peso giusto nel contesto)

  3. Povero Diavolo

    Grazie a Matteo per le sue “impressioni di guida” e grazie per la dovizia di dettagli analizzati.
    L’unica cosa che mi lascia sempre un po’ perplesso è il prezzo: fare “viaggi lunghi e comodi” con l’autonomia della versione base richiede troppa fatica, molto meglio le versioni da 83Kw/h.
    Però spendere ben oltre 50K Euro mi sembra ben oltre le possibilità dell’automobilista medio.
    In conclusione, vale la pena? Probabilmente si, ma sicuramente solo per pochi

  4. ma come si fa a paragonare una leaf progettata 10 anni fa e che costa 30 mila euro con una che costa 60 mila?

  5. “Matteo pensa di si”. Io invece penso altro: i litri di capacità del bagagliaio sono stati misurati? Se si (e io credo di no) con quale metodo? Le prestazioni della vettura sono state rilevate o sono quelle dichiarate? Non credo che siano state rilevate. Queste non sono prove. sono le opinioni del sig. Valenza. E sono il simbolo del degrado dell’informazione in rete.

      1. Io dubito di tutti, del resto non lo faccio io lo youtuber. Non ce l’ho col sig. Valenza, che per quanto mi riguarda può fare i video che gli pare. Tuttavia, mi piacerebbe sapere, visto che lui fa informazione pubblica, quali metodologie utilizza. La realtà è che provare un autoveicolo è affare altamente complesso alla portata di pochi, sia per le conoscenze che servono, sia per le attrezzature. Tutto qua.

    1. In effetti per come è scritto l’articolo e impostato il video sembrano più impressioni personali che una prova strumentale

    2. Alessandro D.

      C’è da dire due cose.

      1) non mi stancherò mai di ripetere che delle prove “veramente strumentali” hanno dei costi e degi “impegni” che non immaginate. Quindi senza nulla togliere e senza nulla aggiungere al buon Valenza, per esperienza personale mi sento di dire che tutto sommato il suo lavoro lo fa con grandissima dignità.

      2) per quanto “strumentali”, purtroppo non esiste una prova che sia una che riesca ad esulare completamente, in maniera cioè asettica e quasi “di laboratorio”, da quello che può essere la soggettività del tester/redattore. In pratica, in misura più o meno larga, la prova di un veicolo è sempre e comunque “un’opinione”. Da qui non si scappa.

      Detto questo: si parte da 50k? affarone! quasi quasi ne prendo subito un paio.

      1. Alessandro, so benissimo quanto costi fare una prova seria. Il problema è proprio questo: che in rete si trova una montagna di informazione, ma quanto è attendibile? Generalmente pochissimo, ecco perchè èreferisco pagare per informarmi. Se lo pseudogiornalista di turno non verifica l’informazione che la casa automobilistica da, tanto vale leggere i comunicati stampa. So benissimo che il sig. Degli Esposti ce l’ha con me, ma il tempo dell’ipse dixit è finito da un pezzo, quindi se qualcuno da un’informazione credo sia naturale chiedere con quale metodo è stata rilevata. Quindi reitero la domanda: con quale metodologia è stata rilevata la capacità del bagagliaio?

          1. Alessandro D.

            No saprei cos’altro aggiungere. Se non che, perlomeno nella versione mobile, la pubblicità sta diventando davvero invasiva. Ma in merito al punto del discorso francamente non saprei cos’altro aggiungere rispetto a quello che ha detto Massimo

          2. Quello che più apprezzo è il fatto che il nostro è un autentico dialogo fra sordi. Prima di tutto non sto “criticando” voi, ma semmai il signor Valenza (peraltro notissimo youtuber). Secondo, se non erro, il vostro sito si sostenta con la pubblicità, che dipende dai contatti che generate, quindi diciamo che un pochino, pochino pochino, anche io, pur non pagando, contribuisco al sostentamente del vostro sito. Cosa che mi sta benissimo, dal momento che sono interessatissimo al mondo dei trasporti elettrici e qui posso trovare spunti anche interessanti. Concludo ricordandole che i lettori come me, presenti e che commentano, sono quelli più preziosi; pensi che scatole sarebbe averno di quelli che non sanno fare altro che lodare l’auto elettrica. Si stancherebbe perfino lei.

          3. Se non avessimo la massima fiducia in Matteo Valenza e non ne apprezzassimo la serietà non pubblicheremmo i suoi articoli e i suoi video. Quindi le sue critiche sono dirette anche a noi. Quanto agli introiti pubblicitari, si chieda come mai tutti i grandi siti riservino la lettura integrale dei principali articoli ai soli abbonati.

          4. Oddio, da quanto mi consuma la batteria del cellulare i video pubblicitari che si riaprono appena li hai chiusi senza aggiornare la pagina, non è proprio gratis, ne tantomeno ecologico 😅😂

          5. Alessandro D.

            -Non abbiamo la gestione degli annunci pubblicitari che sono in concessione a una società terza. Tuttavia provvederemo a segnalare la disfunzione-

            Diciamo che devono avere fiutato da che parte tira il vento e ci stanno dando dentro di brutto. La buona notizia è che evidentemente il traffico su vaielettrico deve essere davvero molto sostenuto.

    3. Un mio collega mi chiese un parere per l’auto nuova che voleva comprare. Non sapevo né marca né modello, lui l’aveva già vista. Mi portò dal concessionario (era un plurimarche) entrò dentro, parlottolò col proprietario, io sentii solo “è già aperta”. Lui (il mio amico) si diresse presso delle auto parcheggiate, raggiunse una Ford Focus e aprì il bagagliaio (che il concessionario gli aveva lasciato volutamente aperto), poi il mio amico si girò verso di me e mi chiese: “che ne pensi?”.

      Rimasi in bambola credo per 60 secondi, rischiando un’ischemia cerebrale. Non capivo se era uno scherzo, se non avessi compreso la domanda o se era tutto vero. Questo mio amico, single, senza figli, proprietario anche di una Harley Davidson, mi stava chiedendo un parere sul bagagliaio di un’auto. Non sul motore, sugli interni, che so, anche sul colore, no, sul bagagliaio. Dopo il minuto di sbigottimento lo mandai a quel paese e lo obbligai a comprare a parità di prezzo una Mazda 3 diesel con turbina twin scroll di cui oggi è felicemente innamorato: auto con una linea sportiva e filante, ancora attualissima, e un motore interessante.

      Tutta questa storiella per chiedervi: ma che ca@@lo ci fate col bagagliaio?!? Io capisco chi ha 3 figli e 4 passeggini, ma perché siete tutti ossessionati dal bagagliaio? Ma che ci dovete caricare ogni giorno, i cadaveri, armi di distruzione di massa, alberi di Natale? Lo usate per fare se@@o con le signorine a pagamento? Io non so neanche se ce l’ho un bagagliaio, non credo di averlo mai aperto, non so neanche come si apre e la mia auto biposto è talmente spartana che non ha neanche dove appoggiare il cellulare, se entro in auto col cellulare o lo butto per terra sotto il sedile o mi tocca guidare col cellulare tra i denti …

      Per non parlare di quelli che nell’auto guardano lo spazio a bordo e l’altezza dal “cielo” … ma che è, un bilocale? Alla vostra età pensate di crescere ancora in altezza o avete intenzione di arrivare a pesare 200 kg? Ci dovete festeggiare il battesimo di qualcuno e avete bisogno di spazio per gli invitati?

      Lo chiedo perché alla fine le strade sono piene di auto gigantesche guidate da vecchietti magrissimi col cappello in testa (che poi quando parcheggiano devono per forza dare una sportellata all’auto a fianco).

      L’Astuto non ce l’ho con te e non mi intrometto sulla tua riflessione sull’attendibilità della prova (ti lascio a litigare con Massimo, ne resto fuori), ma io resto con questa domanda amletica di cosa il resto del mondo ci fa col bagagliaio, tanto da preoccuparsi che il dato sulla reale capacità sia esatto.

      1. Neanche a me interessa il bagagliaio, l’ho preso come esempio perchè è una cosa facile da misurare, tutto qua.

      2. Alessandro D.

        -Tutta questa storiella per chiedervi: ma che ca@@lo ci fate col bagagliaio?!? –

        😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂

        Io ho due figli un cane e due “nonne”

        Per quanto riguarda il furgone va da sé che è un bagagliaio semovente. 😂

        Per il resto, in fondo, ti capisco. 😂

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 

Articolo Precedente

Smart usata: come leggo il certificato-batteria?

Articolo Successivo

Mercato aprile: ok le moto elettriche, ma servono gli incentivi

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!